L'Oasi Naturale di Castel Romano: quella che era una grande area abbandonata oggi è una grande Oasi. Questo è il sogno realizzato da Castel Romano Designer Outlet, che ha acquisito nel 2002 e riqualificato la grande zona verde adiacente alla zona di parcheggio, restituendo valore a tutte le sue preziose caratteristiche di biodiversità. Un grande investimento a favore dell’ambiente e del territorio in linea con i principi di sostenibilità del gruppo McArthurGlen e realizzato in stretta collaborazione con WWF Italia, che oggi mette a disposizione di tutti i visitatori una magnifica area verde dove è possibile vivere la natura imparando a conoscerla e a rispettarla.
L’Oasi Affiliata WWF di Castel Romano si estende per circa 11 ettari nella Riserva Naturale Decima-Malafede. Al suo interno si snodano più di 2 km di sentieri dove gli interventi di conservazione sono mirati alla tutela del paesaggio agrario tipico della campagna romana, alternato a zone boschive di rilevante interesse naturalistico. La conformazione dell’Oasi è tale da consentire una buona diversità di ecosistemi, passando dalla prateria umida alla foresta mediterranea a cui si aggiungono aree appositamente create per incrementare la presenza di specie impollinatrici.
L’Oasi Affiliata WWF di Castel Romano si estende per circa 11 ettari nella Riserva Naturale Decima-Malafede. Al suo interno si snodano più di 2 km di sentieri dove gli interventi di conservazione sono mirati alla tutela del paesaggio agrario tipico della campagna romana, alternato a zone boschive di rilevante interesse naturalistico. La conformazione dell’Oasi è tale da consentire una buona diversità di ecosistemi, passando dalla prateria umida alla foresta mediterranea a cui si aggiungono aree appositamente create per incrementare la presenza di specie impollinatrici.
Categoria
📺
TVTrascrizione
00:00:00URBIS
00:00:02Storie e volti della città eterna
00:00:05Con Massimiliano Cacciotti
00:00:30Benvenuti, benvenuti su URBIS
00:00:44Storie e volti della città eterna
00:00:46Oggi la storia che raccontiamo
00:00:49è la storia di un'oasi naturale
00:00:52Un'oasi che compie un anno
00:00:54nata ai confini
00:00:55tra Roma e Pomezia
00:00:57Uno non pensa che la natura
00:01:01possa essere così rigogliosa
00:01:03all'interno di una città
00:01:05di una metropoli come Roma
00:01:06e invece questo è possibile
00:01:08ed è possibile a due passi
00:01:10da un centro commerciale
00:01:12e da un famoso centro di divertimenti
00:01:15Proprio qui è nata un'oasi di 13 ettari
00:01:1911 che per un anno hanno vissuto
00:01:22e 2 ettari di nuovo parco
00:01:24che proprio oggi vengono inaugurati
00:01:27Bene, andiamo a scoprire insieme
00:01:29questa oasi che mette insieme
00:01:32pubblico e privato
00:01:34WWF e Castel Romano
00:01:37Grazie a tutti
00:01:39Grazie a tutti
00:01:40Grazie a tutti
00:02:10E allora amici di Urbis
00:02:14Eccoci qui nell'area umida
00:02:16dell'oasi naturalistica
00:02:18affiliata a WWF di Castel Romano
00:02:20insieme a colui che in un certo senso
00:02:23ha ideato questo progetto meraviglioso
00:02:25Il papà
00:02:25Il papà
00:02:26Allora, papà
00:02:27Come questo figlio
00:02:29Come sta andando?
00:02:30Come sta crescendo?
00:02:31Sta crescendo bene
00:02:33Devo dire è passato già un anno
00:02:36Abbiamo visto quest'oasi crescere di giorno in giorno
00:02:40Ed è sempre un piacere vedere famiglie con bambini
00:02:44giocare nella playground
00:02:46persone portare a spasso i cani
00:02:50o le scolaresche venire a visitare l'oasi durante la settimana
00:02:55È una bella scommessa
00:02:56ancora tutta da vincere
00:02:59ma vediamo che i numeri stanno dalla nostra parte
00:03:03abbiamo visto che in soli otto mesi
00:03:06da aprile a dicembre
00:03:08ci hanno visitato oltre 130.000 persone
00:03:10quindi un grande successo
00:03:13francamente inaspettato
00:03:15quindi siamo fiduciosi
00:03:17abbiamo preparato un bel programma
00:03:19per quest'anno
00:03:20per questa stagione di primavera e estate
00:03:22con tante visite guidate gratuite
00:03:25nei weekend
00:03:26con i laboratori per i bambini
00:03:29organizzando anche tante visite
00:03:31per le scolaresche
00:03:34fino alla fine della stagione
00:03:36Ecco, ma ovviamente uno
00:03:38non può non fare la domanda
00:03:41come è venuto in mente
00:03:42vicino a un centro commerciale
00:03:45di creare un'oasi naturalistica
00:03:47È un'idea nata diciamo di corsa
00:03:49perché il sottoscritto
00:03:51ama andare a correre ogni tanto in pausa pranzo
00:03:53mi sono imbattuto nelle mie passeggiate
00:03:56in questa bellissima area
00:03:58per cui ho verificato
00:04:00insieme alla collega Letizio Bianchetti
00:04:03del Fasiliti
00:04:04che è un po' la responsabile di queste aree
00:04:07di chi fosse questa zona bellissima
00:04:11ma sconosciuta
00:04:12e abbiamo visto che era nostra
00:04:15era già, devo dire, il merito di Mercartur
00:04:17vent'anni fa
00:04:18quando era stata acquisita quest'area
00:04:20che era, pensate, una discarica abusiva
00:04:22era stata già tutta bonificata
00:04:24e ripiantumata a macchia mediterranea
00:04:26nel giro di vent'anni
00:04:26la natura ha preso quello che era già suo una volta
00:04:30quindi l'idea è stata semplicemente
00:04:32di renderla fruibile per tutti
00:04:34quindi abbiamo contattato il WWF
00:04:35che, devo dire, è stato entusiasta del progetto
00:04:39ci ha messo a disposizione il suo NAO
00:04:41e i suoi progettisti
00:04:42ne abbiamo investito, grazie al gruppo Mercartur
00:04:44oltre mezzo milione di euro
00:04:46per la trasformazione di quest'area
00:04:49e dopo circa un anno di lavori
00:04:50eccoci qua
00:04:52con questa oasi di oltre 11 ettari
00:04:56aperta a tutti
00:04:57ecco, e adesso
00:04:59in cosa consiste l'impegno del WWF
00:05:02e in cosa consiste invece
00:05:03l'impegno diretto di Mercartur?
00:05:05l'impegno del WWF ovviamente
00:05:06è quello di preservare
00:05:08e cercare di migliorare
00:05:10questa bellissima area
00:05:12e fare divulgazione
00:05:15quindi far conoscere ai visitatori
00:05:18il plus di quest'area
00:05:21e cercare di preservarla
00:05:23l'impegno di Mercartur
00:05:24anche lì è mantenerla
00:05:26e renderla fruibile a tutti quanti
00:05:29dando dei servizi
00:05:32e il nostro obiettivo
00:05:33è quello di mantenerla sempre gratuita
00:05:35aperta a tutti
00:05:36tutti i giorni dell'anno
00:05:37ecco, c'è anche un progetto di sviluppo
00:05:39c'è nuove iniziative
00:05:40nuove aree che magari verranno aperte al pubblico
00:05:42proprio oggi inauguriamo due nuovi ettari
00:05:44sono quelli più vicini alla pontina
00:05:48che hanno stato oggetto
00:05:48di un importante incendio di anni fa
00:05:50sul consiglio del WWF
00:05:51li abbiamo mantenuti chiusi
00:05:52proprio per consentire
00:05:53alla natura di riformarsi
00:05:55di ricrescere
00:05:56adesso abbiamo ulteriori due ettari
00:05:59tutti da visitare
00:06:00a livello di attività
00:06:01come avevo già detto
00:06:03facciamo nel weekend
00:06:04le visite gratuite
00:06:05che si possono prenotare
00:06:06dal nostro sito internet
00:06:09abbiamo una bella mostra
00:06:12di dinosauri
00:06:13a dimensione naturale
00:06:14quindi passeggiando
00:06:15ti puoi imbattere
00:06:16un T-Rex di 5 metri
00:06:17e poi abbiamo
00:06:20tante altre iniziative
00:06:22di divulgazione
00:06:23che si svolgono poi
00:06:24durante l'anno
00:06:25ma potete trovare tutto
00:06:26appunto sul nostro sito
00:06:28allora grazie mille
00:06:30grazie a voi
00:06:30e noi adesso andiamo
00:06:31a cercare questo T-Rex
00:06:33e a scoprire
00:06:34questi due ettari
00:06:35ancora mai visti
00:06:38da nessuno
00:06:38buona passeggiata
00:06:39musica
00:06:55musica
00:06:56Amici di Urbis, siamo qui con Silvia del WWF che adesso ci accompagnerà all'interno del bosco
00:07:21dei 13 ettari, ex 11, da oggi ce ne sono due in più, dell'oasi affiliata a WWF di Castel Romano.
00:07:32Allora, intanto cosa significa essere una guida all'interno di questa oasi e accompagnare anche scolaresche,
00:07:42tutti 130.000 persone, non poche.
00:07:45Non le ho accompagnate tutte io, però sicuramente è l'occasione per fare divulgazione, sensibilizzare
00:07:52su quelle che sono le tematiche che stanno più a cuore al WWF, quindi salvaguardia e soprattutto
00:07:58comportamenti corretti rispetto a quelli che sono gli ambienti naturali.
00:08:04Ecco, quali sono le caratteristiche e le particolarità di questa oasi?
00:08:07A questa oasi ha diversi ambienti, abbiamo tutta l'area boschiva con un percorso un po' più lungo
00:08:14in cui ci si immerge completamente nella natura e ci si dimentica di avere a pochi passi un ambiente
00:08:20più urbano, più industrializzato. Abbiamo uno stagno, quindi un'area umida, le arnie con le api
00:08:28e anche oggi abbiamo inaugurato questa nuova area che abbiamo chiamato percorso Prateria
00:08:33dove ricorda un po' i campi elisi del gladiatore come abita.
00:08:39Dove tra l'altro c'è una fenice che è risorsa dalle proprie steneri.
00:08:44Esatto.
00:08:44E si tratta di?
00:08:46Una quercia, una quercia centenaria, abbiamo stimato quasi 200 anni e una fenice perché
00:08:55quell'area è purtroppo stata oggetto di incendi ma questa fenice ha perdurato, questa quercia
00:09:03è riuscita a sopravvivere e se si ha la fortuna di osservarla una parte infatti più scura
00:09:10ormai purtroppo morta e invece una parte che sta rifiorendo e quindi rinascendo come una fenice.
00:09:15E oggi ci accompagnerai a vedere tutti questi luoghi?
00:09:18Esatto.
00:09:19Allora cominciamo ad andare, ti seguo.
00:09:22Grazie.
00:09:45Questa è la nuova area che è stata oggi inaugurata, abbiamo aperto qui il percorso Prateria,
00:10:05come vedete è un ambiente completamente diverso rispetto al percorso nel bosco, abbiamo questa
00:10:12caratteristica di avere diverse tipologie proprio di habitat e la vera protagonista di
00:10:20questo lato, di questa parte dell'oasi è questa quercia che è stata richiamata, nominata la fenice
00:10:28perché la fenice perché tutta quest'area purtroppo è bruciata, si vede anche da alcuni alberi
00:10:33ma la stessa quercia ha un ramo morto, secco, mentre si sta riprendendo dall'altro lato, quindi
00:10:43è come se stesse un po' ritornando a vivere, per questo è stata intitolata la fenice.
00:10:50È una quercia secolare, è stato stimato che ha circa 200 anni ed è un cerro, quindi
00:10:56è ancora un'altra tipologia di quercia, abbiamo visto la sughera, abbiamo parlato della roverella,
00:11:01questo è ancora un'altra, il cerno e quindi è stata creata questo percorso Prateria
00:11:05anche per dare risalto a questa quercia centenaria, millenaria un po', ancora no, speriamo ci
00:11:12sarà ancora fra 800 anni.
00:11:31Come vedete sono diverse le aree all'interno dell'oasi affiliata a WWF di Castel Romano,
00:11:57il sentiero nel bosco, il bosco dei corali, il labirinto di piante melifere, tutti luoghi
00:12:05che scopriremo ancora meglio insieme fra pochissimo, solo pochi istanti e poi torniamo qui su Urbis.
00:12:27Grazie a tutti!
00:12:35Grazie a tutti!
00:12:42Grazie a tutti!
00:13:12Grazie a tutti!
00:13:42Grazie a tutti!
00:14:12Grazie a tutti!
00:14:42No, no, forse troppo, questo è figlio di un sogno e c'è stato il coinvolgimento attivo
00:14:52da parte di tantissimi stakeholder, i nostri investitori, la municipalità, il WWF, Roma
00:14:59Natura da soli, noi non saremmo riusciti a creare questo.
00:15:02e oggi inauguriamo la terza fase, un pochino di soddisfazione però ce l'abbiamo perché abbiamo ridato alla comunità
00:15:1113 ettari di terreno devastato dall'immondizia, dall'incuria, dagli sversamenti, reso fruibile 365 giorni l'anno perché questo essendo un oasi in realtà cambia ogni stagione, cambia ogni 15 giorni quando passeggiamo vediamo che qualcosa è cambiato e quindi un'opportunità
00:15:41di coniugare di coniugare shopping e un incontro con i ranocchi del mare, le api.
00:15:51Noi produciamo il miele.
00:15:52Noi produciamo il miele.
00:15:53Ecco, questa unione fra shopping e api, fra shopping e ranocchi è un qualcosa di assolutamente particolare, so che all'inizio avete incontrato anche delle perplessità da parte di chi doveva finanziare e sostenervi in questo progetto.
00:16:08Sì, questo progetto è costato alla fine centinaia di mila euro, moltissimi, e ovviamente per una società che sviluppa centri commerciali, quando abbiamo proposto questo asset che è fuori dal nostro core business, un po' li abbiamo destabilizzati.
00:16:28Sì, però eravamo stati talmente convincenti a trasmettere il nostro sogno, la nostra volontà, che abbiamo detto, beh, facciamolo in tre fasi, così ammortizziamo la spesa, vediamo prima come funziona.
00:16:39L'anno scorso abbiamo avuto 130.000 visite, mal contate, e questo è un grandissimo successo perché non abbiamo investito in termini di marketing come facciamo per tutto l'anno per i negozi.
00:16:53e per i negozi dovete vivere un po' da sola, e 130.000 persone in un anno, più tolti, giorni di pioggia, giorni delle scuole, è un bel successo.
00:17:04Un successo assoluto, un successo che poi ha portato anche alla produzione di maglie, che forse, non so se ne avete fatte 130.000 o qualcosa di meno.
00:17:12No, non abbiamo investito.
00:17:13Ah, di più, va dire.
00:17:14Di più, produttiamo miele, produciamo 100 kg di miele l'anno, più o meno, con un'azienda del territorio.
00:17:21Quindi è possibile poi anche acquistare i prodotti.
00:17:24È possibile acquistare, abbiamo un po' di gadget, tazze, blocnotes, questo per dare un po' di supporto, di merchandising all'oasi,
00:17:35che però, il cui ricavato, va al WWF.
00:17:39Ecco, visto il successo della vostra oasi, c'è stato qualcuno che ha cominciato a pensare di imitarvi, di creare altre oasi sparse in giro per l'Italia e per il mondo?
00:17:49Questo mi farebbe molto piacere, perché noi siamo sorpresi noi stessi del successo e di come funziona questo combo,
00:17:58e ci farebbe piacere se qualcun altro ci seguisse, però al momento non credo.
00:18:05Bene, e invece i vostri progetti di sviluppo dell'oasi?
00:18:08I nostri progetti di sviluppo sono quelli di integrare, intanto va fatta la manutenzione, va fatta 12 mesi l'anno.
00:18:15Certo, immagino che non sia una cosa semplice.
00:18:18No, su 13 ettari comincia ad essere abbastanza impegnativo.
00:18:21Abbiamo sempre la manutenzione, che non facciamo noi però, delle armi e delle api.
00:18:29Ci affidiamo ad un'azienda del territorio del nono municipio, perché lì ci vanno gli specialisti, ovviamente.
00:18:36Ogni anno modifichiamo i tracciati e aggiungiamo qualcosa di diverso.
00:18:40Lì in fondo, dall'altra parte, per esempio, c'è un percorso sensoriale, dove i bambini si tolgono le scarpe e ad occhi chiusi cercano di capire su cosa stanno camminando.
00:18:52Quindi quello lo allargheremo, lo faremo più ampio.
00:18:56Abbiamo piantato 7.000 alberi da quando abbiamo iniziato questi lavori e abbiamo in previsione di piantarne tipo altri 1.500.
00:19:05Questo per favorire il lavoro delle api, che devono trovare fiori diversi per almeno 11-10 metri d'anno.
00:19:16Allora, parlava di percorsi sensoriali.
00:19:18Una cosa importante da dire è che questa oasi, a differenza di altre oasi WWF, è un'oasi fruibile tranquillamente dalle famiglie e anche da persone portatrici di handicap.
00:19:30Anche da persone portatrici di handicap nei percorsi, diciamo, quelli a livello orizzontale.
00:19:37Poi se si scende sotto, lì no, lì serve un minimo di capacità e di agilità, soprattutto perché si scende quasi 30 metri sotto il livello stradale.
00:19:50Lì sotto non si sentono rumori, non si sente rumore della puntina, non si sente niente, sembra proprio che sono in un bosco.
00:19:57Ecco, infatti questa è la meraviglia dell'oasi, cioè si è a due passi dalla città, a due passi da una delle grandi strade.
00:20:06Noi stessi siamo stupiti alle volte quando andiamo giù.
00:20:11Allora, intanto grazie, grazie per questa meraviglia, meraviglia che andremo adesso a scoprire ancora meglio insieme.
00:20:17Allora, intanto grazie a tutti.
00:20:47Eccoci qui, immersi nella natura dell'oasi di Castel Romano, insieme a colui che ha progettato e realizzato questa oasi.
00:21:01E questo dell'oasi è un posto straordinario perché concilia la meraviglia del shopping, del glamour, dell'outlet con però un'oasi naturalistica.
00:21:11E questo è davvero un evento eccezionale in un posto così strategico come quello appunto di Roma.
00:21:17Ecco, quali sono state le difficoltà nel realizzare, ideare e progettare questo luogo, questo spazio?
00:21:24Un'oasi non è un giardino, è un luogo speciale dove tutto ciò che accade nella natura deve diventare un luogo appunto estremamente apprezzabile dal punto di vista anche degli altri esseri che partecipano all'interno dell'oasi, che non sono solo gli esseri umani evidentemente.
00:21:40Quindi praticamente la difficoltà è quella di rendere fruibile lo spazio ma al tempo stesso salvaguardando le varie specie naturali che sono presenti.
00:21:50Assolutamente, se considerate che questa oasi ha oltre 900 specie, la riserva naturale di Decima Malafede per un'estensione di 6.000 ettari e noi ci troviamo nella proprietà di MacArthur & Glen che è 11 ettari di superficie tutta accessibile a un pubblico, dovete immaginarvi, oceanico.
00:22:08L'anno scorso ha avuto oltre 4 milioni e mezzo di visitatori, nessuna oasi in Italia ha un pubblico, un parterre di persone così esteso, tanto che un'oasi di questo tipo deve appunto avere la forza di poter invitare centinaia di migliaia di persone a poter godere di questo appunto, questo luogo che è un luogo speciale ma anche molto delicato.
00:22:31Senso per questo disturbare gli animali che vivono qui?
00:22:35Assolutamente, pensate anche a una cosa molto divertente che quando l'oasi va a riposo la sera escono lupi, cinghiali, ci sono moltissimi istrici, cioè tutti gli animali che tendenzialmente stanno nella parte più boschiva durante il giorno, la notte pascolano anche all'interno dell'oasi.
00:22:54Questo per noi è un valore, per il gruppo Mercarture and Grand certamente questo dato è un dato di grande valore e di grande preziosità.
00:23:02Qual è il luogo all'interno della struttura più di prestigio, diciamo così, da un punto di vista anche dell'architettura naturale?
00:23:14Allora, questo dove siamo adesso è un punto del tutto speciale perché è una parte con la parte degli stagni, con la parte delle praterie umide, che è stata ovviamente tutta generata ex novo.
00:23:26Era una prateria, un pianoro fondamentalmente, abitato da praterie e sono stati costruiti degli stagni, piantate numerose decine di migliaia di arbusti, moltissimi alberi.
00:23:37E ovviamente è un luogo speciale proprio perché ha l'acqua, l'acqua come sappiamo è un attrattore, è un potenziometro diciamo di biodiversità e quindi questo senz'altro è un luogo speciale.
00:23:46Però tutte le aree dell'oasi hanno ognuna di queste una caratteristica specifica.
00:23:52Ad esempio c'è la playground che è un'area, ad esempio, dedicata ai bambini dove però i giochi non avvengono all'interno di una protezione tipica delle aree urbane,
00:24:00ma avvengono all'interno di erba che è lasciata andare, fioriture, dove ci sono anche possibili imprevisti, che però anche in questo caso devono essere accolti come un valore e non come un disvalore.
00:24:13Ecco, proprio a proposito di questo, l'ultima domanda, per quanto riguarda la manutenzione dell'area, quali sono le caratteristiche e anche le eventuali difficoltà?
00:24:22Assolutamente, questa è una domanda secondo noi importantissima perché, come vedete in quest'area dove siamo, molte praterie sono lasciate andare.
00:24:31Dove le persone stazionano c'è l'area picnic, vengono fatti degli sfacci selettivi più, diciamo, legati a una manutenzione assidua.
00:24:39Tutte le altre aree la vegetazione viene lasciata andare perché nel lasciare andare la vegetazione c'è la fioritura, c'è il tipo di lavorazione che le piante erbace producono sulla terra,
00:24:49aumenta la permeabilità, aumenta la complicità e anche la complessità ecologica.
00:24:54Quindi tutti questi elementi che fanno parte di una manutenzione che non è quella del giardino, ma è quella dell'oasi,
00:25:01che sono due cose molto diverse, dove nel giardino noi controlliamo tutti gli aspetti, l'irrigazione, la luce.
00:25:08Nell'oasi noi cerchiamo invece di quasi stare molto timidi e siamo noi gli osservatori, anche perché in questo momento noi siamo una delle 900 specie che appartengono all'oasi
00:25:19e questo è il piano, se volete, anche un po' rivoluzionario della gestione di uno spazio come questo.
00:25:25E il nostro viaggio all'interno dell'oasi WWF di Castel Romano prosegue, siamo qui nell'area umida e ci ritroverete fra pochi secondi, solo pochi istanti,
00:25:37però torniamo qui su Urbis.
00:25:38Urbis
00:25:41Storie e volti della città eterna
00:25:45Con Massimiliano Cacciotti
00:25:47Con Massimiliano Cacciotti
00:26:17Con Massimiliano Cacciotti
00:26:47E come vedete la puntata di oggi è una puntata veramente speciale di Urbis alle mie spalle.
00:27:04Non trovate i soliti studi di Radio Roma ma un'oasi naturale, l'oasi di Castel Romano ha due passi fra Roma e Pomezia all'interno di uno spazio rigenerato grazie alla collaborazione fra il WWF e McArthur.
00:27:26Questa si nasce un anno fa, è stata inaugurata un anno fa, ma questi terreni sono stati comprati vent'anni fa perché qui si trovava una discarica.
00:27:37Una discarica quindi per vent'anni è stato necessario dare il tempo alla natura di riprendersi il suo spazio.
00:27:43Quindi quello che vedete è un'opera che dura nel tempo, abbiamo in qualche modo coadiuato anche alla ristrutturazione e all'integrazione delle piante che sono tipiche della macchia mediterranea e anche con delle installazioni di tassette nido.
00:28:03Questa non l'apriremo per rispetto delle specie che vi abitano ma sappiamo qui che c'è, se sentite, anidificato una cincia allegra.
00:28:14Io sono Marco, sono un apicoltore da ormai una decina di anni, gestisco alveari nella campagna romana.
00:28:20Qui abbiamo un apiario che abbiamo installato circa un anno e mezzo fa e sono cinque alveari, cinque arnie e si trovano benissimo, essendo questa una zona di macchia mediterranea, quindi veramente molto ricca dal punto di vista floristico, sia nettarifero che polinifero.
00:28:38E infatti sono api che corrono, cioè nel senso che hanno un fortissimo sviluppo noto rispetto ad alveari che si trovano un po' più in altre zone con clima meno mediterraneo.
00:28:51Un po' di numeri, in ogni alveare ci possono essere fino a 80.000 api, la maggior parte delle quali sono femmine operaie, sono tutte sorelle, figlie della stessa regina.
00:29:05In un alveare c'è solo una peregina, che qui in questa immagine possiamo vedere come sono diverse.
00:29:13La peregina è molto più grande rispetto all'operaia, ha un addome molto più lungo, questo perché deve contenere tante uova.
00:29:21Pensate, ne può deporre fino a 2.000 al giorno, è la sua principale attività, e può produrre due tipi di uova.
00:29:30Le uova, che sarebbe questo, questo piccolo fagiolino bianco, o le uova che daranno vita a femmine, quindi o reggini o operaie, oppure uova non fecondate che daranno vita ai fuchi, che sono i maschi delle api, che però vediamo solo durante la bella stagione.
00:29:48Questo perché i maschi sono fortemente dipendenti dalle operaie, quella delle api è una società fortemente matriarcale, i fuchi non hanno per esempio il pungiglione per difendersi o difendere la colonia,
00:30:03non hanno un apparato boccale con questa proboscidina, la ligula che hanno le operaie per succhiare il nettare dai fiori, o il miele dal fondo delle cellette.
00:30:13Quindi devono essere le operie, le api nutrici, a nutrirli.
00:30:17E poi quando arriva l'inverno smettono di essere allevati dalle operaie i fuchi, e quelli rimanenti vengono anche scacciati via dall'alveare,
00:30:28e quindi moriranno sicuramente di età, di freddo, di mancanza di risorse.
00:30:34Qui si vede bene, questo è un favo di cera che hanno costruito loro, e si vede la differenza delle cellette.
00:30:43Ci sono alcune cellette un po' più grandi e alcune un po' più piccole, quelle più grandi sono proprio quelle dei fuchi, dei maschi.
00:30:49Questa differenza sia in dimensione ma anche in angolazione, fa sì che la regina quando va a deporre l'uovo,
00:31:01nella cella più grande depone un uovo maschile, mentre nella cella più piccola, da operaia, depone un uovo femminile.
00:31:10Immaginate che le api stanno, sono magari 60.000, 80.000 api al buio che devono comunicare e riescono a coordinarsi perfettamente, no?
00:31:20Immaginate 60.000 persone in una stanza buia che si devono organizzare e parlare, sarebbe impossibile.
00:31:27Però le api riescono senza neanche utilizzare il linguaggio.
00:31:30Abbiamo però ultimamente anche dei problemi, ci sono dei predatori che vengono da fuori e dei parassiti.
00:31:36I principali nemici delle api adesso sono questo calabrone qui, che è la Vespa Orientalis,
00:31:45che è un calabrone dalle dimensioni simili a quello del calabrone europeo, la Vespa Crabro,
00:31:52che però il nostro calabrone in realtà non è un problema per le api, perché una famiglia, un alveare forte, si sa difendere da solo.
00:31:58Anzi, il calabrone europeo fa un lavoro di spazzino, raccoglie le api morenti, insomma, esercita anche selezione naturale.
00:32:07La Vespa Orientalis, come la Vespa Velotina, invece, cacciano in maniera diversa e le api faticano a contrastarle,
00:32:15perché non si sono coevolute con questi predatori e quindi possono portare anche al collasso degli alveari.
00:32:23La chimica e il feromonio è sicuramente il modo più importante che hanno le api per comunicare.
00:32:27Un altro modo è la danza.
00:32:29Queste danze fatte a otto sono dei modi per dirsi, le bottinatrici tornano nell'alveare,
00:32:38devono dire alle altre api dove le devono andare per trovare fiori, acqua, polline, tutte le risorse di cui hanno bisogno.
00:32:43E lo fanno attraverso queste danze, queste danze a otto in cui vibrano, poi tornano indietro e fanno una specie di otto.
00:32:52Più la vibrazione è forte e lunga, più la fonte è tarifera, i fiori saranno lontani.
00:32:59E loro utilizzano questa danza con una triangolazione, tre punti di riferimento, l'arnia, il sole e dove devono andare i fiori, per esempio.
00:33:09E in questo modo riescono ad orientarsi nello spazio e a dire alle altre api dove devono andare.
00:33:15Questo anche grazie al fatto che loro vedono i colori, infatti le arnie sono colorate proprio per questo motivo qua.
00:33:23E a volte faccio anche dei disegni, delle forme sulle arnie per aiutarle a non sbagliare casa quando rientrano, a orientarsi meglio.
00:33:33Riescono a vedere quasi tutti i colori, tranne anche l'infrarosso, tranne il rosso, il rosso non lo vedono tanto bene.
00:33:39E il verde sembra che lo vedano come una specie di grigio, in modo che i fiori risaltino in maniera più vivace su uno sfondo più, diciamo, debole rispetto al verde brillante.
00:33:57Quindi sì, un altro problema grande per le api è la varroa, ovviamente, che è un parassito che è arrivato una trentina di anni fa dall'Asia.
00:34:07Che è questo acaro qui, sono questi acari, che si trovano, si possono vedere proprio sulle api, come in questo caso, ma soprattutto nella covata.
00:34:18Questa è una pupa, cioè lo stato successivo alla larva.
00:34:22E cosa fa la varroa?
00:34:23Questo acaro, appena prima che le api chiudono l'opercolo, chiudono la celletta con l'opercolo, no?
00:34:28Quindi per avviare la metamorfosi, hanno nutrito la larva.
00:34:32Quando la larva si deve trasformare in pupa, chiudono la cella con un tappo di cera e proprio in quel momento lei si va a infilare dentro.
00:34:40Avendo il corpo così schiacciato, si nasconde molto bene e per le api è molto difficile scrollarla via, cacciarla via.
00:34:48E questo parassita, questo acaro, succhia tutta una parte grassa delle api, le indebolisce e inocula dei virus.
00:34:54Dei virus che poi fanno nascere le api deformi, diciamo, accorciano molto la vita delle api e quindi allunga poi l'alveare con l'assa.
00:35:03E quindi è un bel problema da ormai anni.
00:35:10Questa varroa viveva su un'altra specie di ape e poi ha fatto il salto di specie.
00:35:15L'altra ape, asiatica, non aveva problemi perché si è coevoluta, ma le nostre api, l'apis mellifera, quella da miele,
00:35:25che poi è l'ape più utilizzata, cioè l'apis mellifera, l'igustica, la razza italiana è una delle più utilizzate al mondo
00:35:31e ha dei problemi, non riesce a difendersi.
00:35:35Quindi quello che bisogna fare è eseguire tutta una serie di tecniche e di trattamenti
00:35:39per cercare di mantenere bassa la popolazione, l'infestazione di questo parassita per le api.
00:35:47E da un po' di anni si è capito come fare, si sta ancora cercando di studiare,
00:35:52ma ai primi tempi che arrivò non si capiva cosa stava succedendo e infatti ci fu una grande moria di api.
00:35:59Poi gli apicoltori hanno capito cosa stava succedendo e hanno trovato dei sistemi per fronteggiarla.
00:36:06Il millefiori raccoglie semplicemente i nettari di una zona
00:36:11ed è interessante perché se lo faccio qui o lo produco a 3 km di distanza può cambiare il millefiori
00:36:17perché le api volano per un raggio circa di 3 km
00:36:21e quindi descrive molto bene un territorio perché è una combinazione unica di fiori di quel posto là.
00:36:27Quindi il millefiori è molto interessante.
00:36:30In Italia sono stati descritti almeno 50 mieli diversi, monoflora,
00:36:38questo perché abbiamo un territorio estremamente vario dal punto di vista ambientale
00:36:42e quindi ne deriva una grande ricchezza floristica e tanti tipi di mieli,
00:36:47tutti molto diversi, cristallizzano in maniera diversa,
00:36:52si possono anche fare dei corsi di analisi sensoriali del miele, sono interessanti,
00:36:55un po' come si fa con il vino.
00:37:00Chiaramente se io voglio fare un monoflora ho due possibilità,
00:37:03o ho le api stanziali come queste, fisse in un punto
00:37:06e devo assicurarmi che vicino ci sia un bosco o una fioritura abbastanza importante
00:37:11di quella monoflora che voglio fare.
00:37:14Voglio fare l'acacia, deve esserci un bosco di acacia vicino.
00:37:17Oppure le devo portare le api, quindi di notte si trasportano le api di notte
00:37:23perché non volano, quindi non rischiamo di perdere le bottinatrici che sono in volo
00:37:29e quella si chiama invece apicoltura nomade,
00:37:32quindi si portano le api sulle postazioni dove sappiamo che ci sono queste fioriture importanti.
00:37:38Mettiamo il melario appena il fiore si apre,
00:37:41il melario sarebbe la parte più alta dell'arnia, quella cassettina più piccola
00:37:45che si va a mettere solo quando c'è la raccolta del miele
00:37:49e appena la fioritura finisce si porta via il melario.
00:37:54Essendo fioriture molto importanti le api andranno quasi solo lì
00:37:57e quindi avremo una buona certezza di avere un monoflora abbastanza puro.
00:38:04Il nostro viaggio all'interno dell'oasi affiliata WWF di Castel Romano
00:38:10prosegue, scopriremo altri aspetti di questo luogo meraviglioso
00:38:14ma lo faremo fra pochissimo, solo pochi istanti
00:38:17e poi torniamo qui su Urbis.
00:38:40Grazie per la visione!
00:39:10Per quanto questa possa sembrare un semplice prato
00:39:24nasconde un tesoro che è questa orchidea qui.
00:39:29Questa è un'orchidea spontanea
00:39:31e il fatto che qui cresca un'orchidea spontanea
00:39:34ha dell'incredibile perché sono degli indicatori ambientali le orchidee
00:39:39quindi sta a significare non solo che adesso il terreno è favorevole alla crescita dell'orchidea
00:39:44ma questo tipo di orchidea ha bisogno di tanto tempo per poter crescere
00:39:48quindi vuol dire che l'opera di riqualificazione che è durata decenni
00:39:51ha effettivamente creato un terreno favorevole a un certo tipo di piante spontanee.
00:39:57L'orchidea ha questa specie che si chiama serapide lingua
00:40:02perché ha una forma che sembra effettivamente una linguaccia
00:40:06e gli insetti, perché le orchidee sono senza nettare
00:40:10gli insetti entrano dentro questa infiorescenza così particolare
00:40:15che vengono attratte di solito da degli odori
00:40:19si chiama mimetismo
00:40:21per cui alcune specie di insetti entrano ingannate dall'orchidea
00:40:27per poi uscire col polline
00:40:29l'orchidea lo utilizza per andare poi a farsi trasportare
00:40:33da quella che viene detta in pollinazione zoocora
00:40:35quindi attraverso gli insetti.
00:40:38Qui vicino invece abbiamo quello che chiamiamo
00:40:41il giardino dei cento coralli
00:40:45Ah, questi sono i cento coralli
00:41:00sono alberi di corbezzolo
00:41:05chiamati coralli
00:41:07perché hanno un po' voluto giocare
00:41:09un po' così sulla fantasia e romanticismo
00:41:11ma c'è un significato ovviamente
00:41:12gli alberi più giovani
00:41:15questi arbusti ancora non si possono definire alberi
00:41:17hanno questo tipo di corteccia
00:41:19che poi andrà perduta
00:41:21per favorire una corteccia più liscia e rossa
00:41:24che ricorda vagamente effettivamente il corallo
00:41:28ma c'è anche un altro significato
00:41:30che ancora prima della presenza dell'uomo
00:41:33ancora prima della presenza di dinosauri
00:41:34qui era tutto mare
00:41:36c'era il mare
00:41:37il Circeo era un'isola
00:41:40e quindi a rievocare
00:41:42quei tempi antichi
00:41:43questa cosa del giardino dei cento coralli
00:41:46il corbezzolo inoltre
00:41:47a parte che il frutto è buonissimo
00:41:49si mangia
00:41:50ci si fanno le marmellate
00:41:51per i maggiorenni anche distillati
00:41:54liquori, vino frizzante
00:41:55quindi ha vari utilizzi
00:41:56il corbezzolo è anche considerato
00:41:59la pianta d'Italia
00:42:00Pasquali fece un ode al corbezzolo addirittura
00:42:03perché foglie verdi
00:42:05fusto o anche frutto rosso
00:42:08e il fiore
00:42:09indovinate di che colore è?
00:42:10bianco
00:42:11quindi la pianta d'Italia
00:42:13conosciuta per questo
00:42:14e quindi la pianta d'Italia
00:42:20iscriviti al corbezzolo addirittura
00:42:22e quindi la pianta d'Italia
00:42:24è la pianta d'Italia
00:42:26è la pianta d'Italia
00:42:28e quindi la pianta d'Italia
00:42:30è la pianta d'Italia
00:42:34e quindi la pianta d'Italia
00:42:36è la pianta d'Italia
00:42:38e quindi la pianta d'Italia
00:42:40è la pianta d'Italia
00:42:42quindi la pianta d'Italia
00:42:43è la pianta d'Italia
00:42:44liana
00:42:44il traline
00:42:45è la pianta d'Italia
00:42:48sempre
00:42:50il cuore
00:42:51e poi
00:42:52è la pianta d'Italia
00:42:52è la pianta d'Italia
00:42:52amici di urbis tutto quello che stiamo vedendo oggi all'interno dell'oasi affiliata vvf di
00:43:16castello romano non sarebbe stato possibile senza appunto il vvf e qui francesco marcone
00:43:24rappresentanza intanto questa particolarità delle oasi affiliate vvf allora questo è un programma
00:43:31che abbiamo creato tempo fa ci abbiamo investito tanto in quanto dalla strategia nazionale della
00:43:39biodiversità ricordiamo che entro il 2030 lo stato membro in tutta europa così come l'italia abbiamo
00:43:44un obbligo un nostro diciamo così contributo per salvare tutta la biodiversità italiana ovvero
00:43:49entro il 2030 dobbiamo raggiungere il 30 per cento di superficie protetta ad oggi siamo circa al 21
00:43:55per cento e da uno studio condotto con tanti altri partner internazionali sappiamo che il 60 per cento
00:44:00dentro queste aree è gestione da privati quindi per noi come dire il ruolo del privato svolge un ruolo
00:44:05molto molto importante per il raggiungimento di questo obiettivo ed ecco che nasce il progetto
00:44:09cose affidate cioè la relazione tra una proprietà che ha scelto in maniera lungivinante di destinare
00:44:14una porzione della propria del proprio diciamo di patrimonio naturalistico a una vocazione
00:44:19totalmente diciamo così promozionale per il grande pubblico ma soprattutto di tutela di quello che
00:44:23rappresenta abita a te specie questo bellissimo scorcio di biodiversità
00:44:27questo progetto è per voi un sostegno un aiuto visto che c'è un'azienda privata che in qualche
00:44:35modo tutela l'ambiente oppure crea anche delle difficoltà non avendo una gestione diretta allora
00:44:42dal punto di vista gestionale la responsabilità è del privato che sotto legge da del bwf decide
00:44:48di diciamo così avviare determinati tipi di percorsi sia gestionali dell'oasi quindi della
00:44:53manutenzione oggi avete visto come ben tenuto diciamo così il prato pascolo no soltanto una
00:44:58piccola porzione viene gestita per la sentiristica tutto il resto è per le api per gli impollinatori
00:45:03ecco avere una guida che ti indirizza di come gestire questa attività è sicuramente importante
00:45:08per la proprietà stessa dell'outlet nell'altra parte c'è tutta una promozione di eventi e di
00:45:14attività che vengono fatte col grande pubblico visite liquidate quindi da quel punto di vista è un
00:45:18impegno ovviamente economico che si in qualche modo responsabilmente si fa carico della proprietà
00:45:22per noi è importante perché raggiungiamo ovviamente il famoso percentuale di tutelare
00:45:28la biodiversità con il nostro obiettivo della sfida 30 per 30 ecco e da parte vostra immagino che ci sia
00:45:34poi un sostegno da parte del bwf con il vostro know how che mettete a disposizione assolutamente
00:45:40proprio questo l'accordo nasce da questo cioè il nostro know how le nostre esperienze anche i nostri
00:45:44canali ovviamente di visibilità di promozione aiuta ovviamente la proprietà a indirizzarli a quella che è
00:45:49una gestione corretta e responsabile su questo noi ci teniamo molto perché sono molte le aziende
00:45:53sono molte le aree affiliate che si stanno appunto che decidono di percorrere con noi
00:45:58questo bellissimo viaggio di tutelare diciamo piccole porzioni di natura ma lo fanno insieme
00:46:03comunque un soggetto che diciamo da oltre 50 anni noi siamo sul come dire i soggetti gestori
00:46:09per eccellenza tutto il patrimonio naturalistico ecco e all'interno del territorio di roma e del
00:46:15lazio questo è il primo esempio ce ne sono anche altri questo è il primo esempio ci piace ricordarlo
00:46:20tanti altri esempi li abbiamo in tutta italia molto in toscana anche nel nord italia perché
00:46:25perché nasce da un progetto finanziato dalla commissione europea qualche anno fa grazie a questo
00:46:30progetto che era un programma life il progetto life ci ha dato la possibilità di fare una mappatura non
00:46:35solo in europa ma in italia lo abbiamo gestito e seguito noi di diciamo si far emergere tutte
00:46:41queste realtà privatistiche moltissime aziende agricole o anche proprietà un certo spessore che
00:46:46hanno deciso di come dire destinare una parte del proprio patrimonio a un bene comune quindi al
00:46:52bene tutela della conservazione della biodiversità e ovviamente il cassero umano ne rappresenta per
00:46:56noi un esempio molto molto importante un esempio che speriamo che faccio a scuola grazie mille e adesso
00:47:03andiamo a vedere insieme altri aspetti dell'oasi di cassero umano
00:47:07pianta tipica della macchia mediterranea utilizzatissima sia per disturbi cardiovascolari ma anche come
00:47:27ansiolitico per la cura del sonno magari qualcuno la sera quando fa un po più fresco anche prende la
00:47:34tisana questa pianta nessuno ha idea di cosa possa essere la valeriana no no io la riconosco da queste
00:47:43foglie che sembrano quasi prezzemolo non mi ricordano tanto il prezzemolo ha delle bacche rosse e
00:47:49questa infiorescenza che è tipica delle rosace e il biancospino biancospino ovviamente fiori bianchi
00:47:57questa pianta non le ha più ma hanno anche le spine di qua invece melissa e biancospine esatto è la
00:48:04tisana ideale per addormentarsi bene esattamente qui invece abbiamo per quanto non sembri perché non ha
00:48:13la tipica foglia abbiamo una quercia la foglia della quercia solitamente è lobbata invece sono
00:48:21solo due specie che hanno questo tipo di foglia il leccio e in questo caso la sughera questa è una
00:48:28sughera che si riconosce che forse più dalla foglia che magari non può dire non è particolarmente
00:48:33caratteristica ma dalla corteccia la corteccia che tutti conosciamo chiunque sia avezzo al vino tra l'altro
00:48:43qualità che io rispetto conosce magari il sughero e qui che viene proprio estratto da questa corteccia
00:48:49la corteccia è a questo spessore tipico solo di questa di questa pianta questo spessore che
00:48:58dovrebbe renderla ignifuga visto che è una pianta che cresce in terreni aridi come ad esempio la
00:49:04sardegna in caso di incendi anche spontanei perché in natura ci sono anche incendi spontanei purtroppo
00:49:10spesso non è così però anche incendi spontanei la pianta dovrebbe riuscire a sopravvivere grazie a
00:49:15questa armatura che di cui naturalmente è protetta noi cosa facciamo aspettiamo che cresca e poi la
00:49:23togliamo tutta la raschiamo tuttavia e per chi è stato in sardegna spesso capita di vedere questi
00:49:30tronchi quasi rossi e come come se fossero proprio feriti quando tolgono questa questa corteccia
00:49:37lei è una delle rappresentanti poi qui nell'oasi abbiamo comunque anche la roverella abbiamo il
00:49:43cerro abbiamo veramente tutti i tipi di quercia che sono i primi alberi dopo la macchia mediterranea
00:49:50dopo il mare delle dune la macchia quindi parliamo di arbusti di piante più basse i primi alberi che
00:49:58troviamo sono il leccio quindi più adattati ai climi più aridi e anche poi le roverelle comunque in generale
00:50:05le querce querce che sono sempre verdi il sughero e il leccio solo loro due il resto sono caduci foglie
00:50:12quindi durante l'inverno perdono le foglie come fanno a rimanere sempre verdi perdono le foglie
00:50:19man mano un po come le piume degli uccelli perché altrimenti l'uccello non potrebbe più volare
00:50:24stessa cosa per loro perdono piano piano le foglie ma non tutte insieme come le altre hanno foglie molto
00:50:30più coriace molto più dure per evitare la dispersione d'acqua e qua si vede questi sono nuovi rami quando
00:50:40le piante sono giovani hanno anche queste foglie con queste spine e capita anche nelle potature quando
00:50:47potiamo il leccio poi esce di fuori un nuovo ramo con queste foglie spinose perché quando la pianta è
00:50:54piccola si deve pur difendere dagli animali di quei che si vogliono cibare della pianta giovane e
00:51:00quindi hanno queste foglie spinose che poi però vengono perse è un adattamento che hanno diverse
00:51:04piante e prosegue ancora il nostro viaggio all'interno dell'oasi affiliata a wwf di castel romano un
00:51:12viaggio immersi nella natura solo pochi secondi d'attesa e poi torniamo qui su urbis
00:51:18urbis storie e volti della città eterna con massimiliano cacciotti
00:51:48zona umida dell'oasi di castel romano è uno stagno artificiale è stato ricreato ma di
00:51:58importanza prioritaria per tantissimi animali prima e fra tutto adesso ci siamo noi ma se vedete
00:52:04è pieno di rani verdi e questo è il periodo della riproduzione quindi quando ci siamo noi anche
00:52:11prima che stavamo parlando all'entrata dell'oasi si sentiva le vocalizzazioni dei
00:52:17maschi sia per attrarre le femmine sia per marcare il territorio le vocalizzazioni sono specie
00:52:25specifiche quindi sono tipiche di ogni specie e addirittura ovviamente variano all'interno del
00:52:32repertorio
00:52:47ma
00:52:49ma
00:52:53ma
00:52:55ma
00:52:57Grazie a tutti.
00:53:27Grazie a tutti.
00:53:57Grazie a tutti.
00:54:27Grazie a tutti.
00:54:57Grazie a tutti.
00:55:27Grazie a tutti.
00:55:57Grazie a tutti.
00:56:27Grazie a tutti.
00:56:57Grazie a tutti.
00:57:27Grazie a tutti.
00:57:57Grazie a tutti.
00:58:27Grazie a tutti.
00:58:57Grazie a tutti.
00:59:27Grazie a tutti.
00:59:57Grazie a tutti.
01:00:27Grazie a tutti.
01:00:57Grazie a tutti.
01:01:27Grazie a tutti.
01:01:57Grazie a tutti.
01:02:27Grazie a tutti.
01:02:57Grazie a tutti.
01:03:27Grazie a tutti.
01:03:57Grazie a tutti.
01:04:27Grazie a tutti.
01:04:57Grazie a tutti.
01:05:27Grazie a tutti.
01:05:57Grazie a tutti.
01:06:27Grazie a tutti.
01:06:57Grazie a tutti.
01:07:27Grazie a tutti.
01:07:57Grazie a tutti.
01:08:27Grazie a tutti.
01:08:57e così vicino a tutti.
01:09:27Grazie a tutti.
01:09:57a tutti.
01:10:27Grazie a tutti.
01:10:57e a tutti.
01:11:27Grazie a tutti.
01:11:57a tutti.
01:12:27a tutti.
01:12:57a tutti.
01:13:27a tutti.
01:13:57a tutti.
01:14:27a tutti.
01:14:57a tutti.
01:15:27a tutti.
01:15:57a tutti.
01:16:27a tutti.
01:16:57a tutti.