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Vincenza Alfano, scrittrice napoletana, racconta come e da che cosa nasce il suo ultimo lavoro - "Le Sibille" - edito da Solferino. Le prime presentazioni del libro hanno registrato una entusiastica partecipazione.

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Trascrizione
00:00Questo libro nasce da almeno due istanze, raccontare il rapporto tra madre e figlia
00:10nella sua verità, senza retorica, che è un rapporto di odio e di amore. Noi cresciamo così
00:16e impariamo poi a diventare madri delle nostre madri, anche con quel desiderio di rimanere
00:24figlie per tutta la vita. L'altro piano è quello che riguarda il lettore. Ecco, ho voluto anche
00:29raccontare che cosa significa leggere, non solo cosa significa scrivere, anche se forse è più
00:35facile pensare che io abbia voluto raccontare la scrittura. No, in questo libro io mi sono
00:40spostata dalla parte di chi legge e quindi Emma e Costanza rappresentano insomma questo binomio un
00:47po' antinomico di lettura e scrittura che finiscono per fondersi. La terza istanza invece è quella di
00:54recuperare una scrittrice italiana, secondo me dimenticata, perché possiamo dire che è dimenticata,
01:01o comunque trascurata in quella che è la sua grandezza letteraria, cioè vista più come espressione
01:08dell'emancipazione femminile e più visto come testimonianza di una lotta femminista che incomincia
01:16da questa scrittrice che è costretta a abbandonare il figlio, quindi è privata della sua maternità,
01:23per poter realizzare il suo sogno di essere una scrittrice, però dentro c'è tanto di più,
01:28c'è un filone che inizia, un filone diciamo che mescola la letteratura con la vita ed è quello
01:34che in questo modo questo libro cerca di fare attraverso queste storie a specchio in cui la
01:41vita di Sibilla è predittiva di quella che è la vita di Costanza, ma allo stesso modo Costanza
01:50predisce quasi quello che sarà il percorso di vita suo e di sua figlia Emma attraverso
01:57ciò che scrive lei, ma anche attraverso questo suggerimento di scrittura.

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