• mese scorso
Thiago Motta è stato esonerato. L'ormai ex allenatore della Juventus ha confermato alcuni punti forti che aveva messo in mostra anche nel Bologna: una buona difesa e un possesso palla efficace. Il dato preoccupante della Juventus, però, è un altro e riguarda l'intensità. Ascolta l'analisi completa nel podcast La Tripletta.

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Trascrizione
00:00Alcune cose sono riuscite chiaramente a passare, è riuscito a fare parte del suo lavoro, però tutto quello che è spirituale
00:06diciamo senza offendere nessuno, quello che è anima
00:10è mancato. Ti porto dei dati curiosi che ho guardato stamattina. Al Bologna
00:15Tiago Motta era terzo per tiro in porta subiti, quindi in grande fase difensiva attento, terzo in tutto il campionato
00:20confermato anche la Juve terza. Era terzo per expected goals agli avversari, quindi quanto ha concesso la terza squadra che concede di meno
00:26confermato anche alla Juve. Quindi quello è riuscito in qualche modo a portarlo avanti
00:30primo per passaggi brevi, quindi una squadra che gioca a corto, confermato anche alla Juve primo per passaggi brevi. Un dato in intensità
00:37contrasti vinti, che non è il dato
00:38più significativo del mondo, però dà un'idea di come una squadra sia convinta di quello che sta facendo. Al Bologna secondo, alla Juventus undicesima
00:46Questa Juve ha nel corpo tre anni di Allegri
00:49e Allegri non ti chiedeva di andare a combattere correndo in avanti
00:53e secondo me se fai una rivoluzione così, abbiamo detto che ha fatto bene, però
00:59ha bisogno di tempo per educare con l'atteggiamento di correre in avanti e quindi lui
01:04tutte le cose difensive, come hai dimostrato con i numeri, le fa e le faceva già prima e doveva
01:10mettere dentro una nuova mentalità e questa non ce l'ha fatta per limiti suoi, ma probabilmente anche perché aveva bisogno di tempo.
01:23Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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