Nel corso del suo Pontificato, Papa Francesco ha sorpreso più volte per le sue manifestazioni di umiltà, talvolta infrangendo i protocolli. Nel 2019, ad esempio, si inchinò a baciare i piedi del presidente del Sudan del Sud e dei leader dell’opposizione per invocare la pace nel Paese. Nello stesso anno, a marzo, rifiutò categoricamente il baciamano dei fedeli rompendo una tradizione plurisecolare. In una visita al carcere di Rebibbia a marzo del 2024, invece, Papa Francesco celebrò la messa del Crisma officiando poi il rito della lavanda dei piedi alle detenute. Lungo tutto il suo Pontificato, Francesco ha invocato la pace a Gaza e nella «martoriata Ucraina». Fino alla fine, il Papa non è mai venuto meno, anche nei giorni più difficili, all’appuntamento quotidiano in videochiamata con la parrocchia di Gaza. Negli ultimi giorni di vita, infine, nonostante le condizioni di salute precarie, ha visitato i detenuti del carcere Regina Coeli. Ai giornalisti, con un filo di voce, ha detto: «Mi domando, perché loro e non io?». Qui le reazioni dal mondo alla morte del Pontefice.
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Grazie a tutti
00:30Grazie a tutti
01:00Grazie a tutti