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https://www.pupia.tv - Del Bono - Anche in Regione e’ giusto commemorare la festa fondativa della nostra democrazia (06.05.25)

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Trascrizione
00:00La ringrazio Presidente. L'ho chiesto di parlare sull'ordine dei lavori, ma lo concederà brevemente,
00:18ma cerco di articolare un pensiero che profondamente sento. Non solo a nome intervengo in qualità
00:27di un rappresentante di una forza politica, ma anche come componente dell'Ufficio di Presidenza
00:32e come Vice Presidente di quest'Aula così prestigiosa. Io credo che con sincerità non
00:40si possa frettolosamente liquidare la commemorazione del 25 aprile in un'Aula così significativa
00:50con una comunicazione del Presidente di poche righe. Lo dico perché faccio una premessa
00:57che a molti colleghi non è nota, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia aveva chiesto
01:03con una nota all'Ufficio di Presidenza del Consiglio e al Presidente stesso di condividere
01:10e concordare un momento di commemorazione ospitato all'interno del Consiglio di Regione Lombardia.
01:16Le modalità erano tutte da definire e tutte da decidere. Il fatto che non sia stata data
01:21neanche una risposta formale ai nostri interlocutori dice anche, a mio parere, di una modalità
01:28che dobbiamo evitare di avere nel rapporto non solo con l'importante associazione, ma nella
01:34circostanza di una commemorazione di cui voglio dire due parole. La celebrazione del 25 aprile
01:42è una data fondamentale perché è fondativa. L'origine di questa data fondativa la troviamo
01:54proprio nella legge nazionale e noi dovremmo rispettarle le leggi nazionali. È una legge
01:59che ha avuto, tra l'altro, e credo che storicamente dovremmo ricordarlo, a molti è ignoto, una
02:05particolare gestazione. La festa del 25 aprile viene decisa nel 1946. Viene decisa dal Governo
02:13di Unità Nazionale, preceduto dal Cile de Gasperi, lo dico anche agli amici che spesso
02:18fanno riferimento a questa storia. Viene decisa dal Governo di Unità Nazionale, preceduto
02:24dal Cile de Gasperi. Quel Governo chiede che il Re, allora c'era ancora il Re, siamo in monarchia,
02:35adotti un decreto luogo tenenziale nel 1946, nella quale afferma la necessità di avere
02:43una data fondativa, che il Paese non può non avere una data fondativa. E quella data
02:48fondativa viene individuata nel 25 aprile. E quella data fondativa ha anche una motivazione
02:54che nella legge è esplicita e che non è stata richiamata. La data fondativa dice che è una
03:00commemorazione a una festa nazionale per ricordare la fine dell'occupazione e quindi
03:06la liberazione dalla presenza delle truppe tedesche nazionalsocialiste e la fine della
03:13dittatura fascista. Questa è la motivazione della legge, non ce n'è un'altra. E non è
03:19un caso che nel 1949, e siamo in un'altra stagione, nel frattempo c'è stato il referendum
03:25Monarchia e Repubblica, nel frattempo ci sono state le elezioni del 1948, note elezioni,
03:31finisce l'unità nazionale e tuttavia il Parlamento, a quel punto il Governo, ancora preceduto
03:38dal Cile Gasper nel 1948, decide di portare quel provvedimento in Parlamento, perché vuole
03:43che sia il Parlamento a sancire in maniera definitiva la festa nazionale fondativa della
03:49nostra democrazia e a quel punto della nostra Repubblica. E lo fa con un voto unanime del
03:55Parlamento, presso che unanime del Parlamento, in una legge del 1949. È interessante questa
04:02ricostruzione storica, perché toglie di mezzo molte delle discussioni speciose, strumentali
04:09che sono state fatte. Se è una data fondamentale, la spiega bene nella conferenza di pace del
04:171946 De Gasperi, in quella conferenza di pace che tutti richiamiamo come, diciamo, l'incipit,
04:24cioè prendendo la parola in questo consenso modiale, sento che tutto, tranne che la vostra
04:29personale cortesia è contro di me, tutti ricordiamo questa frase. Nessuno ricorda che in quell'intervento
04:35De Gasperi disse che noi avevamo titolo di stare in quella sede e di stare con la schiena
04:42diritta perché ci eravamo opposti al fascismo. E ci eravamo opposti con parlamentari che avevano
04:48subito l'esilio, con una presenza della resistenza antifascista che aveva pagato un prezzo altissimo
04:55di quasi 50.000 morti, con 500.000 soldati che avevano deciso di non optare per la Repubblica
05:02sociale di Salò. E noi non facciamo la fine della Germania, divisa in più blocchi di potere,
05:08non facciamo la fine del Giappone, dove la Costituzione la scrissero gli americani, ma
05:12avevamo la possibilità di scrivere le nostre regole democratiche. Ecco perché è una data
05:17fondativa ed è una data che è fondamentale. E perché c'entra con questo luogo? Chiudo
05:23con questa considerazione, perché quell'accordo, quella grande unità portò all'Assemblea
05:29Costituente, portò alla Costituzione della Repubblica dalla quale nacquero le regioni.
05:35Noi non siamo qui casualmente, noi siamo qui perché la nuova architettura costituzionale
05:41del nostro Paese ha previsto la grande forza dell'autonomia locale e la presenza delle regioni.
05:47C'era uno Stato non centralista, a differenza di quello che si ereditava dallo Stato liberale
05:52e anche dalla dittatura fascista. Quindi non è un caso che noi come Regione Lombardia,
05:57che infaticamente ci definiamo terza camera della terza aula e terza camera del Paese,
06:03avremmo dovuto dedicare con assoluta attenzione e sensibilità un momento solenne a questa
06:11data fondativa e fondamentale. Perché anche la nostra data fondativa è fondamentale.
06:17È vero che le regioni entrano al regime nel 270, ma sono figlie della Costituzione della
06:21Repubblica Italiana. E noi tutto questo non lo possiamo rimuovere in una sede così prestigiosa
06:27e così importante politicamente come questa. Lo dico con rammarico e lo dico anche con
06:33un po' di disappunto, perché io credo che le sedi delle istituzioni alle leggi nazionali
06:40fondative della nostra democrazia e Repubblica debbano dedicare tutta la solennità, l'autorevolezza
06:46e il tempo necessario per far sedimentare una cultura che, come lei ha definito, deve essere
06:53unitiva e non divisiva e deve essere fondativa e non evidentemente fragile e frantumata, come
07:00spesso a volte noi sottolineiamo. Quindi io spero, Presidente, che questa precedente
07:05non accada più e che l'anno prossimo si possa con sensibilità, con attenzione e con
07:10intelligenza ricordare che noi veniamo da quella storia unitaria e da quella storia che per quanto
07:16abbia avuto momenti di grande sofferenza ci ha restituito dignità e ci ha restituito
07:22la stiena dritta davanti al mondo. Questo lo dico con molta convinzione.
07:46Grazie.
07:47Grazie.
07:48Grazie.
07:49Grazie.
07:50Grazie.

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