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https://www.pupia.tv - “Occhio al caffè” la rassegna politicamente scorrettissima di Daniele Capezzone (14.05.25)

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Trascrizione
00:00Buongiorno agli ascoltatori, occhio al caffè, la ressegna politicamente scorrettissima di
00:11Libero.
00:12Allora, siamo il mercoledì e siamo alla vigilia del vertice di Istanbul, che però appare,
00:17per così dire, avvolto nella nebbia, la nebbia di un'incertezza.
00:22Come sarà composta la delegazione russa?
00:25Ci sarà, non ci sarà Vladimir Putin?
00:27Ieri i media vicini al Cremlino parevano più orientati al no che al sì e parlavano di
00:35una delegazione guidata dal ministro degli esteri Lavrov.
00:39Non solo, ma nel corso della giornata Putin, riferendosi ai paesi europei che hanno già
00:48irrogato e minacciano altre sanzioni nei confronti della Russia, ha usato l'espressione pridurchi
00:55che vuol dire deficienti, idioti.
00:58Capita bene che questo naturalmente non semplifica la vigilia di questo appuntamento.
01:06Vedremo però che appunto i giornali si attestano sul dubbio che farà Mosca, vedremo qui lo
01:13slavo sul giornale di Marisio sul Corriere della Sera e per il resto è tutto posizionamento
01:18dei commentatori e dei direttori, Salvusti che dice, eh, orgogliosi di essere deficienti
01:24perché tu sei un autocrate, Belpietro che dice, no, sono i paesi europei quelli che hanno
01:29sabotato la pace, così anche la Basile te la ricordi sul fatto, mentre vanno sul sicuro,
01:37cioè Trump è cattivo, Ferrara che lo paragona a Bocass e Pasquino su domani.
01:46Attenzione però perché c'è anche un lato italiano della faccenda.
01:50Ieri il ministro italiano, interpellato dai cronisti a un certo punto sul fatto che Meloni
01:56avesse fatto bene, avesse fatto male a non andare di persona al famoso vertice con Zeleschi,
02:05ha risposto con tre parole, chiedetelo a lei, su questo chiedetelo a lei, ma anche a onore
02:13del velo su interviste, colloqui, retroscena di, con, su Tajani, si imbastisce un racconto
02:22di nervosismo di Forza Italia. Addirittura con un paio di pezzi, vedremo Corriere, Quotidiano
02:30Nazionale, Messaggero, Stampa Repubblica, che arrivano a mettere in discussione la presenza
02:36di Forza Italia nel governo, il che sembra francamente eccessivo. Invece, diciamo, l'elemento
02:45che si evince dai giornali di oggi è che oggettivamente un fattore di stabilità è
02:54rappresentato dall'atteggiamento della Lega e che tiene oggi un suo organo, un Consiglio
02:59federale, credo, al centro del quale ci saranno i temi fiscali, la pace fiscale, eccetera,
03:06quindi una cosa ben fatta. Ciò nonostante la stampa va all'attacco di Salvini e parla
03:15di assalto al governo, vedete, la cosa appare francamente un po' curiosa.
03:21Referendum. Allora, vi ricordate, ieri vi avevamo letto sul Corriere della Sera l'intervista
03:26della Picerno, su Repubblica una lettera a Picerno, Gori e Madia e tutta una serie di esponenti
03:33riformisti che dicevano noi prenderemo due schede, non ne ritireremo altre tre e, diciamo,
03:40da parte dei riformisti del PD ci sembrava più un velato che un ruggito, però invece
03:45da quel lato si dice ammazza quanto siamo forti, abbiamo sdoganato l'astenzione, abbiamo aperto
03:53un dibattito, oggi c'è la Madia sulla stampa e c'è tutto un dibattito sul Corriere della
03:59Sera. Occhio però perché forse le cose più interessanti, in senso opposto, sono due.
04:06Il quotidiano dei Vescovi, che sembra decisamente più zuppista che prevostiano, siamo proprio
04:12linea zuppi, piazza un'editoriale per dire com'è bello il referendum sulla cittadinanza.
04:18E all'opposto, Stefano Folli, nella sua colonna su Repubblica, dice ma state vedendo quello
04:23che sta facendo Starmer nel Regno Unito, signori della sinistra italiana, forse un tema c'è.
04:30Va bene e vedremo anche un paio di segnalazioni conclusive. Ieri in antimafia audizione molto
04:37importante di Giuseppe De Donno e Mario Mori, Mario Mori che un paese normale sarebbe già
04:42senatore a vita, invece qui c'è l'aggressione dei grillini e vedremo anche il curioso nervosismo
04:49del fatto quotidiano. Occhio anche a una colonna del Corriere della Sera sul Sudafrica, il
04:56Corriere della Sera raggiunge nuove rette. Va bene, incamminiamoci, l'apertura è libero
05:01sopra una testata, gli insulti di Putin, deficiente chi vuole punirci. L'apertura è però curiosa
05:09perché si vede dall'oblò di un aereo il volto, la chioma pettinatissima di Ursula
05:17von der Leyen, Ursula usa il jet per fare 187 km, mentre impone il Green Deal il commissario
05:25e prende l'aereo perfino per spostarsi da Bruxelles a Lussemburgo. Lei può inquinare,
05:31noi no. E poi nel taglio medio un'esclusiva di Libero, killer in libertà con la firma della
05:37Toga Anticago. Chi è la magistrata che ha firmato il permesso al tipo di Milano, come
05:45si chiamava? De Maria. Per carità, nessun giudizio sulla professionalità del magistrato,
05:50è solo una notizia, diciamo. È la magistrata Turri che nel XIII aveva presieduto il collegio
05:58che aveva condannato in primo grado Berlusconi su rubi, eccetera. Ricorderete poi nei gradi
06:05successivi la cosa fu spazzata via. Così l'apertura di Libero. Andiamo a vedere il giornale.
06:10Putin all'angolo, europei deficienti, è la versione del giornale. Il tempo, anche qui
06:17von der Leyen in volo, a noi mazzata verde, lei baronessa rossa. La verità, la minaccia
06:24dei volenterosi sulle trattative per la pace. Già pochi mesi dopo l'invasione era stato
06:30trovato un accordo vantaggioso per Kiev a Istanbul, poi però USA e Gran Bretagna frenarono. Eh sì,
06:36però c'è una specie di diritto alla riaggressione da parte della Russia, però questo è un dettaglio
06:42che oggi la verità, diciamo, omette di precisare. Avvenire sotto la testata gli incontri di Trump
06:50in Arabia, Gaza e Kiev sullo sfondo. Trump intanto fa affari con Bin Salman. Titolo principale
06:57Ilva fumata nera. Dopo l'incendio fermo l'alto forno 1. Salgono a 4.000 i lavoratori in cassa
07:03di integrazione. Andiamo a vedere il Corriere della Sera. Kiev lo sfida, Putin si nega. Domani
07:12i negoziati iniziano senza i leader. Putin a fondo anti-UE, virgolette, deficienti. Fatto
07:18quotidiano per Trump, pace vicina, bibi, guerra oltranza, quindi il problema in Medio Oriente
07:24è Netanyahu, dice il fatto quotidiano. Quotidiano nazionale, Medio Oriente è Ucraina, Trump spinge
07:30sulla svolta. Messaggero, prorogare il PNRR per la difesa è un virgolettato del ministro
07:38Giorgetti che all'Ecofin avrebbe, diciamo, spinto per una estensione del piano oltre la
07:45scadenza originaria del 25-26. Stampa, Ucraina, Putin insulta e tratta e infine Repubblica,
07:53a stesso titolo, Putin insulta l'Europa. Così il quadro delle aperture. Graffica di
08:00segnalazioni iniziali da Libero che oggi non ha un vero e proprio editoriale, ha però
08:05due commenti affiancati su due temi e, diciamo, sono due articoli che presidiano in solitudine
08:13due temi che su altri giornali non trovate. Chi vi parla su Prodi alla pechinese, ricorderete
08:19ieri il reportage, non l'editoriale, il reportage di Prodi da Pechino. Ma che vuol dire questo
08:27ruolo di Prodi dalla Cina? Me lo chiedo e suggerisco delle tracce di risposta ai lettori
08:36di Libero. E poi Antonio Socci su Papa Prevost, Trump, l'Ucraina, le prospettive di pace. La
08:47frase di Trump, forse sottovalutata, dice Socci, quella pronunciata domenica scorsa, sulla
08:52necessità che si spenga un odio che ha una fiamma ancora alta, accesa. Ecco, questi due
09:00commenti da guardare. Il primo piano di Libero è su, però, anche polemiche culturali e giornalistiche,
09:08allora i cento e passa cineasti, attori, eccetera, contro Giuli, vi racconta tutto Tommaso Montesani.
09:16E invece Massimo Sanivito sulla situazione alla Sette, che ha una crescita importante dagli
09:23ascolti, complimenti, ma c'è pure una polemica dei giornalisti contro l'editore. Vi spiega tutto
09:29Sanivito, la Sette, sciopera tre giorni contro Cairo. La Calessi sulle divisioni nel PD, sui
09:37referendum, con commento di Senaldi. Rubini, pezzo che si ricollega all'apertura, l'ursula
09:44volante, l'ursula nei cieli. Iacobazzi, ecco, con l'esclusiva di Libero sulla magistrata
09:51che firma il permesso al femminicida e poi di nuovo assassino e poi suicida, ed è la medesima
10:00magistrata della sentenza su Rubi. Due storie di regioni rosse. Ecco, questa pagina 8 di Libero
10:09si raccomanda particolarmente storace su un evento di moda targato Gucci a Firenze. Gucci vuol dire
10:16Firenze, ma a sinistra hanno cominciato a tirarsi piatti fra loro, lì di ero fra loro.
10:23E invece è gonzato sull'Emilia Romagna con questo governatore di Pascale che era partito
10:29bene sul piano delle parole, sembrava il più riformista, sembrava anche un'alternativa
10:35interessante a Schlein. Dopodiché, primo provvedimento, aumento generalizzato di tasse
10:40dell'Emilia Romagna. Secondo provvedimento, adesso è una gabella a carico degli over 65
10:47per le prestazioni di welfare e sanità, una specie di tassa da 600 euro sugli anziani.
10:54Non sembra una grande mossa. Legnani su Putin e la vigilia difficile da interpretare del vertice
11:04di Istanbul. Nicolato è su un libro che esce sulle condizioni di salute di Joe Biden
11:11e vengono fuori retroscena risalenti a un anno fa, quando ancora sembrava che Biden fosse
11:18pronto a ricandidarsi contro Trump. I suoi medici parlavano della possibilità, in caso
11:25di rielezione, di uso di una sedia a rotelle, che contrasta con il racconto, secondo voi,
11:32era in forma sbagliante, diciamo così. La cavalli sul giro di Trump in Medio Oriente
11:38e tutti gli accordi siglati a Riad. Poi Castro, ecco, ieri è stata una giornata anche interessante
11:44per Papa Prevost, che ha inviato un messaggio al rabbino capo della comunità ebraica di Segni
11:55proponendo l'apertura di una pagina nuova. E voi capite che i toni sono completamente diversi
12:02rispetto a quelli usati da Bergoglio.
12:06A proposito, Vecchio Papa, Nuovo Papa, Pietro De Leo va a recuperare un video del XXIII in cui
12:14Prevost, Vescovo e Cardinale raccontano le sue divergenze da Bergoglio, anche qualche, diciamo,
12:21incontro ruvido ai confini dello scontro. Commenti da leggere Caterina Magnaci che dice
12:28«Vabbè, non usiamo il Francescometro, non è che adesso per ogni cosa che fa il Papa
12:32va misurata sul metro e sui comportamenti del Papa precedente». Poi il Libero è l'unico
12:40giornale, e qui chiudo con le segnalazioni del nostro quotidiano, che ricorda è un anniversario
12:46inquietante. Oggi sarebbe stato il settantesimo anniversario del patto di Varsavia. Marco
12:52Patricelli racconta che cos'era questo disegno egemonico dell'URSS sull'est Europa, il regno
13:00sovietico allargato.
13:03Allora, questa vigilia di Istanbul, che cosa succede? È dubbio, dubbio, dubbio, dubbio
13:09grosso. Prendiamo due firme, Biloslavo sul giornale, Imerisio sul Corriere della Sera,
13:17aspetta che lo recuperiamo, Biloslavo. La prima carta è russa, Lavrov, a Istanbul, ma
13:23lo zar non chiude per paura di Trump. Quindi la tesi di Biloslavo è, attenzione, per ora
13:29dicono va Lavrov, però Putin non chiude definitivamente la porta, non vuole dare la sensazione di una
13:37rottura con Trump. Quindi, diciamo, Biloslavo si tiene prudente, ma non del tutto pessimista.
13:45Prudente, ma non del tutto ottimista, quindi qui la coloritura è più cupa, Imerisio sul
13:52Corriere della Sera. Lo zar non si scopre e non cambia l'agenda, intanto passa agli insulti.
13:58Idiota, chi vuole punirci si parte da questa parola. Pridurchi, Putin ha poi chiesto scusa
14:04per questo suo ritorno al linguaggio da strada che ogni tanto gli affiora, quasi una reminiscenza
14:08degli inizi quando prometteva che avrebbe inseguito i terroristi ceceni fin dentro al
14:12cesso. L'espressione usata ieri significa idioti o deficienti ed era riferita all'eventualità
14:18di nuove sanzioni imposte alla Russia che in questi giorni alleggiano nuovamente, eccetera,
14:23eccetera. Conclusioni. Poca fiducia, dice Imerisio. Molti dubbi sull'esito di questi nuovi negoziati
14:30turchi, a Mosca ci credono in pochi e i segnali che giustificano la scarsa fiducia non mancano.
14:35Sergei Liabkov, vice ministro degli esteri e probabile inviato di supporto in Turchia,
14:40sostiene che gli argomenti ineludibili per la Russia sono la denazificazione del regime
14:45di Kiev, definita come la fonte primaria di questo conflitto, grande ritorno di un tema
14:50che mancava da qualche tempo e il riconoscimento delle realtà che si sono recentemente sviluppate,
14:55compreso l'ingresso di nuovi territori nella federazione russa. Se queste sono le premesse,
15:00Putin o non Putin, meglio non farsi illusioni. Quindi il pessimismo di Imerisio e anche qui
15:07però la cosa è suscettibile di due interpretazioni. Da un lato se il vice ministro degli esteri
15:13dice che noi dobbiamo discutere della denazificazione dell'Ucraina, voi capite bene che se uno dice
15:18vabbè allora dobbiamo denazificare che che vuol dire? Vuol dire che non si va da nessuna
15:23parte. Uno più ottimista potrebbe dire vabbè però questo è diciamo l'affermazione forte
15:31propagandistica alla quale poi potrebbe fare seguito diciamo una mossa più pragmatica.
15:37Lo scopriremo nelle prossime 24 ore. Intanto il posizionamento di direttori e commentatori,
15:46anche qui prendiamo due polarità diverse, Sallusti, elogio della deficienza, ci mancava
15:52un dittatore Putin che dà dei deficienti ai leader di alcune delle più antiche democrazie
15:57del mondo. È un po' come se il re degli imbroglioni desse del baro al Papa o se uno stupratore
16:03seriale concedesse patenti di moralità. Qui Sallusti diciamo prende il posizionamento
16:09morale anti Putin. No, dice Belpietro, la colpa è quella degli europei che invece già
16:16sabotarono un accordo che ad avviso di Belpietro era una meraviglia poco dopo l'invasione dell'Ucraina
16:27nel 22. Su questo c'è l'editoriale di Belpietro che si sviluppa a pagina 2. Della medesima
16:37opinione di Belpietro e anche, te la ricordi Elena Basile, è nei commenti del fatto l'occasione
16:46di Istanbul sabotata dagli europei. Ora, da questa nostra irrilevante rassegna ne abbiamo
16:54dette di tutti i colori contro Macron e continueremo a farlo, però francamente lì puoi dire la vanità
17:01di Macron, l'esibizionismo di Macron, il desiderio di fare le cose, ma non è che stia sabotando
17:08l'intesa di Istanbul che andrà bene o andrà male indipendentemente dal trenino di Macron.
17:16Comunque, se per stare tranquilli, dice ma c'è oggi qualcuno che ci dice ma quanto è cattivo
17:21Trump, state tranquilli, timbrano il cartellino. Giuliano Ferrara che lo paragona a Bocassa i
17:26diamanti e c'è, qui dice ma come, i Catarini ti regalano l'aereo, tu usi i fondi federali
17:34per fare delle ulteriori migliorie e poi minacci di tenertelo, ma allora sei Bocassa così
17:41Ferrara. E non è da meno Gianfranco Pasquino in fase aggressiva, non un po' come quei signori
17:50un po' a G che uno incontra al bar e che la mattina già scattano. Incompetente, prepotente,
17:58il micidiale, il riformatore e la conclusione. Resistere a Trump e non lesinare motivate critiche
18:06è patriotticamente doveroso, soprattutto è politicamente indispensabile per porre le
18:11premesse di una strategia diversa. Questo vorremmo dai volenterosi. A Belpietro i volenterosi
18:19pare facciano troppo, a Pasquino pare facciano troppo poco, cioè dovrebbero andare, dove sta
18:25Trump in questo momento? Arriata, andare lì, due schiaffi e va bene. Invece è pugilato
18:34o è wrestling? Pugni veri o pugni simulati? Quello che sta facendo Antonio Tagliani? Non
18:43sapremmo dirlo, però giudicate voi. Ieri Tagliani, interpellato dai gronisti su il fatto
18:49che lui avesse fatto bene, avesse fatto male a partecipare solo online al vertice dei volenterosi
18:55di quando era domenica con Zelensky, Tagliani melipolle con tre parole, chiedete a lei e questa
19:04cosa viene molto valorizzata dai giornali, tra interviste retroscena e addirittura accreditano
19:12un fortissimo nervosismo di Forza Italia. Marco Galluzzo, Corriere, non è ancora una crepa
19:18politica dalla fernesina se affrettano a rimarcare che il rapporto con Meloni è ottimo, improntato
19:23la massima fiducia, senza sfumature. Eppure, per la prima volta da quando è in carica, Tagliani,
19:28ministro e gli esteri mandano una serie di avvertimenti. A suo giudizio non ci si può
19:33allontanare troppo sia dagli alleati europei che da Bruxelles senza rischiare di finire
19:37in un limbo di progressiva irrilevanza che alla fine potrebbe perfino portare Forza Italia
19:42a fare considerazioni più serie sulla permanenza nell'esecutivo. Sono in parte riflessioni private
19:50confidate ai suoi, in parte dichiarazioni pubbliche, quando uno dice un leader ai suoi
19:55è lo stesso Anturagio che poi fa uscire questo dire che c'è una riflessione in corso. La cosa
20:04però trova riscontri, il quotidiano nazionale, Antonella Coppani, Tagliani avverte Meloni sull'Ucraina,
20:12non sto in un governo anti-UE che a Bruxelles circola una battuta velenosa, l'Italia può
20:19diventare una grande Ungheria. E poi ancora, non ha la forma dell'intervista ma ha la forma
20:26di un colloquio, quindi la firma Francesco Becchis è andato a parlare con il ministro
20:32Tagliani e ne ha estratto non un'intervista con domande e risposte ma ci sono dei virgolettati
20:38e poi ha seguito la giornata di Tagliani in serata e rifila un'altra bordata. Chi pensa
20:46di scardinare e distruggere l'Europa fa una scelta scellerata. Io non starei mai in un
20:52governo anti-UE, riprende Becchis, non sono semplici distinguo tra alleati ma vere e proprie
20:59linee divisorie, suscettibili di allargarsi mentre il governo è alle prese con le grandi
21:05crisi internazionali. Meloni lo sa, per questo venerdì ha chiesto compattezza e discrezione
21:10ai vice sull'Ucraina. E se questo accade sui giornali che hanno una posizione intermedia,
21:17Corriere, Quotidiano Nazionale, Messaggero, figurati sui giornali più ostili al governo,
21:22Stampa e Repubblica, la cosa è drammatizzata. Andiamo a vedere la stampa dove c'è un retroscena
21:33di Ilario Lombardo che appunto descrive questa situazione. Addirittura ira di Tagliani,
21:39Italia fuori dai colloqui con Rubio, ira di Tagliani, l'azzurro punge Meloni. E non può
21:47mancare in una giornata come questa il retroscena di Ciliaco su Repubblica. E aspetta che recuperiamo
21:55anche questo. E anche qui, insomma, i toni, eccolo qua. Tagliani segnale su Chieff ora serve
22:00coraggio per essere protagonisti. Non è un ragionamento neutro, anzi è denso di preoccupazioni.
22:08Così questa situazione. Quindi oggi, diciamo, comunque uno la pensi, il lettore ricava la
22:14convinzione che oggi ci sia un problema legato a Forza Italia nel governo. E invece no, ti dicono
22:20i medesimi giornali. Il problema lo crea la Lega. Ora, le carità anche qui, critiche
22:26si possono sempre, ma non è questa la giornata. Peraltro la Lega tiene oggi un consiglio federale
22:33al centro del quale ci saranno i temi della pace fiscale. Cioè, quindi cose anche, a mio
22:39avviso, molto desiderabili dal punto di vista degli cittadini, dei contribuenti. Ma come presenta
22:45le cose la stampa, l'assalto della Lega, l'offensiva su fisco, lavoro e pensioni inquieta
22:52gli alleati del centro-destra. Muro sul Messe. Però qui il muro lo fa il ministro Giorgetti,
22:59che peraltro fa bene ad avviso di chi parla, ma Giorgetti è da sempre portato in palma di
23:05mano dagli stessi che attacchano la Lega. Quindi diciamo, però questa è la cosa che sta
23:11oggi sui giorni. Referendum. Allora, vi dicevo, a noi sembrava troppo poco il mini smarcamento
23:20dei riformisti del PD, però invece a tanti pare moltissimo. E allora ecco il Corriere
23:26della Sera che tiene viva la questione. E oggi dà, diciamo, la reazione della parte Schlein,
23:34quorum, l'appello del centro-sinistra, la nota di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli,
23:40i 19 in piazza. Transennate tutto il 19. Com'è? Se riuniscono Fratoianni, Bonelli, Conte,
23:48ce n'è? E speriamo ci sia anche magico e decisivo in queste cose. Scherziamo. C'è anche
23:54un'intervista, eh, un'intervista boccia, ti cambia la giornata con Maria Teresa Meri.
23:59I referendum difendono diritti, gravi gli inviti all'astenzione. Vabbè, così sulla
24:06stampa invece si valorizza ancora la posizione mezza mezza dei riformisti. Oggi intervistata
24:13non è la Piceno ma la Madia. Diciamo no a tre quesiti antistorici, però non è che dica
24:19no, non ridire la schede. Si consuma un'inutile resa dei voti. Non possiamo tacere noi riformisti,
24:25non possiamo tacere. Vabbè, la Madia non può tacere. Però, non dispiace ai protagonisti
24:32di questo appassionante dibattito, forse la cosa più interessante a noi appare un'altra,
24:37cioè il referendum più sconbiccherato di tutti, più ancora di quelli sul lavoro, cioè
24:42quello sulla cittadinanza, che nel paese record della concessione delle cittadinanze allargherebbe
24:48ancora. Avvenire quotidiano dei Vescovi, che non ha mutato mezza noncia di linea dopo
24:59l'elezione di Prevost e resta zuppiano, zuppista e zuppologo, diciamo, piazza l'editoriale
25:06di Maurizio Ambrosini tutto su il referendum cittadinanza presentato come uno spartiacque
25:12di civiltà. Il referendum è una domanda che poniamo a noi stessi se vogliamo rinchiuderci
25:18in identità nazionale rivolta al passato, oppure declinarla al futuro aperta a una società
25:24multietnica che chiede di essere ricomposti in un orizzonte condiviso.
25:30Sapremmo dire, anche quale sia la connessione con i credenti cattolici italiani, è sicuro
25:38Ambrosini che se va in mezzo alle comunità dei cattolici italiani e dice, guarda che dobbiamo
25:45andare verso un'Italia multietnica, chissà se scoppiano gli applausi, forse no. E queste
25:54cose le spiega bene a tutta la sinistra, secondo me Stefano Folli, nella sua colonna, nel suo
26:01punto, a pagina 17 di Repubblica, e parla della ricetta di Starmer. Dice, guarda che il
26:08primo ministro britannico che è di sinistra ha colto un punto, la gestione dell'immigrazione
26:13è stata troppo timida a sinistra. Il tentativo di Starmer consiste nell'inseguire Farage sul
26:19terreno degli Econ Geniale, appunto la lotta all'immigrazione riportando a sinistra alcune
26:24soluzioni di cui la destra ha fatto proprio i cavalli di battaglia. Certo, siamo lontani
26:29dal rilancio di un progetto socialdemocratico, al momento si tratta di combattere per la sopravvivenza,
26:33Starmer però ha colto un punto. La gestione dell'immigrazione è stata troppo timida a
26:38sinistra e ciò provoca uno slittamento dei consensi verso destra, e lo spiega con nitore
26:44Folli, però bisogna dirlo agli zuppisti di Avvenire.
26:50Va bene, segnalazioni conclusive. Allora, non c'è grande attenzione sui giornali, e questo
26:57è un peccato, fa eccezione un buon articolo, secondo me, di Fabio Amendolara sulla verità,
27:02a pagina 11, per l'audizione in antimafia molto significativa, a mio avviso, di Giuseppe
27:10Redondo e Mario Mori, perseguitati e aggrediti per ali, ma avevano ragione loro, le guide del
27:17Ross dei Carabinieri. Ricorderete il loro dossier in mafia appalti, ciò su cui Falcone
27:26voleva indagare, inchiesta che fu invece, diciamo, variamente fermata in vari passaggi
27:32in Sicilia. Questo hanno ricordato Mori de Dono, scavenando l'ira di Dio dei grillini,
27:39tra i quali c'è, lo sapete, Scarpinato, Caffiero de Rao, tutta la comitiva. Allora, il giornale
27:45da guardare è il fatto quotidiano che con Marco Lillo, ma anche poi con un colloquio
27:52con Scarpinato, reagisce nervosamente, Mori de Dono cercano vendetta verso i magistrati
28:00che li processarono. Ah, quindi non è che bisogna scusarsi con loro che sono stati perseguitati
28:05per 15 anni e invece avevano ragione, no, sono loro che cercano vendetta, questa è la
28:10tesi Scarpinato. E invece Marco Lillo dice, il gran tabù, silenzio sulle stragi del 93.
28:16L'unico obiettivo sembra quello di trovare un nesso tra la bomba di Ieta Melio e la solita
28:21inchiesta mafia appalti. Marco Lillo, ma come la solita inchiesta mafia appalti? È il cuore
28:26della questione. È ciò su cui Falcone voleva indagare e per cui forse è stato ammazzato.
28:32È ciò su cui Borsellino stava pretendo e per cui forse è stato ammazzato. La solita
28:39inchiesta mafia appalti della quale ci fu un'archiviazione rapida e parziale. Mannaggia,
28:46i resti del fatto sono fantastici. Va bene, però non delude neanche il Corriere della Sera.
28:53Allora, chi ha un po' di attenzione alle cose sudafricane sa che oggi c'è una situazione
29:00molto delicata, diciamo diversamente dal passato, cioè una situazione molto delicata
29:06e molto grave a danno della popolazione bianca con espropri, violenze, cioè è una cosa.
29:14E il Corriere della Sera non dirò che se ne compiace, ma Carlo Baroni, siamo nella pagina
29:19dei commenti, Trump, Sudafrica e il razzismo al contrario. Sapete che sono stati, Musk è
29:25sudafricano, sono stati accolti dei sudafricani negli Stati Uniti. Chiamatelo razzismo al contrario
29:32o l'ennesima provocazione di Trump. 59 sudafricani sono stati accolti negli Stati Uniti con lo
29:38stato dei rifugiati. Sono tutti bianchi, discendenti dei coloni olandesi che sbarcarono
29:43nel XVII secolo nel paese africano. Quelli che passarono alla storia come i boeri che modellarono
29:49una nazione, ma furono anche gli architetti dell'apartheid, una minoranza che comandava
29:55e detta la legge. Con la fine del regime di segretazione razziale, la bilancia dei poteri
30:00tra le etnie si è riequilibrata, ma secondo Trump sono adesso i bianchi le vittime di una
30:06nuova discriminazione razziale. No, non secondo Trump. Ci sono espropri e violenze. E non è
30:11che se uno viene espropriato o aggredito oggi bisogna dirgli, eh, ma nel 1700 i tuoi
30:19anni erano figli della mignotta. Però questo fa oggi Baroni sul Corriere della Sina. Complimenti.
30:26Beh, finisce tutto. Fermiamoci prudentemente qui. La puntata di oggi di Occhio al Caffè
30:31ci ritroviamo domani mattina. Non dimenticate di prendere Libero in edicola oppure sito
30:36liberocotidiano.it oppure tramite app. Buona giornata.
30:41Grazie a tutti.

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