Rašid Nikolić, marionettista rom torinese nato nel 1989 in Bosnia da una famiglia mista di etnia rom, si fa portavoce della battaglia contro la canzone Altalena Boys di Lucio Corsi, cantautore diventato famoso con il brano Volevo essere un duro arrivato secondo a Sanremo. «I Rom non rubano i bambini. Quello che viene raccontato è privo di fondamento. Non solo, il termine "zingaro" viene usato come dispregiativo. Per questo siamo preoccupati di come queste parole vengano usate nel testo Altalena Boy di Lucio Corsi e chiediamo che il brano venga cambiato o ritirato». (Floriana Rullo)
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NovitàTrascrizione
00:00c'è chi dice lo hanno preso gli zingari e lo hanno portato in un campo fuori
00:04Roma. Che problema c'è in queste testa? Nel testo Altalena Boi di Lucio Corsi
00:08se vogliamo partire anche solo dal termine zingaro è un dispregiativo ed è
00:12un termine che non arriva dalla nostra lingua e non a partire dalla cultura
00:15rom ma è stato qualcosa che ci è stato imposto ed è un termine che arriva
00:19dalla schiavitù che i rom, la cultura romanì, l'identità romanì ha subito per
00:23500 anni nei principati danubiani e infatti il termine zingaro vuol dire
00:27letteralmente schiavo. Il termine giusto che vuole essere generale, il grande
00:31contenitore è rom mentre invece le sottocaste principali sono rom, sinti,
00:36kalè, manouche e romaniciasse e questi sono i termini più adatti nostri per
00:39riferirsi a noi. L'altro problema grosso anche in questo
00:42testo è che parlando di un bambino che è sparito si accusano i rom di averlo
00:47preso e di averlo portato in un campo fuori Roma. Questa cosa del furto dei
00:51bambini che i rom rubano i bambini insieme al nomadismo sono due grandi
00:55bulgie che le società occidentali hanno costruito per giustificare
01:00semplicemente tutte le leggi e le persecuzioni che abbiamo subito. Però se
01:03guardiamo il resto della canzone è evidente che parla una persona che
01:07riporta le dicerie, i racconti di altre persone quindi è una sorta di racconta
01:12storia, una favola, è chiaro che non sono le idee, i pensieri di Lucio. Invece no,
01:17non è così. Se Lucio Corsi che è un artista e quindi ha la responsabilità di
01:21comunicare con il suo proprio pubblico decide di riportare senza nessuna
01:25decostruzione, senza nessuna analisi e senza nessuna critica quello che è uno
01:29stereotipo sul mondo Roma facendo finta che non abitiamo in un mondo in cui i
01:33romano siano gli ultimi degli ultimi nella società senza pensare che il
01:36pubblico le possa decostruire da sole e mettendole in bocca uno dei suoi
01:40personaggi semplicemente usando il c'è chi dice. Questo non
01:44deresponsabilizza Lucio Corsi dal fatto di aver scelto di prendere questo
01:47stereotipo e riportarlo esattamente così come è. Tu hai identificato questa
01:51canzone, poi hai scritto una lettera e che poi è stata firmata da diverse
01:55persone, poi la lettera è stata mandata a una serie di persone come Lucio oppure
02:00i suoi collaboratori eccetera. Finora non è arrivata nessuna risposta? No, abbiamo
02:05scritto un primo richiamo in PEC cercando di prendere attenzione di Lucio
02:09al suo management, insomma tutto quello che sta intorno a lui il 26 febbraio, un
02:14secondo richiamo il 4 marzo e oggi non abbiamo ricevuto nessun tipo di risposta
02:18e quindi procediamo con pubblicare la lettera e chiedere formalmente che
02:23vengano prese dei provvedimenti. Cosa dovrebbe fare Lucio per cambiare la
02:28situazione, per soddisfare la vostra richiesta? Adesso tra pochi giorni parte
02:32anche il suo tour, tra l'altro totalmente sold out. Quello che vorremmo noi le
02:38richieste che abbiamo proposto sono di riconoscere il problema, di rimediare
02:43cioè assicurandoci principalmente proprio per il tour che questa canzone non venga
02:47cantata negli stadi e che non venga normalizzato che migliaia di persone
02:51cantino tutti insieme, che gli zingari rubano i bambini e li portano ai campi
02:55fuori Roma.