https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione del protocollo d'intesa U.N.A.M ed enti pubblici - Conferenza stampa di Giorgia Latini (15.05.25)
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00:00Buongiorno a tutti, benvenuti ai presenti, è mio gradito compito introdurre e moderare
00:08questa conferenza stampa per la presentazione del protocollo d'intesa tra UNAM, l'Unione
00:16Nazionale Avvocati per la Mediazione, e gli enti pubblici, allo scopo di dare attuazione
00:21e diffusione agli strumenti di risoluzione negoziale delle controversie e quindi incentivarne
00:28l'applicazione al contenzioso che vede interessate anche le pubbliche amministrazioni.
00:34Vuole essere questo un momento di confronto e di riflessione sui rapporti della parte
00:41pubblica con i procedimenti di giustizia consensuale o complementare, così definiti
00:48modernamente, in particolare la mediazione e la negoziazione assistita, non solo alla
00:53luce della recente riforma a Cartabia, ma più in generale di tutti quegli interventi
00:58normativi che hanno interessato negli anni il progressivo avvicinamento della pubblica
01:03amministrazione ai rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale. Pensiamo tra gli ultimi
01:10al codice dei contratti pubblici, il decreto legislativo 36-2023, che dedica un titolo
01:18del libro V proprio a questi rimedi alternativi. Devo sentitamente ringraziare chi oggi ci
01:24ospita e che ci ha consentito, ha consentito a una, ma di essere in questa autorevole sede,
01:30e quindi in primo luogo l'onorevole Laura Cavandoli, componente della Commissione Finanze,
01:37che insieme alle colleghe l'onorevole Giorgia Latini e l'onorevole Simonetta Mattone hanno
01:43manifestato immediata disponibilità per accogliere la presentazione di questo progetto,
01:49nella sensibilità che gli è propria rispetto alle tematiche che riguardano le nolevità
01:55e le riforme della giustizia, ma più in generale i cambiamenti culturali che sono sottesi a
02:00tali evoluzioni e a tali riforme. Ringrazio ovviamente i relatori che ci accompagneranno
02:06in queste riflessioni, abbiamo autorevoli relatori, il professore Piero Sandulli darà
02:12il punto di vista del processual civilistico, il dottor Marco Coizzi il punto di vista della
02:20magistratura contabile, il responsabile coordinatore del progetto specifico l'avvocato Massimo Cesca.
02:26Salute e ringrazio ovviamente il presidente Unam che insieme agli altri componenti dell'esecutivo
02:35e del direttivo, abbiamo il segretario generale, l'avvocato Tiziana Rusani, agli altri componenti
02:40che ringrazio, i soci e i responsabili di sezione che sono oggi intervenuti anche da
02:46sedi lontane per partecipare a questo incontro. Io lascio subito la parola all'onorevole Laura
02:53Cavandoli, avvocato, quindi una collega particolarmente apprezzata per l'elevata competenza professionale
03:01che sappiamo ha in tutti i temi, sicuramente ci potrà dare un contributo anche di saluto
03:08rispetto a questo protocollo. Grazie onorevole. Ringrazio l'avvocato Corva per l'introduzione,
03:15sì sono un avvocato, sono orgogliosamente un avvocato, prestata alla politica come tutti
03:24quegli incarichi che poi restano nella vita come l'esame d'avvocato. Io sono in commissione
03:31finanze, non in commissione giustizia e di questo ringrazio però la collega Simonetta
03:36Matone, che è una nostra insostituibile, ma anche onnipresente nella commissione giustizia
03:44e su tutto quello che sono le problematiche che riguardano la giustizia. E la vicepresidente
03:52della commissione cultura, Giorgia Latini, che hanno contribuito alla realizzazione di
03:59questa conferenza stampa. Io devo dire che faccio un plauso all'associazione per la mission
04:06che si è data, quindi perché effettivamente conoscendo i risvolti della giustizia sappiamo
04:14quanto è difficile arrivare a una conclusione di una clausa in tempi rapidi, ma soprattutto
04:22con un risultato che sia accettabile, fatemelo dire, da entrambe le parti. E così facendo
04:29invece si vanno a individuare soluzioni creative, fatemi usare il termine fantasiose, e forse
04:37anche giuridicamente poco praticabili, ma che almeno vanno a soddisfare in qualche modo
04:43quello che può essere l'interesse delle parti contrapposte. Quindi un plauso alla vostra
04:48commissione, ma anche al fatto che la vostra attività vi ha portato a portare all'attenzione
04:57della pubblica amministrazione, quindi degli enti pubblici, quello che sono i vantaggi
05:00della mediazione. Poi io, i redatori sono assolutamente più illustri e più competenti
05:06di me, per cui lascerò a parlare loro su questo, però devo dire che sicuramente dal
05:11punto di vista anche sociale è un passaggio culturale importantissimo per la pubblica
05:17amministrazione. Mi metto dalla parte del legislatore, per cui se c'è la possibilità,
05:24ma poi il magistrato contabile sicuramente qualcosa dirà per agevolare questo incontro
05:30della pubblica amministrazione con la mediazione, siamo a disposizione, e poi però prendo spunto
05:36da quello che mi ha suggerito l'Avvocato Cesca, che essendo io in Commissione Finanze un piccolo
05:41merito ce lo prendiamo, perché solo dal 2023 abbiamo reso operativi quei contributi,
05:49quel credito di imposta di 600 euro che arriva fino a 24 mila per le imprese, che permette
05:56di dare comunque sia quella che è la spinta dal punto di vista finanziario fiscale alla
06:03mediazione, perché in effetti il gioco fiscale, lo dico perché appunto sono in Commissione
06:08Finanze, serve anche per rendere più attrattivo un istituto che forse qualcuno non conosce
06:16o lo vede con diffidenza, quindi ci crediamo e provvediamo a rispondere alle vostre istanze
06:25e quindi cercheremo di andare avanti, non so se riusciremo ad ampliarle, ma comunque
06:29almeno cerchiamo di confermare così. Buon lavoro. Grazie onorevole, delle parole assolutamente
06:35incoraggianti che raccolgono pienamente lo spirito e l'impegno di Unam nella divulgazione
06:41degli strumenti di giustizia complementare. Grazie, allora invito il Presidente di Unam,
06:47l'Avvocato Andrea Petralli, a portare il saluto per quanto dell'Associazione. Ti ringrazio
06:56Cristina e credo che sia opportuno cominciare subito con uno spunto che ha offerto l'onorevole,
07:06che è quello che è perfettamente centrato, è un cambio culturale, è un cambio culturale
07:11che noi cerchiamo di portare, di esplorare, di portare avanti, è nel DNA proprio della
07:18nostra associazione quello di elaborare protocolli, cercare di sviluppare modelli avanzati di
07:26risoluzione stragiudiziale delle controversie, comprese le soluzioni fantasiose, sono l'aspetto
07:35che mi permetto di dire anche giuridicamente rilevante, perché poi incide su quella che
07:40è la cittadinanza, su quella che è la soddisfazione del cittadino rispetto anche alla richiesta
07:47di giustizia. La nostra associazione, io porto il saluto dell'intera associazione perché
07:55è un'associazione che ha un respiro nazionale, ha più di 47 sedi territoriali, con altrettanti
08:03responsabili di sezione, contiene almeno 700 avvocati associati che credono nella negoziazione,
08:15nella mediazione, credono nell'avvocato negoziatore. Questa nuova figura che dovrebbe esplorare
08:23la possibilità di dare un impulso anche proprio alla celerità della giustizia e alla soddisfazione
08:30del cittadino in questo senso. Devo assolutamente ringraziare per l'occasione le istituzioni
08:38in cui rappresentate l'On. Cavandoli perché danno la possibilità di rappresentare in
08:45questa conferenza uno sforzo che è quello di avvicinare le varie parti in un'eventuale
08:56mediazione o in un eventuale conflitto e quindi riavvicinare anche il colloquio tra pubblica
09:02amministrazione e cittadino. Devo ringraziare anche assolutamente gli organizzatori, i
09:10nostri colleghi, Cristina Colva, Massimo Cesca, che hanno coordinato questo progetto, ma tutti
09:19anche gli associati che hanno partecipato a costruire questi protocolli, a elaborare
09:25l'idea e quindi anche, permettetemi, tutti gli associati di Unam, tutti quegli avvocati
09:32che credono in quest'evoluzione e in questo cambiamento, diciamo così. Devo ringraziare
09:40anche i relatori, il professor Santulli, il dottor Coiz che sono dimostrati subito disponibili
09:47a poter approfondire tecnicamente questo argomento e il mio consiglio direttivo e nuovamente
09:55le istituzioni, perché questa è la sede, grazie. Allora, grazie al Presidente, entriamo
10:02nel vivo dell'intervento con il collega Massimo Cesca, avvocato, mediatore civile e commerciale,
10:07responsabile della sezione Unam di Macerata e coordinatore appunto del progetto e del
10:12protocollo che oggi andiamo a discussare.
10:18Allora, avvocato Cesca, Unam ha deciso di costituire un gruppo di lavoro per sollecitare,
10:36incentivare la maggiore diffusione dell'uso degli strumenti di giustizia complementare
10:44anche nelle controverse che vedono coinvolte le pubbliche amministrazioni. Questo è un
10:48po' il senso del protocollo, a te la presentazione del protocollo, quindi ragioni, obiettivi
10:57e senso di questo progetto per Unam, grazie.
11:00Grazie, grazie a te Cristina e mi consentirai di unirmi comunque anche ai ringraziamenti
11:06del Presidente che li ha già portati a nome dell'Associazione, ma mi sento veramente
11:11in dovere morale anche io di ringraziare a titolo personale tutte le persone presenti,
11:17i relatori, ma consentitemi soprattutto gli onorevoli che abbiamo coinvolto, quindi l'onorevole
11:25Laura Cavandoli, perché non a caso abbiamo cercato di coinvolgere quelle che secondo
11:31noi erano le commissioni centrali per rendere attuativo questo progetto, quindi l'onorevole
11:39Giorgio Latini che è nella Commissione Cultura, perché come ha ben detto il Presidente per
11:44noi la mediazione è prima ancora che una riforma di carattere giuridico, una riforma
11:49di carattere culturale e quindi ci faceva piacere poter interagire anche con la Commissione
11:55Cultura tramite l'onorevole Giorgio Latini, è chiaramente una questione giuridica prima
12:01di tutto e quindi la Commissione Giustizia con l'onorevole Simonetta Matone non poteva
12:06non essere in qualche modo interpellata, ma come prima l'onorevole Laura Cavandoli
12:12ha evidenziato è anche una questione finanziaria, perché poi i buoni propositi da soli non
12:18bastano se non sono sorretti anche dalle risorse economiche adeguate e quindi sotto questo
12:24aspetto noi ringraziamo gli sforzi del Governo, del Parlamento nel reperire ogni anno le
12:31risorse economiche per inserire quegli incentivi economici che in una fase come questa ancora
12:39in cui la mediazione e le procedure alternative al giudizio hanno bisogno di essere in qualche
12:45modo sostenute è chiaro che gli incentivi fiscali vengono ad avere un ruolo importante,
12:51quindi grazie veramente di cuore alle istituzioni per questa sensibilità e per questa vicinanza
12:58a un istituto che siamo certi potrebbe incidere in maniera veramente significativa nella sfera
13:05sociale di questa nazione. L'UNAM ha sempre fortemente sostenuto questi istituti della
13:14giustizia consensuale in modo particolare della mediazione ritenendo che i benefici
13:19che ne derivano sono molteplici, benefici sul piano chiaramente processuale perché
13:25diciamo che anche le ultime riforme sono state molto dettate da questa esigenza di
13:30alleggerire i carichi all'interno delle aree giudiziarie quindi certamente il beneficio
13:35sul piano processuale in dubbio, ma benefici economici perché abbiamo spesso visto che
13:40gli investimenti e la capacità di attrarre capitali dall'estero sono frenati anche
13:50da quelle che sono le difficoltà giudiziarie, ma benefici sociali perché questo cambiamento
13:58culturale di approccio al conflitto che sia derivato da un problema di soggetto privato,
14:05che sia derivato da una questione aziendale o da una pubblica amministrazione, chiaramente
14:11la gestione tramite le procedure consensuali ha un svolto poi operativo e successivo totalmente
14:18diverso. Io porto una piccola testimonianza personale, uno dei motivi che mi ha portato
14:24ad amare la mediazione è perché negli ultimi tempi sempre più spesso constatavo all'interno
14:30delle aule giudiziarie come una sentenza emessa dal magistrato in assoluto più bravo, più
14:36competente al mondo, le parti seguite dagli avvocati più bravi e più competenti al mondo
14:42finisse per scontentare puntualmente entrambe le parti, io tornavo puntualmente in studio
14:47e mi ponevo il problema e dico ma non è possibile una situazione di questo tipo, situazione
14:54che invece nella mediazione viene completamente bypassata perché nella mediazione c'è questo
14:59confronto continuo delle parti, questo interagire delle parti e anche quindi questo capire le
15:05reciproche esigenze che porta ad una soluzione reale del conflitto e non solo formale con
15:14tutto quello che questo comporta poi come ricadute successive e garantisco che è veramente
15:19bello quando magari una mediazione si conclude magari al bar con un brindisi finale o comunque
15:24con una stretta di mano sentita perché nessuna delle parti sia sentita completamente quanto
15:30meno si sente di aver perso un qualcosa delle proprie ragioni ma sente anche di essere
15:36stata tutelata nell'accordo che si è raggiunto e questo ci sembra un aspetto veramente bello
15:42e significativo e che vorremmo evidenziare con decisione parallelamente agli altri benefici
15:49di cui prima abbiamo parlato, tanto più in un contesto sociale come quello attuale in
15:56cui tutti noi possiamo constatare una conflittualità tra le persone veramente forte, cioè una
16:03violenza spesso verbale e purtroppo in alcuni casi non solo verbale che non può non destare
16:10preoccupazione, ecco sotto questo aspetto l'istituto della risoluzione consensuale dei conflitti
16:19ha quindi questa valenza sociale che a nostro avviso va sottolineata con estrema decisione
16:25e quindi non è un caso che proprio per le problematiche che abbiamo solo accennato
16:32prima anche nei tempi dei processi che anche dalle istituzioni europee sono continuamente
16:38arrivate delle sollecitazioni all'Italia di adottare tutti i provvedimenti ritenuti utili
16:44proprio per cercare di diminuire i tempi di gestione della giustizia, lo hanno fatto anche
16:51ribordinando l'erogazione di alcuni contributi proprio alla capacità di sapere intervenire
16:56in un ambito così delicato, tanto è vero che il legislatore ha stesso cercato di mettere
17:01mano alle problematiche giudiziarie, abbiamo purtroppo constatato che tante riforme in
17:07realtà hanno apportato delle modifiche ma non hanno poi apportato dei risultati sostanziali
17:13e di questo chi frequenta le aule giudiziarie purtroppo ne ha una testimonianza quotidiana,
17:19negli ultimi anni c'è stata questa grande accelerazione anche da parte dell'accelerazione
17:24proprio sugli istituti della giustizia consensuale, in modo particolare dell'introduzione già
17:33con il decreto legislativo numero 28 del 2010 della mediazione civile e commerciale e di
17:41questo chiaramente noi ne abbiamo preso atto con estremo piacere e siamo contenti che da
17:48parte del legislatore ci sia sempre stata questa attenzione rinnovata già nel 2010
17:53e rinnovata nel tempo, prima il Presidente citava la recente riforma Cartabia con la
17:59quale si sono introdotti anche tutta una serie di incentivi in qualche modo alla mediazione
18:10di cui anche qui molti puristi della mediazione dicono no, la mediazione dovrebbe essere volontaria,
18:18però onestamente mio personalissima convinzione è che in una fase come questa in realtà tutto
18:24ciò che può contribuire a radicare la cultura della mediazione va visto positivamente e quindi
18:31anche di questo noi auspichiamo che il legislatore su questo tenga il punto e vada avanti per
18:39questa strada che sarà delineata che noi in qualche modo condividiamo. Nonostante però
18:46tutto quello che ci siamo detti ed entriamo nel vivo del protocollo, la pubblica amministrazione
18:52ha sempre faticato molto a vedere la mediazione come una opportunità ma è stata sempre vista
18:58anzi diciamoci la verità con una certa direi quasi timore, il professore Socco utilizzava
19:08il termine paura, paura perché magari soprattutto contabile perché magari il funzionario ha
19:14il timore che rispetta una sentenza che gli viene imposta dal giudice e dice ma facciamo
19:19una cosa, vediamo quello che mi dice il giudice, perché mettere una firma che poi qualcuno
19:23magari tra un anno mi potrebbe in qualche modo contestare e quindi in qualche modo attribuirmi
19:30anche delle responsabilità personali e poi chiaramente di questo ne parleremo con il
19:37dottor Kreutz in maniera estremamente più approfondita, però questo è stato oggettivamente
19:41uno dei freni principali rispetto alla posizione dei funzionari pubblici.
19:46Rispetto a questo abbiamo come associazione ritenuto importante proporre questo protocollo
20:02tramite il quale vorremmo che tutte le sezioni territoriali interagiscano con le singole
20:09pubbliche amministrazioni proprio per cercare di radicare prima di tutto questa cultura
20:15della mediazione ed affiancarci in qualche modo alle pubbliche amministrazioni in questo
20:23tentativo. Il protocollo è strutturato in maniera molto semplice, molto semplice perché
20:29riteniamo che tanto più il protocollo è semplice tanto più può essere utilizzato
20:33in maniera ampia e da tante più pubbliche amministrazioni possibili, per cui abbiamo
20:38inserito semplicemente una premessa dove abbiamo evidenziato da un lato l'importanza
20:44della mediazione e degli istituti annessi proprio per i motivi che abbiamo prima espresso
20:50e solo accennato e abbiamo nella premessa voluto ribadire e riaffermare l'assoluta piena
20:58utilizzabilità di questi istituti anche da parte delle pubbliche amministrazioni, non
21:05solo in quei casi in cui come ad esempio il decreto legislativo sulla mediazione ha
21:10reso alcune materie obbligatorie per il privato, per le aziende ma anche per la pubblica amministrazione
21:17nonostante che i funzionari spesso anche lì dove c'è l'obbligatorietà in alcuni casi
21:24a mio avviso in maniera molto poco attenta preferiscono addirittura non presentarsi in
21:29mediazione. Figuriamoci poi in tutte quelle ipotesi in cui la mediazione invece potrebbe
21:34essere una grande opportunità anche in quelle materie in cui è lasciata alla libera volontà
21:42delle parti. La seconda parte del protocollo prevede invece degli impegni, chiaramente
21:50piccoli impegni sul piano formale ma molto importanti sul piano invece culturale perché
21:57noi chiediamo alle pubbliche amministrazioni di sostenere la cultura dell'amministrazione
22:02della negoziazione tramite l'organizzazione di incontri, convegni, sportelli informativi
22:07e ogni iniziativa utile appunto in tal senso anche creando delle sinergie tra vari enti.
22:15Chiediamo di fornire un'adeguata formazione ed informazione ai suoi dirigenti e funzionari
22:21perché poi affinché questo istituto funzioni occorre che ci sia competenza, competenza
22:26da parte dei funzionari, competenza da parte degli avvocati che vanno ad interagire all'interno
22:33dell'istituto e nella gestione della procedura della mediazione e quando possibile anche
22:39l'impegno a privilegiare le soluzioni consensuali dei conflitti anche inserendo magari nei propri
22:46contratti e nelle convenzioni specifiche di mediazione obbligatoria. Nel contempo l'UNAM
22:55si impegna a fornire ogni forma di formazione e di informazione nei confronti della pubblica
23:06amministrazione, chiaramente senza alcun onere economico per la pubblica amministrazione
23:13in modo tale che sotto questo aspetto non ci siano problemi di carattere anche contabile
23:18per gli enti e nel pieno rispetto chiaramente di tutta quella che è la normativa per il
23:22trattamento dei dati personali e nella garanzia della massima riservatezza possibile.
23:29Questa attività sarà fatta dall'UNAM tramite le proprie sezioni territoriali, tramite i
23:35propri soci che nelle singole regioni, nelle singoli province cercheranno di sviluppare
23:41questo lavoro di sensibilizzazione. Io su questo per il momento non vorrei aggiungere
23:47altro, poi chiaramente se ci saranno bisogno di chiarimenti, di ulteriori indicazioni o
23:53magari di confronto su alcuni aspetti potremo farlo, ma non vorrei assolutamente togliere
23:59del tempo ai nostri preziosi relatori.
24:04Bene, grazie all'Avvocato Massimo Cesca che ha tratteggiato quelli che sono gli obiettivi
24:11del protocollo e le caratteristiche del protocollo che stiamo presentando, accennando anche
24:16a alcuni temi che ci consentono di introdurre l'intervento del Dottor Marco Coiz, quindi
24:23il punto di vista della magistratura contabile, giovane, brillante magistrato, referendario
24:30della Corte dei Conti Regione Friuli Venezia Giulia, sezione controllo, già segretario
24:37generale del TAR, già segretario comunale per tanti anni, è abilitato e ha praticato
24:43anche la professione di avvocato. Allora, Dottor Coiz, latteggiarsi delle amministrazioni
24:50pubbliche nei confronti degli strumenti deflattivi del contenzioso, lo abbiamo detto, è stato
24:57un po' condizionata da alcune criticità di natura soggettiva, una di queste è proprio
25:03il timore, la paura della firma, la paura sostanzialmente del funzionario che conclude
25:11la transazione, l'accordo conciliativo di incorrere in responsabilità erariale nel
25:17giudizio del giudice contabile, la cosiddetta burocrazia difensiva di cui poi ha parlato
25:24anche la Corte Costituzionale. Non a caso la riforma Cartabia ha in qualche modo ritenuto
25:31di chiarire il perimetro della responsabilità del pubblico agente che conclude l'accordo
25:39di conciliazione introducendo nel decreto legislativo 28 2010 due nuovi articoli, l'articolo
25:4711 bis che richiama la limitazione della responsabilità contabile per i fatti e le omissioni commessi
25:56condolo e colpa grave, declinando anche la colpa grave come la negligenza inescusabile
26:03derivante dalla grave violazione di legge e dal travisamento dei fatti e con l'articolo
26:0912 bis che sanziona le condotte di mancata partecipazione della pubblica amministrazione
26:16laddove ingiustificata nelle procedure obbligatorie, prevedendo tra l'altro che il giudice segnali
26:22la circostanza alla procura erariale. Ecco, alla luce di queste considerazioni il suo
26:28punto di vista rispetto ai profili di responsabilità erariale dell'operatore pubblico, costituisce
26:35effettivamente un limite, un ostacolo, una criticità effettiva e se si è superabile?
26:42Grazie.
26:44Grazie, buongiorno a tutti, ringrazio per l'invito, mi ha già presentato e l'apporto
26:51che vorrei dare è frutto quindi però di una visione complessiva che non è solo quella
26:56dell'ultima esperienza come magistrato contabile, peraltro addetto al controllo e nell'ottica
27:05dell'attività del controllo vi è la volontà e la finalità della sezione di cui faccio
27:12parte di supportare e di accompagnare l'amministrazione nell'amministrazione attiva, mantenendo il
27:20controllo di terzietà e imparzialità che la magistratura deve tenere e proprio nell'ottica
27:27di questa missione che è anche attribuita alla funzione del controllo della Corte dei
27:32Conti in Friuli Venezia Giulia adottiamo anche una metodologia istruttoria già da tempo
27:37che è quella del dialogo istruttorio, proprio per interfacciarsi in maniera continua e costante
27:42con le amministrazioni in modo da far emergere sia gli elementi utili all'istruttoria ma
27:50sia riuscire a dare anche quell'ausilio, quel supporto alle amministrazioni interessate
27:57dall'attività del controllo. Però l'apporto che voglio dare deriva anche dall'esperienza
28:02pregressa, quella nell'amministrazione attiva sia con la funzione di dirigente sia per parecchi
28:07anni come segretario comunale e soprattutto negli enti di piccole dimensioni nei comuni
28:13si vive quella che è la tensione maggiore col tessuto economico e sociale di riferimento
28:21perché poi il contatto è reale ed è prossimo sia alle imprese del territorio sia alla cittadinanza.
28:31E lì in queste amministrazioni è capitato di vivere o di interfacciarsi con quella che
28:39può essere definita la paura della firma o la paura di agire o il timore di operare
28:45in determinate maniere, la necessità di dover richiedere pareri a supporto, tutto a detrimento
28:52poi dei tempi utili all'azione amministrativa e dell'interesse generale, questo è da dire.
29:00Quindi l'adeguato e mi collego poi dopo riprendo magari quello che era il mio intervento iniziale
29:06però mi piace riprendere alcuni spunti che sono emersi, la mediazione come la risoluzione
29:12consensuale delle controverse rappresenta un valore in questo contesto, prima di tutto
29:16a livello sociale ed ecco questo riferimento proprio al valore che poi magari vorrò chiudere
29:24l'intervento ricollegandomi al concetto del valore e anche della responsabilità.
29:30E altra cosa che mi sono segnato mentre sentivo l'intervento precedente era anche quello
29:36dell'utilità che può dare un supporto di questo tipo perché fuoriesce soprattutto
29:42nelle piccole amministrazioni e anche la problematica che non hanno l'avvocatura interna,
29:46prima di tutto, magari l'unica figura di riferimento è il proprio segretario comunale
29:50che magari se sono piccoli comuni è entrato in servizio da poco, svolge la propria attività
29:56in una miriade di comuni, praticamente lo vedono soltanto quando c'è la seduta di giunta
30:04o di consiglio comunale e quindi non riesce ad avere un rapporto effettivo e concreto
30:09di supporto agli uffici e agli operatori interni del comune e quindi il problema è
30:16che manca una figura magari di riferimento e tante volte anche il rivolgio sia un legale
30:23necessita poi di dover attivare anche una procedura selettiva per individuare il legale
30:29e questo comporta oneri finanziari in primo luogo e oneri di attività amministrativa
30:37perché comporta una selezione, adesso non entro nel merito se questo è un incarico
30:41di consulenza, se è un apparto di servizi, però in ogni caso c'è un'attività di selezione
30:47dell'avvocato, a questo punto se esiste già un protocollo e un organismo quindi in personale
30:57quale può essere l'associazione perché poi non stiamo parlando del singolo avvocato
31:02al quale poter avere un riferimento aumenta quello che è il valore poi della possibilità
31:13di avere la consulenza o l'informazione o la formazione interna all'ente, semplificando
31:20anche questo passaggio. Quindi l'adeguato utilizzo degli strumenti deflattivi e di risoluzione
31:29delle controverse può avere un considerevole impatto positivo sul sistema istituzionale
31:34e dei rapporti tra pubblico e privato, tra la sfera quindi del potere, i cittadini e
31:38le imprese. In questo momento è in approvazione un apposito progetto di riforma della Corte
31:45dei Conti e della responsabilità erariale ed è ampia e trasversale la discussione sulla
31:52spaura della firma. Questa sicuramente rappresenta un ostacolo soggettivo all'azione e costituisce
31:58un limite nell'agire amministrativo con riflessi sulla corrispondenza tra il risultato e la
32:03fruttuosità dell'intervento pubblico rispetto alle aspettative sia delle decisore politiche
32:07che quelle della società, della collettività. Per quanto ovvio però le istituzioni sono
32:13formate ed operano per il tramite di persone, esistono solo le persone, sono le persone
32:18che hanno pensieri, emozioni, compiono le scelte. Il concetto di paura infatti si riferisce
32:24a uno stato emotivo dell'individuo che però da strumento primario di difesa calato nell'operare
32:29amministrativo realizza condotte omissive ed inerzia a danno del pubblico interesse.
32:34A riguardo auspico che le scelte che il legislatore adotterà nel prossimo futuro possano almeno
32:39in parte avere un effetto utile. Infatti è noto come la causa primaria comunque della
32:44paura della firma, ovvio effettivamente questa sia reale e sussista, risiede in realtà nella
32:50complessità anche in multilivello della normazione. Ogni descrizione è comunque selettiva, per
32:56la semplice ovvia ragione che è infinita la ricchezza e la verità dei possibili aspetti
33:00del nostro mondo. Tuttavia l'individuare un problema, come nel caso di specie appunto
33:05la paura della firma, dovrebbe condurre anche a selezionare ragionevolmente gli aspetti
33:10che ne costituiscono la categoria causale. A riguardo pertanto, seppur non si può parlare
33:16in termini assoluti di causa ed effetto, perché in questo caso siamo in un contesto sociale
33:20ed è molto ampio, la responsabilità era reale quale strumento di reintegrazione del danno
33:27recato, non può però porsi a monte quale fonte del timore di operare amministrativo.
33:33Infatti anche in termini temporali è apprezzabile come la responsabilità così intesa interviene
33:39a valle della condotta quando l'eventuale violazione è già stata perpetrata. La paura
33:45pertanto, se effettivamente c'è, in questo effettivamente c'è voglio riferirmi se non
33:51costituisce una scusa del singolo operatore, è apprezzione di effettuare la scelta non
33:58corretta in un contesto di difficoltà operativa ed interpretativa e in tale ambito dovrebbe
34:04orientarsi un'apparimente responsabile e competente azione del decisore politico mediante
34:09una concreta azione di semplificazione dell'ordinamento giuridico, non facile, questo è ovvio. Appare
34:17quindi evidente come l'esistenza del potere, quale capacità di scelta tra le diverse opzioni
34:23possibili è sempre connaturata dalla responsabilità, in quanto ogni decisione essendo espressione
34:30di un'area di libertà deve essere consapevole e quindi tento di rappresentare come la responsabilità
34:38non è soltanto della fase patologica ma è a monte del decisore, sia esso il decisore
34:44politico del ente locale, sia esso l'operatore amministrativo. L'agile degli operatori, se
34:51esso qualificato in termini amministrativi o privatistici, si pone inevitabilmente come
34:57tutti i rapporti intersoggettivi incidenti su interessi economicamente rilevanti in relazione
35:02con la sfera degli altri operatori del sistema, da tale premessa la nascita di contrasti può
35:08costituire un'evenienza non rara con la naturale conseguenza di determinati contenziosi. I
35:15contrasti quindi sono normali in un contesto sociale, lo rappresentava bene anche prima
35:21e sono anche però utili, non bisogna dimenticare che il contrasto è sempre utile perché costituisce
35:26poi la spinta alla modifica, all'innovazione del sistema nel suo complesso, se non vi fossero
35:32contrasti saremmo piatti, probabilmente non saremmo una società di persone ma saremmo
35:39formicchie. Il Varo in tale contesto è costituito dal
35:44combinato di sposti dei principi di buon andamento, sana amministrazione e buona fede. Se la sana
35:50amministrazione si riferisce alla particolare cura e attenzione nella gestione delle risorse
35:55pubbliche, il più generale buon andamento impone il perseguimento del fine pubblico
36:00primario attraverso la comparazione di tutti gli interessi, siano essi pubblici e privati.
36:04Il bilanciamento delle posizioni, la cui sede privilegiata è già all'interno del procedimento,
36:10non può essere disgiunto dalla buona fede in senso oggettivo, questa intesa quale dovere
36:15di correttezza, lealtà e collaborazione reciproca nei rapporti giuridici. La buona fede, che
36:20ne viene il proprio referente costituzionale nell'articolo 2, nei doveri inderogabili di
36:24solidarietà sociale, non ha come limite neppure la fase patologica del contenzioso, costituendo
36:31la buona fede una norma etica di comportamento giuridicamente rilevante in termini generali.
36:36E questo proprio per il suo carattere di clausola generale che fa sì che anche l'ordinamento
36:42giuridico, proprio quelle che venivano chiamate clausole finestra, clausole polmone, possa
36:47avere un adattamento continuo al sistema senza irrigidirsi. Le scelte dell'agire di
36:54una pubblica amministrazione, operate dai propri agenti secondo il meccanismo dell'immedesimazione
36:59organica, devono essere, quale esternazione del potere connesso al governo delle risorse
37:04della collettività, effettuate con consapevolezza e responsabilità. La responsabilità, pertanto,
37:10prima di rappresentare in termini personali la conseguenza di un agire non conforme ai
37:15richiesti, costituisce il farsi carico in modo cosciente dell'azione o dell'omissione.
37:20In altri termini l'atto responsabile è una risposta volontaria al bisogno di uno o più
37:25esseri umani e pertanto essere responsabili significa essere pronti e capaci di dare risposte.
37:30Questo è l'aspetto, che la responsabilità è già nel procedimento, già nella scelta,
37:34già nell'azione della pubblica amministrazione, indipendentemente dalla fase patologica,
37:38indipendentemente dall'errore. Queste premesse mi sono utili, ero anche andato a cercare
37:46per vedere l'origine etimologica del concetto di responsabilità, per vedere quella che
37:53è l'origine, sia nell'ambito greco che romano, deriva dalla promessa, dal responsale.
38:00Nell'ambito greco faccio riferimento alla promessa verso Dio, mentre nell'ambito romano
38:05era già la promessa in ambito commerciale. E quindi è già proprio nella fase del rapporto,
38:10di quando si crea il rapporto, che vi deve essere la responsabilità del soggetto.
38:14Queste premesse mi sono utili per inquadrare in modo compiuto l'obbligo che incombe su
38:19una pubblica amministrazione quando interviene un contenzioso. Noto, come già stato detto,
38:24è l'orientamento della magistratura contabile, secondo il quale costituisce danno erariale
38:29il non aderire a procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie, ove tale
38:33soluzione appaia evidentemente vantaggiosa all'amministrazione. Indipendentemente comunque
38:39dalla fase patologica della responsabilità, oggetto dell'attuale riforma, la premura e
38:45la cura imposte all'operatore nella gestione delle risorse pubbliche presuppone un'adeguata
38:49ponderazione delle conseguenze delle proprie azioni, animata da rispetto e coscienza.
38:54Per meglio affrontare, nei termini anzidetti, il complesso e soprattutto complicato quadro
38:59normativo, l'aiuto che può però venire dall'avvocatura può risultare un ottimo
39:03ausilio, atto a definire le controversie in modo rapido ed utile all'amministrazione,
39:08evitando costosi contenziosi. In tal senso, quindi, la messa a disposizione delle pubbliche
39:13amministrazioni, in modo gratuito, da parte di esponenti dell'avvocatura, della propria
39:17conoscenza ed esperienza, in un'ottica che io andrei a configurare di sussidiarietà
39:22orizzontale e fattiva collaborazione, merita sicuramente adesione ed incoraggiamento.
39:27La messa a disposizione di proficui momenti formativi ed informativi, di certo, rappresenta
39:32un elemento costitutivo di quella conoscenza e consapevolezza che fonda l'agire responsabile
39:37dell'operatore pubblico. L'azione consapevole e ragionata, esternata per il tramite di un'adeguata
39:43ed articolata motivazione, e questo è il suggerimento che ho sempre dato anche come
39:48segretario comunale quando si era all'interno delle amministrazioni, oltre che espressione
39:53di trasparenza dell'agire amministrativo, costituisce uno degli elementi portanti che
39:58ad origine escludono la responsabilità erariale, incidendo sull'aspetto soggettivo, così da
40:04escluderne la connotazione gravemente colposa. L'apporto informativo e formativo agli operatori
40:11pubblici, orientato su tall'aspetto, quindi sulla motivazione, in grado di evidenziare
40:15come la responsabilità erariale non possa sorgere nell'ambito della discrezionalità
40:20riservata all'amministrazione, deve quindi essere sempre accolto con favore. Il formarsi
40:25negli operatori pubblici della consapevolezza di esclusività e di insindacabilità delle
40:30proprie scelte, ove supportate da un'adeguata e coerente motivazione, che rappresenta i
40:36presupposti sia logici che giuridici, non può che avvantaggiare l'efficacia e l'economicità
40:42dell'agire pubblico, allontanando nel contempo anche quegli aspetti emozionali di timore
40:47che nascono, troppo spesso, da una dialettica interna all'amministrazione pubblica, che
40:51paventa possibili responsabilità erariali che nei fatti concreti non sussistono. E anche
40:56questo è un portato dell'esperienza, tante volte senti proprio gli operatori interi
41:00all'amministrazione, ma questo può essere danno erariale, o l'amministratore, il consigliere
41:04comunale di opposizione, ma contro magari l'aggiunta, questo è danno erariale. Anche
41:10il richiamarlo continuamente alimenta quella che è il timore, che magari nella realtà
41:15non ha motivo di esservi. In conclusione, con i miei plurimi richiami
41:21al concetto di responsabilità, spero di essere riuscito, pur nella concisione dell'intervento,
41:26oppure il risalto come questo concetto non deve essere colto sempre in termini negativi.
41:30Giovaliba dire, infatti, che in un contesto sociale ogni agire umano deve essere responsabile
41:35e consapevole, in quanto incidente, direttamente o indirettamente, sulla sfera altrui. In tal
41:40senso, maggiore rilevanza assume l'azione della pubblica amministrazione, che funzionalmente
41:44è orientata all'interesse pubblico, attraverso una coerente e sistematica comparazione di
41:48tutti gli interessi in immersione. Nel solgo di queste precisazioni, pertanto, non posso
41:52che esprimere il mio personale apprezzamento per l'iniziativa promossa dall'Unione nazionale
41:57avvocati per la mediazione. Un'ultima chiusura che volevo dare, ricollegandomi a quello che
42:02avevo detto all'inizio, cioè al valore delle procedure di risoluzione extra giudiziale
42:08delle controverse, è che anche la responsabilità è un valore, non solo la mediazione. E la
42:15libertà è responsabilità, in questo caso la libertà come scelta dell'agire amministrativo.
42:20E la fuga dalla responsabilità è fuga dalla libertà.
42:27Grazie al dottor Coitz per questa interessantissima analisi della responsabilità, con il riferimento
42:36a un concetto molto interessante, il valore della responsabilità e anche il coraggio
42:41della responsabilità. Quindi grazie, grazie anche per l'apprezzamento rispetto al lavoro
42:46che sta facendo UNAM per la divulgazione di questi strumenti nell'ambito delle controverse
42:54che possono interessare la pubblica amministrazione.
42:56Adesso veniamo all'altro punto di vista. Il professor Piero Sandulli non avrebbe bisogno
43:05di presentazione, anche perché è difficilissimo condensare il suo curriculum, è un bagaglio
43:10di competenze e di esperienze come quelle del professor Piero Sandulli. Molto sinteticamente
43:17è professore di diritto processuale civile e da ultimo presso l'Università di Roma,
43:24ma presso tantissime sedi universitarie, docente presso le scuole delle professioni legali,
43:30avvocato, consulente anche per le pubbliche amministrazioni, pubblicista, redattore di
43:34riviste specialistiche, sappiamo che in tutta la sua esperienza in produzione ha spesso
43:40toccato i temi degli strumenti alternativi, dei rimedi alternativi. A me è piaciuto moltissimo
43:46un'espressione che ha usato il professor Sandulli riferendosi a questi strumenti, parlando
43:52di opportunità. Opportunità anche per la pubblica amministrazione, professore?
43:59Opportunità per la giustizia. Il dramma è che noi purtroppo abbiamo veicolato un concetto
44:05antico, la conciliazione, perché a me piace chiamarla così, la mediazione rischia di far
44:11confusione con istituti del codice civile che riguardano tutt'altro. La conciliazione
44:18che cos'è? È la possibilità di ragionare guidati da un autorevole consilium e quindi
44:24la possibilità di giungere a una soluzione mediata della controversia. Purtroppo le nostre
44:32aule universitarie ci hanno insegnato a ragionare sul processo, ma non ci hanno insegnato sufficientemente
44:42a ragionare sulle alternative. Alternative al giudizio e alternative del giudizio.
44:49Alternative al giudizio sono la mediazione o conciliazione, come mi piace chiamarla,
44:55e la negoziazione assistita, che peraltro non è un fatto nuovo. È nel DNA degli avvocati.
45:02L'avvocato da sempre dovrebbe riuscire a comprendere qual è la soluzione migliore per il suo cliente
45:09e riuscire a trovare quella che dal punto di vista temporale ed economico è per lui migliore.
45:16Si è detto più volte prima che in fondo il vantaggio della conciliazione o della mediazione
45:23o anche della negoziazione assistita è che non c'è né un vinto né un vincitore.
45:27Perché a Roma si dice che chi vince se ne va tutto contento, ma chi perde rosica,
45:35laddove non c'è necessità di rosicare, l'intrapresa commerciale soprattutto è in grado di continuare
45:43a proliferare, è in grado di continuare a andare avanti. Talvolta, e questo è il compito che ogni mediatore
45:51e ogni organizzazione che produce cultura sulla mediazione dovrebbe avere, è quello di consentire
45:58la facilità dei rapporti. La mediazione ha due fasi essenziali. Quella facilitativa di rapporti
46:05talvolta si sono andati interrompendo. Soprattutto nel Sud si dice stiamo litigati, è uno status giuridico
46:14che sostanzialmente ormai rifugia addirittura le origini di quella lite. Nonno stava litigato.
46:20Quindi ho ereditato anche la lite oltre ai beni. E questo credo che non sia utile, non sia opportuno
46:28in un contesto nel quale l'articolo 111 ci pone di fronte alla necessità di una ragionevole durata
46:36dei processi, ma è anche la ragionevole durata della tutela o del tempo necessario a fruire della tutela
46:44di una serie di situazioni giuridiche protette. E quella tutela, a mio avviso, si può ottenere
46:49in vari modi. O attraverso una sentenza, certo il vantaggio della sentenza è il giudicato,
46:55ma se cominciamo a leggerci la giurisprudenza, soprattutto della Corte di Giustizia,
47:01ci accorgiamo che il giudicato si sta allentando anch'esso. Al di là del fatto che non c'è più
47:07la rassegnazione al giudicato. Una volta andavamo a cercarsi il giudice a Berlino,
47:12probabilmente stiamo aspettando che Musk ci porti su Marte per cercarne uno lì.
47:17E di fatto, sostanzialmente, ho l'impressione che questo non aiuti la giustizia.
47:22Forse bisognerebbe cominciare nelle aule universitarie ad avere una cultura della pacificazione
47:29che si dovrebbe abbinare alla cultura del processo. Perché anche attraverso la cultura della pacificazione
47:37si ottiene la tutela delle situazioni giuridiche protette. E credo che il compito dell'avvocato sia
47:43anche quello di illustrare al proprio cliente qual è la strada migliore, quella che costa meno,
47:49quella che è più rapida. Perché ricordiamoci che talvolta in campo commerciale addirittura
47:55è meglio perdere una causa subito che vincerla fra vent'anni. Perché fra vent'anni si vanno
48:00cumulando una serie di aspettative economiche che poi, purtroppo, non riusciranno a essere colte.
48:07Non riusciranno a essere colte nella nostra vita di parti o di legali. Infatti tutti gli avvocati
48:13si augurano di avere dei figli, così vanno a capire come va a finire la causa dopo. Perché spesso
48:19sostanzialmente questo accade. Io per fortuna ne ho quattro, tre fanno gli avvocati, quindi la cosa
48:25me la sono tutelata. Il problema è che sostanzialmente questo non è giustizia. E siccome noi siamo andati
48:32a prendere degli impegni con l'Europa, piano nazionale di ripresa e resilienza, vorrei sottolineare
48:39che la resilienza una volta era un prodotto dei metalli, ora è diventato degli uomini. Io preferisco
48:45avere ragionevoli soggetti, non resilienti. Perché il resiliente è defero e se è defero non ragiona.
48:52Ci ho posto. Il problema è che in quel piano c'è scritto che noi dobbiamo garantire dei tempi
48:59ragionevoli per i processi, che non si ottengono soltanto spostando una parte della competenza
49:05del giudice Ipace, poi ci racconterà lui come farà. Però lo farà nel 26, quindi questo ci preoccupa
49:11per ora meno, ci preoccuperà nel 26. Il problema è che in realtà dobbiamo aumentare i momenti
49:19di consapevolezza. Diceva il consigliere Pocansi che in fondo manca anche una sorta di cultura
49:26dell'amministrazione a recepire le indicazioni che dalla mediazione possono derivare. E io credo
49:34che sarebbe opportuno, probabilmente potrebbe essere una delle missioni di questa organizzazione,
49:40quella di creare dei corsi anche interni all'amministrazione per poter in qualche modo far capire
49:47agli... perché il problema della responsabilità è vero, ma è anche vero che la responsabilità diventa
49:54un alibi. Cioè mi nascondo dietro al rischio che qualcuno mi possa dire qualcosa. E allora al di là
50:02di ciò che è stato scritto nella 142 del 90, al di là di ciò che in qualche modo attiene alla gestione
50:09dell'amministrazione, è la necessità di collaborare tutti. Perché purtroppo qui ci siamo un poco scordati
50:17i nostri studi filosofici, forse proprio anche in questo stesso palazzo che ci ospita. Tesi, antitesi e sintesi.
50:24Ma la sintesi serve per costruire. Purtroppo noi assistiamo sempre di più a una politica da curva nord
50:30contro curva sud. Io vorrei che si ragionasse stando in campo e trovando le soluzioni. Perché le soluzioni
50:37servono ai cittadini, il resto serve solo a vendere qualche giornale e acquisire un minimo di pubblicità
50:43per se stessi, ma quello non risolve il problema di nessuno. Se qualcuno sbaglia, spieghiamo come...
50:50Una volta c'era il governo Umbra, credo che sia una cosa utile da recuperare. Tu hai fatto una proposta di legge,
50:56questa non mi piace, questa è migliore. Forse ragionando insieme si trova la legge migliore.
51:01La legge è sempre perfettibile, l'abbiamo visto. Magari non la perfezionate ogni due minuti, perché noi abbiamo
51:07il correttivo del correttivo del correttivo della cartabbia. Io compro il codice di procedura civile in edicola
51:14mentre per vent'anni ho fatto lezione con un unico codice, lo stesso. Dopo vent'anni, oggi, ogni inizio di semestre
51:23devo comprare il codice nuovo. Non so se c'è una royalty che torna al Parlamento, però sostanzialmente
51:30non credo che questo... Lo suggerisco, però scrivete le cose che si capiscono. Si può fare una legge sul processo
51:38di famiglia con l'articolo 473 bis 1, 473 bis 2, fino a 473 bis 63? Si capisce? Niente. Neanche per gli addetti ai lavori.
51:49Poi se un codice finisce con l'articolo 840, perché quello successivo è 840 bis e non 841?
51:57Punto interrogativo. E questo mi riferisco semplicemente all'azione seriale, alla class session, che talvolta
52:05non riusciamo neanche a tradurre in italiano. Chiusa la parentesi. No, ma io in realtà abuso non dell'onorevole,
52:12ma dell'avvocatessa, perché so che lei questi problemi ce l'ha. Dopo, finito qua il laticlavio, questi problemi ce l'ha.
52:20E allora è bene che si risolva adesso. Ci ho posto? Mi pare che ho fatto abbastanza confusione, quindi non credo
52:26che debba aggiungere altro. Grazie. Grazie davvero, grazie davvero al professore per queste riflessioni
52:34che insomma hanno delineato non solo la valenza degli strumenti di tutela alternativi, ma anche gli aspetti
52:43per i quali possono effettivamente concorrere al perseguimento degli obiettivi di effettività e celerità della giustizia.
52:50Credo che il collega l'avvocato Cesca voglia forse fare un attimo il punto rispetto agli interventi,
52:58se non ci sono delle domande per i relatori. Quindi lascio all'avvocato Cesca l'ultima riflessione che mi chiedeva.
53:09No, più che altro per ringraziarli perché ci hanno dato degli spunti veramente molto interessanti, sia il dottor Coitz,
53:16sia il professor Sandulli, dei quali faremo tesoro e cercheremo anche nell'ambito dell'associazione di valorizzarli,
53:25approfondirli e magari anche con l'aiuto delle istituzioni di dare a questi input una forma operativa.
53:34Ci sono diversi giornalisti oggi presenti, io mi permetto semplicemente di fare quasi un appello,
53:41di aiutateci a far capire che gli istituti di risoluzione dei conflitti in maniera consensuale,
53:50in modo particolare la mediazione, sono una grande opportunità, sono una opportunità per ogni singolo individuo
53:57che si trova a dover gestire un proprio diritto, sono una grande opportunità per le aziende e sono una grande,
54:04grandissima opportunità anche per le istituzioni pubbliche.
54:08Aiutateci a far passare possibilmente questo messaggio sia da parte di chi si occupa della comunicazione
54:16e approfittiamo qui anche della presenza delle istituzioni affinché questo sia sempre più una convinzione radicata
54:24e che quindi questi strumenti non siano più visti solo come uno strumento magari per alleggerire il carico giudiziario,
54:32ma siano visti proprio come lo strumento prioritario per andare a gestire i diritti,
54:38per tutti i motivi e per tutti i benefici che oggi abbiamo molto sinteticamente, ma spero in maniera chiara,
54:45cercato di far passare anche in questa sede.
54:49Quindi mi fa piacere pensare che quella di oggi sia l'inizio di un lavoro e di un cammino
54:55che tutti insieme continueremo a fare nei prossimi giorni.
54:59Quindi grazie anche da parte dell'associazione a tutti voi.
55:04Allora, rinnovando i ringraziamenti, non so se il Presidente voleva fare un saluto finale.
55:10Io posso solo aggiungere, prima di lasciare la parola al Presidente,
55:15che sicuramente queste riflessioni estremamente interessanti saranno oggetto di approfondimento,
55:22lo abbiamo già valutato in UNAM, saranno fatti dei convegni dedicati,
55:30organizzati proprio dalla nostra associazione per coinvolgere non solo tutti gli esperti,
55:35quindi il mondo evidentemente dell'avvocatura, compresa l'avvocatura di Stato, la magistratura,
55:42il mondo accademico, ma anche gli interlocutori, quindi sicuramente gli enti pubblici
55:48e gli operatori che sono poi i protagonisti di questa attività di approfondimento e di formazione.
55:55Giusto un breve cenno. Ringrazio proprio della sensibilità delle istituzioni rappresentate dalle onorevole Cavandoli oggi,
56:05perché questo momento è un momento che dimostra un entusiasmo soprattutto,
56:11ma come dicevo prima, anche un cambio di mentalità della nostra professione come categoria,
56:19perché l'Avvocato recupera una sua caratteristica, credo,
56:26che è quella proprio della sensibilità del rapporto tra lo strato sociale e le istituzioni.
56:36Quindi non mi resta che augurarmi, cioè come UNAM, che questo progetto decolli e ringrazio veramente
56:47Dottor Coiz, lo dicevo prima, l'ha visto da tutti i punti di vista,
56:52prima come professionista, poi all'interno dell'amministrazione e poi come soggetto terzo.
56:58Il professore chiaramente nella sua esperienza ha rappresentato un quadro che ha colpito il cuore, diciamo, del problema
57:09e l'onorevole ha dato proprio quella sensibilità che ci è necessaria perché questo momento abbia un significato.
57:18Grazie.
57:22Bene, con questo direi che possiamo concludere questo momento d'incontro, questa conferenza stampa,
57:28ringraziando ancora davvero sentitamente l'onorevole Cavandoli
57:34e insomma porti i nostri ringraziamenti anche alle colleghe che hanno davvero contribuito
57:40a rendere questa giornata particolarmente importante per UNAM.
57:44Grazie ai relatori, grazie a tutti i presenti e buon proseguimento a tutti.
57:49Grazie Cristina.