https://www.pupia.tv - Lepore - GIOVANI. BOLOGNA DÀ LORO PAROLA: SPEAKERS' CORNERS IN PIAZZA PER 300
Bologna, 8 apr. - Piazza Maggiore come finestra sulla città e una cassetta della frutta su cui salire in piedi per esporre le proprie idee: è l'occasione che sabato a Bologna avranno circa 300 adolescenti grazie a "Speakers' Corners", l'evento conclusivo del percorso dei laboratori di teatro e cittadinanza attiva 2024-2025 condotti dal Teatro dell'Argine, nell'ambito della seconda edizione di Politico Poetico. I ragazzi, quindi, potranno prendere la parola dando voce alle proposte nate in classe. Punto di partenza, cinque parole chiave: fragilità, collaborazione, futuro, relazioni e orizzonti. I partecipanti esporranno così "idee e progetti per cambiare il loro modo di stare in città. Dalle cose più concrete, visto che sono venuti fuori- racconta in conferenza stampa Andrea Paolucci del Teatro dell'Argine- progetti che hanno a che fare con le fontanelle dell'acqua e le borracce da riempire con più facilità, alla questione dei percorsi sicuri di sera. Oppure qualche bus o ciclabile in più, che è sempre un evergreen. Ma sono venute fuori anche tante richieste di aiuto, di potersi prendere dei tempi per loro, di spazi all'interno della scuola per potersi confrontare e fermare un attimo rispetto ad agende che, a detta loro, sono sempre più simili a quelle di un manager che a quelle di uno studente". Ma dai ragazzi emerge anche il bisogno di più sportelli di supporto psicologico e di "app su cui confrontarsi in maniera anomina su temi come il bullismo", segnala Paolucci. Agli adolescenti coinvolti nel progetto "abbiamo proposto strumenti per potersi esprimere, essere attivisti e partecipare alla vita della città", sottolinea il sindaco Matteo Lepore. Nella relazione con i più giovani, in molti esercitano il ruolo di adulti "invadendo TikTok con i propri contenuti e comportandosi a volte in modo ridicolo per parlare con loro. Mentre noi cocciutamente ancora pensiamo che il teatro sia uno strumento importante di partecipazione", aggiunge il primo cittadino: ecco allora il teatro portato tra i ragazzi "come opportunità per potersi esprimere e presentare la loro idea di città, le loro istanze politiche, le loro critiche e il loro dissenso". Per l'assessore alla Scuola, Daniele Ara, "è molto importante che i ragazzi li ascoltiamo, li facciamo parlare, li facciamo esprimere e diamo loro una possibilità perchè oggettivamente si parla di loro quando c'è un problema". Con questo progetto in specifico viene consegnato ai ragazzi "lo spazio pubblico, quello della piazza e del Palazzo comunale, con tutto il suo valore e significato simbolico- afferma Veronica Ceruti, direttrice dell'area Educazione, istruzione e nuove generazioni- per sentire le loro voci". I più giovani "sabato si prenderanno piazza Maggiore" e, guardando a questa iniziativa come uno tra i diversi progetti messi in campo dall'amministrazione, "non stiamo parlando- rimarca Michele D'Alena della Fo
Bologna, 8 apr. - Piazza Maggiore come finestra sulla città e una cassetta della frutta su cui salire in piedi per esporre le proprie idee: è l'occasione che sabato a Bologna avranno circa 300 adolescenti grazie a "Speakers' Corners", l'evento conclusivo del percorso dei laboratori di teatro e cittadinanza attiva 2024-2025 condotti dal Teatro dell'Argine, nell'ambito della seconda edizione di Politico Poetico. I ragazzi, quindi, potranno prendere la parola dando voce alle proposte nate in classe. Punto di partenza, cinque parole chiave: fragilità, collaborazione, futuro, relazioni e orizzonti. I partecipanti esporranno così "idee e progetti per cambiare il loro modo di stare in città. Dalle cose più concrete, visto che sono venuti fuori- racconta in conferenza stampa Andrea Paolucci del Teatro dell'Argine- progetti che hanno a che fare con le fontanelle dell'acqua e le borracce da riempire con più facilità, alla questione dei percorsi sicuri di sera. Oppure qualche bus o ciclabile in più, che è sempre un evergreen. Ma sono venute fuori anche tante richieste di aiuto, di potersi prendere dei tempi per loro, di spazi all'interno della scuola per potersi confrontare e fermare un attimo rispetto ad agende che, a detta loro, sono sempre più simili a quelle di un manager che a quelle di uno studente". Ma dai ragazzi emerge anche il bisogno di più sportelli di supporto psicologico e di "app su cui confrontarsi in maniera anomina su temi come il bullismo", segnala Paolucci. Agli adolescenti coinvolti nel progetto "abbiamo proposto strumenti per potersi esprimere, essere attivisti e partecipare alla vita della città", sottolinea il sindaco Matteo Lepore. Nella relazione con i più giovani, in molti esercitano il ruolo di adulti "invadendo TikTok con i propri contenuti e comportandosi a volte in modo ridicolo per parlare con loro. Mentre noi cocciutamente ancora pensiamo che il teatro sia uno strumento importante di partecipazione", aggiunge il primo cittadino: ecco allora il teatro portato tra i ragazzi "come opportunità per potersi esprimere e presentare la loro idea di città, le loro istanze politiche, le loro critiche e il loro dissenso". Per l'assessore alla Scuola, Daniele Ara, "è molto importante che i ragazzi li ascoltiamo, li facciamo parlare, li facciamo esprimere e diamo loro una possibilità perchè oggettivamente si parla di loro quando c'è un problema". Con questo progetto in specifico viene consegnato ai ragazzi "lo spazio pubblico, quello della piazza e del Palazzo comunale, con tutto il suo valore e significato simbolico- afferma Veronica Ceruti, direttrice dell'area Educazione, istruzione e nuove generazioni- per sentire le loro voci". I più giovani "sabato si prenderanno piazza Maggiore" e, guardando a questa iniziativa come uno tra i diversi progetti messi in campo dall'amministrazione, "non stiamo parlando- rimarca Michele D'Alena della Fo
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NovitàTrascrizione
00:00I ragazzi e le ragazze che saranno in piazza, allora abbiamo proposto attraverso questo percorso
00:06strumenti per potersi esprimere, essere attivisti, partecipare alla vita della città.
00:11È una nuova edizione di un percorso che dura tre anni.
00:15Il teatro è come opportunità per potersi esprimere.
00:18Saranno centinaia in piazza e presenteranno le loro idee della città,
00:22anche le loro istanze politiche, le critiche, il loro dissenso.
00:25Questi progetti si inseriscono in un lavoro di valorizzazione del protagonismo dei ragazzi e delle ragazze.
00:34Quindi è molto importante che noi li ascoltiamo, li facciamo parlare, li facciamo esprimere,
00:39gli diamo possibilità perché si parla di loro solo quando c'è un problema, oggettivamente.