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https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione PdL per istituzione giornata nazionale del ricordo dei martiri di Vergarolla - Conferenza stampa di Nicole Matteoni (08.04.25)

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Trascrizione
00:00Ecco, buongiorno a tutti, vi ringrazio di essere qui alla presentazione della proposta
00:05di legge che mi vede come prima firmataria sulla promozione della memoria delle vittime
00:11della strage di Bergarolla e l'istituzione della giornata nazionale del ricordo dei martiri
00:17di Bergarolla, una proposta di legge a cui tengo particolarmente ovviamente anche per
00:24le mie origini istriane, ma non solo. Alla fine della conferenza stampa dirò qualcosa
00:30ovviamente in maniera più approfondita. Adesso lascerei subito la parola al capogruppo di
00:36Fraterni d'Italia della Camera, l'Onorevole Golezzo Bignamini, grazie.
00:39Intanto grazie, vi chiedo scusa per il ritardo, avevo anticipato che avrei tardato qualche
00:45istante, ma vi ringrazio ugualmente per avermi atteso per una conferenza stampa e presentazione
00:51di un'iniziativa che a modo di vedere di Fraterni d'Italia è tutt'altro che celebrativa,
00:55ma è anche una volontà di fissare in un radicamento profondo con la storia nazionale
01:00e con evidentemente anche i fatti che inevitabilmente dobbiamo tenere presente. È chiaro che il
01:06riferimento e anche l'incipit di Nicolo ha dimostrato alla tragedia che ha attraversato
01:12le terre di Istria, fiume, Dalmassia e anche, ahimè, tutto il periodo conseguente al periodo
01:20di de-italianizzazione che quelle terre hanno subito a seguito della conclusione della seconda
01:26guerra mondiale e di cui la vicenda di cui oggi si parla, della strage di cui appunto
01:32siamo qua a ricordare, costituisce uno dei punti più tragici per le persone, in particolare
01:41per i bambini, per la dinamica che fu particolarmente cruenta e criminale.
01:50Se posso permettermi di usare questa parola, perché purtroppo venne fatto con una finalità
01:55deliberata di determinare lutti, tragedie e di indurre ancora più esplicitamente gli
02:04italiani a lasciare quelle terre, cosa che in effetti poi, se mai vi fosse stato bisogno
02:10di far sapere agli italiani che ancora resistevano, che non erano graditi, direi che con questo
02:17efferato episodio si dimostrò ulteriormente la necessità di mettere in salvo le persone.
02:23È anche purtroppo una pagina in storia nazionale di cui si sono perse per lungo tempo le tracce,
02:29in questo purtroppo del tutto assimilabile alla tragedia delle foibe, con la rimozione
02:37di una pagina di storia patria in cui evidentemente la volontà era quella di non interessare
02:45o di non andare a suscitare delle reazioni dai partigiani comunisti titini, in particolar
02:54modo, e da una nomenclatura culturale secondo la quale era necessario non affrontare questi
03:02temi, perché evidentemente erano temi che non potevano essere affrontati.
03:07E quindi in questo contesto, scusate mi sono soffermato evidentemente perché è una storia
03:12che attinge a un profilo di identità nazionale, di radici e di cultura tricolore, è una vicenda
03:22che non verrà mai abbastanza insegnata. E quindi ringrazio anche la presenza del coordinatore
03:29regionale del Friuli, saluto e ringrazio il Ministro Ciliane, Friuli, Venezia e Giulia.
03:34Stavo cercando di fare un accattazio al Ministro che, come quando in Emilia Romagna dicono
03:43e ringrazio anche Manuele Merlino che da tempo ha seguito il Comitato 10 febbraio e che quindi
03:52è colui che ha in qualche maniera posto il seme di queste iniziative che oggi gemmano
03:56in maniera sicuramente copiosa.
03:58Grazie, darei subito la parola al Ministro Ciliane che ringrazio di cuore di essere qui
04:07oggi con noi.
04:10Grazie a te Nicole, io partecipo volentieri a questa conferenza stampa perché per diversi
04:20motivi, il primo è di carattere diciamo politico-sentimentale avendo vissuto per tanti anni, sono friulano
04:27ma ho vissuto per tanti anni a Trieste, ho fatto l'università, ho lavorato in Consiglio
04:31regionale, ho fatto politica giovanile all'università e ho un ricordo molto nitido di questa conferenza
04:39e di tutti gli anni in cui parlare di queste cose era difficile, si parlava nel silenzio
04:44o nell'indifferenza o peggio ancora con l'avversione in molta parte dell'opinione pubblica che
04:49negava l'esistenza di queste storie, negava il diritto di ricucire le pagine strappate
04:58della storia del confine orientale, se alziamo gli occhi e guardiamo il calendario vediamo
05:05che oggi è l'8 aprile del 2025, ci sono voluti quasi 80 anni perché qualcuno nel
05:13Parlamento italiano decidesse di ricordare questa strage, certo nel frattempo c'è stata
05:21ed è incommeabile la votazione credo unanime o quasi unanime della legge sul ricordo che
05:28è stato un passaggio sicuramente decisivo, ma questa strage va ricordata perché fu uno
05:33degli episodi più odiosi tra i tanti, molto odiosi di quel feroce dopoguerra sul confine
05:40orientale perché si connotò come una strage volutamente, esplicitamente, anche se non
05:48dichiaratamente anti-italiana, fu una strage compiuta con l'intento ben preciso di cacciare
05:56l'italiana da quella terra, cioè di rendere per loro impossibile continuare a vivere in
06:00quella che era la loro terra, nelle loro case, nelle loro abitazioni, con le loro famiglie.
06:04E quindi, e concludo perché non voglio parlare troppo, anche se questo argomento mi appassiona,
06:10potrei parlare a lungo, quando si dice che dobbiamo lavorare per la pacificazione nazionale
06:18io dico sì è vero, abbiamo sempre voluto lavorare per la pacificazione nazionale, abbiamo
06:24sempre inteso ricordare non per odiare ma per il diritto dovere di ricordare, però
06:32non si può pacificare, non si può guardare avanti se tutte le pagine della storia non
06:38sono state scritte o se qualche pagina è ancora strappata e non viene consegnata alla
06:44memoria e al ricordo di chi viene dopo, quindi anche questa della strage di Vegarola è una
06:52pagina che va assolutamente ricordata per cui fu particolarmente crudele. E quindi andiamo
06:59avanti, guardiamo avanti, sicuramente le relazioni sono molto migliorate, adesso Gorinza si celebra
07:06anche la capitale della cultura, molte cose sono migliorate, molte cose sono cambiate,
07:12però il diritto dovere di ricordare tutta quella storia per tanto tempo cancellata,
07:19lo rivendichiamo interamente e quindi grazie a Nicole per non aver mai abbandonato questa
07:24battaglia. Grazie al nostro capogruppo onorevole Bignami, grazie al ministro Luca Siriani,
07:31al dottor Merlino, già ampiamente ricordato anche dal nostro capogruppo Bignami, grazie
07:53alla collega Matteoni, perché se evidentemente noi ci troviamo qui oggi per continuare a
07:59ricordare quella che è una ferita di fatto ancora aperta, è drammaticamente grazie all'onorevole
08:09Nicole Matteoni che molto spesso ci sollecita su questi temi, su questi punti e fai bene
08:16Nicole a farlo e a continuare a farlo. Ricordo che qualche anno fa eravamo esattamente nel
08:22mese di agosto, era il 19 agosto, quando assieme anche al nostro capogruppo in Regione, Claudio
08:29Giacomelli, siamo andati a deporre, mi pare per due anni consecutivi, e continuate a farlo,
08:38dei fiori innanzi ad una targa che ricorda un eccidio, un massacro. Almeno 20 ordini
08:46che di fatto hanno strappato non soltanto delle vite di giovani, di famiglie, di persone
08:57che si stavano cercando di godere una giornata, ma cosa al pari grave questi ordini hanno
09:05tentato, uso o cerco di pesare molto bene le parole, hanno tentato e diverbi, di strappare
09:16quello che era il cordone umbilicale di queste persone nei confronti di un paese, nei confronti
09:25dell'Italia. Hanno tentato, non ce l'hanno fatta però. Perché non ce l'hanno fatta?
09:33Perché fondamentalmente il ricordo ogni giorno, per chi più o meno ci crede, per chi è più
09:40o meno convinto, però è sempre presente. E sta alle istituzioni, alle istituzioni regionali,
09:48alle istituzioni nazionali, il fatto di dover, non poter, ma di dover ricordare quello che
09:56fondamentalmente fu un drammatico scenario post bellico, a pochi mesi dalla nascita della
10:02Repubblica Italiana, che va in questo senso ancora a ricordare non soltanto quanto accaduto
10:10a Vergarolla, non soltanto quanto avvenne in pancia questo drammatico esodo, ma anche
10:17ad una situazione politica che a livello internazionale tra l'altro non è mai stata chiarita fino
10:23in fondo. Probabilmente dovremo scavare ancora in qualche archivio, probabilmente inglese,
10:28tanto per essere chiari rispetto anche a potenziali responsabilità nei confronti di questa strage.
10:35Tant'è vero che all'epoca noi abbiamo proposto, e può venirci in mente, di riproporre oggi
10:41al Governo quella che di fatto all'epoca noi abbiamo chiamato, Nicole te lo ricorderai,
10:46una sorta di commissione d'inchiesta per cercare di capire quelle che furono le responsabilità,
10:50che oggi forse anche senza una commissione d'inchiesta possiamo andare oltre. Si trattò
10:55evidentemente, vado rapidamente alle conclusioni, di un attacco brutale, vergognoso, intimidatorio.
11:02Tra l'altro, laddove si vanno a ricordare con questa stele i caduti, attenzione qui
11:11si legge giustamente che a Pola nel vile attentato contro gli italiani, qui non c'è scritto
11:18a Pola nel vile attentato contro i fascisti, c'è scritto contro gli italiani. Da quel
11:28momento in poi, con il trattato di pace di Parigi, di fatto le cose cambiarono e trovo,
11:35anche se molto brevemente, indicativo, non l'ho letto ma ho iniziato a sfogliarlo qui
11:42nei pochi minuti, voglio dire questo testo del dottor Carlo Cesare Montani, che saluto,
11:50ho conosciuto questa sera, questo pomeriggio, e a pagina 179 dice il giorno del ricordo
11:55è stato un atto dovuto, quindi il ricordo è un atto dovuto e dopo continua in modo
12:02molto interessante, ad esempio in ordine a quanto concerne le concessioni dei riconoscimenti,
12:07aperta e chiusa parentesi, senza assegni agli eredi delle vittime, quindi è un testo che
12:13leggerò molto molto volentieri, oggi penso che l'onorevole Matteoni e i presenti ricorderanno
12:19anche figure che in quel momento drammatico, come quella del dottor Geppino Micheletti,
12:25si resero voglio dire subito disponibili, in disponibilità per cercare di poter fare
12:30qualcosa, abbiamo tra l'altro e chiudo veramente un'altra proposta Emanuele da poter celebrare,
12:37ovvero una proposta che io tra l'altro ho presentato qualche tempo fa e che d'accordo
12:41con il senatore Roberto Menia addirittura cambia il titolo, io non voglio toccare voglio
12:49dire l'intoccabile, ma cambia addirittura il titolo rispetto al tema delle foibe, ovvero
12:54la modifica della legge 30 marzo 2004 per rendere onore alle vittime, ma a queste vittime
12:59io vorrei cambiare anche questo nome e aggiungere i martiri delle foibe, perché quello fu un
13:04vero e proprio martirio, quindi grazie all'onorevole Matteoni, grazie ai presenti, insomma per
13:09quanto mi riguarda è un onore non soltanto ricordare ma essere qui presente oggi con
13:13voi, grazie.
13:14Grazie all'onorevole Matteoni e ovviamente agli onorevoli presenti, al ministro, per
13:37questa proposta di legge che ancora oggi è doverosa. Mentre venivo qui stavo sentendo
13:50un po' di musica, cosa che faccio sempre quando cammino, suono da solo se non sono al telefono
13:56naturalmente, che forse accade più spesso, e mi è venuta in mente, ho ascoltato una
14:02canzone e a un certo punto c'è un verso che più o meno dice, butto semi in cielo
14:11e butto semi in aria, magari fiorisce il cielo, e questo mi ha fatto pensare a un tema che
14:19è stato toccato, ovviamente è già toccato e che tocchiamo spesso, insomma quando affrontiamo
14:24l'argomento del ricordo dell'Adriatico Orientale, c'è quello di essere partiti molto in solitaria,
14:34anzi da soli, naturalmente prima fra tutti l'Associazione degli Esuli, però anche chi
14:41per motivi di vicinanza geografica o per una sensibilità che io non definirei politica
14:50ma patriottica, quello sì, e abbiamo cominciato a raccontare, a approfondire, a pensare che
14:56fosse giusto che certe storie d'Italia fossero conosciute da un maggior numero di persone
15:01possibili e poi a volte forse lo diamo anche per scontato, però oggi noi siamo qui a farlo,
15:11quando prima eravamo fuori non ascoltava quasi nessuno e invece credo che un cambiamento,
15:18e questo Governo lo rappresenta molto bene naturalmente grazie e non soltanto ai parlamentari
15:24che sono qui presenti, ha un grande significato e qual è il grande significato? Il raccontare
15:31una storia che ci appartiene e ci appartiene non se siamo istriani, fiumani, dalmati, io
15:37non lo sono assolutamente, ma in quanto italiani tutti ricorderete il famoso verso di Divina
15:47Commedia che pone pola al confine orientale dell'Italia, all'estremo orientale dell'Italia,
15:55però negli anni mi è capitato di, approfondendo un po' il tema, di scoprire che Dante non
16:01era stato originale in questo, sicuramente il più importante di tutti e ci mancherebbe,
16:08ma 1300 anni prima, quindi pochi anni dopo la nascita di Gesù, un geografo greco che
16:15ha fatto la storia della geografia, tra l'altro greco ma di Smirne, oggi Smirne è in Turchia
16:21ma noi lo ricordiamo sempre, la musica era un po' diversa, lo ricordiamo però come greco
16:29perché la sua cultura, la sua identità era quella, non era certamente un'altra, bene
16:34Strabone nel terzo libro del suo saggio sulla geografia dice la stessa cosa, che il confine
16:43d'Italia era Pola e diceva un'altra cosa che noi dobbiamo ricordare perché la storia
16:49ha la triste capacità di ripresentarsi in forme diverse ma nei fatti molto similari
16:59e cosa dice Strabone? Dice che Pola era stata fondata da degli esuli ed è particolare questo,
17:06i Polai, all'interno della geografia, sarebbero gli esuli, diciamo, e perché questo è importante?
17:15Perché Pola, così come ovviamente le vittime di Vergarolla, Infoibati e gli esuli, in una
17:24maniera diversa ma similare anche questa, sono come giustamente diceva Rodonello Rizzetto,
17:31sono dei martiri e martiri, non per fare una lezione cinese di etimologia, ma martire vuol
17:37dire testimone, quindi non è soltanto la singola o il gruppo di persone che sono uccise
17:45che è importantissimo ricordare, piangere e provare a dare giustizia, ma è quello che
17:51rappresentano, cioè rappresentano il fatto che ad un certo punto della nostra storia
17:57l'essere italiani, e non durante la seconda guerra mondiale, anche a guerra mondiale
18:03finita, perché la strage di Vergarolla avviene l'8 agosto del 1946, quindi a guerra finita
18:11da un anno e mezzo, il essere italiani era qualcosa, se non da odiare, quantomeno da
18:18cacciare e noi questo dobbiamo ricordarlo, dobbiamo ricordarlo ed è importantissimo
18:24farlo, in questi anni tante cose sono successe, io ho avuto la fortuna di far parte come vice
18:36presidente, poi come presidente e oggi come sostenitore esterno del Comitato del 10 febbraio,
18:41che non è un'associazione di esuli, ma un'associazione di italiani, ma anche di esuli, che vogliono
18:48ricordare e poi una volta arrivati al Governo abbiamo fatto una cosa che io mi ero in realtà
18:55dimenticato, ma l'onorevole Matteoni mi ha mandato un link a una dichiarazione fatta
19:03dal ministro Sangiuliano l'anno scorso, proprio per ricordare Vergarolla, è una delle cose
19:11che è stata fatta, l'è stata fatta tutto quanto il Parlamento insieme, però grazie
19:16a un decreto legge che porta prima firma del Presidente del Consiglio, Giorgio Meloni,
19:26l'istituzione del Museo del Ricordo, non è una cosa banale, l'idea che ci sono già
19:34dei luoghi importanti, i luoghi del martirio, i monumenti come Basolizza a cui il Ministero
19:40della Cultura, lo ricordo perché poi dopo a volte sembra che siano solo parole, ma non
19:44è così, abbiamo dato un contributo per ampliare lo spazio per accogliere gli studenti e non
19:53è scontato, abbiamo fra le tante cose deciso di fare questo Museo del Ricordo e sarà qui
19:57a Roma, grazie alla Regione Lazio e il Presidente Francesco Rocca è stato assolutamente entusiasta,
20:04diciamo che è stata un'idea che è nata insieme, accanto a Piazza del Popolo, uno
20:11dei punti cardine di questo Museo del Ricordo sarà naturalmente la strage di Vergarolla
20:19e il Presidente lo ha citato prima, io credo che sia fondamentale raccontare la storia,
20:29perché si è arrivati alla strage di Vergarolla, che cosa è successo, perché delle mine antinave
20:38disinnescate poste su una spiaggia a un certo punto mentre c'è tutta la città praticamente
20:44in spiaggia esplodono, qual è la motivazione, perché c'è un atto terroristico, questo
20:50è importante, non soltanto fare teorie, fare concetture, ma anche studiare, approfondire,
20:57chiedere conto agli archivi internazionali, naturalmente che magari qualche informazione
21:02in più ce l'hanno, ma raccontare appunto quello che ci è successo, perché quello
21:08che ci è successo ci appartiene, quando si parla di, fra gli altri, insomma è il più
21:17noto, ed è giusto che sia così, di Geppino Micheletti, il medico che a Pola continuò
21:25ad operare i feriti cercando di salvare altre vite pur sapendo che le vite dei suoi figli
21:30erano state strappate da quell'orrendo attentato, noi non stiamo soltanto cercando di dare
21:40giustizia e forse serve tante cose in più da poter fare, ma stiamo dando un insegnamento,
21:47martire vuol dire testimone, ma in realtà la definizione è un po' più ampia e vuol
21:55dire chi ha testimoniato la propria fede, ma fede vuol dire qualsiasi cosa, le cose
21:58in cui si crede, le cose che si è, anche di fronte a una sfida estrema che può portare
22:04alla morte senza rinnegare, ecco noi raccontando la storia dell'Adriatico Orientale raccontiamo
22:11la storia degli italiani di un'altra regione che non c'è più e se quella canzone si
22:17augurava che il cielo potesse fiorire, beh io penso che con le iniziative che vengono
22:22svolte, col Museo del Nascerà, con una mostra bellissima che faremo al Vittoriano, con Basovizza
22:30che diventerà sempre più grande e magari un giorno anche la Croazia e la Slovenia si
22:35convinceranno, mentre mi ricordo che fu una cosa che chiese l'onorevole Rizzetto dopo
22:41la visita alla FOIBA di Norma Cossetto, andiamo insieme anche con Nicole, che magari un giorno
22:49riusciremo in un'Europa più unita a far sì che nei luoghi del nostro martirio, pur se
22:53non in Italia, ci possa essere una targa a ricordo, ora il Ministro della Cultura si
22:58occupa di cose soltanto italiane, però io penso e lo lascio agli amici del Parlamento
23:05che insomma sia un percorso che dobbiamo portare avanti per grande rispetto soprattutto per
23:10noi stessi, grazie.
23:11Buon pomeriggio, mi scuso ma avevo allo stesso orario un'altra conferenza con il MISO Valditara
23:31e la sottosegretaria Frassinetti, sono arrivato mentre parlava il MISO Ciriani, quindi ci
23:37sta, ripeterò qualcosa ma sarò molto sintetico perché dobbiamo chiudere, intanto avete citato
23:45giustamente Geppino Micheletti, non so se è stato detto che ieri ha ricevuto, tu devi
23:51chiudere, quindi ieri Geppino Micheletti ha ricevuto al Quirinale, tramite la nipote,
24:01se non ricordo male, la medaglia al merito per la salute pubblica e benemerita sempre
24:07della salute pubblica, un riconoscimento importante perché quell'uomo nonostante ebbe la notizia
24:14della morte dei figli del fratello continuò a operare fino a notte fonda e salvò vite,
24:24non si fermò, quindi un grande italiano. E poi perché la Pdl di Daniele Renatoni è
24:34fondamentale, è un onore presentarla e la ringraziamo come italiani in primi, se poi
24:40semmai come deputati, perché poi si inserisce in quella operazione che noi dobbiamo fare,
24:49del ricordo, di riempire le pagine di storia di capitoli, paragrafi strappati, toglierli
24:59dall'oblio, dalla polvere, questo è uno di quelli e devo dire che anche grazie al
25:05Governo Meloni questo sta accadendo, Emanuele giustamente citava il museo del ricordo, ma
25:11anche grazie alla Commissione Cultura di cui mi onore essere capo gruppo è partita l'iniziativa
25:17del treno, del ricordo, quest'anno è la seconda edizione, è un'iniziativa che andrà
25:22avanti negli anni, sempre ispirata dal sottoscritto Chiudo, perché è una cosa importante e che
25:30non è ancora stata declinata in una conferenza stampa, lo faremo, grazie anche alla Commissione
25:36Cultura, l'archivio centrale dello Stato partirà una rete nazionale sugli archivi
25:42dell'esodo, un'iniziativa che mancava e anche su questo andremo avanti.
25:47Bene, grazie, grazie a tutti gli intervenuti, ringrazio il Ministro Ciriani, il capo gruppo
25:54Galeazzo Bignami, il Presidente Rizzeto, il capo gruppo Alessandro Morese, il Dottor Merlino
25:59per essere intervenuti in questa conferenza stampa dove espongo la mia proposta di legge,
26:05una proposta di legge che nasce da un lavoro che incessantemente abbiamo portato avanti
26:11soprattutto dalla comunità triestina, questo ci tengo a ribadirlo, una comunità che si
26:15è sempre spesa anche nei momenti più bui, nei momenti più difficili, assieme ovviamente
26:20a tutte le comunità nazionali della destra italiana, a ricordare questa pagina di storia,
26:27una pagina di storia che è stata sempre messa un po' in disparte rispetto al grande tema
26:35di Esodo e Foibe, ma che merita una sua giornata nazionale, io ci credo veramente e per questo
26:42motivo appunto ho presentato questa proposta di legge. Ricordo brevemente che la strage
26:49di Vergarolla, come si è ricordato, il 18 agosto 1946, per colpa appunto di una causa
26:58l'esplosione di quasi 20 ordigni, fece una strage di circa 100 persone, 64 furono identificate,
27:07le altre purtroppo non ci fu possibilità di dare un nome ai resti che furono trovati,
27:14proprio perché l'esplosione fu così forte che non permise riconoscimento di tutti i dispersi.
27:23I dispersi che appunto tra loro c'erano tantissimi bambini, questo anche lo voglio ricordare,
27:30tra questi anche Carlo Erenzo Micheletti, figli del dottor Gepino Micheletti, che come
27:35si è ricordato ieri ha ricevuto dopo tanto tempo la benemerenza alla salute pubblica,
27:41dopo aver ricevuto già la medaglia d'oro al valore civile e anche un riconoscimento
27:46dall'allora Consiglio Comunale di Pola, perché dobbiamo anche ricordare che la strage di
27:52Vergarolla è la prima strage della Repubblica italiana, questo è un dato di fatto, anche
27:59se le terre istriane le abbiamo perdute, questa a tutt'oggi rimane una delle stragi più
28:06efferate della storia repubblicana, che merita assolutamente che sia ricordata e che sia
28:13istituzionalizzata, non solo per memoria storica, per la verità, ma anche per tutte
28:19le famiglie degli esuli di Polacchia, alcune sono qui e ringrazio di aver fatto tanta strada
28:24per essere qui alla presentazione della proposta di legge. Ricordo anche brevemente che il
28:30grande pubblico della strage di Vergarolla ne ha sentito parlare la prima volta col grande
28:35spettacolo di magazzino 18 di Simone Cristicchi, voluto dal Teatro Rossetti di Trieste, e che
28:44successivamente tutte le iniziative a favore del ricordo di questa pagina di storia si
28:50sono succedute, ma sempre in misura minoritaria. Una fra queste che ci tengo a ricordare è
28:58stata proprio grazie ad Azione Universitaria Trieste, che presentò nel dicembre 2019
29:05una mozione al Consiglio degli studenti dell'Ateneo, la fece approvare all'unanimità e successivamente
29:11venne intitolata un'aula del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgia, un'aula del
29:19dottor Gempino Micheletti, che come sappiamo è anche triestino, quindi a maggior ragione
29:23meritava ovviamente questo riconoscimento. E spero anche a tutte le università italiane
29:29che ci sia una targa a memoria del suo grande valore professionale e abnegazione. Questa
29:37proposta di legge si compone di due articoli molto snelli, il primo articolo in cui appunto
29:44si dispone l'istituzione della giornata nazionale del ricordo dei martedì di Bergarolla, riconoscendola
29:53come solennità civile, e al secondo coma di questo articolo si dispone che le istituzioni
30:00statali e regionali, gli enti pubblici e privati, le scuole di ogni ordine e grado, possano
30:05promuovere nell'ambito ovviamente anche della loro autonomia studi, pubblicazioni, conveni
30:09incontri e dibattiti. Quindi questo è un primo passo, spero ovviamente che ci sia un
30:15iter abbastanza veloce per l'approvazione di questa legge, anche se è stata appunto
30:21assegnata la prima commissione affari costituzionali, quindi una commissione veramente piena di
30:27cose da fare. Vedo qui il capogruppo Alessandro Uzzi che ringrazio di cuore, il collega Loperfido,
30:34per essere qui e speriamo che in occasione dell'ottantesimo anniversario della strage
30:41di Bergarolla, che cadrà appunto in agosto 2026, si potrà per la prima volta celebrare
30:48la giornata nazionale per i ricordi di martedì di Bergarolla.

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