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VENEZIA (ITALPRESS) - "C'è una dicotomia tra la legge nazionale e la legge regionale, quindi stiamo facendo un approfondimento
giuridico. La legge regionale prevede solo la convocazione nella finestra primaverile quindi non dà la possibilità di una finestra
autunnale. Stiamo facendo le verifiche giuridiche, serenamente, per capire quale sia la norma prevalente che ci debba guidare, se
sarà autunno invece che primavera. Le elezioni in primavera permetterebbero di risparmiare molti soldi perché si voterebbe
anche per le comunali. Il comune di Venezia ad esempio e altri enti andranno al voto nella primavera del 2026". Così il
presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
f29/mgg/gtr

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Trascrizione
00:00C'è una dicotomia tra quello che prevede la legge regionale del Veneto che prevede un'unica convocazione primaverile e quello che dovrebbe essere una convocazione prevista allo scadere dei 5 anni che è in autunno.
00:19Stiamo facendo le verifiche giuridiche nella totale serenità per capire quale sia la norma prevalente che ci debba guidare nella convocazione delle urne.
00:29Se sarà autunno piuttosto che primavera.
00:31Direi che primavera sarebbe migliore semplicemente per un fatto perché si andrebbe a spendere molti milioni di meno visto considerato che tutti gli altri enti eletti assieme a questa Regione, faccio l'esempio del Comune di Venezia, vanno al voto esattamente a maggio del 2026, esattamente ovviamente molti mesi dopo la Regione Veneto.

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