La chiesa di Ceggia, gremita, ha detto addio al comandante della polizia locale di Treviso Andrea Gallo, mancato a 54 anni la scorsa settimana. Da alcuni anni stava affrontando con determinazione un tumore: le terapie l’avevano indebolito ma mai aveva perso la speranza di poterlo sconfiggere di nuovo. Uomo di profondo senso delle istituzioni, determinato, appassionato, combattivo, aveva portato in città diverse innovazioni sia organizzative che tecnologiche per poter contrastare fenomeni di degrado e microcriminalità. “Un uomo buono e calmo – l’ha ricordato il parroco durante l’omelia -, incline a vivere per gli altri fin da piccolo, a scuola, all’oratorio, in parrocchia, come chierichetto e capo chierichetto. Solare, accogliente, coinvolgente, disponibile, nell’amore per mamma e sorella e per le persone che ha servito come agente di pubblica sicurezza”. Gallo ha chiesto di essere sepolto con la divisa della polizia locale: un altro segno del suo attaccamento a quel lavoro che per lui era una vera vocazione. A dirgli addio nel pomeriggio di martedì 18 marzo c’erano il sindaco di Treviso Mario Conte, il vicesindaco Alessandro Manera, esponenti della giunta e del consiglio, molti agenti della polizia locale in divisa, amici e familiari. Gallo, originario di Ceggia, viveva a San Donà di Piave; aveva iniziato a lavorare come agente di polizia locale a Jesolo nel 1994; era diventato ufficile a Caorle, poi comandante a san Michele al Tagliamento e a Treviso nel 2019. (s.ma.)
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NovitàTrascrizione
00:00Comandante, ci permettiamo di rimorgerle un'ultima richiesta, continui a preghiare su di noi,
00:29così come ha sempre fatto, con la stessa vita sicura e il medesimo spirito di protezione
00:35che ci ha accompagnato in tutti questi anni.
00:38Buon viaggio, Comandante.