ROMA (ITALPRESS) - A poco meno di due mesi dai referendum su lavoro e cittadinanza in programma per i prossimi 8 e 9 giugno, è partita da Milano "Futura - Il voto è la nostra rivolta", la campagna di promozione e informazione della Cgil per coinvolgere e portare ai seggi il maggior numero possibile di cittadini, in modo da raggiungere il quorum necessario.
xh7/fsc/gtr
xh7/fsc/gtr
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00A poco meno di due mesi, dai referendum su lavoro e cittadinanza in programma per i prossimi 8 e 9 giugno, è partita da Milano Futura Il Voto è la Nostra Rivolta, la campagna di promozione e informazione della CGL per coinvolgere e portare ai seggi il maggior numero possibile di cittadini, in modo da raggiungere il quorum necessario.
00:23Maurizio Landini, segretario della CGL.
00:25C'è bisogno di informare le persone, è un diritto fondamentale e sono particolarmente importanti perché i cittadini con lo strumento del referendum possono decidere loro direttamente, questo è un voto che non è come le elezioni politiche che ognuno di noi vota per essere rappresentato da qualcuno, il referendum ti dà il diritto a te cittadino di andare a votare e di decidere, sei tu, fatemela dire così, che per un giorno diventi parlamentare, fai tu il Parlamento.
00:55Non prendiamo lo stipendio dei parlamentari ma sei tu che fai il Parlamento e che puoi cambiare le leggi sbagliate che in questi anni sono state fatte.
01:03A far sentire la propria voce, personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dell'informazione e della società civile.
01:10L'obiettivo è quello di raggiungere il quorum e quindi vogliamo, l'obiettivo principale è informare le persone e dire alle persone che hanno la possibilità l'8 e il 9 giugno di poter esercitare un loro diritto democratico e attraverso questo diritto hanno la possibilità di cambiare in meglio la vita loro e anche la vita di tante milioni di persone.
01:31Banalmente se raggiungiamo il quorum, dal giorno dopo 2 milioni e mezzo di persone, uomini e donne, avranno il diritto alla cittadinanza che oggi non hanno.
01:41Banalmente tutti i giovani o le nuove persone che sono state assunte dopo il 2015, che non hanno più la tutela contro il licenziamento ingiustificato,
01:50torneranno ad avere il diritto, se sono licenziati ingiustamente, a tornare a lavorare, non a prendere due soldi e essere cacciati fuori dall'azienda.