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Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare - Ufficio di Presidenza
Audizioni sul ddl 1415 (Economia dello spazio) di rappresentanti di: Qascom Aerospace & Defence, Titan4, Confindustria, Agenzia spaziale italiana (ASI) e Argotec Group (25.03.25)
Trascrizione
00:00:00...ha chiesto l'attivazione dell'impianto audiovisivo per la riunione dell'Ufficio di Presidenza che sta per iniziare e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
00:00:18Cominciamo con la QASQAM Aerospace and Defense, vedo già collegati i rappresentanti, il Dott. Alessandro Pozzobon, a cui lascio volentieri la parola per 10 minuti, dopo ci riserviamo 5 minuti per eventuali domande che i commissari possano farvi e quindi la vostra eventuale replica. Prego, grazie.
00:00:44Buongiorno, Oscar Pozzobon, Presidente e amministratore delegato. Lascio la parola al collega.
00:00:50Buongiorno, volevamo esserci entrambi oggi, siamo entrambi amministratori delegati. Onorevoli senatori, signor Presidente, membri della Commissione del Senato, vi ringraziamo per l'opportunità di presentare i nostri commenti al disegno di legge.
00:01:05Io sono Alessandro Pozzobon, amministratore delegato di QASQAM, azienda italiana che opera nel settore spazio difesa, in particolare nei sistemi di navigazione satellitare e nella sicurezza. Il contributo che diamo oggi si basa sull'esperienza diretta di PMI, siamo circa 100 persone, collaboriamo con le principali agenzie spaziali e la maggior parte delle grandi imprese del settore.
00:01:31Nella navigazione satellitare sviluppiamo ricevitori GPS Galileo, sia per lo spazio che per applicazioni professionali e abbiamo capacità di farli funzionare anche in ambienti ostili.
00:01:44Il 2025 per noi è stato un anno fantastico, abbiamo battuto diversi record mondiali con l'UGRE, il ricevitore GPS Galileo sviluppato da QASQAM grazie all'Agenzia Spaziale Italiana, in particolare abbiamo portato il primo strumento attivo italiano sulla superficie lunare.
00:02:04Abbiamo calcolato per primi la posizione GPS Galileo a circa 400 mila chilometri di distanza dalla Terra sulla superficie lunare, battendo il precedente record della NASA che era circa a metà strada.
00:02:20Sempre nel dominio spazio, in QASQAM abbiamo svolto due missioni nella International Space Station con gli astronauti che usano le nostre tecnologie, abbiamo lanciato ricevitori GPS Galileo all'interno di razzi sonda in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana e con la NASA e anche all'interno di satelliti.
00:02:42Siamo poi attivi nella difesa elettronica, in particolare negli ultimi due anni stiamo sviluppando con il Ministero della Difesa attività che mirano a sperimentare attacchi e contromisure ai ricevitori GPS dei mezzi, sia quelli aerei che quelli terrestri che quelli marittimi.
00:03:02Infine, nella sicurezza dello spazio, contribuiamo al disegno e alla progettazione delle missioni spaziali, dei satelliti e del segmento di terra.
00:03:11Supportiamo le agenzie spaziali anche nell'identificazione dei requisiti minimi di sicurezza, dei rischi e delle potenziali contromisure a minacce cibernetiche.
00:03:23Ci pensi che due dei cinque servizi Galileo includono degli algoritmi di autenticazione che sono stati proposti e sviluppati anche da noi?
00:03:35Ci stima che nel 2033 ci potranno essere fino a nove miliardi di ricevitori che potranno usufruire di queste tecnologie.
00:03:44Infine, il futuro ci vede protagonisti nello sviluppo di ricevitori per la costellazione lunare Moonlight, contribuendo attivamente alla navigazione attorno e sul nostro satellite naturale.
00:03:59Ci stima che ci siano nei prossimi due decenni circa 400 missioni verso la Luna e quindi potremo contribuire anche alla presenza stabile delle persone sulla superficie lunare.
00:04:11Tornando al disegno di legge, secondo noi rafforza la competitività italiana nel settore spaziale, rappresenta un volano per la crescita economica.
00:04:22È un punto di partenza su cui costruire processi più snelli e veloci per l'accesso allo spazio, favorendo la partecipazione di tutti gli attori e aumentando anche la competitività.
00:04:34Forniamo di servito alcuni suggerimenti per eventuali futuri aggiornamenti.
00:04:40Il primo suggerimento riguarda il perimetro di legge. L'ambito di applicazione, definito nell'articolo 3, ci potrebbe riferire con più chiarezza solo alle attività spaziali che sono critiche per la sicurezza dell'oggetto spaziale, per esempio un satellite.
00:04:57Sono operazioni che comandano tutte le funzioni vitali del satellite, come il controllo del rilascio, la gestione dell'orbita, dell'assetto, e comprendono tutto ciò che ha la responsabilità di evitare danni verso terzi.
00:05:12Anche l'operatore spaziale, nella sua definizione, potrebbe essere riferito con più chiarezza all'entità con la responsabilità finale nella prevenzione dei rischi.
00:05:24Perché stiamo suggerendo questa cosa? Perché questa distinzione andrebbe a chiarire ulteriormente l'esclusione dagli obblighi assicurativi e autorizzativi di tutte le attività non critiche, come ad esempio payload scientifici, comunicazioni 5G, servizi payload per l'osservazione della Terra.
00:05:43Un non funzionamento di questi servizi aggiuntivi non rappresenta un rischio per la sicurezza che crea danni verso terzi.
00:05:51Riteniamo quindi che la distinzione sia importante perché questi servizi aggiuntivi possono avere una propria infrastruttura di controllo separata, in grado di effettuare attività nello spazio, di ricevere e trasmettere dati.
00:06:05Parimenti, qualora ci siano entità che sperimentano proprie tecnologie in ambienti controllati, come ad esempio all'interno della Stazione Spaziale Internazionale, queste entità non dovrebbero rientrare, a nostro avviso, nella legge ai fini assicurativi e di autorizzazione.
00:06:23Questo era il primo punto. Il secondo è un commento che si lega al primo e riguarda le attività di sicurezza che si possono svolgere grazie alla legge.
00:06:34La sicurezza è un aspetto fondamentale e ben descritto nel disegno di legge. Contribuisce a garantire l'operatività delle attività spaziali e la protezione contro attacchi cibernetici e prevenzione dei rischi.
00:06:48In futuro si potranno sviluppare i requisiti minimi di sicurezza da implementare in tutti gli oggetti spaziali, oltre a linee guida per l'analisi dei rischi delle missioni.
00:07:01Una particolare attenzione in quest'ambito va posta nel garantire la divisione fisica e logica tra le funzioni vitali degli oggetti spaziali e tutti gli altri servizi non critici, semplicemente a quanto sta già succedendo ad esempio negli aerei o nei treni.
00:07:19La collaborazione con le altre agenzie spaziali è fondamentale per garantire sia la sicurezza dei sistemi interconnessi sia per garantire la competitività italiana.
00:07:34Un ultimo spunto riguarda la filiera. Riteniamo che la sicurezza debba essere applicata a tutta la filiera, se da un lato questa legge si focalizza sulla protezione dell'attività spaziale e delle operazioni, dall'altra le direttive dell'Agenzia Nazionale per la Cyber-sicurezza possono garantire la supervisione su tutta la fase di produzione.
00:07:58Inoltre, al fine di velocizzare il processo autorizzativo, sarebbe utile considerare lo sviluppo di servizi ad hoc che rendano più autonomatica l'analisi dei rischi e della sicurezza, fornendo supporto alle autorità competenti e alle altre industrie.
00:08:18Il terzo commento riguarda la priorità delle tecnologie strategiche. Sono attività che possono essere svolte già all'interno del disegno di legge. Per garantire un ruolo chiave nel rafforzamento delle PMI italiane è necessario adottare un approccio più strategico nella definizione dell'attività da assegnare in sottofornitura per le piccole e medie imprese nonché startup e centri di ricerca.
00:08:46Il primo passo consiste nell'identificare dei building blocks della competitività italiana, ovvero aree tecnologiche che rappresentano la nostra eccellenza e su cui possiamo costruire un vantaggio competitivo.
00:09:00Successivamente, nella redazione dei grandi bandi, oltre al percentuale di subappalto, è possibile identificare quali tecnologie e attività potranno essere subappaltate con un'indicazione anche del costo.
00:09:14Un punto importante nei grandi bandi, infatti, sarebbe di consentire che attività strategiche vengano subappaltate anche a PMI e startup. In questo modo si aumenta la competitività delle PMI e si aumenta anche la loro maturità tecnologica.
00:09:30In conclusione, riteniamo che il DDL 1415 rappresenta un passo molto positivo per la regolamentazione dell'economia spaziale italiana. Riteniamo che molti dei commenti possono essere già implementati dall'autorità e agenzie competenti, nonché dalle aziende, una volta approvata la legge.
00:09:52La definizione del perimetro di applicazione della legge, la semplificazione del processo assicurativo, la riduzione delle barriere normative, l'aumento della sicurezza e l'incentivazione alle piccole imprese sono temi che meritano una riflessione approfondita anche nei prossimi anni, monitorando l'andamento del mercato.
00:10:12Vi ringraziamo per l'attenzione e la possibilità di contribuire a questo importante processo di aggiornamento e rimaniamo a disposizione per le domande.
00:10:22Grazie, siamo noi che ringraziamo naturalmente il vostro contributo. Io chiedo ai commissari se ci sono domande. La prima, senatrice Bizzotto, prego.
00:10:36Grazie Presidente, saluto Oscar e Alessandro Pozzobon, le ringrazio per essere qui oggi, ma soprattutto le ringrazio per la splendida realtà che hanno creato, ci tengo a dirlo, nella provincia di Vicenza, in Veneto, e sono già all'avanguardia a livello mondiale.
00:10:56Le loro riflessioni sono importantissime, io avrei tante domande da fare, ma non è questa la sede. Credo che la loro sottolineatura del fatto che questo sia un importante DDL che rafforza tutto il settore spazio ed è un fondamentale punto di partenza ci rasserena,
00:11:20perché è un tema molto complicato, questo che difficilmente noi riusciremo a affrontare in questa sede, in questo momento. Loro hanno evidenziato alcuni aspetti positivi, alcuni aspetti da monitorare e quindi credo che partendo dalla loro nota, che sicuramente ci invieranno, avremo momenti di riflessione su questo DDL,
00:11:45ma anche in futuro, perché sicuramente su questo campo, su questo settore, torneremo nei prossimi mesi e quindi avremo modo di prendere atto delle loro osservazioni. Grazie.
00:11:57Grazie a lei, sign. Bizzotto, sign. Liccheri.
00:12:01Grazie Presidente. Anch'io ovviamente ringrazio i relatori per quanto illustrato e faccio i complimenti per il lavoro che svolgono quotidianamente.
00:12:11Vorrei tornare un attimo sul tema delle definizioni. La mia domanda però riguarda in particolar modo l'articolo 2. Qualcuno ha consigliato l'integrazione appunto nell'ambito della definizione del riferimento a segmento di terra, che comprende tutti gli elementi a terra di un sistema satellitare responsabile insomma delle comunicazioni.
00:12:31Secondo voi è una specificazione necessaria o magari si dà per scontato, non è necessario? Alcuni solleciti in questo senso sono arrivati e mi chiedevo se voi condividete questa posizione. Grazie.
00:12:46Grazie sign. Liccheri. Raccolgo tutte le domande e dopo vi lascio il tempo per replicare. Sign. Giacobbe.
00:12:53Grazie Presidente. Anch'io mi associo ai commenti dei miei colleghi e voglio ringraziare i relatori per l'approfondita, semplice e diretta revisione del disegno di legge e le proposte che hanno fatto.
00:13:09Penso che i temi che hanno toccato, rischio, funzioni e attività critiche, sicurezza e in particolare anche le direzioni strategiche che riguardano le piccole e medie aziende, le start-up sono delle indicazioni molto utili che potrebbero essere recepite già in sede di emendamenti all'interno dell'esame del DDL.
00:13:31Volevo fare una domanda un po' più specifica, se è possibile, che riguarda il suo pensiero sulla facilitazione dei processi di autorizzazione. Non sono riuscito un po' a capire esattamente che cosa si potrebbe fare per aiutare e assistere a quel riguardo.
00:13:47Ci vuole dare qualche notizia in più o se non abbiamo il tempo oggi, se può inserirla nella sua relazione che poi ci farà avere. Concludo ringraziandovi per il vostro contributo, complimentandomi anche per il vostro successo come azienda e penso che stiamo andando nella direzione in cui è possibile migliorare questo DDL.
00:14:10Grazie, lascio quindi ai relatori la possibilità di replicare.
00:14:16Le due domande in realtà sono abbastanza interconnesse per noi. Noi riteniamo che l'articolo 2, in particolare la definizione di attività spaziale, debba essere limitata alle attività in cui la sicurezza è molto impattante, dove ci sono dei rischi l'attività spaziale deve intervenire.
00:14:40Questo può essere fatto sia a livello di satellite, quindi di componente spazio, sia potenzialmente a livello di ground. Quello che suggeriamo è di togliere però da questa definizione tutte le attività che non sono critiche e quindi che non rappresentano un rischio per le operazioni spaziali.
00:15:02Vi faccio un esempio molto concreto. Noi all'interno dell'International Space Station abbiamo un nostro prodotto che viene attualmente utilizzato dagli astronauti. È un prodotto che abbiamo lanciato da solo. Si rischia che quel prodotto venga incluso in attività condotte attraverso piattaforme o ogni altra attività realizzata nello spazio, che è una parte della definizione dell'attività spaziale.
00:15:33Questo, mi avviso, andrebbe escluso. Quindi dal decreto, dalla legge, andrebbero escluse quelle parti che non hanno impatto sulla sicurezza e che non generano rischi.
00:15:46Può darsi che però in queste parti qui vadano incluse delle componenti ground, che sono quelle che poi vanno a controllare attivamente i satellite. Perché questo concetto si lega anche al processo autorezzativo?
00:16:02Perché se ci focalizziamo su questo, la maggior parte delle PMI e delle startup che vanno a sviluppare payload non critici, quindi payload per esempio per la comunicazione 5G o payload scientifici, quelle aziende lì di fatto non rientrano nel processo autorezzativo, non devono fare l'assicurazione.
00:16:29Perché? Perché poi c'è un'entità, probabilmente un prime contractor più alto, che si occupa dell'operazione dei satellite, che inglomera questi payload all'interno dei propri satellite e si occupa poi dell'operazione.
00:16:48Per cui secondo me una definizione più attenta del concetto di attività spaziale riuscirebbe a risolvere entrambe le domande che mi avete posto.
00:17:03Grazie, ringraziandovi ancora per il prezioso contributo. Vi ricordiamo che se volete integrare come ha suggerito il senatore Giacobbe potete inviare ulteriori precisazioni nella nota che naturalmente sarà mia premura a distribuire a tutti i commissari.
00:17:24Intanto vi ringrazio, buon lavoro. Passiamo alla seconda audizione che è quella del Dottor Giovanni Quacquarelli, fondatore e amministratore delegato della Titan 4.
00:17:38Buongiorno a tutti, sono appunto Giovanni Quacquarelli, amministratore delegato di Titan 4.
00:18:06Noi ci occupiamo di osservazione della terra per il mondo delle infrastrutture del territorio, infrastrutture civili, quindi il mondo delle strade, delle autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, reti energetiche.
00:18:20Lavoriamo con i concessionari dello Stato, con clienti privati ma anche con tutte le pubbliche amministrazioni che hanno responsabilità sul territorio o sugli asset in generale.
00:18:50Questa è la parte più numerosa delle aziende che compongono questo comparto, quindi il tema di trasformazione dei dati, quindi l'upstream per intenderci è quella parte di settore che si occupa appunto del disegno, progettazione, costruzione delle missioni, delle infrastrutture aerospaziali.
00:19:14Il downstream è quello che genera valore nella creazione di sistemi e applicazioni. Ecco questo forse dal nostro punto di vista andrebbe un po' indirizzato per evitare di polarizzare possibili risorse, strumenti in termini di legge che supporta appunto il nostro comparto.
00:19:44Il sistema di osservazione della Terra in qualche modo ha proprio la culla, qui grazie a pochi chilometri da Roma c'è il sito dell'ESRIN, dell'Agenzia Spaziale Europea, che di fatto sosteniamo noi come Governo, come Stato membro appunto con circa un miliardo l'anno più o meno di investimenti nei soli programmi di osservazione della Terra, quindi nel comparto downstream.
00:20:06Ecco questo comparto è fatto principalmente di piccole e medie imprese italiane che sono definitivamente un'eccellenza. Personalmente sono stato insieme a un programma dell'ICE nella Silicon Valley recentemente con una delegazione di 14 aziende italiane e devo dirvi che siamo stati accolti da una parte con stupore per via del naturale stereotipo del made in Italy che conosciamo tutti molto bene
00:20:34e sono state fatte assolutamente degli apprezzamenti significativi sul grado di innovazione e maturità delle nostre aziende e quindi quello che vorremmo sottolineare, poi presenteremo una relazione tecnica con degli spunti nei termini previsti e proprio cercare di andare in continuità negli sforzi che già sono stati fatti e con i programmi che finanziamo verso l'Agenzia Spaziale Europea, ma anche e soprattutto di quello che facciamo a livello di sistema
00:21:03e che definitivamente non ne siamo la rappresentazione. Siamo partiti con programmi di incubazione, oggi siamo partecipati da Galaxia che è il fondo di knowledge transfer aerospaziale di Cassa Depositi e Prestiti Venture.
00:21:19Quindi il sostegno che abbiamo visto negli emendamenti viene citato, il sostegno con l'incentivazione alle piccole e medie imprese è fondamentale, ma quello che vorremmo sottolineare e che poi declineremo un po' meglio sarebbe quello di costituire degli strumenti specifici, l'idea potrebbe essere cluster che possano far cooperare queste aziende che insieme possono avere accesso a un mercato globale che è comunque molto difficile per le piccole e medie imprese.
00:21:49Come potete immaginare c'è un divario anche di retribuzioni che è difficile affrontare da sole, quindi un sistema cluster che possa mantenere la capacità produttiva qui in Italia ma che possa poi aprire per naturale vocazione ai mercati aerospaziali che guardano al mercato globale.
00:22:09Quindi questo è molto importante, la declinazione di strumenti tipici e chiudo col tema forse più significativo che ho visto nel disegno di legge e ripreso più volte, l'innovazione.
00:22:25L'innovazione significa creazione di valore, noi questo lo sappiamo fare, il sistema in Italia funziona, noi ne siamo alla testimonianza, ci sono numerosissimi strumenti proprio dall'incubazione fino al supporto al capitale di rischio che finalmente abbiamo anche in Italia e adesso non dobbiamo disperdere questo sforzo, nel senso che adesso la sfida è quella di portarci verso una competizione che sia significativa,
00:22:51quindi la possibilità di portarci su una scala di supporto e di scaling come si dice in gergo per tutte le aziende che compongono questa filiera.
00:23:03L'innovazione ovviamente si divide in due temi e qui poi ci saranno anche tutti gli altri illustri colleghi dell'Agenzia Spaziale Italiana, Argotec che ho visto interverranno dopo, potranno tracciare quelle che sono poi le linee da seguire nell'innovazione in modo tale di rimanere su traiettori che possano poi portare un valore nel futuro.
00:23:25In particolare per noi che abbiamo nella parte di sviluppo di soluzioni, l'innovazione per noi si sostanzia in soluzioni end to end, quindi disaccoppiare fondamentalmente la complessità che c'è nel mondo dell'aerospazio rispetto a chi poi ne beneficia realmente,
00:23:45quindi cittadini, imprese, pubblica amministrazione oppure nuovi sistemi di acquisizione di queste informazioni che possono essere ad esempio, e ne cito soltanto uno, i pseudosatelliti, quindi oggetti che volano nella stratosfera, che si prestano, noi li stiamo già sperimentando, che si prestano a sviluppare nuove applicazioni che oggi sono bloccate per barriere tecnologiche. Grazie.
00:24:09Grazie mille. Chiedo ai colleghi se hanno domande da rivolgerle. Sì, senatore Bergesi dietro direi.
00:24:17Grazie Presidente, grazie naturalmente a Titan 4 per quello che ci ha illustrato lei e naturalmente il dottor Quacquarelli.
00:24:37Allora, monitoraggio, gestione infrastrutture, prevenzione del rischio e supporto strategico alla vostra attività diciamo improntata. Le chiedo due cose. La prima, secondo lei quale vantaggi competitivi può offrire il nostro Paese nel contesto della nuova governance spaziale che delinea questo disegno di legge?
00:25:03Che a mio avviso è molto importante, ma l'avete sottolineato anche voi. Poi l'articolo 23 delinea il fondo importante per quanto riguarda, attraverso il ministero dell'Empresa del Medite, il sostenere tutta la fase aerospaziale. Lei pensa o naturalmente ritiene che siano necessari ulteriori strumenti per sostenere l'accesso dell'azienda italiana a quelle che sono le commesse internazionali in ambito ESA o in ambito UE?
00:25:31Queste sono le mie due domande. Grazie Presidente.
00:26:01Questa è la logica che citavo prima di sostegno a chi in qualche modo è già in grado di tracciare un valore competitivo rispetto alla nostra posizione. Nella relazione che presenteremo probabilmente riusciremo a fare qualche esempio di questo tipo.
00:26:31L'altro comparto è cooperare per fare sistema, in estrema sintesi riuscire a avere un ruolo di vertice della catena del valore, in particolare per le applicazioni end to end.
00:26:47Io ho visto una filiera, 14 aziende di delegazione italiana negli Stati Uniti che insieme potevano coprire tutta la creazione di valore, perché parliamo da bracci robotici a batterie che vengono utilizzate a intelligenza artificiale applicata ai sistemi aerospaziali.
00:27:11Insomma abbiamo veramente moltissimo da poter far cooperare insieme. È ovvio che se le lasciamo slegate perdono di valore, bisogna trovare il modo di farle cooperare.
00:27:22E dall'altra parte concludo il tema sicuramente di accesso a risorse e strumenti che possono supportare questo tipo di sviluppo.
00:27:40La ringraziamo anche per la sintesi delle risposte, però ci ha anticipato che ci inviera un documento così noi saremo in grado non solo di approfondire noi ma anche di poterlo far fare ai nostri colleghi che magari oggi sono in possibilità di asseguirci.
00:27:55Grazie a voi per l'invito a partecipare a questa audizione.
00:28:17Ho parlato già prima della Camera su un tema che è fondamentale per supportare la crescita economica del Paese.
00:28:26In quanto Delegate porto i saluti del Presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Confindustria, riconoscendo il ruolo strategico del settore aerospaziale nel trainare la manufattura, ha deciso di rafforzare il proprio impegno del settore.
00:28:40Questa decisione è motivata dalla crescita del comparto, favorita dalle politiche europee, dalle opportunità offerte dall'innovazione tecnologica e purtroppo dalle tensioni geopolitiche.
00:28:51Oltre al lavoro già svolto dalle associazioni, le nostre associazioni, i primi SAIAD e anche le territoriali, Confindustria ha quindi istituito una delega e un gruppo tecnico, ci siamo già riuniti tre volte, dedicati per sostenere e valorizzare ulteriormente questo settore così strategico.
00:29:07L'intero comparto aerospaziale italiano ha un grande vantaggio rispetto ad altri settori, ovvero noi abbiamo la presenza di capi filiera nazionali competitivi a livello globale capaci di trascinare tutta la sua pariceglie. Questo è fondamentale per guardare un periodo di crescita, di partnershi di lungo periodo.
00:29:32Il risultato è il frutto della capacità del nostro paese di fare leva non solo su grandi attori nazionali, istituzionali, tipo Leonardo, che è importantissimo, ma anche su una rete di piccole e medie imprese altamente specializzate, che giocano un ruolo chiave nell'innovazione e nello sviluppo del settore.
00:29:48Sottolineo innovazione perché chiaramente noi siamo un paese che esporta 650 miliardi, se non fossimo competitivi e se le aziende non avessero fatto innovazione non ci troveremmo dove ci troviamo, dobbiamo sempre farne di più evidente.
00:30:02Come Confindustria quindi riconosciamo l'importanza di sostenere la crescita dimensionale delle PMI affinché l'Italia possa mantenere la sua competitività, l'attrattività a livello globale e garantire il suo ruolo di rilievo nel lungo periodo.
00:30:18Per raggiungere questo obiettivo è cruciale continuare a rafforzare i campioni nazionali attraverso politiche industriali mirate. Tutte le aziende, piccole, medie, grandi e capi filiera ci hanno chiesto una politica industriale.
00:30:31La ricerca aerospaziale infatti genera ricaduti in numerosi settori economici, andando ben oltre il comparto specifico e interessando l'industria manufatturiera e dei servizi.
00:30:48L'investire nel settore quindi significa dare un impulso alla crescita, rafforzare la competitività dell'industria manufatturiera, attrarre nuovi investimenti e creare opportunità di lavoro per i nostri giovani.
00:31:07Quindi crescita, competitività, manufattura, investimenti, credito, creare opportunità per i nostri giovani. In questo contesto la space economy può giocare un ruolo fondamentale se creando nuovi posti di lavoro altamente qualificati e importanti per i giovani, stimolando l'innovazione tecnologica e rendendo l'Italia un pollo attrattivo per le giovani generazioni.
00:31:32Fatta questa premessa doverosa, la volontà di dotare l'Italia di un quadro normativo per le attività spaziali rappresenta un chiaro segnale dell'impegno politico e industriale del Paese, del quale vi ringraziamo, per garantirsi un ruolo di primo piano nella nascente space economy.
00:31:49Percorso condiviso e indispensabile per il futuro del sistema Paese. Desideriamo esprimere però la nostra preoccupazione riguardo alcuni aspetti del DDL attualmente in esame, auspicando che possano essere oggetto di revisione durante il dibattito parlamentare.
00:32:04Si tratta di un quadro normativo particolarmente innovativo e impegnativo per gli operatori del settore, che ha il potenziale di svolgere un ruolo pioneristico in Europa. Per questo motivo è fondamentale valutare con attenzione i punti evidenziati anche in occasione della seconda lettura.
00:32:24Riferimento in particolare esigenza di disporre di un adeguato periodo transitorio per rendere gestibili le nuove condizioni poste per l'esercizio di attività spaziali e di prevedere massimali assicurativi in linea con le principali economie europee. Questo con il comune obiettivo di rendere presente il DDL una leva ulteriore per promuovere il comparto spaziale nazionale aumentandone la competitività e l'attrattività.
00:32:52Partendo da questo secondo aspetto per rimanere competitivi, è quindi auspicabile eliminare l'indicazione del massimale in legge primaria, rinviandole al provvedimento autorizzativo alla definizione.
00:33:04Si reputa altresì necessario ridurre i massimali assicurativi dagli Italii di 100 milioni di euro a 50 milioni, questo perché come evidenziato nell'analisi comparativa del DDL ad esempio in Francia il massimale dell'assicurazione obbligatoria è corrispondente a quello dei limiti di responsabilità tra 50 e 70 milioni di euro.
00:33:24Con riferimento invece alla necessità di introdurre un regime transitorio, la nuova legge prevede che tutta l'attività spaziale sia soggetta ad autorizzazione.
00:33:38E qui è fondamentale però che sia salvaguardata la continuità delle attività già in corso da parte delle aziende nazionali, evitando qualsiasi loro interruzione o temporanea sospensione.
00:33:58Questo è necessario per fare questo, quindi istituire un regime transitorio che vada a coprire le operazioni spaziali esistenti tra le entrate in vigore della legge, i decreti attuativi ed il tempo necessario agli operatori per ottenere l'autorizzazione alle operazioni.
00:34:18Qualora non venisse introdotto un regime transitorio, che prevede anche una finestra temporale aggiuntiva tra l'adozione del DPCM e l'operatività delle nuove regole, si rischia di ridurre la competitività delle nostre imprese rispetto alle imprese estere.
00:34:38In conclusione, come già ho avuto modo di condividere durante le audizioni in Commissione della Camera per l'attività produttiva e commercio e turismo, come Confindustria siamo pienamente disponibili a supportare il Governo nelle sue iniziative per l'aerospazio e rimaniamo a disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti.
00:34:58Grazie Presidente, ringrazio ovviamente per quanto illustrato e alla luce di quanto detto mi viene da suggerire, tra l'altro sono suggerimenti che sono emersi anche durante le audizioni alla Camera, proprio per favorire le nostre piccole e medie imprese,
00:35:22se questa percentuale del 10% del valore del contratto da riservare alle start-up, alle piccole e medie imprese, trova che sia a caldo, a noi viene da pensare che sia un po' bassa questa percentuale, se sarebbe utile aumentarla, e ancora lei ha parlato di regime transitorio per aiutare queste piccole e medie imprese, per favorire la loro competitività,
00:35:48mi chiedo se lei condivida l'idea di istituire un fondo di garanzia per sostenere queste imprese, visto che il rilascio di autorizzazione comporta dei costi legati all'istruttoria, c'è un contributo ad avversare, c'è l'assicurazione, se l'istituzione di un fondo di garanzia potrebbe aiutare le nostre piccole imprese a diventare protagoniste di questa New Space Economy. Grazie.
00:36:14Grazie Senatrice Liccheri, Senatore Bergesio e poi Senatore Basso.
00:36:45Io le volevo semplicemente chiedere su un passaggio, qui viene anche tutelato il principio del dual use, cioè civile e militare su questo, so che anche su questo tema Confindustria è entrata un pochino in argomento, c'è un bilanciamento tra le esigenze di sicurezza e di sviluppo industriale,
00:37:11lei pensa che attraverso questo disegno di legge sia compiuto questo bilanciamento oppure ci sono degli aspetti sui quali voi avete naturalmente delle assinazioni da fare? Grazie Presidente.
00:37:25Grazie a lei, Senatore Basso.
00:37:28Grazie Presidente, ringrazio anch'io l'audito e anche le audizioni precedenti, mi faccio proprio anche le domande già dei colleghi precedenti, in particolare vorrei chiedere però dall'osservatorio privilegiato che è quello di Confindustria,
00:37:46qual è la collaborazione delle nostre imprese nazionali con le imprese europee all'interno di progetti che oggi sono svolti prevalentemente e con grande forza e con un grande protagonismo dell'Italia all'interno dell'Agenzia Spaziale Europea?
00:38:05E quindi vorrei chiedere sia qual è la necessità di rafforzare questa collaborazione con le altre aziende europee, quale potrebbe essere una modalità per allineare non solo la salvaguardia del transitorio ma anche quelli che sono i tempi per le autorizzazioni, i massimali assicurativi in sede europea,
00:38:32se potrebbe essere questo un maggiore fattore di competitività e in generale anche qual è la modalità se può essere inserita anche all'interno di questo disegno di legge una cabina di regia con un protagonismo della rappresentanza delle imprese per permettere di fare maggiormente squadra fra tutti gli attori coinvolti, grazie.
00:38:57Grazie senatore Basso, a lei una replica quanto più sintetica possibile, ah scusi senatrice Fregolet, vero colpa mia, prego senatrice.
00:39:06Lo so che è emozionata perché sono in nero azzurro oggi.
00:39:09Può dirlo forte.
00:39:10Grazie presidente, ringrazio Giorgio Marsei per la sua puntuale illustrazione, soltanto una sottodomanda rispetto a quella della collega dei Cinque Stelle sulle piccole e medie imprese, lei pensa che in questo disegno di legge dovremo fare qualcosina di più per le start up innovative su questo settore per cercare di ampliare la platea
00:39:38e se sì con che rapporti con le università in particolare, noi veniamo da una città come quella di Torino che ha un prestigioso politecnico e che da sempre collabora con l'aerospazio, non a caso nella nostra città ce ne sono di aziende strutturate che si occupano di questo tema, grazie.
00:39:57Grazie senatrice Fregolet, le confermo che sono stato affascinato dai suoi colori di oggi e quindi nel ringraziare l'entramento lascio la parola per la risposta al presidente Marsei, prego presidente.
00:40:10Dunque, ringrazio tutti, le domande sono molto pertinenti, richiederebbero un po' più di tempo comunque.
00:40:17Che non abbiamo, quindi lei usi il dono della sintesi che è grandioso.
00:40:23Provo un attimo, le start up è un tema sul quale ci stiamo approfondendo, abbiamo bisogno di fare di più, lo si dice tutti i giorni, però ragazzi quello è quello che abbiamo.
00:40:39Allora, investire sulle start up, io dico una cosa, non è che dobbiamo distinguere se fare di più sulle start up, sulle start up si deve sempre fare di più, ma voglio dire la competitività passa non tanto dalle start up, certamente alcune, però è il rafforzamento delle PMI, è il rafforzamento della supply chain al quale ho accennato anche nella mia presentazione.
00:41:01E per fortuna con il grande player, che non è solo Leonardo Bagiliabio, abbiamo altre aziende che sono importanti sul territorio paese, che giocano e fanno la differenza, quindi il rafforzamento passa attraverso una partnership di lungo periodo con i grandi player.
00:41:20Questo con sé quando il grande player ha una visione di lungo periodo, e signori lungo periodo non intendo dire 2-3 anni, intendo dire 10 anni, come fanno i grandi gruppi che guardano avanti. Allora lì, poi lì dentro il rafforzamento della filiera, e siccome l'ho detto siamo competitivi perché exportiamo 650 miliardi, se possiamo fare di più benissimo, questo è un settore nel quale possiamo fare di più.
00:41:44Allora, le competenze ci sono, bisogna assolutamente investire sulle competenze, avete citato gli istituti, le università, non solo Torino, Milano, ieri eravamo in un dialogo con Milano con degli esponenti importantissimi, con il Politecnico, quindi c'è da fare, ma c'è la base, è quello che io dico, la positività,
00:42:08è che c'è una base solida con un coinvolgimento dei vari livelli che può portare a una maggiore attrattività. La crescita si fa se si fa innovazione, e quindi che l'innovazione la faccia la startup, che fanno, sono startup se sono interessanti sul mercato vuol dire che fanno innovazione, non è che vengono a raccontarci qualcosa vecchio di 10 anni, non di 50.
00:42:30Quindi è già superato, quello che noi dobbiamo guardare in questo settore qui è il domani, ma partendo da quello che c'è oggi e non abbiamo tempo, bisogna, questa è l'attenzione, questa è la conferma che vi do personale, ma anche da parte della presidenza, la presidenza Orsini è proprio quella che stiamo esaminando con grande attenzione, sono felice di essere qui oggi per rappresentare le aziende che sono in attesa di essere accompagnate, accompagnate in un percorso,
00:43:00di crescita, è quello di cui abbiamo bisogno. Altri settori, e nel nostro territorio paese dico, ma il nostro del nord ovest è ancora più grave, altri settori, l'abbiamo letto oggi sui giornali dove si dice che costa tre volte tanto fare un prodotto in Italia piuttosto che in Spagna, ma questo è quello che dobbiamo studiare, questo che dobbiamo condividere, condividere dove fin dove, questa è la verità.
00:43:24Quindi, la collaborazione in Europa, poi mi fermo perché quello è un tema enorme, abbiamo con il nostro vice presidente Pan, Stefan Pan, che è responsabile d'Europa, c'è un dialogo continuo, abbiamo il nostro ufficio su, con i vostri colleghi, insieme dobbiamo cercare di capire, è proprio quello credo che sia il ruolo mio e del mio team di Confindustria, è quello di capire come portare avanti la collaborazione,
00:43:52perché ci vuole una politica industriale italiana, ma ci vuole poi all'interno di una politica europea, quindi l'aerospazio, se vogliamo insistere, poi mi fermo veramente, se vogliamo dire aerospazio, l'aerospazio non è solo spazio, l'aerospazio è l'aviazione civile che è in crescita enorme nel mondo, ok?
00:44:12Abbiamo difficoltà a star dietro ai volumi che si sono generati dopo il Covid, questa è l'aviazione civile, abbiamo lo spazio di cui stiamo parlando e abbiamo la difesa, di cui non parliamo oggi, ma certamente è un tema molto delicato, ma un tema che qualcuno ci ha portato sul tavolo, non è stato nostro, c'è qualcuno al di là dell'oceano che ha detto, signori, cercate di guardare che cosa fate alle vostre spalle perché io non ci sono più.
00:44:40Grazie Presidente.
00:44:42E mi fermo, scusi, io ho fatto 30 anni con un grosso gruppo americano, ma grosso, 18 miliardi, guardi che senza di loro è difficile andare avanti, cioè ci vuole comunque, bisogna dialogare.
00:44:56Grazie Presidente, mi tocca fermarla, grazie, lei è un fiume in piena e l'ascolteremo volentieri, ma purtroppo non abbiamo proprio il tempo e se intende mandarci una nota saremo gratissimi di riceverla, grazie.
00:45:14Grazie a lei del contributo, passiamo e salutiamo il professor Valente dell'Agenzia Spaziale Italiana a cui lascio la parola volentieri per otto minuti, grazie.
00:45:28Grazie Presidente, buongiorno, onorevoli senatori, un corviale saluto a tutti i membri di questa commissione e soprattutto un ringraziamento per avermi dato la possibilità di essere audito in questo autorevole consesso.
00:45:44Direi che negli ultimi anni il settore spaziale ha subito dei profondi cambiamenti, passando sostanzialmente da uno scenario in cui soggetti pubblici, amministrazioni e agenzie spaziali pubbliche erano i principali promotori e finanziatori dei progetti spaziali o dei programmi spaziali,
00:46:04a una realtà in cui invece i privati agiscono quali soggetti sostanzialmente autonomi anche nella realizzazione di missioni spaziali prevalentemente a carattere commerciale nell'ambito di quella che viene definita space o new space economy.
00:46:24E in questo contesto così evolutivo le leggi spaziali nazionali hanno assunto un ruolo assolutamente centrale perché costituiscono uno degli strumenti più idonei per adempire agli obblighi contratti dagli stati a livello internazionale.
00:46:44Quale ad esempio tutto il tema sull'autorizzazione e sulla vigilanza sulle attività dei privati che è già previsto dall'articolo 6 del trattato del 1967, l'outer space treaty, così detto, sui principi che regolano le attività degli stati nell'esplorazione e nell'uso dello spazio.
00:47:08E l'Italia, la nostra nazione attraverso l'attuazione nell'ordinamento nazionale delle disposizioni che sono proprio contenute in questo articolo 6 del trattato sullo spazio extraatmosferico e quindi la definizione delle modalità di autorizzazione e vigilanza dello Stato sulle attività spaziali nazionali private potrà a mio avviso più agevolmente ottemperare agli obblighi internazionali
00:47:38che siamo richiamati in tanti accordi, solo per fare un esempio gli accordi Artemis che sono quelli che riguardano l'esplorazione lunare e quindi da qui essere dotati in un tempo, se posso dire breve, di uno strumento normativo organico a livello nazionale consentirà certamente di operare in un quadro efficiente e consapevole delle possibilità e delle regole che è necessario rispettare.
00:48:08E questo aspetto è molto importante per il nostro paese perché come noto l'industria spaziale nazionale copre ormai l'intera catena del valore, noi abbiamo grandi player, piccoli player, start up, abbiamo una comunità scientifica di assoluto livello, riconosciuta di assoluto livello di carattere internazionale che è in grado di operare in tutti i domini ovvero l'osservazione della terra, l'esplorazione con tutta la parte scientifica, l'accesso allo spazio, le telecomunicazioni,
00:48:38la navigazione e quant'altro e siamo in grado effettivamente di ben presidiare, come dicevo in precedenza, tutta la catena del valore.
00:48:47Questa legge, questo disegno di legge e quindi il tema della legge spaziale nazionale è diventato a mio avviso una necessità per la nostra nazione che tra l'altro è chiamata ad operare in modo sostanziale e da leader sia nell'ambito di rapporti di natura bilaterale sia e soprattutto in ambito europeo attraverso la nostra contribuzione,
00:49:13la nostra partecipazione ai programmi che fanno capo all'agenzia spaziale europea e all'agenzia per i programmi spaziali dell'Unione Europea, sono due agenzie distinte che si occupano di tematiche differenti.
00:49:29Il tema si inserisce anche nell'evoluzione dell'assetto di governo del settore, faccio riferimento alla legge 7 del 2018 con la quale è stata affidata l'alta direzione e la responsabilità della politica generale del coordinamento delle politiche e dei programmi spaziali al Presidente del Consiglio dei Ministri o a autorità delegata come nel caso vigente con l'istituzione anche del comitato, il cosiddetto Comint,
00:49:56il comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio ed aerospazio con compiti di indirizzo e coordinamento in materia spaziale e aerospaziale.
00:50:06Io ritengo, l'agenzia che io rappresento ritiene che questo disegno di legge e oggetto di esame di questa autorevole commissione costituisca anche con il recepimento degli emendamenti nell'altro ramo del Parlamento una norma organica di disciplina dell'esercizio delle attività spaziali e che introduce tra l'altro anche misure in favore dell'economia dello spazio,
00:50:29completa il quadro normativo nazionale, stimola e promuove lo sviluppo di attività private e il tessuto produttivo nazionale della filiera aerospaziale, definisce la regolamentazione tecnica ponendosi all'avanguardia nel panorama internazionale europeo e adega anche il quadro normativo a quello dei principali paesi con cui l'Italia intrattiene relazioni nel settore spaziale.
00:50:54Attribuisce il disegno di legge all'agenzia spaziale italiana delle nuove funzioni che si andranno a delineare nell'ambito dell'istituendo processo autorizzatorio e che sono pienamente coerenti con i compiti istituzionali già svolti dall'agenzia.
00:51:12Cito molto rapidamente il fatto che già nell'ambito della macro organizzazione dell'agenzia noi abbiamo un ufficio ormai operativo da anni che è denominato accesso allo spazio e servizi in orbita e un ufficio quindi con dotazione organica stabile che è denominato volo umano orbitale e suborbitale e sperimentazione scientifica quindi in grado di coprire i vari aspetti che riguardano in questo caso specifico l'accesso allo spazio.
00:51:42Tra l'altro l'ASI viene anche individuata come autorità che è incaricata per la definizione della regolamentazione tecnica del settore per svolgere attività di vigilanza e speriamo di no eventualmente per la parte sanzionatoria e questo è pienamente perfettamente coerente e congruente con quelli che sono i compiti che l'agenzia già ha perché si tratta di funzioni di natura tecnica,
00:52:11funzioni in senso lato di carattere amministrativo e gestionale ricordo che già con la legge del 12 luglio 2005 numero 153 l'ASI cura la custodia del registro nazionale degli oggetti spaziali che sono appunto lanciati.
00:52:31In ultimo per chiudere, rilevante anche a nostro avviso è il tema che riguarda l'obbligo di garanzia assicurativa che è un rilevante elemento di protezione per lo Stato, già vigente per esempio in Francia e quindi è importante che sia sottolineato ed evidenziato.
00:52:53Noi abbiamo partecipato dando il nostro contributo alla stesura del testo che è andato in discussione alla commissione di attività produttive, alla camera dei deputati e che è stato poi come dicevo in precedenza emendato e siamo, confermo che siamo pronti e pienamente in grado di presidiare le nuove attività che il disegno di legge disciplina e quindi con questo concludo il mio intervento.
00:53:24Grazie, grazie Presidente. Chiedo ai colleghi se hanno delle domande. Cominciare dalla senatrice Liccheri, prego.
00:53:34Grazie Presidente, grazie Professor Valente. Mi faccio portatrice di una provocazione che è nata in ordine all'Asi, qualcosa all'occolta comunque anche nella sua illustrazione.
00:53:50C'è chi dice ci possa essere nel vostro ruolo importante in tutto il processo regolatorio dell'attività spaziale un conflitto di interesse. Un conflitto di interesse perché vengono attribuiti all'Asi funzioni di certificazione, di sorveglianza, di sanzionamento ma allo stesso tempo l'Asi è il principale appoltatore delle missioni da certificare, da sorvegliare eccetera.
00:54:17Poi c'è chi vi individua fondamentalmente come un ente di ricerca, infatti l'ho colto dalla sua illustrazione e non con ruoli diretti di regolamentazione di autorizzazione. Ecco da qui è nata la polemica, dalla sua illustrazione ho colto delle specifiche però se vuole aggiungere qualcos'altro, grazie mille.
00:54:40Secondo solo che raccolgo tutte le domande che così andiamo via veloci. Senatrice Fregalent, poi senatore Giacobbe.
00:55:10Poi c'è un regime autorizzatorio per singole operazioni in alcuni stati, per grandi sistemi in altri.
00:55:30Qui abbiamo un sistema misto, che cosa considera questo elemento e poi l'ultimo il regime transitorio. Dato i tempi che ci vogliono per fare entrare in vigore il disegno di legge, cosa prevede per il regime di interregno. Grazie.
00:55:51Senatore Giacobbe, prego.
00:55:54Grazie Presidente, grazie professore Valente per il suo contributo. Due domande veloci, anche se le risposte potrebbero richiedere qualche minuto in più.
00:56:05La seconda domanda mi è sembrato di capire che il suo giudizio sul decreto legge sia positivo in generale.
00:56:34Se pensa che questo disegno di legge, così come è strutturato, in effetti possa aiutare allo sviluppo del settore oppure possa creare ulteriori difficoltà.
00:56:50Abbiamo anche sentito dai precedenti auditi che a meno che non ci siano alcuni accorgimenti, cambiamenti eccetera, potrebbe anche colpire magari in maniera indiretta alcune conseguenze su alcuni operatori del settore. Grazie.
00:57:06Senatore Giacobbe, non ha motivo di...
00:57:12Il terzo, l'autore mi aveva chiesto anche, senatore Presidente, no, quindi le lascio volentieri la parola, prego.
00:57:19Grazie. Allora, nessun conflitto di interessi, anche perché noi non siamo operatori, se volevo guardare le persone guardo lei allora, Presidente, eccolo lì.
00:57:35Dicevo, nessun conflitto di interessi, noi supportiamo i programmi, se parliamo per esempio del tema dei lanciatori l'ASI non realizza lanciatori, l'ASI supporta le attività di sviluppo dei lanciatori, una cosa diversa.
00:57:51Non siamo più un ente di ricerca, nel senso che la legge del 2018 che ho richiamato in precedenza pone la vigilanza dell'Agenzia Spaziale sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri o autorità delegata, ancorché dal punto di vista contrattuale i dipendenti dell'ASI siano inquadrati nell'ambito del CCNL che fa parte del comparto enti di ricerca, la tipologia di attività però è cambiata ed è mutata
00:58:20ed è sintomatico di ciò il fatto che in precedenza la vigilanza, il ministero vigilante dell'Agenzia Spaziale italiana era il ministero dell'Università della Ricerca, in questo momento ribadisco la presidenza del Consiglio dei Ministri o autorità delegata.
00:58:35Per quanto riguarda le altre questioni che mi sono state chieste, io vedo l'industria dello spazio in una eccellente posizione, italiana ovviamente, in una eccellente posizione dal punto di vista europeo, dal punto di vista internazionale e la vedo sulla base dei risultati di cui noi disponiamo, sapete che nell'ambito, prendo solo questo come riferimento,
00:58:59nell'ambito delle attività dell'Agenzia Spaziale europea esiste un coefficiente che si chiama coefficiente di georitorno che sarebbe l'entità dei fondi che ritornano ai paesi sottoscrittori o finanziatori sulla base dei programmi o progetti che sono licenziati, diciamo appaltati da parte dell'Agenzia Spaziale europea.
00:59:23Esiste un limite a questo numero che è uno, cioè non si può avere indietro più di quello che è stato finanziato e ribadisco che gli affidamenti sono tutti su col competitive, non sono affidamenti automatici.
00:59:53L'importanza dei rapporti bilaterali, per esempio i rapporti con gli Stati Uniti nell'ambito del programma Artemis che hanno visto l'Italia in collaborazione ASI-NASA come soggetto realizzatore nel futuro ovviamente del primo modulo abitativo lunare, quindi siamo posizionati in modo assolutamente eccellente.
01:00:17Sugli altri questioni che sono state sollevate, la parte assicurativa prevede che ci sia un massimale ma prevede anche la possibilità di articolare in funzione della tipologia di operatore per fasce l'entità complessiva e ritengo che questo sia uno strumento che debba e possa essere utilizzato anche per evitare che ci possano essere degli effetti potenzialmente distorsivi.
01:00:45Tra l'altro credo che il disegno di legge in qualche modo rimandi all'individuazione e all'emanazione, mi correggo, dei degredi attuativi, l'entrata in funzione di quanto il disegno di legge prevede e quindi tutto ciò che riguarda delle piccole e eventuali possibili correzioni ritengo possano essere affrontate compiutamente nell'ambito della definizione, approvazione, stesura.
01:01:15Grazie, la ringraziamo delle preziosi contributi, anche a lei rinnovo la richiesta se ha note da inviarci, se ha la mia premura puoi mandarla anche ai colleghi che oggi per motivi non riescono a presenziare l'audizione.
01:01:33Grazie, procediamo ora con l'audizione dell'ultimo degli auditi odierni e in generale sul provvedimento, i rappresentanti di Argot Group, socio fondatore e amministratore delegato il dottor David Avino.
01:02:03Il mio intervento sarà anche rapido e soprattutto su tre punti che andrò a chiarire, innanzitutto porto l'esperienza di più di 25 anni nel settore spaziale, ho lavorato prima come manager all'estero per tanti anni
01:02:31e poi alla fine ho deciso, mi sono ricordato chiaramente di essere italiano e sono rientrato per fare impresa qui in Italia, questo sicuramente è un posto importante, adesso siamo un'azienda che ho fondato circa 15 anni fa,
01:02:45è un'azienda che conta più di 200 persone, passeremo probabilmente già in quest'anno, non saremo più una piccola media impresa ma un'azienda, cercheremo di fare quello scatto.
01:02:55Nel mio intervento andrò, così come ho fatto già in audizione alla Camera, andrò attraverso tre punti principali, il primo punto è il Made in Italy, questa è la legislatura, il governo proprio del Made in Italy,
01:03:07il secondo punto è una data, la data policy, è importante fare infrastrutture spaziali ma nello stesso momento è importante utilizzare questi dati e magari riuscire anche a commercializzarli per in qualche modo sostenere queste infrastrutture.
01:03:18Il terzo punto che ho sempre a cuore, visto che siamo ancora una piccola media impresa, è il punto delle piccole e medie imprese. Made in Italy, partiamo dal primo punto ma come premessa, il DDL parla chiaramente del Made in Italy,
01:03:32siamo in una situazione geopolitica che cambia, un mese fa eravamo in una situazione geopolitica completamente diversa e ci sono due domini che sono molto importanti per il futuro, voi lo sapete perfettamente,
01:03:44il primo dominio è quello cyber, il secondo e quello che più da vicino seguo è quello dello spazio ed è un dominio che in qualche modo va cercato di tenere in Italia, purtroppo nel passato cos'è successo?
01:03:58Che ci sono pochissime aziende che hanno ancora capitale al 100% italiano ed è importante che in qualche modo noi facciamo tutto, tutto il possibile per far sì che le aziende rimangano italiane o comunque che abbiano una maggioranza di capitale italiano.
01:04:13Noi lo testimoniamo, siamo praticamente un'azienda profitable dal primo giorno ma nello stesso momento siamo stati un'azienda e siamo ancora un'azienda al 100% capitale italiano e oggi siamo gli unici ad aver fatto volare satelliti nello spazio,
01:04:29proprio il 14 gennaio abbiamo aperto questa nuova costellazione che si chiama Iride per l'osservazione della Terra e molte volte si associa il Made in Italy soprattutto per aziende strategiche a un altro tema, il Golden Power,
01:04:44voi lo sapete benissimo ma attenzione che soprattutto sulla parte spaziale o comunque sulla parte della difesa in generale nel momento in cui noi associamo all'innovazione un'azienda italiana al Golden Power, attenzione che commettiamo un errore.
01:04:59È fondamentale lasciare le aziende italiane ma il Golden Power da solo come strumento può non funzionare perché altrimenti si fa sì che non si freni nient'altro quelli che sono gli investimenti sull'azienda stessa e potenzialmente dei piani di espansione dell'azienda stessa, quindi questo è un po' da curare.
01:05:16La mia proposta a questo punto è una proposta, noi abbiamo tanti bandi italiani, si parla molto di internazionalizzazione, questi bandi italiani come già detto in precedenza in audizione alla Camera sarebbe magari il caso di far sì che ci sia una premialità sulla valutazione di questi bandi legata magari al capitale e quindi al capitale e agli investimenti che vengono fatti su aziende italiane.
01:05:42Questo potrebbe far sì che in qualche modo si sblocchi anche il mercato dei capitali in Italia, che si attragano anche capitali dall'estero ma nello stesso momento che CDP o altri continuino ad investire in modo massivo per evitare che le aziende italiane magari vadano fuori o comunque abbiano la maggioranza estera.
01:06:02Purtroppo è successo, è successo in passato, noi abbiamo in qualche modo svenduto quelle che erano le tecnologie principali e fatto sì che queste aziende non diventassero o rimanessero italiane e oggi questo è una cosa molto sentita all'interno dello spazio.
01:06:17Il secondo punto, l'avevo già accennato prima, è la data policy. Noi costruiamo infrastrutture spaziali, una delle infrastrutture spaziali più importanti che stiamo costruendo ora è la famosa IRIDA, il famoso sistema per l'osservazione della Terra, è una costellazione di costellazioni e per prima volta in Europa ci siamo dotati di un sistema all'avanguardia.
01:06:37Però nello stesso momento questo sistema va mantenuto, come si può mantenere un sistema del genere? Si può mantenere facendo sì che chiaramente il governo, quindi le istituzioni attraverso il PNRR abbiano in qualche modo sovvenzionato questa costellazione di costellazioni, ma nello stesso momento bisognerebbe far sì che i dati che non servono direttamente alle esigenze nazionali possano essere venduti.
01:07:01Ci sono tante discussioni, ma nello stesso momento io direi perché non aprirlo direttamente alle aziende, ad esempio come Argotech, che hanno tutte le capacità, hanno centri di controllo, noi siamo praticamente fra i pochissimi anche al mondo a fare satelliti, a mettere payload su questi satelliti, a mandarli nello spazio e nello stesso momento anche avere la capacità di controllarli e di potenzialmente vendere i dati.
01:07:25La vendita di questi dati sarebbe nient'altro che un sistema virtuoso per far sì che le infrastrutture possano a questo punto mantenersi e magari creare una seconda, una terza generazione senza di nuovo dover tornare al governo oppure ad altri enti per andare a chiedere la parte economica.
01:07:42E questo viene parzialmente considerato all'interno del decreto legge, io l'avevo già accennato. L'altra cosa è che proprio venerdì mostreremo all'agenzia spaziale europea la prima immagine bellissima che scatteremo e che in qualche modo mostreremo a tutti quanti per far capire la valenza e la validità di questo sistema che si chiama Irida.
01:08:09La proposta è semplice, quella anche sulla parte di Irida è di cercare di creare dei partenariati pubblico e privati. Lo spazio ha bisogno di investimenti pubblici perché altrimenti il privato da solo non può farcela.
01:08:22Classico esempio, noi continuiamo ad elogiare le attività che sono state fatte oltre l'oceano, è importante ricordo che la famosa SpaceX non sarebbe mai diventata SpaceX se non avesse avuto dei grandi investimenti da un punto di vista governativo e una grandissima capacità anche di commercializzazione di questi dati.
01:08:40L'ultimo punto sono le PMI. Cari senatori, le PMI vengono sempre viste come dei fornitori, dei fornitori dei grandi. Ci sono delle PMI che sono nate con una dedizione a creare dei sistemi, delle apparecchiature che possono servire al sistema e ai grandi.
01:09:02Ma attenzione, noi siamo nati, eravamo piccoli, siamo cresciuti, stiamo crescendo ancora, ma non abbiamo mai avuto come dedizione unica quella di essere i fornitori dei grandi. Noi avevamo, costruendo dei sottosistemi più piccoli rispetto a quello che fanno i grandi nomi nazionali, la voglia di diventare i prime contractor e l'abbiamo fatto.
01:09:24Abbiamo avuto più o meno gli stessi clienti finali, le agenzie, le agenzie governative, la stessa NASA, abbiamo aperto dall'altra parte oltreoceano. Quindi è importante fare una divisione. Il decreto legge parla del 10% di attività che vengono date alla PMI. Io non voglio parlare del 10, il 20, il 30, se è sufficiente o meno.
01:09:42Secondo me bisogna guardare più che altro alla qualità del lavoro, non alla quantità che viene assegnato alle piccole e medie imprese, perché altrimenti avremo semple delle imprese che faranno solo ed esclusivamente dei lavori che magari non sono di qualità e non creano veramente l'innovazione. L'innovazione viene creata dai grandi, ma molto spesso viene creata dalle piccole e medie imprese. E su questo, ripeto, il 10% non è una questione di quantità, ma è una questione di qualità del lavoro. Ho terminato.
01:10:12Grazie. Lascio quindi la parola ai senatori. Il primo a iscriversi è il senatore Bergesio, che è alle sue spalle, ma lei lo può vedere lì.
01:10:21Spenga per favore il microfono, perché qui siamo molto tecnologici.
01:10:51Questo progetto Iride è finanziato dai fondi del PNRR, ma io credo che sia stata importante questa audizione anche perché sul tema delle piccole e medie imprese noi siamo un pochino, diciamo, allertati per il fatto che magari la soglia del 10, del 15, del 20, però la fase finale ci ha dato una prima risposta importante.
01:11:13Io volevo fare una domanda specifica sulla responsabilità degli operatori spaziali. Il DDL prevede una responsabilità oggettiva per gli operatori spaziali che devono risarcire i danni causati a terzi, indipendentemente dalla colpa.
01:11:27Questo potrebbe rappresentare un onere significativo per le aziende più piccole, un onere troppo elevato, come qualcuno ha detto. La seconda domanda era sul tema come viene tutelato il principio della dual use, quello militare civile, quali sono i meccanismi di bilanciamento, ma soprattutto la sicurezza tra le esigenze, lei l'ha detto, l'ha fatto un passaggio anche prima, tra la sicurezza e invece lo sviluppo industriale.
01:11:53Secondo lei questo DDL è sufficiente? Grazie Presidente.
01:12:23Partendo dal terzo dei suoi punti, c'è quello della preoccupazione per le PMI, piccole e medie imprese, che condivido perché non è una questione di percentuale, è una questione di ruolo che possiamo avere, poi magari su alcune cose possiamo essere d'accordo o non essere d'accordo.
01:12:46Ci ricordava uno dei Presidenti Auditi che le piccole e medie aziende assieme possono fare squadra per competere anche con le grandi aziende, infatti una delle domande che ci dovremmo porre anche nella discussione di questo nostro disegno di legge è quella di come fare sì di mettere assieme queste aziende che poi dal punto di vista della competizione internazionale possano contribuire.
01:13:08Ritornando al suo concetto di made in Italy, mi permette di leggermente discendere sulla definizione. Secondo me made in Italy ha poco a che vedere con la governance, con chi è che controlla l'azienda, ma ha a che vedere con il fatto che l'innovazione è italiana.
01:13:24E' questo che ha reso il made in Italy quello che è oggi e famoso nel mondo. Ritornando al discorso delle piccole e medie imprese, se l'attenzione dovrebbe andare sulla capacità innovativa e il ruolo che possono avere all'interno di questo tessuto produttivo e di sviluppo del settore, ritengo che poi questo qui venga valorizzato anche nel concetto che la tecnologia made in Italy, l'innovazione made in Italy, che avviene forse di più a livello delle piccole e medie aziende,
01:13:53ma che non a livello di grande azienda possa essere valorizzata nel resto del mondo. Quindi volevo appunto un commento da parte sua su questi punti. Grazie.
01:14:23Grazie. Le lascio la parola per una brevissima replica.
01:14:53Allora, partiamo dal senatore Bergesio. Il discorso dell'assicurazione è un discorso davvero importante. I 100 milioni sono un punto importante perché determinano un premio abbastanza grosso dove praticamente si può perdere anche la competitività.
01:15:23Da un punto di vista delle piccole e medie imprese. Per cui si potrebbe immaginare innanzitutto un ponte, un periodo ponte, secondo me sarebbe fondamentale in modo da far sì che le piccole e medie aziende,
01:15:34innanzitutto le assicurazioni ancora non sono perfettamente pronte per questo tipo di mercato, soprattutto le riassicurazioni, a meno che non andiamo sui classici colossi mondiali, ma noi non vogliamo che magari siano solo ed esclusivamente grandi colossi mondiali.
01:15:49E l'altra cosa è vero che nel decreto legge si parla di gradini, quindi gradualità, però secondo me si potrebbero anche pensare degli incentivi o comunque delle deduzioni in base alla grandezza dell'azienda perché altrimenti rischiamo di perdere di competitività.
01:16:07Molto velocemente, senatore Giacobbe per quanto riguarda le piccole e medie imprese e poi mi collego anche alla senatrice Micheli. Innanzitutto secondo me dobbiamo correggere il tiro sul competere con le grandi aziende.
01:16:23Le grandi aziende fanno dei grandi progetti e quindi nessuno, neanche un'aggregazione di piccole e medie imprese vorrà in qualche modo scalzare i grandi nomi nazionali. Quindi questo è fondamentale e lo dico anche agli imprenditori, ai miei colleghi imprenditori, ai manager delle piccole e medie imprese.
01:16:41Bisogna invece cercare di legarsi, quindi non tanto per legarsi, ma legarsi su dei progetti che possono essere strategici per la nazione dove le piccole e medie imprese hanno la capacità di aggregarsi e di fare anche la differenza attraverso l'innovazione. Proprio voi dicevate prima che l'innovazione in qualche modo arriva anche dalle piccole e medie imprese.
01:17:01E l'altra cosa, io parlavo di capitale italiano e di investimenti italiani, mi consenta di ripetere un concetto fondamentale, la geopolitica cambia continuamente ed è fondamentale che le tecnologie rimangano e vengano sviluppate anche come potere in Italia.
01:17:23Perché oggi non avremmo mai immaginato magari di dover trovare dei sistemi alternativi per comunicare, per osservare e magari anche per fare scienza. Quindi è fondamentale secondo me che in qualche modo si faccia, che le aziende nascenti, che si scelgano dei campioni nazionali e far sì che questi campioni nazionali possano continuare a rimanere con capitale italiano.
01:17:49Grazie, ringraziamo e chiudiamo così questo ciclo di audizioni e l'intero ciclo di audizioni sull'aerospazio. Nelle stante richieste di audizione sarà chiesto il documento scritto. Grazie, buon lavoro.

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