«Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia». La premier Giorgia Meloni, in conclusione della sua replica ha citato alcuni «passi salienti» del Manifesto di Ventotene «a beneficio di chi ci guarda da casa e per chi non dovesse averlo mai letto»: «La rivoluzione europea, perrispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista»; «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso». Dopo la lettura, rivolgendosi alle opposizioni ha aggiunto:«Non mi è chiarissima neanche la vostra idea di Europa, perché nella manifestazione di sabato a piazza del Popolo e anche in quest'aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene: spero non l'abbiano mai letto, perché l'alternativa sarebbe spaventosa», ha esordito in questa risposta Meloni, «contenta» di «citare testualmente» alcuni passaggi del testo scritto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi.
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NovitàTrascrizione
00:00chiedo scusa, a Piazza del Popolo e anche in quest'Aula è stato richiamato da moltissimi
00:06partecipanti il Manifesto di Ventotene.
00:09Ora, io spero che tutte queste persone in realtà non abbiano mai letto il Manifesto
00:14di Ventotene, perché l'alternativa sarebbe francamente spaventosa, però a beneficio
00:19di chi ci guarda da casa e di chi non dovesse averlo mai letto, io sono contenta di citare
00:27testualmente alcuni passi salienti del Manifesto di Ventotene.
00:31Cito, primo, la rivoluzione europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista
00:38e fino a qui, vabbè.
00:39La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta e stesa caso per caso.
00:45Potete commentare dopo, onorevole Fornaro, onorevole Provenzano, lasciate finire la
00:58Presidente del Consiglio, avrete possibilità di parlare più tardi e lo sapete e quindi
01:06eventualmente lo fate con modo più tardi, per cortesia facciamo finire la Presidente
01:13del Consiglio.
01:14La metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria e
01:21il Manifesto conclude che esso, il partito rivoluzionario, attinge la visione e la sicurezza
01:29di quel che va fatto non da una preventiva consacrazione da parte dell'ancora inesistente
01:35volontà popolare, ma nella sua coscienza di rappresentare le esigenze profonde della
01:39società moderna.
01:40Da in tal modo le prime direttive del nuovo ordine, la prima disciplina sociale alle
01:48nuove masse, attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo Stato
01:56e attorno a esso la nuova democrazia.
01:58Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia.