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https://www.pupia.tv - Roma - Discorsi politici e parlamentari di Renato Zangheri
Alle ore 14.30, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, si è svolta la presentazione del volume “Renato Zangheri, discorsi politici e parlamentari”. Ha partecipato il segretario di presidenza della Camera, Stefano Vaccari. (08.04.25)

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Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti, è davvero per me un grande onore introdurre questo pomeriggio che, come
00:18sapete, è dedicato alla presentazione dei discorsi parlamentari di Renato Zangheri.
00:23Nel momento in cui sono stato in ufficio e in presenza della Camera, avevamo impostato
00:29un po' in raccordo con Claudio Dall'Osso, Zangheri, con Mauro Roda questo lavoro e poi
00:37davvero voglio ringraziare Stefano Vaccari, che è qui, che è segretario di presidenza
00:41della Camera dei Deputati, deputato del Parlamento Democratico, perché, insomma, con grande
00:46impegno, grande passione, lui e i suoi collaboratori che sono qui hanno lavorato per consentire
00:51di advenire alla pubblicazione di questo volume da parte della Camera, insomma, davvero ci
00:58tenevamo ed è grazie a Stefano se questo lavoro è stato portato a terme.
01:02Credo che la Camera faccia bene in questo modo a ricordare l'impegno parlamentare di
01:09Renato Zangheri.
01:10Renato Zangheri ha avuto una lunga storia, sia di intellettuale sia di politico, una
01:15storia che, come sappiamo tutti, ha avuto un momento di grandissimo rilevo nell'attività
01:20amministrativa a Bologna, quando è stato sindaco di Bologna, il sindaco della grande
01:25stagione, diciamo, di crescere, esperienza di governo della sinistra nella nostra città,
01:30nella nostra regione, quando Bologna davvero divenne un riferimento a livello internazionale
01:36appunto di una sinistra di governo e anche di un partito comunista italiano pienamente
01:42capace di spiegare un'azione di governo, fu il sindaco che affrontò la stagione difficilissima
01:47del 77 con grande intelligenza politica, una stagione così difficile per tutto il
01:53Paese, come sappiamo ebbe una delle città più al centro di condizioni di grande difficoltà,
02:00la stessa città di Bologna e poi finito di fare il sindaco nel suo percorso politico
02:06è stato capogruppo del Partito Presidente, gruppo in periodo comunista italiano alla
02:10Camera dei Deputati e appunto ha davvero, diciamo, in due legislature lasciato un segno
02:16profondo anche alla Camera. Con Zangheri si era creato per quanto mi riguarda un legame
02:24molto profondo, io lo considero sempre considerato un maestro, un riferimento, fra l'altro è
02:30stato compagno sempre di grandissima attenzione e disponibilità a aiutare dirigenti più
02:35giovani con Renato e quando ero segretario di federazione avevo qualche difficoltà e
02:41avendone avute, perché diciamo che sono stati anni particolarmente complicati, io
02:46ho sempre trovato il Renato una sponda straordinaria, un uomo davvero di una lungimiranza, di un'intelligenza
02:52politica rilevantissima, insomma questo vale per me ma per tanti altri che hanno avuto
02:57l'onore di conoscere, alcuni sono qui che sono poi stati pienamente i suoi collaboratori,
03:03hanno costruito con lui un percorso politico di grandissimo valore. Peraltro a Bologna
03:09abbiamo dato vita anche a una fondazione dedicata alla figura di Renato Zangheri, qui
03:14c'è Mauro Roda con cui ci si è lavorato, anche con la fondazione 2000, c'è un lavoro
03:19che riguarda sia le opere sia tutto il patrimonio di testi che Renato aveva, quindi c'è un
03:26lavoro in corso e penso che davvero il fatto che la Camera dei Deputati abbia deciso di
03:33pubblicare questa raccolta di interventi parlamentari sta dentro un lavoro più generale
03:39che credo riguardi anche l'attualità del pensiero politico istituzionale di Renato
03:45Zangheri, un'attualità di grande rilievo e penso che davvero anche questi testi per
03:52chi li leggerà tengono insieme certo un pezzo di storia d'Italia di cui Renato è stato
03:58un grande protagonista e nello stesso tempo anche riflessioni di grandissima attualità,
04:05tra l'altro in Zangheri la figura dello studioso e la figura dell'uomo delle istituzioni e
04:11dell'uomo politico sono sempre state strettamente interciate, Renato ha sempre costruito un
04:16pensiero politico, un progetto politico che nasceva anche dalla conoscenza della storia,
04:21da un'analisi della situazione in essere e anche dello sviluppo dei percorsi storici.
04:27Secondo me oggi devo presiedere, non voglio aggiungere altro se non dire che sono molto
04:32lieto di essere qui. Dopo l'intervento e il saluto introduttivo di Stefano Vaccari,
04:39il segretario di presidenza della Camera dei Deputati, che voglio ringraziare ancora per
04:43quanto ha lavorato a questo progetto, poi interverrà la nostra Presidente del Gruppo,
04:48Chiara Braga che oggi fa il lavoro che faceva Renato, tra l'altro con grande capacità e
04:55anche in questi tempi hanno le loro difficoltà. E poi davvero tre personalità che voglio
05:01ringraziare molto, Walter Tega, Carlo De Maria e Claudio Dall'Osso Zangheri, che oltre
05:07a essere cari amici, cari compagni, sono figure che hanno studiato o hanno condiviso il percorso
05:14politico di Renato, anche il percorso personale e umano di Renato e che sono peraltro protagonisti
05:19di questo lavoro sulla memoria di Renato Zangheri e sull'azualità del suo pensiero a cui facevo
05:24riferimento prima, poi sicuramente ne parleranno e sono quindi le figure, credo, che era davvero
05:32più giusto invitare oggi per la presentazione di questo volume. Io mi fermo qui e do la
05:38parola a Stefano per il saluto introduttivo.
05:40Buon pomeriggio a tutti, grazie, a tutte e tutti.
05:55Un saluto particolare al collega Andrea De Maria, da cui è partito, come diceva anche
06:04lui, tutto il percorso che ci ha portato fino a qui, alla pubblicazione, la richiesta che
06:11lui ha avviato come componente dell'Ufficio di Presidenza, che poi io ho seguito come
06:19nuovo componente per il Partito Democratico e l'Ufficio di Presidenza per portarla a
06:25termine, così come voglio ringraziare i nostri ospiti, Claudia Delosso Zangheri, Walter
06:34Tega, Carlo De Maria, diciamo per il grande lavoro che stanno facendo anche con la Fondazione,
06:42il Centro Studi e Ricerche intitolato a Renato Zangheri, a Mauro Roda, con il quale abbiamo
06:54collaborato anche per l'organizzazione di questa giornata e ovviamente anche un ringraziamento
07:02lo ascolteremo dopo al Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che non ha potuto essere qui
07:08con noi, ma ci ha mandato un saluto con un videomessaggio e ovviamente alla nostra capogruppo
07:16Chiara Braga per avere accolto il nostro invito a presenziare qui oggi, nonostante le sovrapposizioni
07:28dei tanti impegni come capogruppo. E a dieci anni dalla scomparsa di Renato Zangheri,
07:39la Camera dei Deputati pubblica i suoi discorsi parlamentari, voglio ringraziare per questo
07:46e il grande lavoro che hanno fatto anche in collaborazione l'ufficio pubblicazioni, la
07:51dottoressa Gigliello in particolare, perché sono stati ordinati e curati per offrire agli
08:00studiosi, agli storici, agli operatori del diritto e ai cittadini una guida anche alle
08:07istituzioni democratiche. Un volume che raccoglie discorsi parlamentari di Renato Zangheri,
08:14della nona e decima legislatura, mostra un aspetto non secondario della sua personalità,
08:20prima di osservatore, poi di partecipe, protagonista della vita politica al più elevato livello
08:26istituzionale. Ma non è solo questo l'aspetto che traspare dai suoi interventi, questi pur
08:34legati per loro natura alle occasioni offerte dalla dinamica delle vicende parlamentari
08:39consentono all'intellettuale Gramsciano, al sindaco di Bologna, al dirigente politico
08:44di mettere a frutto sul terreno concreto della vita delle istituzioni una competenza che
08:50ha un solido retroterra culturale. Un riformatore equilibrato e realista, consapevole delle
08:57difficoltà di ogni opera di pur necessaria riforma, storico dell'agricoltura, del movimento
09:03contadino, chiamato ad importanti incarichi istituzionali, diventando ben presto punto
09:09di riferimento e di raccordo dell'ampia area rappresentativa della cultura storiografica
09:13italiana orientata verso il partito comunista italiano.
09:17Chi ha conosciuto Renato Zangheri sente risuonare in ogni pagina la sua parola, la sua finezza
09:25intellettuale, la sua sensibilità culturale. Un contenuto argomentato e dialogante, ma
09:34non per questo meno determinato e coraggioso. Il volume raccoglie discorsi più significativi
09:40pronunciati nell'aula di Montecitorio da Renato Zangheri, deputato alla Camera dal
09:45luglio dell'83 all'aprile del 1992, nella nona e nella decima legislatura e capogruppo
09:52del gruppo parlamentare del Partito Comunista Italiano dal maggio dell'86 al giugno del
09:581990, a cavallo tra le due legislature. Nella nona legislatura, oltre a ricoprire il ruolo
10:04di capogruppo comunista, fu componente della Giunta per il Regolamento, della Prima Commissione
10:09Affari Costituzionali e della Commissione Parlamentare per le Riforme Istituzionali.
10:13Nella decima legislatura continuò a ricoprire il ruolo di capogruppo fino il 18 giugno del
10:191990 e fu di nuovo componente della Prima Commissione Affari Costituzionali.
10:24Nella mia qualità di segretario di presidenza mi sembra dunque giusto sottolineare come
10:30la pubblicazione dell'attività parlamentare di Renato Zangheri corrisponda non ad un intento
10:35meramente celebrativo, ma a promuovere anche al di fuori del mondo degli addetti ai lavori
10:41un dibattito politico e culturale sulla nostra storia politica, sui grandi movimenti che
10:47l'hanno caratterizzata, superando un appiattimento sul presente che costituisce il rischio che
10:53la nostra epoca spesso ci pone di fronte.
10:55Il rapporto tra la nostra storia recente e i problemi politici e sociali del presente
11:02è infatti uno snodo fondamentale, su cui è giusto che si impegnino tutte le istituzioni,
11:07in particolare il Parlamento, che è il luogo fisico e simbolico in cui la nostra comunità
11:14nazionale, in tutte le sue complesse articolazioni, trova rappresentanza.
11:19La sua personale leggenda è che non alzasse mai la voce, ma sopra le righe, mai è enfatico.
11:29Il lascito di Zangheri sta tutto nelle parole con cui conclude l'ultima intervista.
11:34Bisogna far capire, non basta soltanto fare, e credo che sia un monito molto chiaro anche
11:44per la politica e le istituzioni di oggi.
11:47Grazie.
11:48Grazie all'onorevole Vaccari, come ricordava adesso nel suo intervento, ora vediamo il
11:56video di saluto del sindaco Matteo Lepore, voglio ringraziare molto per essere presente
12:00in questo modo alla nostra iniziativa, per potermi fare un saluto particolare a un altro
12:04sindaco di Bologna, a Virginia O'Meara, che è il nostro collega deputato, è piuttosto
12:11inquietante, ma andrebbe chiamato il servizio d'ordine a questo un altro discorso, va bene
12:15adesso sentiamo il video di Matteo.
12:19Voglio ringraziare la Camera dei Deputati e l'onorevole Stefano Vaccari insieme a chi
12:25ha prodotto questa raccolta importante di discorsi di Renato Zangheri, Renato è stato
12:31sindaco della nostra città dagli anni settanta fino all'ottantatré, ci ha accompagnato nei
12:37momenti più importanti, così come in quelli più bui della storia recente di Bologna,
12:43prima ancora è stato l'assessore, l'assessore ai beni culturali, il primo assessore italiano
12:49a questa importante delega, successivamente da capogruppo del Partito Comunista, nel laurea
12:54di Montecitorio ha rappresentato gli ideali e i valori non solo della nostra città, ma
13:01di un movimento di persone che davvero è stato importante per la storia del nostro
13:06Paese, la sua è stata una generazione che ha saputo cambiare le leggi, il modo di pensare,
13:14il modo di fare amministrazione negli enti locali, introducendo la lotta per i diritti
13:19e anche le riforme importanti del nostro stare nelle istituzioni, come quelle che oggi abbiamo
13:26e che purtroppo abbiamo in qualche modo dimenticato essere una casa comune, a Renato Zangheri
13:32per la città di Bologna dobbiamo tanto, tanto dell'innovazione e della proposta municipale
13:38e municipalista, nel nostro soddisfare i bisogni quotidiani delle cittadine e dei cittadini,
13:43non solo nell'ambito dell'educazione e della cultura, più compiutamente nel modo con il
13:49quale la città di Bologna ha saputo e sa ancora dare soddisfazione ai diritti di tutte e di
13:54tutti.
13:55Ancora un ringraziamento a Matteo Leppare per il suo contributo, ora interviene l'onorevole
13:59Chiara Baga, Presidente del gruppo della Camera del Parlamento Democratico e davvero grazie
14:04molto a Chiara per essere qua e aver trovato anche uno spazio nell'ambito dei lavori parlamentari.
14:09Grazie Andrea, è un piacere e un onore per me, vi ringrazio molto per l'invito, voglio
14:14ringraziare anche Stefano Vaccari per aver organizzato questo evento, è stato un piacere
14:19ricordare oggi qui, in questa sala, nelle aule legate a espressione del Parlamento,
14:26un uomo e un politico molto amato come è stato Renato Zangeri, che proprio qui in queste
14:33istituzioni di Bologna è stato un uomo e un politico molto amato.
14:39Sono stati ricordati in questo volume, che io considero davvero molto prezioso, le raccolte
14:45dei discorsi parlamentari, sono una storia di un uomo e un politico molto amato, che
14:51è stato Renato Zangeri, che è stato un uomo e un politico molto amato, che è stato un
14:56uomo e un politico molto amato, che è stato un uomo e un politico molto amato, che è
15:01stato un uomo e un politico molto amato, che è stato un uomo e un politico molto amato,
15:07questi discorsi parlamentari sono un pozzo anche di conoscenza per approfondire il profilo
15:13di figure autorevoli, per capire e comprendere anche attraverso la lettura di quei discorsi
15:19parlamentari, soprattutto in alcuni momenti la portata anche della fase che viveva il
15:26Paese, delle sfide che aveva di fronte e delle qualità anche di un confronto democratico
15:31Spesso noi sentiamo una drammatica assenza nel dibattito nelle aule parlamentari, penso
15:37di poterlo dire a nome anche dei colleghi che sono qui oggi.
15:41E' stato ricordato che Zangheri arriva a Roma nel suo impegno parlamentare dopo aver
15:48fatto una delle esperienze più formative, cioè essere stato sindaco di una grande città,
15:53Bologna dal 1970 al 1983, un'esperienza politica, storica ma anche umana di grandissima
16:01portata perché sono stati quegli gli anni complessi della violenza, delle stragi, prima
16:07Italicus poi la stazione di Bologna e sicuramente credo che sia stato in quel periodo che Renato
16:14Zangheri ha costruito il suo senso di rapporto con la città e quella sintonia con le persone,
16:21con le loro storie, con le vicende umane, individuali e collettivi che è stato sempre
16:26un tratto distintivo del suo essere uomo politico e un tratto anche singolare per un
16:31professore universitario come era nato appunto.
16:35Sono stati quegli anni pieni complessi in cui Bologna è stata vetrina dell'avanzata
16:41della sinistra in Italia, un esempio di buon governo, di forte sviluppo dei servizi sociali,
16:47di attenzione per la cultura, ce l'ha ricordato poco fa il sindaco Lepore e forse anche per
16:53questo mi viene da dire obiettivo di tanta cieca violenza.
16:57E' impossibile anche per chi come me appartiene a un'altra generazione rimuovere dalla memoria
17:05i funerali delle vittime della stazione in Piazza Maggiore con il Presidente Pertini
17:10sul palco ad appoggiare la mano insieme a quella del sindaco di Zangheri sul tricolore
17:15con un messaggio chiaro da trasmettere ai presenti di allora e alle generazioni future
17:21non vincerete mai.
17:23Quella stessa passione emessa nel governare la città Zangheri l'ha espressa e nella
17:29Camera nel guidare il gruppo del Partito Comunista Italiano, il giudizio unanime, lusinghiero
17:36nei confronti delle sue capacità di mediazione, di approfondimento ma anche di opposizione
17:41determinata, intransigente, rispettata e apprezzata anche da colleghi di altri gruppi parlamentari.
17:49Questi discorsi che ho potuto scorrere veramente molto velocemente ci dicono che c'era nel
17:56suo ruolo di Presidente del gruppo uno slancio nella gestione dei lavori e delle scelte
18:03del più grande gruppo di opposizione che non è certo passato inosservato. I racconti,
18:10questi discorsi ci restituiscono una guida salda, capace di ascolto e di sintesi, una
18:15guida sempre ispirata dallo sapere, dall'approfondimento, dallo studio. Renato Zangheri è stato anche
18:22un appassionato del funzionamento delle istituzioni e credo che non fu un caso che affiancò
18:28sempre la sua attività di capogruppo a quello svolto nella Giunta per il Regolamento prima
18:33e poi nella Commissione Affari Costituzionali e nella Commissione Parlamentare per le Riforme
18:38Istituzionali. Prima, mentre Andrea introduceva, ho scorso
18:44velocemente, ho aperto casualmente questa raccolta di discorsi e ho trovato un estratto
18:52di un discorso del 3 ottobre 1988 che paradossalmente era riferito a un aspetto del tutto organizzativo,
19:01cioè il calendario dei lavori dell'Assemblea. Una volta si discuteva in aula il calendario,
19:07era oggetto di confronto e di scontro, come vedrete, e c'è un passaggio in cui si discute
19:13in quel momento della restrizione degli spazi di dibattito, del fatto di arrivare con una
19:20sforzatura all'approvazione di una legge. C'è uno scambio molto significativo tra Renato
19:26Zangheri e Giuseppe Rauti. Zangheri dice «voi siete presenti come siamo noi, siamo qui per
19:31il nostro dovere di parlamentari della Repubblica» e Rauti risponde «ma noi votiamo contro».
19:37La battuta e le parole con cui Zangheri risponde e Rauti «noi siamo presenti perché questo è un
19:44Parlamento che abbiamo conquistato e nel quale vogliamo lavorare, non ci ritereremo su nessun
19:52aventino» e penso che persino in una discussione apparentemente organizzativa dei lavori e del
19:58calendario dell'aula traspare invece il senso e l'ispirazione politica del ruolo anche di guida
20:07del gruppo del Partito Comunista Italiano e della relazione con gli avversari che davvero
20:13la forza della sinistra aveva saputo combattere e coinvolgere seppure nella diversità delle
20:22posizioni dentro le istituzioni democratiche. Sfogliando le pagine dei suoi discorsi mi ha
20:28colpito anche questo sguardo sempre aperto al futuro e un po' forse per mia deformazione mi
20:35è caro ricordare un suo intervento in aula del settembre dell'88 che si è concentrato su alcuni
20:42aspetti della questione ambientale nel quale Zangheri afferma con forza come l'impegno
20:47ecologico non sia, uso le sue parole, un lusso, un'occupazione di anime belle ma un duro cimento
20:54con la realtà per guidarla ai fini di progresso e non di distruzione e di rovina e fa riferimento
21:01a quel concetto di limite nel rapporto tra natura e individui che tanto faticò, lo sappiamo,
21:07ad affermarsi anche nel pensiero della sinistra. Così come in altre pagine prende per la prima
21:13volta in considerazione il paesaggio agrario frutto di studi decennali con uno sguardo però
21:18moderno e sempre attuale c'è in lui in tutta la sua attività pubblica la volontà di coniugare
21:25l'applicazione della politica e delle teorie alla cura e alla gestione concreta della cosa
21:30pubblica. Sappiamo che una volta lasciata la camera Zangheri scelse di tornare ai suoi studi
21:36dimostrando nel modo più alto come la politica al fin dei conti può e deve essere un servizio
21:42disinteressato non un esercizio del potere fino a se stesso magari a tempo pieno per tutto l'arco
21:47della vita. E c'è un fine un piccolo episodio che mi ha colpito leggendo alcune pagine della
21:53sua demografia lo saprete molto meglio di me voi che siete diciamo avete condiviso l'esperienza
22:00politica anche in quella nella città di Bologna quando nel 2005 viene fatto il suo nome per
22:05ricevere l'archiginnasio d'oro che è il maggiore riconoscimento del comune di Bologna assegnata
22:10personalità del mondo della cultura e della scienza. Zangheri risponde fu io a istituire
22:15quel premio negli anni sessanta non mi sembrerebbe di buon gusto riceverlo. Ecco credo che anche in
22:22queste parole in questa espressione emerga il profilo e la figura di Renato Zangheri per questo
22:30noi oggi siamo onorati felici di ricordarlo attraverso i suoi discorsi le parole di un
22:36politico che è stato un simbolo e protagonista di una stagione intensa della nostra storia
22:41della nostra storia parlamentare delle istituzioni un intellettuale raffinato un uomo coraggioso e
22:47perbene di cui oggi ricordiamo la statura e credo possa dire molto anche a noi in questo tempo.
22:54Grazie
22:55Grazie a Chiara e ora andiamo un po' diciamo nella fase più davvero di approfondimento
23:06anche di questi testi con il tervento del professore Walter Tega.
23:10Grazie intanto alla Camera dei deputati grazie per questo libro straordinario che in qualche
23:22modo compendia e conclude una fase dell'attività politica di Renato Zangheri. Io devo dire che ci
23:32siamo posti al lavoro per ricordare Renato Zangheri perché Renato Zangheri a Bologna è
23:41stato un punto di riferimento cruciale per molti anni per tutti non solo per la città non solo
23:48per i cittadini di sinistra per tutta la città era il sindaco della città e poi questa parentesi
23:56forte nazionale dove come ha detto la Presidente del gruppo Zangheri era attento a molte cose,
24:05alle istituzioni ma anche a un rapporto che per lui è stato sempre fondamentale tra quello che
24:15è il fare e quello che è il far conoscere è giusta questa sottolineatura e soprattutto questo
24:23interesse forte per una città che non era come si dice abitualmente solo una città delle
24:30istituzioni culturali. Renato aveva un'idea della cultura che soggiaceva la politica. Io ho avuto
24:38la fortuna di lavorare con lui per anni nella segreteria provinciale di Bologna poi in Comune
24:44e poi invece nella costruzione di attività anche culturali e civili e devo dire che da questo
24:52punto di vista è vero questa umanità forte ma soprattutto questa complessità. Zangheri mi
24:58ripeteva noi siamo in qualche modo come dire incaricati di fare attività politica ma dobbiamo
25:08essere altro, dobbiamo essere uomini di cultura civili in grado di approfondire gli argomenti di
25:15cui parliamo. Io ho seguito molte delle vicende di Renato Zangheri, le sto comprendendo profondamente
25:22ora perché stiamo organizzando convegni e esposizioni che riguardano quella città di
25:29quegli anni quando diventa una città nuova e allora da questo punto di vista la passione di
25:36Renato era sì è vero l'attività culturale, è stato il primo assessore, è stato il presidente
25:42dell'ente manifestazione artistiche che organizza i grandi mostri ma è stato soprattutto colui il
25:48regista di una città nuova che non era più la città dei milioni di abitanti che i fascisti
25:54avrebbero voluto, le amministrazioni fasciste ma era una città a misura d'uomo tant'è che arrivano
26:00a Bologna i grandi urbanisti a costruire la città che noi attualmente abbiamo. Sindaco Lepore sta
26:07facendo tentativi per innovare nella direzione giusta ma la città è rimasta quella che era
26:13prima, quella dell'architetto Campos Venuti che organizza le periferie urbane, quella dei grandi
26:20urbanisti come Cervellati che organizza il centro storico, era cioè una città nella quale
26:26c'era una regola di fondo dare una casa a tutti perché quando nasce il piano per l'edilizia
26:33popolare è il piano che mette a disposizione aree comunali a gruppi di cittadini che si
26:39costituiscono in cooperative per avere una loro casa e questa è una politica che è andata avanti
26:46per molti anni e ora come vedete la crisi delle abitazioni inchioda le grandi città a problemi
26:53non piccoli. Allora il problema della casa era un problema avvertito, dico questo proprio perché è
26:59vera questa cosa che veniva detta bisogna far conoscere oltre a che fare e quindi questo era
27:06un punto. Io devo dire che da questo punto di vista sul piano politico sì l'iniziativa di
27:14Renato Zangheri era sempre molto ponderata e molto precisa e questa attenzione emerge anche
27:25da due dati che io qui voglio in qualche modo sottolineare però. C'è una prima fase dell'attività
27:32di Zangheri sindaco che è quella della costruzione della città a misura umana, questa è la prima
27:39questione che riguarda la prima giunta, che riguarda la ripresa del piano regolatore eccetera. Poi c'è
27:46una seconda fase che è quella in cui Zangheri attraversa la strategia dell'attenzione e ovviamente
27:53non era così semplice, lo dicevo prima, mettere in sintonia la politica nazionale del partito con
28:00la politica cittadina. Bologna era una città ormai nell'occhio dell'attenzione mondiale, anzi
28:07dicevano che eravamo gli antesignani e i maestri della socialdemocrazia svedese e quindi c'era,
28:13noi abbiamo sempre rifiutato l'idea di Bologna città modello. Bologna è una città moderna e
28:19quindi ma le due fasi sono queste, una è la costruzione della città, la seconda è la
28:27dimensione culturale che era una dimensione straordinaria. Nell'immediato popocuerra Bologna
28:33nasce una cultura mondiale, non è solo una cultura italiana, il jazz, il cinema, il basket,
28:41è un'attenzione rivolta a una città che si colloca sul piano internazionale, ma c'è un problema che
28:49mentre la fase di costruzione dei quartieri è una fase che aumenta il livello della partecipazione
28:56democratica dei cittadini, era una storia che veniva da lontano, ma Zangheri riprende e la
29:02giunta di Zangheri fa la costruzione effettiva del quartiere, che ha un bilancio, che ha una
29:07sede, che interviene sulle cose comunali, che ha dei poteri etc., quindi è un allargamento della
29:14sfera della democrazia civile, ma questa è una fase, poi ce n'è un'altra. Proprio nel momento
29:21più difficile, quello che va dagli anni 77 in avanti, ne ha detto Di Maria e penso che sì,
29:28sarebbe da riflettersi su questo, perché Bologna diventa un nucleo dell'attacco,
29:33ma l'attacco è rivolto all'intero partito nazionale quando si rivolge a Bologna e quindi
29:38Zangheri e noi abbiamo dovuto fare, come dire, fronte a questa situazione, eravamo considerati
29:46gli amici di Cossiga o qualcosa del genere, in realtà stavamo difendendo le strutture di una
29:52democrazia che colpita Bologna avrebbe colpito tutto il Paese, per questo è vero che quando
29:59Pertini nel 1980 viene e Pertini riconosce che lì è in gioco la democrazia dell'intero Paese e il
30:07discorso di Zangheri è un discorso d'antologia, ma la fase seconda e quella che vorrei sottolineare
30:12è la fase civile, dei diritti civili e quando Zangheri è arrivata a Roma a fare il capogruppo
30:18veniva da questa esperienza, l'avere dato una sede ai gay pubblica, tra l'altro una sede nella quale
30:24passava ogni anno la Madonna di San Luca e quindi questo ha aperto anche un conflitto con la
30:31comunità religiosa della città, conflitto che poi si è placato, ma insomma che è durata a lungo,
30:38la istituzione del centro delle donne, è vero che c'era una presenza dell'Udi a Bologna, ma questo
30:45centro rappresentò un'iniziativa fondamentale, tant'è che i pochi soldi che davamo in consiglio
30:52comunale a questo centro determinava discussioni lunghissime e sembrava erano ovviamente su base
30:59ideologica e in più una costruzione che pochi hanno sottolineato in questo momento che era
31:05quella del centro Cabral, era il momento della liberazione dal colonialismo e quindi c'era il
31:13problema dei gemellaggi, della politica estera e da questo punto di vista anche Bologna dà un segno
31:20istituendo questo centro e dando agli intellettuali e agli studiosi che si occupavano questa cosa,
31:27io questo lo voglio sottolineare perché questa apertura ai diritti civili che integra la
31:33democrazia che era stata in qualche modo già realizzata con i quartieri è un dato molto
31:40importante, ha aperto e devo dire una cosa, non è che ci fosse questo grande consenso nel partito
31:48quando Zangheri ha incontrato i gay e gli ha consegnato una sede, c'era qualche resistenza
31:53ovviamente, il centro delle donne uguale perché ovviamente il mondo cattolico aveva un'altra
32:01opinione di questo e poi c'è il grande capitolo della sanità e della scuola, la sanità arriva
32:08nel momento in cui Zangheri individua tre psicanalisti che non c'entrava niente col
32:14sistema sanitario nazionale, quindi perché? Perché era una sanità sociale, perché era la chiusura di
32:20manicomi, perché era il momento nel quale le leggi nazionali chiudevano questi istituti indegni di
32:29essere ancora aperti e qui nasce l'innesto della scuola, una scuola che parte dall'asilo infantile,
32:38dalla scuola materna ma che diventa di qualità, non solo il tempo pieno ma di qualità nel senso
32:45che i febbrai pedagogici che erano i grandi momenti della discussione sulla cultura e questo
32:51è un dato. Devo dire che c'è un punto su questo, voglio ritornare un momento sul modello,
33:04il problema non era tanto quello di costruire un modello da apporre all'attenzione di altri,
33:11c'erano paesi più avanzati, città più avanzate, non era questo il punto, certo l'Emilia Romagna
33:18in questo momento, anche perché viene istituita la regione, diventa un punto di riferimento per
33:24una politica di avanzamento popolare. Zangheri da questo punto di vista quando si ritira scrive
33:31alla storia del socialismo, voglio sprecare alcune parole su questo, se andate a leggere
33:36l'introduzione Zangheri dirà una cosa fondamentale, non ho nessun interesse a raccontare la storia dei
33:43partiti, voglio raccontare la storia della società italiana che si organizza nel movimento
33:50socialista e quindi va avanti fino al 1916 partendo da Michelangelo Bonarò che andando
33:57avanti costruisce una storia nella quale viene riassunta tutta la sua grande capacità di
34:04conoscere il mondo contadino, perché Zangheri lo ha studiato quel mondo, si è laureato a Bologna
34:10con un filosofo che era Felice Battaglia, che era un grande protagonista della vita cittadina ma
34:16non solo, CLN, poi Democrazia Cristiana eccetera, ma poi è andato a studiare con Dalpane e nel
34:24momento in cui andava a studiare studiava i Catasti, la realtà contadina, cosa che ha coltivato fino,
34:30infatti ho un estratto a casa che mi ha regalato, in cui parla del movimento contadino negli anni
34:37in cui stava scrivendo questo tre volumi, tre volumi ponderosi della storia del socialismo
34:44in Italia, non è contrapposta a quella di Spriano, Spriano scrive una storia del Partito Comunista
34:49che pubblica lo stesso De Naudi ma che è altra cosa, qua è la storia dello sviluppo sociale del
34:55paese, che era quello al quale Zangheri aspirava, cioè all'allargamento, è chiaro che da questo
35:01punto di vista, come dicevo prima con qualcuno, è chiaro che da questo punto di vista qualche
35:09contrasto con le politiche del Partito Nazionale c'era, perché tacerle, c'era ma non solo con
35:17Bologna, un po' con l'Emilia, c'era perché al di là di Ceto Medio e Emilia Rossa, che ovviamente
35:22è una grande teoria, poi c'è la pratica e la pratica del Ceto Medio e del Partito Comunista
35:29in altre regioni stentava, quindi giustamente il Partito Comunista esercitava anche delle forme di,
35:36come dire, un consiglio alla prudenza, a non andare troppo avanti, perché ci saremmo scollegati
35:42troppo, io ricordo personalmente, avendo partecipato anche a riunioni del Comitato
35:48Centrale, che anche nel Comitato Centrale c'erano discussioni politiche molto interessanti sullo
35:55sviluppo omogeneo del Paese, cioè che potevamo noi a Bologna fare le scuole gratuite o anche
36:01gli autobus gratuiti e a Napoli non riuscire nemmeno, e poi ci fu la stagione dei sindaci
36:07comunisti, che tutti quanti ricorderete, e in quel momento Bologna diventa un punto di riferimento
36:13effettivo, anche perché mandiamo delle persone a fare gli assessori a Napoli, a Roma, eccetera,
36:20perché c'era una grande scuola di amministratori, ed è chiaro che gli amministratori, facendo i
36:26conti con la quotidianità, mettono un po' in tasca talora l'ideologia, il che vuol dire va anche
36:32bene quando non accade qualcosa di trasformistico, e in questo punto Zangheri era un maestro,
36:39questa politica era un maestro. Vi ho ricordato la storia del socialismo, spero che quest'anno
36:45esca anche il terzo volume, che ancora non è uscito, perché due ne uscirò da neudi,
36:50poi la cosa si interruppe lì, perché ritengo che sia un modo per capire le modalità attraverso
36:57le quali Zangheri ha costruito la sua politica. Quando noi ci siamo messi nella condizione di
37:03dire facciamo un'associazione, una fondazione per Renato Zangheri, l'abbiamo fatta soprattutto
37:09perché è la città, è il paese che ha bisogno di memoria, Zangheri era un grandissimo intellettuale,
37:15poi dopodiché ha fatto anche il sindaco ed era prestato alla politica, come diceva,
37:21poi si è ritirato a scrivere, perché prima di ogni cosa in politica veniva l'analisi,
37:30la formazione, la cultura, la civiltà, che era quella che veniva, e allora saremo forse non
37:37capaci di fare tutto, però abbiamo costituito questa associazione con l'aiuto della Fondazione
37:432000 fondamentale, incamerando quello che più prezioso aveva Zangheri, cioè la sua biblioteca,
37:52credo che fosse quella una delle cose a cui tenesse molto e devo dire che gli è servita molto,
37:57perché questa storia del socialismo in Italia, del movimento socialista, è una storia molto
38:04analitica e io non sono in grado, forse Claudia, di vedere le schede che lui si è fatto, ma è una
38:12storia molto analitica e molto precisa, che dà il senso del difficile sviluppo della presenza
38:19operaia dei meno abbienti nel nostro paese, che fa capire molto il presente, perché talora la
38:29storia prova anche a ripetersi, anche se non ci riesce, nel senso che quando lo fa, lo fa
38:34combinando disastri, però quella storia è una storia esemplare. Scusatemi se vi ho tediato un
38:40po' lungo, ringrazio tutti voi, ma la presenza di Zangheri è una presenza, per me almeno
38:46personalmente, ma per molti, che dal punto di vista intellettuale e politico è una presenza
38:52che non può essere accantonata. Grazie.
38:54Grazie davvero a questo intervento, veramente credo tutti noi pensiamo davvero molto prezioso,
39:04ora la parola a Carlo De Maria. De Maria che dà la parola a De Maria è una cosa che dovevo
39:10ancora fare con una soddisfazione notevole. Grazie Andrea, molto è già stato detto dai
39:24relatori che mi hanno preceduto, Stefano Vaccaria ha ricordato l'intellettuale Gramsciano, Matteo
39:30Lepore l'assessore alla cultura prima del sindaco, Chiara Braga il sindaco di Bologna difensore dei
39:40valori della Repubblica nata dalla Resistenza, soprattutto in occasione del momento tragico del
39:482 agosto 1980 e ancora la stessa Braga ricordava l'impegno ecologico anche attraverso i discorsi
39:57parlamentari. Nel mio intervento vorrei richiamare alcuni tratti della biografia di Renato Zangheri
40:05che ci consentono di capire la figura che arriva in Parlamento nel 1983, sicuramente il grande
40:14sindaco di Bologna, ma più in generale un dirigente politico, un intellettuale che aveva avuto il
40:22coraggio del rinnovamento. In effetti la generazione di Renato Zangheri, che è la generazione dei
40:30militanti e dei dirigenti nati alla metà degli anni venti, tra parentesi straordinario il tempismo
40:38di questa presentazione, oggi 8 aprile proprio il giorno del centenario della nascita e quindi
40:45ringraziamo doppiamente la Camera dei Deputati per questo lavoro straordinario. La generazione
40:52di Zangheri è la generazione dei dirigenti che nella seconda metà degli anni 50, quando appunto
40:59avevano all'incirca trent'anni, operò per un rinnovamento profondo del Partito Comunista
41:04italiano, un rinnovamento che articolava sul territorio quelle linee programmatiche annunciate
41:13dall'ottavo congresso del Partito Comunista nel 1956, la via italiana al socialismo. E qual era
41:20l'idea di partito che Zangheri e gli altri dirigenti di quella generazione avevano in mente? Era un
41:28partito aperto, aperto al dialogo con tutti i ceti sociali, un partito che doveva sapere archiviare
41:36definitivamente la stagione dello stalinismo, del settarismo e come dire valorizzare pienamente
41:43il valore progressivo del pluralismo politico della democrazia rappresentativa. E' quindi una
41:49generazione di profondo rinnovamento che è interessante osservare soprattutto nell'operato
41:56relativo alla cultura, all'impegno culturale, che è il settore in cui Zangheri comincia a lavorare
42:05sistematicamente come assessore alla cultura dal 1959 al 1964. Un assessorato innovativo alle
42:15istituzioni culturali, fino a quel momento questo comparto dell'amministrazione era stato gestito
42:21dall'assessorato all'istruzione, Giuseppe Dozza crea questo nuovo assessorato e lo affida Renato
42:29Zangheri. E qui davvero Renato Zangheri comincia a lavorare e a riflettere su un modello politico
42:37culturale per la regione di domani, un modello politico culturale per la regione di domani,
42:43pensando a una comunità politica, quella emiliano-romagnola, in formazione. E qui
42:50l'impegno culturale è giudicato fondamentale, un impegno culturale che passa attraverso la
42:59piena valorizzazione della cultura e delle sue istituzioni all'interno del welfare locale.
43:06Il modo di agire, il metodo di governo che si mette a punto è quello della programmazione
43:13democratica. La programmazione democratica che diventa, come dire, la caratteristica davvero
43:19peculiare del partito comunista italiano in Emilia-Romagna e che vede in Zangheri e in
43:25altri dirigenti della sua generazione, ricordo Fanti, ricordo Cavina e altri si potrebbero
43:32nominare come interpreti di grande rilevanza. Poi naturalmente c'è lo storico, c'è il
43:42grande accademico e in effetti quando pensiamo a Renato Zangheri, almeno quando io personalmente
43:51rifletto su questa figura, davvero mi si presenta nel suo complesso la storia del movimento
43:58democratico e popolare di due secoli, il XIX e il XX secolo. Lo Zangheri studioso
44:05di Andrea Costa e lo Zangheri che partecipa, come dire, alla vita politica, alla vita pubblica
44:12italiana per tutto il Novecento. Davvero nella sua figura questo aspetto storico-culturale
44:21e l'impegno politico sono difficilmente scendibili tra di loro e in effetti quando Zangheri negli
44:28anni Settanta rifletteva sull'importanza dei quartieri e del decentramento intracomunale
44:35per favorire la partecipazione democratica, tornava a riflettere nello stesso tempo su
44:41Andrea Costa e sull'impadroniamoci dei comuni del 1883, il grande movimento democratico
44:48di base lanciato da Andrea Costa. E questo è il fascino di Zangheri, il fascino che
44:54non si ritrova in altre figure, dove la politica si nutre di una conoscenza storica approfondita,
45:01critica, maia geografica. Zangheri sindaco di Bologna è il sindaco della città dei servizi.
45:12Che cosa significa città dei servizi? Significa la città del welfare locale,
45:16ma significa città della sperimentazione, sperimentazione sociale e sperimentazione
45:22culturale. Sperimentazione sociale ricordiamo due cose solamente, il trasporto pubblico
45:28locale gratuito in alcune fasce orarie, decisione, come dire, non facile e che provocò un dibattito
45:37intenso in città, ma che portava avanti un'idea di futuro. E un'altra cosa che si potrebbe
45:45ricordare è l'impegno per il risanamento delle abitazioni del centro storico, non solo
45:51l'attenzione alle periferie, ma anche al risanamento e al popolamento del centro storico.
45:59E per quanto riguarda la sperimentazione culturale, Walter Tega naturalmente ricordava un aspetto
46:08estremamente originale, l'attenzione che Zangheri sindaco nel corso degli anni settanta
46:15presta non solo alle tematiche locali, a tutte le istituzioni culturali locali, ma
46:22a quello che succede nel mondo. Dunque Zangheri sindaco non si occupa tanto del conflitto
46:28tra est e ovest e delle tensioni della guerra fredda, ma è tra i primi a cominciare a riflettere
46:35e a interpretare i rapporti tra il nord e il sud del mondo e quindi crea un centro studi
46:42che si occupa di valorizzare i paesi emergenti, cioè i paesi asiatici, africani, latinoamericani
46:51che stavano intraprendendo una via autonoma allo sviluppo. Quindi un'idea di bene culturale
46:58non eurocentrica, ma aperta a una pluralità che teneva conto del contesto globale. Questa
47:07è un'apertura straordinaria che oggi riusciamo ad apprezzare in tutta la sua originalità.
47:12E poi il sindaco dei diritti civili, lo ricordava Walter, ma già Matteo Lepore nel suo video
47:19messaggio ricordava questo aspetto. Quindi un intellettuale aperto al futuro e ha fatto
47:28bene, lo ribadisco Chiara Braga, a ricordare quell'intervento del settembre 1988 sulla
47:34questione ambientale. Io stesso vorrei chiudere su quello, perché cosa ci diceva Zangheri
47:39in quell'intervento? Ci diceva che questione sociale e ambientale nascono insieme e lui
47:47da storico lo poteva ben dire. Del resto uno storico che si era formato a stretto contatto
47:54con Emilio Sereni e con le sue riflessioni sul paesaggio agrario. Ma poi ci diceva anche
47:59che per affrontare efficacemente la questione ambientale serviva la programmazione e non
48:06era sufficiente in questo caso una programmazione locale e regionale, ma serviva una programmazione
48:12sovralocale per affrontare quel tipo di problemi. Dunque non si poteva lasciare a briglia sciolta
48:21il capitalismo, bisognava regolare il libero mercato. Solo attraverso una programmazione
48:28di questo tipo si poteva sperare di affrontare efficacemente la questione ambientale. Il
48:35tema di dare delle regole al capitalismo è un tema che è tornato di grande attualità.
48:40E qui la tradizione della programmazione democratica Emiliano-Romagnola, cioè di un'idea di socialdemocrazia
48:51locale mi verrebbe da dire, fondata non tanto sul ruolo dello Stato centrale quanto piuttosto
48:58sul protagonismo delle autonomie, io credo che sia straordinariamente importante ancora
49:04oggi. Perché programmare non significa necessariamente un apparato burocratico pesante, può essere
49:12anche un'attività partecipata e decentrata.
49:15Ci tengo a ricordare una cosa. Si è parlato di questa associazione centro studio e ricerca
49:27Renato Zangheri, che è nato a Bologna e che sta custodendo il patrimonio di testi di Renato.
49:37Di moro l'ho detto in fretta ma ci tengo a dirlo in modo più preciso. Walter Tegan è
49:42il Presidente, Carlo De Mariano è il Direttore, insieme stanno facendo davvero un lavoro di
49:48grande valore, anche docenti di così grande qualità come sono, e Claudio Dall'Osso Zangheri,
49:55professoressa Claudio Dall'Osso Zangheri, è la Presidente onoraria. Ci fa l'onore,
49:59dico ci fa perché io faccio parte del direttivo, giustamente è un ruolo più adeguato a me.
50:05E peraltro Mauro Rodan è il Vice Presidente. E insomma è una realtà che secondo me crescerà.
50:10Adesso a maggio si farà un convegno molto importante a Bologna di due giorni. Insomma
50:16è una realtà che sta provando appunto a tenere insieme riflessione sul pensiero di Zangheri e
50:20anche una riflessione sull'attualità, in particolare sia dei temi nazionali ma anche
50:25dei temi del governo delle città. Insomma credo che sia anche per questo importante averli
50:31presente qui alla Camera. Credo che non ci possa essere conclusione migliore dell'intervento di
50:37Claudio Dall'Osso Zangheri. Poi Luciano Pazzetta che voglio ringraziare molto perché poi questo
50:41lavoro l'ha seguito moltissimo anche lui, insomma fin da quando era nel gruppo che mi aiutava nel
50:48ruolo di Secretario di Presidenza della Camera e poi con Stefano. Mi aveva scritto anche dopo
50:53saluti finali e ringraziamenti cosa da fare. Ma io diciamo che farai fare i saluti finali e
50:59ringraziamenti a Claudio Dall'Osso, alla Professoressa Claudio Dall'Osso Zangheri,
51:03che è anche una cara amica, che è veramente un piacere avere qui, è una docente di grandissimo
51:09profilo, insomma è una compagna di vita di Renato e credo che sia per tutte e due le ragioni molto
51:15importante averla qui e che sia il suo intervento a concludere i nostri lavori. Prego.
51:20Grazie, grazie a tutti. Allora io voglio ringraziare tutti. Come farebbe Renato,
51:32come vedete la foto, molto opportunamente secondo me scelta, lui mi diceva sempre che
51:39se avesse potuto avrebbe voluto essere ritratto come in un dipinto di Velázquez con la penna
51:50a mezz'aria, non con la penna sopra la carta, ma con la penna a mezz'aria nel momento in cui cioè,
51:57nel momento che precede la scrittura e Renato aveva una grande, grande senso della scrittura,
52:07dell'elaborazione intellettuale della scrittura. Ringrazio anche a nome di nostro figlio Renato
52:14Maria che adesso è in Giappone e non può intervenire. Ringrazio a nome di tutta la famiglia
52:20la Presidenza della Camera dei Deputati per aver permesso questa bella iniziativa e ringrazio
52:28l'onorevole Stefano Vaccari cui sono grata per le parole che ha usato molto, oltre che per la
52:34presenza. Gli onorevoli Chiara Braga, Chiara Braga mi ha colpito molto in particolare perché io devo
52:43essere testimone, devo fare la mia parte. Renato l'ho conosciuto nel 1987, quindi ho vissuto molta
52:50parte della sua vita parlamentare, l'ho conosciuto che era capogruppo alla Camera. Il fatto che Chiara,
52:57così come appare una giovane donna, il fatto che sia bella a poca importanza, ma insomma una
53:06giovane donna ricopra il ruolo che Renato Zangeri ha ricoperto per molti anni con uno scrupolo,
53:14Chiara, straordinario nella riflessione sulle cose e con un senso di responsabilità enorme
53:25dell'importanza del ruolo che ricopriva. Ora non voglio fare la vecchia che richiama la giovane,
53:32ha dei doveri che tu esprichi benissimo e le tue parole mi hanno molto colpito perché mi sembra che
53:40tu abbia capito, perché Renato voleva sempre capire, bisogna capire. Aveva nella sua scrivania,
53:48e poi la faccio corta, una frase che io ragazza di 24 anni quando l'ho conosciuto non capivo ed
53:55era questa, se l'era scritta proprio qui nel portacarte, bisogna andare drietro alla verità
54:06effettuale e non alla immaginazione di essa, verità effettuale, ed è il Principe di Machiavelli.
54:17Renato non era un cinico, era tutt'altro che cinico, però si sforzava di andare dietro alla
54:28verità effettuale e non alla vocazione che ha avuto fin da giovane, quella verso la filosofia,
54:37si è laureata in filosofia con una tesi sul socialismo. Renato. Ringrazio moltissimo Chiara
54:44Braga, Andrea De Maria che ha conosciuto Renato e gli è stato molto vicino, ringrazio Virginio
54:51Merola che al funerale di Renato ha pronunciato un discorso memorabile e ringrazio Carlo De Maria,
55:01direttore del centro studi e ricerche Renato Zangeri per la cura, la perizia, la passione
55:06con la quale ha curato e scritto l'introduzione diciamo così ai discorsi di Renato.
55:15Ringrazio Walter Tega, già collaboratore e amico di tanti anni di Renato Zangeri e ringrazio Mauro
55:23Roda, infaticabile, operosissimo, intelligentissimo, organizzatore con passione, colui che ha dato
55:33il via per primo credo, assieme ad altri amici come Federico Castellucci, alla istituzione del
55:41centro Renato Zangeri. Renato avrebbe certo credo apprezzato molto questa iniziativa per il suo
55:49compleanno, tra l'altro avvenuta nel giorno del suo compleanno, la presentazione del volume dei
55:55suoi discorsi parlamentari, discorsi che come vi ho detto preparava con grandissimo scrupolo e
56:03con consapevolezza, come ho già detto, dell'importanza del ruolo che ricopriva. Capogruppo
56:10del Partito Comunista, anche se si sarebbe in quest'occasione certamente schermito e chi lo
56:18conosce lo sa, sorridendo autoironicamente come era suo stile, per l'onore di questa iniziativa
56:26avrebbe detto, che avrebbe definito troppo per la modestia della sua persona. Io spero che la
56:36sua scrittura possa essere apprezzata da chi vorrà leggerla, perché appunto scaturiva da un
56:43pensiero, da una riflessione, che racchiudevano innanzitutto la sua esperienza di amministratore
56:49di una grande città come Bologna, in anni molto difficili. Eppure perché, se mi è consentito
56:57dirlo, i discorsi parlamentari di Renato Zangeri sono caratterizzati dal rigore e dalla finezza
57:05di uno storico di grande valore. Grazie.
57:09Grazie davvero a tutte e tutti. Credo che questa presentazione sia stato un momento molto importante,
57:20anche emozionante per certi versi. E davvero grazie a tutti voi. Penso che ci siano alcuni
57:28libri a disposizione. Non tanti libri a disposizione per chi non vuole prendere uno. Grazie a tutti.

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