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ROMA (ITALPRESS) - L'ambizione del Marocco è diventare “l'hub principale tra l'Europa e il continente africano e, con questo, favorire anche lo sviluppo infrastrutturale e la stabilità del Sahel”. Lo ha detto Armando Barucco, ambasciatore d'Italia in Marocco, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format televisivo dell'agenzia Italpress. Il Marocco è “il Paese più europeo tra i Paesi africani, rappresenta un ponte per le nostre imprese verso il continente africano” ed è “un Paese fondamentale per la stabilità e la conoscenza del Sahel, una delle aree da cui provengono alcune delle principali minacce nei confronti dell'Europa, quindi è un Paese con cui è fondamentale una collaborazione nel settore dell'intelligence e della sicurezza”.

sat/mrv

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Trascrizione
00:00Ora sentiamo l'ambasciatore dell'Italia in Marocco che è collegato con noi ovviamente
00:09da Rabat. Insomma oggi i collegamenti si fanno diciamo con il sistema webinar che ci permette
00:15finalmente di raggiungere tutti da tutte le parti. Armando Barucco buongiorno grazie di
00:20essere con noi. Buongiorno Dottor Bracchino e grazie mille a voi per l'ospitalità. Allora
00:27io le faccio una domanda che è simile alla prima che ho fatto a Youssef Balla rovesciata
00:34dal punto di vista. Sono due paesi in Italia in Marocco che hanno praticamente, e Balla
00:39ce l'ha ricordato, 200 anni anche formalizzati di buoni rapporti diplomatici, li chiamiamo
00:46bilaterali, partenariato. Vuol dire che c'è un ottimo scambio fra due paesi da tutti
00:52i punti di vista politico, economico e delle persone che è la cosa che noi dobbiamo sempre
00:59mettere in questo rilevo. Allora qual è il suo punto di vista su questo anche nell'ottica
01:05del lavoro che fa l'ambasciata italiana Rabat? Giustamente il collega Balla ha ricordato
01:14i primi rapporti che sono stati liti formalmente con il Regno di Sardegna e quindi l'occasione
01:21dell'anniversario dei due secoli, ma in realtà il rapporto tra Italia e Marocco ha una solidità,
01:29una forza eccetera che comunque risiede nei millenni. Per darle un esempio, ma non voglio
01:36neanche dilungarmi troppo perché questo lo lasciamo agli appassionati di storia, c'erano
01:41rapporti consolidati con la Repubblica Marinare, con tutte le nostre signorie e in particolare
01:46con il Gran Ducato di Toscana. Per darle un'idea, se uno fa un giro del Marocco e vede i principali
01:51monumenti riconosce il Marmo di Carrara. C'erano rapporti talmente sviluppati all'interno durante
01:58il Rinascimento per cui sostanzialmente il Marmo di Carrara veniva scambiato sulla base
02:04di convenzioni e accordi con lo zucchero. A un certo punto le abitudini alimentari cambiano
02:11e il Marocco era uno dei principali produttori al mondo di esportatori di zucchero, quindi è una
02:16storia antichissima senza tornare indietro addirittura all'epoca romana e a tutti i siti
02:21che ci sono in Marocco. Ed è una storia molto presente anche per i marocchini, ma è molto
02:26presente per una caratteristica dello stato marocchino. Il Marocco è uno degli stati più
02:30antichi del mondo, ha una continuità straordinaria di struttura statale e parte dall'Ottocento
02:36dopo Cristo e nei secoli nel rapporto con l'Italia anche attraverso per esempio grandi istituzioni
02:43come l'Università Carawin di Fes, che è la più antica università del mondo, e i rapporti di questa
02:49università con alcuni dei principali atenei italiani hanno comunque consolidato una conoscenza
02:54reciproca. C'è un tessuto di relazioni che parla verso sé. Certo, parlando appunto del
03:04lavoro dell'ambasciata italiana Araba, adesso anche qui dovremmo affondare nella storia,
03:09cerco di fare un quadro della contemporaneità, quanti sono gli italiani che compongono la
03:17nostra comunità in Marocco e chi sono? Perché una volta erano anche loro un po' emigrati,
03:21oggi sono i molti imprenditori che vengono lì, poi ora parliamo dei rapporti commerciali e del
03:25piano Mattei. Guardi, parlando appunto del lavoro dell'ambasciata, in realtà del quadro strategico
03:34innanzitutto che pregge le relazioni tra i due paesi, noi abbiamo un quadro strategico
03:40abbastanza consolidato, con la dichiarazione sul partenato strategico dimensionale del 2019,
03:46poi il piano d'azione approvato nel 2020 e poi, importantissimo, l'incontro, primo dopo tantissimi
03:52anni, tra il capo del governo marocchino e il capo del governo italiano, la Cisa Gannouche e Giorgio
03:58Danilo, che è stata la base appunto per il piano Mattei in Marocco, di cui parteremo dopo. Come dice
04:04lei i numeri sono importantissimi e io in realtà, avendo per qualche periodo collaborato col
04:10ministro Andreatta, una delle cose che diceva sempre Andreatta, ditemi i numeri e io capirò
04:16meglio la realtà. Allora, la comunità italiana in Marocco, stiamo parlando di circa 6.000-7.000
04:22persone registrate all'area, più o meno 6.700-6.800. Quella che è straordinaria ed è una parte ormai
04:30essenziale della nostra società, è un patrimonio del nostro paese, è la comunità marocchina in
04:36Italia e parliamo di 400.000 residenti legali, parliamo di 250.000 doppia nazionalità che ogni
04:44anno si arriscano di altre 25-30.000 naturalizzazioni, quindi ci troviamo di fronte a due società che
04:52sono fortemente integrate ed è tra l'altro uno degli esempi di integrazione nel nostro paese,
04:58ma in realtà in Europa, quello della comunità marocchina è tra i migliori usciti dell'Europa,
05:02è un esempio anche per altri paesi in cui la comunità marocchina ha un problema di integrazione.
05:08Import-export, tocchiamo anche questo qui con un po' di numeri, l'Italia è il quarto mercato
05:19di destinazione, ogni tanto vede le disi e si impasticcono anche negli anche o meno esperti,
05:24insomma dell'export del Marocco, è il settimo paese fornitore, quindi abbiamo già una cosa,
05:30si può migliorare ancora, penso di sì, no? Assolutamente, si può migliorare in tutti i
05:35campi della nostra relazione con il Marocco, tra l'altro prima di passare alla parte economica,
05:40mi permette al più solito di spiegare qual è la natura del paese. Io lo consiglio del
05:48paese più europeo tra i paesi africani e tra i paesi dell'area americana, chiunque sia venuto
05:53poi in Marocco si rende conto di questa realtà e rappresenta un vero ponte per le nostre imprese,
05:59per il nostro paese verso il continente africano, ma poi è un paese fondamentale per la stabilità
06:06e la conoscenza che ha di un'area come il Sahel, che è una delle aree da cui provengono forse
06:11alcune delle principali minacce di confronto dell'Europa, quindi è un paese col quale una
06:16collaborazione nel settore dell'intelligenza, della sicurezza eccetera eccetera è fondamentale.
06:21Dal punto di vista, lo dico, di quello che riguarda appunto le immagini di cooperazione
06:29nel settore economico commerciale, noi abbiamo avuto un imbalzo straordinario in epoca post-covid,
06:33per cui abbiamo avuto circa il più 27% degli scambi nel 2021 e poi più o meno lo stesso nel
06:422025. Adesso stiamo consolidando quello che c'è, ci sono delle opportunità straordinarie che sono
06:48collegate ai grandi investimenti infrastrutturali e ad alcuni dei progetti appunto lanciati da
06:55Samuel VI e dal governo marocchino nella prospettiva dell'ospitalità dei campionati
07:02mondiali del 2030, ma in realtà nell'ambizione del Marocco di essere appunto hub principale
07:09tra l'Europa e il continente africano e con questo favorire anche lo sminto infrastrutturale
07:17e la stabilità dell'aereo. Tra i settori, le cito solo i settori principali dove potremmo,
07:22noi stiamo già lavorando, il Marocco sta attraversando una transizione da paese agricolo
07:29a grande paese industriale, abbiamo gli hub fortissimi italiani in tutto il sistema industriale,
07:34per esempio nell'automobile, ma anche nel trattamento del postale. E poi c'è tutto il
07:38tema delle grandi infrastrutture, l'alta velocità ferroviare e le grandi infrastrutture che riguardano
07:44la lotta contro la siccità e quindi il campo di desalinizzazione eccetera eccetera. Bene,
07:49abbiamo parlato anche un po' con Balla di questo processo di modernizzazione del paese,
07:54l'ultima domanda io la farò, corro un po' perché purtroppo il tempo è sempre tiranno e le cose sono
07:58belle da analizzare e da dire, quindi io mi ci vorrei soffermare, ma insomma prima di parlare
08:04della Green Economy, ne parliamo per ultimo, ne parlo del piano Mattei, non nel suo complesso,
08:09tanto l'abbiamo affrontato tante volte in nostri format, l'ho affrontato anche con Balla,
08:12io l'ho detto, l'ho citato anche i Minniti, Presidente di Fondazione Meddoro, non solo
08:17le istituzioni politiche e la volontà di questo governo e anche dell'appoggio dell'Europa su
08:22questo piano Mattei, della geopolitica del Mediterraneo, lo scambio energetico, ma anche
08:26di uno scambio economico profondo, c'è un tema secondo me che viene sottolineato poco, anche che
08:32nel piano Mattei è previsto un criterio di formazione tra i due paesi, che serve molto a
08:38creare anche le classi dirigenti, questo lo diciamo per non parlare sempre di immigrazione
08:42in una maniera un po' per quanto sia un tema che qui non voglio toccare, un tema grande,
08:47un tema complesso, allora io ho preso due appunti, glielo voglio dire, che il piano Mattei lo vede
08:52ovviamente il Marocco fra le parti di primo piano e si è focalizzato inizialmente su
08:58nove paesi africani tra cui il Regno del Marocco, nove paesi è un continente enorme, lo scorso
09:03ottobre il piano è stato presentato, è la sua presenza, oltre che a quelle dei rappresentanti
09:08di Palazzo Chigi e Fanesina, al Summit World Power 2X, forse l'evento principale che si
09:14tiene in Marocco sulla transizione energetica, in quell'occasione è stato annunciato il
09:18primo corso manageriale di alto livello sulle energie da fonti rinnovabili e transizione
09:23energetica, tenuto poi a ottobre sempre del 24 penso all'Università Mohammed VI Politecnico
09:29di Benguerire in Marocco, insomma l'ho voluto dire precisamente perché so che la riguarda
09:34e so che è un tema a cui tiene molto, perché se ne parla poco della parte della formazione
09:39del piano Mattei che invece è fondamentale.
09:42Grazie, la ringrazio molto perché questa è una delle cose forse, appunto l'attuazione
09:48del piano Mattei Marocco è la stessa concezione dei progetti prioritari del piano Marocco,
09:54è giusto ricordare che abbiamo un altro progetto prioritario molto interessante con l'associazione
10:00Mama Sofia e il ministro del Ministero della Sanità marocchina, ed è basato sulle cure
10:05a distanza e quindi la collaborazione tra imprese e ospedali italiani e imprese e ospedali
10:10marocchini per assicurare una maggiore distanza, anche quello è un progetto molto molto bello,
10:16però andando sul tema della formazione e appunto sul progetto che abbiamo sviluppato
10:20insieme al Politecnico Mohammed VI che aggiungo è una delle università di assoluta eccellenza
10:26nel continente africano, senza dubbio l'università di eccellenza in Marocco ma è una delle
10:32università anche più conosciute con progetti nel continente africano, è un'iniziativa
10:38che abbiamo realizzato con la collaborazione tutta sotto la regia di Palazzo Titti e del coordinatore
10:46del piano Mattei ed è un progetto nel quale dall'inizio e forse la particolarità di questo
10:56progetto in Marocco è che è un progetto che si rivolge non solo agli esperti giovani marocchini
11:03ma si rivolge a tutto il continente africano e in particolare il primo progetto, quello che
11:10abbiamo lanciato è solamente la prima fase, adesso stiamo elaborando la successiva fase
11:15in cui le attività dovrebbero essere quadruplicate o addirittura quintuplicate sempre presso la
11:21monesis, per darle solo delle scelte visto che abbiamo tutti e due i numeri abbiamo avuto circa
11:2645-46 quadri elevati di circa 15-16 paesi africani e quindi questa secondo me è la
11:34dimensione sulla quale dobbiamo veramente lavorare e favorire questo ruolo che al quale il Marocco
11:40aspira di hub tra Europa e Africa e farlo diventare veramente l'hub dove si prepara
11:46la transizione energetica del continente africano. Sono molto contento di avermi dato queste notizie
11:51e noi siamo un'agenzia di stampa, le veicoliamo quindi non solo al Marocco come ponte o porta
11:57fra Africa e Europa in senso geopolitico ma anche in senso, se me lo concede, di flussi
12:02intellettuali perché se questa porta è aperta tutta l'Africa fa un lavoro non solo su quella
12:07fascia della Nordafrica ma su tutto un continente molto complesso. Senta l'ultima domanda, da quello
12:13che dice lei a quello che ci ha detto Youssef Bala abbiamo svecchiato l'immagine tradizionale
12:18un po' inconscia, un po' pigra del Marocco come paese arretrato, è un paese che si sta
12:23modernizzando, investe in tutti i campi che abbiamo detto, infrastrutture, energia, tecnologia
12:30della comunicazione, formazione ma anche sulle energie rinnovabili, sulle nuove energie green
12:37economy. Secondo una recente classifica di Ernst & Young, una classifica autoreva, il
12:42Marocco è il sedicesimo mercato al mondo per attrattività nel settore delle rinnovabili
12:47il primo in Africa. Anche questo è un motivo di scambio enorme no? Io le aggiungo un dato,
12:55noi italiani abbiamo occupato una posizione importantissima in questo settore con Enel
13:00Green Power. Enel Green Power è stata per vari anni il principale investitore privato nel settore
13:08delle rinnovabili qui in Marocco realizzando 5 impianti eolisi soprattutto e poi anche un
13:13impianto solare. Una delle questioni di fondo è comprendere, e questo è anche un appello che
13:20rivolga tutti gli imprenditori interessati, è comprendere che nel settore delle rinnovabili
13:25il Marocco è la serie A. Quando si viene a giocare in Marocco bisogna venire appunto a giocare con il
13:31nostro aiuto, il sostegno di tutto il sistema d'Italia che è qui presente e aggiungo che Marocco
13:37è tra i pochissimi paesi per i quali l'Italia ha deciso di aprire anche un ufficio di cassa
13:44dei prestiti, uno di sase e aprirà prossimamente anche un ufficio di sinistra. Quindi c'è tutto
13:50un sistema che è in grado di favorire anche questa collaborazione nel settore delle rinnovabili ma
13:55con la comprensione che innanzitutto dobbiamo continuare a fare le ottime cose che abbiamo già
14:00fatto in passato con Enel Green Power o anche nel settore dell'automotiva per altri settori,
14:06ma capire che appunto ci troviamo in un sistema estremamente competitivo nel quale tra l'altro
14:12come in tantissimi paesi, ma ancora di più in un paese così aperto e così competitivo,
14:17ancora di più serve la capacità di costruire alleanze, di comprendere appunto gli attori
14:24che abbiamo di fronte e appunto di puntare all'eccellenza che è quello per il quale
14:27alla fine noi siamo più riconosciuti al pensare.

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