https://www.pupia.tv - Roma - DL Pubblica amministrazione - Audizione Conferenza Regioni, UPI
Presso l'Aula della Commissione Lavoro, le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto 14 marzo 2025, n. 25, recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni”, hanno svolto le seguenti audizioni:
ore 9 Conferenza delle Regioni e delle province autonome
ore 9.30 Unione delle Province d’Italia (UPI). (25.03.25)
Presso l'Aula della Commissione Lavoro, le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto 14 marzo 2025, n. 25, recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni”, hanno svolto le seguenti audizioni:
ore 9 Conferenza delle Regioni e delle province autonome
ore 9.30 Unione delle Province d’Italia (UPI). (25.03.25)
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NovitàTrascrizione
00:00intervengono in videoconferenza
00:06per la conferenza delle regioni e delle province autonome. Il dottor Paolo
00:09Ripamonti, coordinatore vicario della Commissione Affari Istituzionali
00:12Generali, assessore della Regione Liguria. Buongiorno. Il dottor Marco
00:17Alparone, presidente del comitato di settore Regioni Sanità, vice
00:22presidente della Regione Lombardia. Allora ringrazio i nostri ospiti per la
00:27partecipazione. Segnalo che ciascuna relazione dovrebbe avere una durata
00:31complessiva di circa dieci minuti. Cedo quindi immediatamente e volentieri
00:36ringraziandolo la parola al dottor Paolo Ripamonti. Prego, dottor Ripamonti.
00:42Grazie, presidente. Ringrazio i presidenti per aver voluto audire la
00:46conferenza delle regioni e delle province autonome e nonché a tutti i
00:49commissari per l'attenzione. Ritengo questa opportunità significativa per
00:53rappresentare le istanze delle regioni in merito al provvedimento in esame per
00:57la conversione in legge del decreto legge recanti a disposizioni urgenti in
01:01materia di reclutamento delle pubbliche amministrazioni. Approvato il Consiglio
01:04dei Ministri il 19 febbraio ultimo scorso e pubblicato in gazette il 14 marzo.
01:08Le regioni e gli enti del servizio sanitario regionale necessitano di
01:11maggiore flessibilità nel reclutamento del personale per garantire efficienza
01:16nella qualità dei servizi. Il recente decreto legge non risponde appieno a
01:19queste esigenze laddove non contempla per le stesse misure essenziali come
01:23l'ampliamento alla capacità assunzionale e l'adeguamento del salario
01:27accessorio. Come è noto l'attività dell'attività del personale rappresenta
01:32una delle sfide più rilevanti che le regioni e gli enti e le aziende del
01:35servizio sanitario regionale si trovano e si troveranno ad affrontare per
01:39garantire il buon funzionamento delle proprie amministrazioni. È quindi
01:42fondamentale, riteniamo, prevedere interventi normativi che consentono
01:46alle amministrazioni regionali una maggiore flessibilità nella programmazione
01:49nel reclutamento del personale. Questo approccio è essenziale per
01:52assicurare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa permettendo di
01:56raggiungere gli obiettivi di performance organizzativa e di migliorare la qualità
02:00dei servizi offerti alla collettività. Ad un primo esame del testo si evidenzia
02:06la mancata estensione delle amministrazioni regionali della
02:09disposizione contenuta nell'articolo 3.4 bis del decreto legge 44 del 2023
02:15che prevede l'aumento del 20% della capacità assunzionale attraverso il
02:19contratto di apprendistato con il conseguente adeguamento del limite delle
02:23risorse destinate al salario accessorio. Il decreto legge prevede misure mirate
02:28alla progressiva ormonizzazione dei trattamenti economici ma esclusivamente
02:31per le amministrazioni centrali. Come ha evidenziato bene il presidente
02:36della conferenza delle regioni, il dottor Massimo Massimiliano Fedriga, tale
02:40intervento, seppur necessario, rischia di accentuare la disparità di trattamento
02:44nei confronti del personale impiegato presso regioni, province autonome ed enti
02:48di servizio sanitario regionale, ampliando il già evidente divario di
02:52competitività, anche considerando le ulteriori indennità riconosciute
02:56dipendenti delle amministrazioni centrali. A questo si aggiunge la
02:59previsione contenuta nell'articolo 1 com 832 della legge 207 del 24 che destina
03:06ai risparmi strutturali ottenuti dalle amministrazioni grazie al numero di
03:09assunzioni a tempo indeterminato inferiore rispetto alla capacità
03:12consentita dalla normativa vigente all'incremento delle risorse per il
03:16salario accessorio. Anche in questo caso regioni e sanità sono state escluse da
03:22tale possibilità. Proprio con riferimento al salario accessorio per le regioni è
03:26necessario avviare un confronto per individuare soluzioni efficaci a partire
03:30dall'incremento del limite per il salario accessorio previsto dall'articolo 23 com
03:342 del decreto legislativo 75 2017 con i risparmi conseguiti a seguito delle
03:39assunzioni di personale a tempo indeterminato in misura inferiore a
03:43quella consentita la legislazione vigente in materia di turnover asseverati dai
03:47rispettivi organi di controllo. Non da ultimo si chiede la soppressione
03:51dell'articolo 8 com 3. Si ricorda la già riconosciuta applicabilità anche nel
03:56comparto regionale come previsto dallo stesso articolo 3 com 1 del decreto
04:00legge 44 del 23, ulteriormente confermato in una recente giurisprudenza
04:05costituzionale, tra cui la sentenza della corte costituzionale 185 del 24 delle
04:11disposizioni di cui l'articolo 14 del decreto legislativo 165 2001 nella
04:15configurazione di un potere discrezionale in capo alle regioni di
04:18dare applicazione alle disposizioni ivo contenute per
04:23la disciplina degli uffici di diretta collaborazione tenendo conto delle
04:26proprie peculiarità ordinamentali. Aspieghiamo dunque che quanto
04:30illustrato oltre ad essere un utile contributo al miglioramento del testo
04:33possa altresì essere attentamente valutato in sede di conversione del
04:37decreto legge. Al riguardo la commissione affari istituzionali della
04:40conferenza delle regioni e delle province autonome sta lavorando il
04:42documento unitario di proposte emendative del decreto legge che vi sarà
04:45trasmesso nelle prossime ore e comunque il 27 marzo prossimo 21 verrà inviato
04:50il documento approvato dall'esito della conferenza. Grazie.
04:54Grazie dottor Ripamonti dunque mi pare che non ci siano interventi da parte dei
05:04deputati collegati sul punto a meno che non si stiano attivando in questo
05:11momento. Allora grazie voi ci hanno già mandato
05:17mi pare il documento? No? Vi chiedo se è possibile di inviarci
05:24anche via mail o attraverso gli uffici della commissione il
05:29documento che lei ha appena letto. Abbiamo ascoltato con
05:36attenzione quali che sono da parte vostra evidentemente insomma anche dei
05:41punti laddove si può andare a lavorare e a questo punto io ritengo che un
05:47volta che ci invierete il documento insomma faremo una valutazione seria
05:50approfondita assieme anche ai relatori. Io evidentemente cercherò anche di
05:55sentire direttamente il presidente Federico che lei ha citato almeno
06:00su di un punto e a questo punto attendiamo il documento. Se lo
06:06mandate già in giornata insomma sarà nostra cura anche consegnarlo alle
06:11colleghe e colleghi e direttamente ai relatori.
06:17Sì assolutamente glielo mandiamo in mattinata. Molto bene grazie e buon
06:21lavoro a questo punto.
25:17Grazie a tutti.
25:47L'audizione sarà svolta consentendo la
26:04partecipazione da remoto di auditi e di colleghi deputati. L'audizione verrà
26:09trasmessa sulla web tv della Camera dei Deputati se non ci sono obiezioni non
26:12ci sono obiezioni. Interviene in videoconferenza per l'Unione delle
26:16Province d'Italia dottor Pasquale Gandolfi ovvero il presidente. Buongiorno
26:20presidente. Ringrazio il nostro ospite per la
26:23partecipazione e segnalo che ciascuna relazione dovrebbe avere una durata
26:26complessiva di circa dieci minuti. Cedo quindi immediatamente e volentieri la
26:31parola dottor Pasquale Gandolfi presidente. Prego presidente.
26:36Grazie grazie a voi per l'invito questa audizione. Cercherò di rimanere
26:41sicuramente nei dieci minuti messi a disposizione. Parto con una premessa. A
26:47partire dal 2014 con l'entrata in vigore della legge 56 2014 si è verificato un
26:52costante depopperamento degli organici delle province aggravato da un
26:56prolungato blocco delle assunzioni che ha portato il numero dei dipendenti
26:59delle province da 35.418 unità ai 15.943 del 2022.
27:08La riduzione è stata esponenziale ed evidente in ogni categoria tanto che le
27:12figure dirigenziali sono passate da 640 del 2014 a 288 del 2022 ovvero un
27:20dirigente ogni 55 unità di personale. Eppure le province non solo hanno
27:25mantenuto alcune delle funzioni chiave per i territori come la gestione, la
27:29manutenzione e la messa in sicurezza di oltre 100.000 chilometri di strade
27:33provinciali e più di 5.000 edifici scolastici delle scuole secondarie
27:36superiori, ma hanno assunto anche un ruolo primario nell'attuazione del PNRR e in
27:41generale in tutto il processo della messa in opera degli appalti pubblici sul
27:45territorio. Anche in questo caso vi do dei numeri.
27:49Tutte le 86 province si sono qualificate come stazioni uniche appaltanti e sono
27:54diventate al riferimento di più di 2.300 comuni convenzionati che si
27:59rivolgono a noi per l'attuazione dei procedimenti di gara d'appalti.
28:04Nel 2024 il volume degli appalti ha raggiunto i 14 miliardi di euro con più
28:09di 41.000 gare, ovvero circa il 20% in più rispetto al 2023.
28:14Vi aggiungo anche che nelle stazioni uniche appaltanti delle province oggi si
28:18rivolgono anche le prefetture, oltre che tutte le scuole superiori, oltre che
28:23anche altri enti sempre pubblici anche di livello regionale. Eppure le province
28:29in questi ultimi anni, grazie a un forte richiamo dell'Unione Europea rispetto
28:34all'urgenza dell'Italia di rinforzare la pubblica amministrazione locale, sono
28:38state definite alcune norme con l'obiettivo di invertire il trend e
28:43risolvere la condizione di debolezza organizzativa delle province a partire
28:48dal decreto ministeriale dell'11 gennaio 2022, ovvero l'individuazione dei
28:52valori di soglia ai fini della determinazione delle capacità
28:55assunzionali delle province e delle città metropolitane, che si poneva come obiettivo
29:00una forte spinta a nuove assunzioni. Purtroppo gli effetti sperati non si
29:05sono realizzati e tra il 2022 e il 2024 l'aumento delle assunzioni nelle province
29:10è stato pari a non più di 500 unità, ovvero poco più del turnover.
29:17Vi aggiungo anche che il blocco delle assunzioni negli anni precedenti ha fatto
29:21sì che l'età media dei dipendenti delle province è ovviamente molto alto.
29:28A impedire la realizzazione degli obiettivi che si poneva il decreto sono
29:31stati principalmente motivi di carattere finanziario e in particolare il vistoso
29:36calo delle entrate delle province nei primi due anni di applicazione del
29:39decreto, oltre che l'incidenza degli aumenti degli
29:43onori contattuali sulle capacità assunzionali.
29:46Accanto a queste problematiche proprie delle province, in via generale nel
29:50comparto degli enti locali da anni ormai si registra una riduzione del
29:54numero dei candidati ai concorsi banditi degli enti locali, un crescente numero
29:59di vincitori di concorso che rinunciano poi all'assunzione e un continuo esodo
30:03del personale di ruolo verso altre altre amministrazioni mediante i processi di
30:08mobilità, in particolari con amministrazioni di livello regionale o
30:12nazionale. Il presente decreto non solo non interviene a risolvere queste
30:17criticità, ma anzi introduce un nuovo ostacolo ad aggravare la crisi di
30:22personale nelle province e in generale negli enti locali, consentendo il
30:26superamento dei limiti ai trattamenti economici accessori solo per dirigenti
30:30e dipendenti ministeriali attraverso la previsione di risorse aggiuntive 190
30:35milioni. Ciò di fatto aumenta il gap retributivo, già più che evidente, tra i
30:42dipendenti della pubblica amministrazione centrale e i dipendenti
30:45della pubblica amministrazione locale, una delle principali cause, questa, della
30:50ridotta capacità attrattiva delle province, così come degli altri enti
30:54locali rispetto ad altre pubbliche amministrazioni.
30:57Questo è stato attestato anche dal rapporto Arnan 2024 sulla retribuzione
31:02delle pubbliche amministrazioni. Il decreto legge 25 2025 sul reclutamento e
31:09la funzionalità delle pubbliche amministrazioni è nato come un decreto
31:12urgente che doveva affrontare il tema generale del rafforzamento della
31:15capacità amministrativa della pubblica amministrazione italiana, ma è diventato
31:19un decreto omnibus in cui sono state inserite disposizioni di natura
31:23particolare ed eccezionale che complicano ulteriormente il quadro
31:27normativo di riferimento. Occorre riconoscere che contiene alcuni
31:31aspetti positivi per gli enti locali, in particolare la previsione all'articolo
31:361 della possibilità di assunzione di giovani diplomati dagli istituti
31:40tecnologici superiori, ovvero l'ITS Academy, di cui all'articolo 5,2 della legge numero 99
31:47del 2022, attraverso un'integrazione della discipline introdotta dall'articolo 3 terra
31:53del decreto legge 44 del 2023, consente agli enti locali di destinare il 10% delle
31:59proprie capacità funzionali a queste figure, come anche il ripristino della durata triennale
32:04delle graduatorie concursuali per gli enti locali, all'essenza dell'articolo 91 del
32:092L, che interviene sulla vigenza delle graduatorie concursuali aperte e future
32:15negli enti locali, ovvero l'articolo 3,1 lettera D al punto 3.1. Però nel suo impianto complessivo,
32:23mentre interviene con diverse disposizioni a rafforzare la capacità amministrativa
32:27delle pubbliche amministrazioni centrali, non dà risposta alla necessità del rafforzamento
32:33della capacità amministrativa degli enti locali che viene del tutto ignorato il tema
32:37della valorizzazione delle professionalità dei dipendenti negli enti locali. Infine,
32:42mentre per lo Stato centrale si prevedono misure mirate a rafforzare in particolare
32:47alcuni ministeri, penso in particolare al ministero dell'interno dell'agricoltura e
32:50dell'ambiente, non si rispondono misure analoghe per gli enti locali. Il decreto legge dunque
32:57presenta particolari aspetti negativi che auspichiamo siano superati in sede di conversione.
33:01Nello specifico l'articolo 3,1 lettera C prevede una riforma della disciplina dell'Istituto
33:09della mobilità volontaria e propedeutica all'indizione di nuove procedure di reclutamento
33:14con una modifica del comma 2 bis dell'articolo 30 del decreto legislativo 165 2001, ma deve
33:22essere chiarito che questa nuova disciplina è obbligatoria solo decorre dal 2026 tenuto
33:29conto che nel decreto legislativo numero 202 del 2024 ha prorogato fino al 31 dicembre
33:342025 l'aderoga alle procedure di mobilità che occorre prevedere disposizioni che consentano
33:40di porre un'argine alla fuga degli enti locali verso altre amministrazioni che garantiscono
33:45retribuzioni superiori. Inoltre poi l'articolo 14,1 prevede lo sblocco del limite al trattamento
33:53economico accessorio solo per il personale dipendente dirigente statale, una disposizione
33:59che trascura completamente il personale nel comparto delle funzioni locali che porterà ad
34:03allargare ulteriormente appunto come dicevo poco fa il gaffa retributivo tra le amministrazioni
34:08centrali e quelle locali se non si prevedono misure specifiche in materia di trattamento
34:14economico accessorio per il personale nel comparto delle funzioni locali.
34:17Arrivo ora a presentarvi le richieste che faccio come Presidente di UPI a nome di tutti i
34:24Presidenti di Provincia d'Italia. L'Unione delle Provincie d'Italia ritiene essenziale che il
34:29decreto legge sull'eclutamento e la funzionalità del pubblico amministrazioni affronti in modo
34:34puntuale alcune questioni che da tempo le province e gli enti locali hanno sottoposto
34:40l'attenzione del Governo e del Parlamento. Primo punto la necessità di prevedere un
34:45rafforzamento amministrativo mirato delle province attraverso l'assunzione di almeno
34:50300 funzionari in analogia a quanto avvenuto per le province e delle regioni del mezzogiorno,
34:55funzionari specializzati ad esempio nella progettazione e nella realizzazione degli
34:59investimenti nella gestione degli appalti anche e soprattutto a servizio dei comuni
35:04nella transizione ecologica e digitale. Secondo punto l'ampliamento degli spazi
35:09assunzionali previsti nell'attuale disciplina delle assunzioni dell'articolo 33 del decreto
35:14legge 30 del 30 aprile 2029 numero 34 ovvero il dm dell'11 gennaio 2022 attraverso l'annettizzazione
35:23degli oneri contrattuali nel contatto nazionale del lavoro 2022-2024 delle spese di personale.
35:29Terzo punto al fine di superare il gap nelle retribuzioni tra amministrazioni centrali e
35:36amministrazioni locali di fronte alla scelta unilaterale di consentire una deroga per i
35:41fondi del salario accessorio delle amministrazioni centrali credo che occorra prevedere un'eliminazione
35:45del tetto dell'articolo 23,2 del decreto legislativo del 25 maio 2017 numero 75 per i
35:52dipendenti delle funzioni locali a rendere il comparto più attrattivo in considerazione del
35:58fatto che tale previsione fotografa fondi riferiti ai bilanci di 8 anni fa e che sono state
36:05introdotte nel tempo disposizioni che la rendono innanzitutto inattuale a causa delle discriminazioni
36:10retributive evidenti. Occorre superare, quarto punto, la previsione della manovra economica
36:162025 e consentire alle province e agli enti locali di finanziare con risorse proprie di bilancio
36:21l'introduzione di strumenti di web paraziendale. Gli enti locali, comprese le province, devono essere
36:27messi in condizione di investire sul benessere del nostro personale che lavora nelle nostre
36:31amministrazioni come già avviene anche qui per le amministrazioni centrali e regionali. Quinto
36:37punto, per far fronte alla fuga verso altre amministrazioni di molti neoassunti negli enti
36:42locali occorre introdurre una disciplina sulla mobilità che preveda espressamente la possibilità
36:49per gli enti locali di inserire nei bandi di concorso l'obbligo dei vincitori di concorso a
36:54lavorare per almeno tre anni nell'amministrazione che ha proceduto all'assunzione. In ultimo si
37:00propone di accogliere l'occasione offerta dal decreto legge per introdurre norme legate alla
37:08semplificazione degli adempimenti sulla trasparenza degli enti locali attraverso
37:12l'istituzione di un portale nazionale della trasparenza in modo da adeguare la normativa
37:17in materie ai progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Spero di essere rimasto
37:23nei tempi, di essere stato altrettanto chiaro rimando a disposizione. Allora sì dottor Gandolfi,
37:29rimasto perfettamente nei tempi e la ringrazio per questo. Dunque il collega Scotto, prego.
37:42Grazie presidente, voglio ringraziare il presidente Dell'UPI. Mi pare che il giudizio
37:51complessivo sul decreto sia per utilizzare un eufemismo negativo, un'occasione mancata. La
38:02natura omnibus di questo testo emerge in maniera significativa. Le proposte Dell'UPI mi sembrano
38:11proposte di buonsenso e vorrei chiedere, porre una questione e poi tacere. Viene,
38:21come è stato sottolineato, da tutti all'unanimità posto il tema del superamento dell'articolo 23,2
38:32sul salario accessorio che rischia di alimentare in realtà, più che introdurre, un'ulteriore
38:40discriminazione tra i dipendenti delle funzioni locali e i dipendenti delle funzioni centrali. Il
38:49fondo che è stato stabilito nel decreto è di 190 milioni, che sono risorse importanti e che
38:58vanno a coprire i lavoratori dei ministeri. Vorrei chiedere se loro hanno un calcolo sul
39:06possibile allargamento del trattamento economico integrativo a tutti gli altri enti o piuttosto
39:15anche soltanto alle province. Questa è una questione che ci può aiutare nella predisposizione
39:27degli ammendamenti. Allora, allo stato attuale e sottomaneo io non ho un dato ben preciso ma
39:41lo posso far avere la vostra attenzione quanto prima, questo senza nessun problema. Io credo
39:50che il tema del superamento del limite del salario accessorio per la pubblica amministrazione sia
39:55fondamentale non solo per evitare questo divario ma anche per evitare una guerra tra poveri nelle
40:01pubbliche amministrazioni, perché oggi questo diventa una questione in qualche modo discriminatoria,
40:07nel senso che noi stiamo perdendo alte funzionalità e quindi dobbiamo fare in modo di trattenere
40:13all'interno delle province, in particolar modo, queste alte professionalità costruite nel tempo
40:18anche, ma che potete ben capire di fronte alla possibilità di avere maggiore risorse, ovviamente
40:24emigrano. Comunque è una questione che riguarda interamente gli enti locali, quindi lo dico come
40:34Upi ma posso posso dirvi che su questa questione ho sentito anche il collega presidente di ANCI
40:39ed è una questione condivisa ovviamente anche da ANCI. Oggi abbiamo la difficoltà sinceramente di
40:45mettere risorse nostre a disposizione per questo, ma vi devo dire che se mi date la
40:54possibilità nei prossimi giorni posso anche dare un conteggio complessivo che possa dare
41:00la possibilità poi eventualmente di integrare e di correggere in sede di discussione poi
41:08nei rami del Parlamento il tutto, individuando anche le somme eventualmente da stanziare.
41:14Sì, grazie. Dunque mi pare che non ci siano altre domande da parte dei colleghi, è presente
41:24anche uno dei relatori e quindi voglio dire ritengo abbia preso buona nota Paolo Emilio
41:33Russo, l'onorevole Russo, di quanto di quanto detto. Io non l'ho ascoltata attentamente,
41:41l'unica cosa che vorrei chiedere, ma proprio per un feedback rapidissimo sul punto, e consideri
41:49che lo dico anche un po' pro domo mia, io vengo dal Friuli Venezia Giulia, laddove lei sa che
41:56insomma c'è in itinero un percorso per quanto riguarda tutto il tema della, diciamo, riallocazione
42:03dell'asset delle province. Quando lei dice un'eventuale proposta emendativa, se ho capito
42:11bene però mi corregga se sbaglio, per cercare di fermare fondamentalmente almeno per tre anni
42:18i dipendenti delle province, perché voi avete notato che entro i tre anni c'è una mobilità
42:26molto ampia rispetto al comparto? Noi è legato in particolar modo alle nuove assunzioni. Ci sono
42:35figure che entrano nella pubblica amministrazione attraverso concorsi e poi chiedono immediatamente
42:41mobilità verso strutture regionali piuttosto che centrali. Quindi quello che chiediamo è che almeno
42:48per i primi tre anni i neo assunti rimangano in qualche modo obbligati a rimanere nelle pubbliche
42:54amministrazioni all'interno delle quali sono stati assunti. In particolare per le province.
42:59Voi sapete che per i comuni sotto i 100 dipendenti la mobilità è rilasciata poi
43:09dall'amministrazione, sopra i 100 dipendenti no, è automatica e questo porta comunque ad
43:15un'immigrazione costante. Va bene, lei riesce a mandarci il documento che si è ricordato stamani?
43:23Assolutamente sì. Perfetto, lo attendiamo. Grazie al presidente Gandolfi. Grazie a voi.