Sono arrivati con la carriola e hanno consegnato nelle mani del presidente regionale Michele de Pascale 20.000 firme raccolte tra gli alluvionati di Faenza. A due anni dall'alluvione che ha colpito la Romagna i residenti tornano a fare sentire la loro voce con un nuovo appello alla politica. Appello che è stato ascoltato oggi da de Pascale e dal commissario straordinario Fabrizio Curcio, che hanno incontrato per circa un'ora la delegazione del comitato Borgo Alluvionato negli uffici della Regione a Bologna. Con loro anche il sindaco di Faenza, Massimo Isola. Toni cordiali, anche se fermi, al termine del colloquio. «È una grandissima responsabilità per me- ha detto de Pascale accogliendo i plichi con le sottoscrizioni al piano terra della torre della giunta- ma fare una firma verso una istituzione vuole dire da qualche parte avere una speranza che quell'istituzione dia una risposta». Perché, sottolinea il governatore Pd, «quando non si ha una speranza che quella istituzione dia una risposta non si raccoglie neanche delle firme, se lo fai vuol dire che dentro di te hai la speranza che le cose cambino. Dopo tanti mesi non è scontato». «Spero di potervi restituire queste firme all'inaugurazione della prima cassa di espansione», ha concluso poi de Pascale sempre rivolto agli esponenti del comitato.L'obiettivo della Regione è realizzare le prime casse di espansione già nel 2026. «Se non ci dovessero essere aggravi burocratici, il nostro obiettivo è fare le progettazioni nel 2025 e far partire i cantieri nel 2026», se serve anticipando i fondi come Regione. Di sicuro l'intenzione è quella di «mettere tutta l'energia e tutta la determinazione possibile perché la prima cassa di espansione la si faccia nel tempo più breve possibile. E poi la seconda, poi la terza, poi la quarta e la quinta. Poi non so quando ci potremo fermare, perché il rischio idrogeologico è un rischio molto significativo e io penso veramente che noi per dieci anni dovremo ogni anno fare opere di messa in sicurezza nel territorio». «Aspettiamo questo appuntamento», gli hanno risposto i residenti del faentino, arrivati in Regione in felpa gialla e la consapevolezza di rappresentare le preoccupazioni e le istanze di 20.000 concittadini. Coloro che hanno firmato la petizione «Chiedono la messa in sicurezza, chiedono che non si facciano altre chiacchiere e altre perdite di tempo. Perché il messaggio è chiaro, sull'asta del Lamone e del Marzeno il pericolo è ormai continuo, con tempi di ritorno di pochi mesi, non si parla più di anni», dice al termine dell'incontro Danilo Montevecchi del comitato.
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00:00La voglio prendere in questo senso, è una grandissima responsabilità per me, però fare una firma verso un'istituzione
00:06significa da qualche parte avere la speranza che quell'istituzione dia una risposta,
00:10perché quando uno non ha più speranza che una istituzione dia una risposta non raccoglie neanche le firme,
00:18perché comunque le firme servono a stimolare qualcuno, quindi se stimoli qualcuno è perché dentro di te è la speranza che le cose cambino
00:25e quindi noi vogliamo prendere sia la grande responsabilità che ci date, ma anche il fatto che vi rivolgiate alle istituzioni per avere una risposta,
00:33che dopo tanti mesi non è scontata.
00:35Anche in modo civile, credo che ci sia riconosciuto.
00:38No, no, però ripeto, grazie.
00:41Me ne dicono di molte peggio tanti miei amici, no no, ma tanti miei amici nella vita privata,
00:46so il clima che c'è a Faenza e ripeto sia per me che Fabrizio, per tutta la regione mia romana,
00:53il sindaco è un po' firmo, un po' i firmatari, un po' i destinatari.
01:00Un po' gli tocchi possiamo lasciare.
01:02Le prendo io, serve uno che alla fine le tiene, le tengo io e spero di potervele restituire
01:09all'atto di inaugurazione della prima cassa di espansione.
01:14Grazie.
01:15Speriamo questo appuntamento.
01:17Nelle zone di maggiore criticità, oggi stiamo fronteggiando la zona con maggiore criticità
01:24di tutta l'Emilia Romagna, abbiamo già le aree identificate, siamo già a conoscenza
01:30che in alcuni casi c'è disponibilità dei proprietari a non andare magari a un ricorso
01:36o comunque a cause, ma all'acquisizione come è avvenuto nel caso del comune di Faenza.
01:41Abbiamo già a bilancio le risorse per fare le progettazioni e abbiamo già detto che
01:46sebbene le risorse del decreto partano nel 27, noi siamo nelle disponibilità di anticiparle
01:52nel 26.
01:53Quindi se non ci dovessero essere aggravi burocratici, noi i cantieri, il nostro obiettivo
02:00è far ripartire nel 26 e quindi nel 25 fare le progettazioni, nel 26 fare i cantieri.
02:04Chiaro che è una promessa giurata nel sangue, in questo momento è l'idea di mettere tutta
02:11l'energia e tutta la determinazione possibile perché la prima cassa si faccia nel tempo più
02:16breve possibile, poi la seconda, poi la terza, poi la quarta e poi la quinta e poi non so
02:20quando ci potremo fermare perché il rischio idrogeologico è un rischio molto significativo
02:25e io penso veramente che noi per dieci anni dovremo ogni anno fare opere di messa in sicurezza
02:30nel territorio, ma le prime le dobbiamo vedere subito, non fra dieci anni ovviamente.
02:34Grazie a tutti.