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Trascrizione
00:00Buonasera, buona lunedì e ben ritrovati con il TG Preview di Teletutto, dove approfondiamo
00:17temi e tante questioni che possono esserci utili, come quelle di oggi, dove affronteremo,
00:26visto che mancano ormai due mesi, il referendum di giugno e proveremo a dare una bussola
00:33per orientarsi nei cinque quesiti referendari. Lo facciamo con il professor Mario Gorlani,
00:39docente di diritto pubblico dell'Università degli Studi di Brescia. Buonasera, professor
00:43Gorlani. Buonasera, grazie. E con Mario Bussi, collegato con noi, presidente della Fondazione
00:49Calzari Trebeschi. Buonasera, Bussi. Buonasera e grazie dell'invito. Partiamo cercando di
00:55fare un recap, facciamo un riassunto dei referendum, o almeno quelli che più hanno
01:02inciso nella storia repubblicana italiana fin qui.
01:05Dal 1946 a oggi, il referendum hanno dato voce diretta ai cittadini italiani, decidendo
01:14su monarchia, diritti civili, riforme costituzionali e giustizia. Sono stati in totale 78, di
01:20cui 72 referendum abrogativi, un referendum istituzionale, un referendum di indirizzo
01:25e quattro referendum costituzionali. Ripercorriamo i più importanti. 2 giugno 1946, monarchia
01:32o repubblica. Il referendum che cambiò tutto. L'Italia scelse la repubblica con il 54,3%
01:39dei voti, mettendo fine alla monarchia e aprendo la strada alla Costituzione del 1948.
01:451974, divorzio. Gli italiani furono chiamati a decidere se abrogare la legge sul divorzio.
01:51Vinse il No con quasi il 60%, confermando il diritto alla separazione legale.
01:551981, aborto. Due quesiti tentarono di cancellare o limitare la legge sull'aborto. Ancora una
02:02volta la volontà popolare fu chiara. Il No vinse con il 68%, difendendo la legge 194.
02:091987, stop al nucleare. Pochi mesi dopo Cernobil, tre quesiti referendari misero in discussione
02:15il programma nucleare italiano. Vinsero i Sì con oltre l'80%. Fu lo stop all'energia
02:21nucleare in Italia. 1993, finanziamento pubblico ai partiti.
02:26In piena tangentopoli gli italiani dissero No al finanziamento pubblico con oltre il
02:3190% dei voti. Un messaggio forte contro la corruzione politica.
02:352016, referendum sulla Costituzione. Una riforma ambiziosa. Superamento del bicameralismo perfetto,
02:42taglio dei senatori, semplificazione legislativa. Ma il No vinse con il 59%.
02:472022, riforma della giustizia. Cinque quesiti su consiglio superiore della magistratura,
02:53custodia cautelare, separazione delle carriere e altro ancora. Il referendum fallì per il
02:58mancato raggiungimento del quorum. Affluenza sotto il 21%.
03:02I referendum hanno segnato svolte epocali per l'Italia, tra diritti, riforme e battaglie
03:07civili, ma negli ultimi anni la partecipazione è crollata. E oggi ci si chiede, serve ripensare
03:12questo strumento o basta risvegliarlo?
03:15La partecipazione è uno dei temi che proveremo a trattare anche verso la fine di questo nostro
03:23appuntamento. Conosciamo tanto per le elezioni politiche e amministrative quanto per i referendum.
03:31Saremo chiamati a votare su 5 referendum abrogativi. Il referendum è sostanzialmente
03:46un voto che chiama alle urne tutti gli elettori, ma non per eleggere dei rappresentanti all'interno
03:55del Parlamento o dei consigli regionali, ma per esprimersi su una questione specifica
04:01che riguarda il lavoro, la cittadinanza o altre questioni che sono state ricordate.
04:07L'oggetto specifico della nostra chiamata alle urne di questo giugno sarà un voto per
04:13pronunciarsi su dei quesiti specifici e sulle questioni specifiche che è il proprio di
04:19un referendum.
04:20Quindi sarà un referendum abrogativo, ce ne sono di varie tipologie, può essere confermativo,
04:26può essere consultivo. Ci spieghi un po' cosa vuol dire abrogativo?
04:30Come giustamente detto, nella nostra Costituzione sono previsti due tipologie di referendum.
04:36Il referendum confermativo può essere indetto nell'ambito dei procedimenti di revisione
04:43costituzionale, ne sono stati celebrati 4 nel corso della nostra storia repubblicana,
04:49poi abbiamo avuto degli eventi eccezionali che sono il referendum istituzionale e il
04:53referendum di indirizzo dell'89 rispetto al percorso di integrazione europea, a livello
04:59regionale possiamo avere dei referendum consultivi, a livello statale abbiamo il referendum abrogativo
05:05dell'articolo 75, con cui sostanzialmente viene chiesto ai cittadini, non come avviene
05:11ad esempio negli Stati Uniti, di proporre una nuova legge o di approvare una nuova legge,
05:16ma di contrapporsi al Parlamento e quindi di abrogare una legge che il Parlamento ha
05:23voluto, che ha approvato e fatto entrare in vigore, ma rispetto alla quale si sollecita
05:29un voto per cancellarla, quindi il referendum è abrogativo con questo obiettivo sostanzialmente.
05:35Entriamo allora nei due ambiti di questa tornata referendaria, abbiamo 4 quesiti sul tema del
05:42lavoro e uno invece sul tema della cittadinanza, partirei dai 4 sul lavoro che sono quelli
05:53dove si stanno concentrando in questo momento soprattutto e stanno ponendo l'attenzione
05:57i sindacati. Il referendum si dividono tematicamente in
06:04due blocchi, uno riguarda la cittadinanza e gli altri 4 riguardano il lavoro, sono 4
06:12quesiti abbastanza eterogenei tra di loro, anche se due di questi riguardano decreti
06:19del cosiddetto job act, che sono quelle riforme del mercato del lavoro introdotte all'epoca
06:24del governo Renzi e sostanzialmente mirano in qualche modo a contrastare, a eliminare
06:33parte di quella flessibilità in uscita che aveva contraddistinto quella stagione e quelle
06:40scelte del job act. Uno in particolare mira ad abrogare un intero
06:45decreto attuativo del job act, che è il decreto 23 del 2015, che ha previsto il cosiddetto
06:53contratto a tutte le crescenti e quindi sostanzialmente l'obiettivo di questo referendum, che direi
06:59è probabilmente il più rilevante fra quelli in materia di lavoro, è quello di riampliare
07:07e restituire una maggiore ampezza al diritto del lavoratore ad essere reintegrato nel posto
07:13del lavoro in caso di licenziamento illegittimo, che oggi è stata dal job act un po' diminuita
07:20a favore di una tutela risarcitoria. Gli altri riguardano il contratto a termine
07:28e quindi una più rafforzata motivazione rispetto alla scelta di utilizzare questo strumento,
07:35un altro ancora riguarda i licenziamenti nelle imprese medio piccole, quelle sotto i 15 dipendenti
07:45e un ultimo riguarda la responsabilità del committente rispetto a eventuali infortuni
07:53che possono capitare al dipendente nel corso della sua attività lavorativa, oggi una responsabilità
08:00che farebbe capo soltanto all'appaltatore o allo appaltatore, la volontà del referendum
08:05è quella di estendere questa responsabilità anche al committente, quindi alla proprietà.
08:11E questo è il tema della sicurezza sul lavoro, andrei da Mario Bussi, presidente della fondazione
08:18Calzari Trebeschi, che insieme a tanti altri enti, Fondazione Micheletti, Lampi, Leacli,
08:26Cigiele Cisle e Will daranno vita dal 9 di aprile a un ciclo di incontri che avete intitolato
08:33Quale democrazia? Sì, grazie, abbiamo ritenuto che le riforme
08:41istituzionali proposte dall'attuale maggioranza di governo meritassero un approfondimento
08:49critico e quindi con le associazioni da lei elencate abbiamo costruito questo ciclo di
08:59tre incontri dal titolo Quale democrazia? che gode anche del patrocinio del Comune di
09:05Brescia. Il ciclo è articolato appunto in tre incontri, si comincerà dopo domani, mercoledì
09:129 aprile 2025, ore 18, il tema è l'autonomia differenziata, relatori Francesco Pallante
09:21e Gianfranco Viesti, si proseguirà una settimana dopo, mercoledì 16, sempre alle 18 al San
09:29Barnaba, con la riforma della giustizia, relatori Armando Spadaro e Giuseppe Santalucia. Si
09:37concluderà quindi lunedì 5 maggio, sempre alle 18, sul tema cosiddetto del premierato,
09:45relatori Rosi Bindi e Enrico Grosso.
09:49Senta Professor Bussi, ma per quanto riguarda questa tornata referendaria, voi siete in diversi
09:56enti e associazioni e le chiedo, da una parte come vedete questi referendum e questi quesiti,
10:04dall'altra le chiedo qual è l'azione di sensibilizzazione che state facendo e che risposta avete in questo
10:12momento dai cittadini? Come si è visto dagli enti promotori, noi
10:20abbiamo ritenuto opportuno far partecipare la società civile, far conoscere queste tematiche
10:28che sono particolarmente importanti. La nostra preoccupazione è che il combinato disposto
10:37di queste tre riforme possa ledere alcuni profili della nostra democrazia costituzionale
10:46e introdurre alcuni tratti illiberali, questo vale sia per l'autonomia differenziata che
10:54pure è già stata depotenziata da alcuni interventi della Corte Costituzionale che
11:01segnerebbe, a nostro avviso, il passaggio da un modello cooperativo e solidale a un
11:06modello competitivo e diseguale. Lo stesso si dica della riforma della giustizia che,
11:11riprendendo un tema che ormai ha attraversato il dibattito italiano negli ultimi 30 anni,
11:23vorrebbe introdurre la separazione delle carriere con due CSM con l'intento, a nostro
11:30avviso, di limitare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura e, per terminare, il premierato,
11:37modello che, come è noto, non ha eguali nelle altre democrazie, anche Israele che l'aveva
11:45abbracciato, l'ha ripudiato, che potrebbe segnare la soggezione del Parlamento all'esecutivo
11:52e quindi, in conclusione, per richiamare anche il titolo del nostro ciclo, quale democrazia,
11:59a secondo delle risposte che verranno date a questi temi, si potrebbe determinare una
12:06dicotomia fra la democrazia costituzionale, così come l'abbiamo conosciuta e come è
12:13rappresentata dalla nostra Carta Costituzionale, con una democrazia con tratti forse illiberati,
12:23almeno questa è la nostra ipotesi e intorno a questo abbiamo ritenuto di far dialogare
12:32le varie associazioni e proporre alla cittadinanza un momento di riflessione.
12:37Professor Gorlani, ritorniamo a parlare di questo referendum e di questi quesiti referendari
12:45e abbiamo detto che un ambito è quello del lavoro, l'altro ambito è quello della cittadinanza
12:51e vediamo si sta impegnando molto di più la politica invece su questo quesito.
12:56Il quesito sulla cittadinanza sostanzialmente lo si può sintetizzare dicendo che l'obiettivo
13:04è quello di abbreviare i tempi di residenza legale dello straniero in Italia perché possa
13:13chiedere la cittadinanza. Oggi la legge del 1992 prevede che lo straniero residente non
13:21in Italia, con il concorso di una serie di altri requisiti, possa chiedere dopo dieci
13:27anni di residenza legale in Italia la cittadinanza attraverso un intervento in qualche modo di
13:34ritaglio di diverse disposizioni, l'obiettivo del referendum è di abbreviare questo periodo
13:41a cinque anni sostanzialmente, con il risultato non tanto di riconoscere ad altri un diritto
13:49alla cittadinanza che oggi non avrebbero, quanto di accorciare e ridurre i tempi per
13:55poter arrivare a questo risultato. Che la politica sia interessata molto a questo referendum
14:02è comprensibile tenuto conto che ovviamente il cittadino vota e vota per le elezioni politiche
14:09e quindi potenzialmente può spostare gli equilibri politici all'interno del nostro
14:13paese questo risultato. C'era poi un sesto quesito referendario, l'abbiamo ricordato
14:19in alcuni passaggi, che è quello sull'autonomia differenziata, che è stato bocciato dalla
14:26Corte Costituzionale, vi chiedo perché è stato bocciato questo quesito? Allora, questo
14:33si collega a quello che diceva il Presidente Bussi prima, il referendum è sull'autonomia
14:40differenziata, gli avversari dell'autonomia differenziata avevano emesso in campo due
14:46diverse iniziative, da una parte alcune regioni avevano impugnato sostenendo nell'illegittimità
14:53costituzionale la legge Calderoli e dall'altra parte però era stato anche promosso un referendum
14:59per l'abrogazione della legge Calderoli. La Corte Costituzionale nel novembre con la
15:04sentenza 192 del 2024 ha sostanzialmente dichiarato l'incostituzionalità di parti
15:10molto rilevanti della legge Calderoli e il risultato di quella sentenza ha fatto sì
15:16che oggi quel che resta della legge Calderoli determini un quesito confuso e difficilmente
15:25comprensibile da parte degli elettori, siccome uno dei requisiti di ammissibilità del referendum
15:32è che appunto il quesito consenta l'espressione di un voto omogeneo e chiaro, la scelta della
15:39Corte in questa seconda sentenza è stata dichiarata inammissibile per questo motivo,
15:43perché era venuta a meno la razionalità complessiva del quesito dopo la sua precedente
15:49sentenza di novembre. Le chiedo perché ha fatto passaggio lei se
15:52sempre i quesiti referendari sono poi effettivamente chiari per il cittadino?
15:59Se dovessimo leggere soltanto la formulazione tecnica del quesito la risposta sarebbe ovviamente
16:06no, perché normalmente si domanda l'abrogazione dell'articolo, del comma, della lettera di
16:13parti di un articolo, lo sforzo di chiarezza deriva dal fatto che poi viene dato un titolo
16:20al referendum in modo da renderlo più divulgabile, più comprensibile, dopodiché essendo sempre
16:26più frequente l'utilizzo del referendum manipolativo pur con i limiti che la Corte
16:31ha posto, spesso il risultato del referendum non è così chiaramente comprensibile e coerente
16:39con i propositi come forse viene presentato, quindi che un problema di comunicazione possa
16:44porsi talvolta è assolutamente vero. Le chiedo anche come dal suo punto di vista
16:49il cittadino può in qualche maniera far fronte a questi problemi di comunicazione
16:55e adesso che chi ci ascolta, oltre a chi non ci ascolta perché tutti quelli che possono
17:00andare a votare hanno il dovere, il diritto di andare a votare anche per il referendum
17:04l'8 e il 9 giugno, come fare per in qualche modo informarsi, approfondire su questi quesiti
17:10referendari? Diciamo che oggi il canale naturale di approfondimento
17:17è fondamentalmente Internet, una volta si andava ai comizi, si andava alle conferenze,
17:22oggi si ricorre molto più facilmente a Internet, su Internet si trova veramente di tutto e
17:29forse bisogna fare lo sforzo di selezionare con la giusta attenzione la provenienza del
17:35notizio e l'autorevolezza di chi le spiega, di informazioni però se ne trovano a partire
17:42dal Ministero dell'Interno che pubblica e ha chiarito la razio dei vari quesiti, ma
17:49anche ad esempio in quello dei promotori stessi che spiegano le ragioni in modo tale da potersi
17:54fare un'idea più consapevole che, come giustamente diceva, è una condizione essenziale per partecipare
18:02attivamente alla vita democratica. Professor Bussi, voi organizzerete degli incontri
18:08per parlare di questi referendum sul lavoro e sulla cittadinanza? No, su questi non particolarmente,
18:17se mi è permesso fare un'osservazione direi che relativamente al referendum e all'istituto
18:23del referendum forse è venuto il tempo di interrogarsi su una riforma di alcuni aspetti,
18:31noi dobbiamo partire dalla considerazione che negli ultimi, credo vent'anni, forse una
18:35volta sola si sia raggiunto il quorum e mentre un tempo la partecipazione al voto era talmente
18:43alta per cui i costituenti avevano ipotizzato il 50 più un per cento per stabilire la validità
18:51del referendum, forse con una partecipazione ormai sempre decrescente si potrebbe prendere
18:59in considerazione l'ipotesi presentata da alcuni secondo cui si potrebbe prendere la
19:06percentuale delle ultime elezioni e stabilire che se viene votato il referendum dalla metà
19:15di quella percentuale può essere valido, altrimenti questo strumento così importante
19:21indipendentemente da chi lo propone rischia di essere un'arma spuntata che invece va ancora
19:29valorizzare. Professor Gorlani, effettivamente il quorum è un problema, è vero che ci sono
19:35delle soluzioni, è vero che in altri paesi, in Svizzera, ci sono una serie di referendum
19:40quasi mensili, comunque con una grande frequenza dove arriva la scheda a casa e per posta poi
19:46l'elettore vota, però qua dobbiamo affrontare un problema, all'ultimo referendum poco più
19:52del 20% si erano dato le urne, qual è il termometro per il prossimo referendum? Il
20:01termometro per il prossimo referendum non volge al bello nel senso che oggettivamente
20:11un voto pressoché solitario se si vota in coincidenza con il secondo turno dell'amministrativa
20:17è un problema che riguarda ben pochi comuni per la proroga che è stata data, si vota l'8 e il 9
20:24giugno è difficile immaginare il raggiungimento del quorum. Mi limito a far notare proprio in un
20:29secondo che nel 2016 nel referendum costituzionale e anche nel 2022 nel referendum pure costituzionale
20:37relativo alla riduzione dei numeri parlamentari il quorum fu raggiunto, non serviva ma fu raggiunto
20:42e quindi forse il tema vero è di cercare di concentrare le domande referendarie sulle
20:47grandi questioni perché sulle grandi questioni le persone si mobilitano, su questioni più
20:52tecniche e più minuti invece è molto più difficile raggiungere il quorum. Grazie allora
20:57al professor Mario Gorlani, docente di diritto pubblico dell'università degli studi di Brescia
21:01per essere stato con noi, grazie a Mario Bussi presidente della fondazione Calzari Trebeschi.
21:08Grazie a voi. Noi ci fermiamo qui con il nostro preview,
21:12non l'informazione di Teletutteo, come sempre fra pochi minuti vi aspettiamo nel nostro TG.