• mese scorso
Daniele De Rossi tornerà presto in panchina. È lui stesso a confermalo direttamente dal campo dell'Ostiamare, squadra di cui è presidente. L'ex capitano e allenatore della Roma ha parlato del suo futuro, ma anche di quello della Nazionale, spiegando quello che secondo lui servirebbe al nostro Paese per far crescere i giovani

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Trascrizione
00:00Oltre la maglia giallorossa c'è quella della nazionale, come sta andando dopo questo 3-3 secondo te?
00:07E' stata una bella partita, io ho visto solo il secondo tempo, quindi quello che ho visto io è stata magica, è stata stupenda.
00:12Ero fuori, tornavo appunto da Seravezza, quindi il primo tempo non ho fatto un tempo a vederlo,
00:19e il secondo tempo è stato incredibile, poi ho visto e ho letto che non è andata benissimo,
00:25può succedere contro una squadra come la Germania.
00:27Si è sentito Corragnero ultimamente?
00:29Sì, l'ho sentito la prima volta, ci siamo confrontati, abbiamo parlato con grande affetto,
00:35con grande stima e con grande disponibilità da parte di entrambi,
00:38però poi dopo no, sta lavorando, non lo disturbo, c'è sempre grande affetto tra noi, non lo disturbo,
00:43ma insomma oggi mi concentrerai più su quello che è l'Ostia Mare e Ostia.
00:49Rimanendo sull'impegno, io le faccio un video davanti a tutta la stampa,
00:54noi siamo con i presidenti, con l'associazione di calcio al Pigneto,
00:57se è libero a fare il mister noi lo accettiamo volentieri.
01:00Diciamo che spero di non essere libero per fare il mister a breve,
01:04anzi secondo me non sarò libero per fare la torre a Pigneto,
01:10mi dispiace ma devo definire l'invito, magari mi cacciano abbastanza presto,
01:15quindi magari tornerò a disposizione sul mercato.
01:19Alla Nazionale mancano dei campioni,
01:21il livello di campioni che c'erano quando c'eri tu non c'è oggi,
01:25sono buoni i giocatori, però la platea è alta, è tanta, è numerosa,
01:28cos'è che si incerca?
01:31Non lo so, secondo me non si incerca più di tanto,
01:36quando abbiamo vinto l'Europeo, pochi anni fa,
01:39e quella era una migliaia di giocatori non nati nel 60 o nell'80,
01:43sono ragazzi contemporanei che hanno dato vita a un'esperienza incredibile.
01:50Penso che per sviluppare i ragazzi come siamo stati sviluppati noi,
01:54come siamo stati cresciuti noi,
01:56manchino 5, 6, 8 ore di calcio per strada a settimana,
02:01secondo me quello è una cosa che non faceva male,
02:03e appunto una volta giocavi sul cemento,
02:05qui noi essendo di Ostia spesso giocavamo sulla sabbia,
02:08quindi anche d'inverno quando c'era qualche buco a scuola o ce lo creavamo,
02:13si correva in spiaggia e andavamo a giocare col pallone sulla sabbia,
02:17e comunque non è che sono usciti 100 giocatori in serie A
02:21perché giocavamo sulla sabbia da Ostia,
02:23però comunque ti aiuta, è un modo di toccare la palla diverso,
02:27qui non vogliamo fare il soccer e imparare come si controlla la palla,
02:31andate in difficoltà nel controllare la palla e cercate le soluzioni.
02:35Penso che quello comunque se guardiamo Argentina, Brasile,
02:39la sensazione a naso è che loro continuino,
02:42anche a volte per necessità, per la condizione del paese,
02:45a giocare tanto per strada, a giocare tanto in questi campetti,
02:48a giocare tanto sulla sabbia e sulle superfici sconnesse,
02:52la scuola calcio è molto importante ma non deve sostituire completamente
02:57l'attività ludica del giocatore, del ragazzino, perché poi sono bambini.

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