https://www.pupia.tv - Roma - SENEGAL. STUDIARE INSIEME IL FUTURO DEL LAVORO, ITALIA CON DAKAR
Roma, 1 apr. - Provare a immaginare il futuro. Cominciando dai giovani e dal mondo che sarà, prevedendo l'evoluzione del mercato del lavoro. È l'impegno di un progetto di cooperazione internazionale che vede l'Italia al fianco del Senegal, con un ruolo chiave affidato al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). L'iniziativa si delinea con la firma di una convenzione, nella sede dell'ente pubblico, in piazzale Aldo Moro, a Roma. Al tavolo, accanto all'ambasciatore senegalese Ngor Ndiaye, ci sono Marco Riccardo Rusconi, direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), e Salvatore Capasso, direttore del Dipartimento di scienze umane, sociali, patrimonio culturale del Cnr (Cnr-Dsu). Sul piano politico il contesto è segnato dal Piano Mattei, l'iniziativa del governo di Giorgia Meloni che promette un approccio "non predatorio" e una cooperazione tra "pari". "Il nostro è uno dei Paesi prioritari per l'Italia", sottolinea Ndiaye, in un'intervista con l'agenzia Dire a margine della cerimonia: "Abbiamo diversi progetti all'attivo, ad esempio con l'università Sapienza di Roma o in ambito agricolo, con Bonifiche ferraresi, per un valore di oltre cento milioni di euro; adesso vogliamo fare un passo ulteriore, in un settore cruciale come quello del lavoro, a supporto delle capacità di analisi e valutazione dell'Agenzia nazionale di statistica del Senegal: un'istituzione nata nel 2005, ancora giovane". La convenzione riguarda un'iniziativa per l'analisi e la valutazione di impatto delle politiche per l'impiego, indicata con l'acronimo "Pro-Impact". E di risultati da ottenere parla Rusconi, evidenziando l'impegno dell'Italia ad agire con una pluralità di attori, dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale ad Aics a "eccellenze" come il Cnr. "Ci affidiamo all'expertise del Consiglio per realizzare un pezzo della grande collaborazione dell'Italia con il Senegal" sottolinea il direttore. "Il progetto nasce dalle priorità fissate dal ministero del Lavoro a Dakar, che vuole formare i giovani e garantire loro un impiego dignitoso". E' allora essenziale conoscere il mercato, secondo Rusconi: "Non solo e non tanto quello di oggi ma quello che sarà tra 20 o 30 anni; dobbiamo dunque pensare a un orizzonte che vada al di là dell'oggi e del domani immediato". L'approccio richiama quello del Piano triennale per la cooperazione Italia-Senegal siglato nel 2024, l'anno della Conferenza Italia-Africa e della presentazione al Senato del Piano Mattei. Il metodo è "fare sistema", cioè il tentativo di riunire le competenze, da mettere a disposizione non occasionalmente ma sulla base di un progetto e un percorso. Con la Dire ne parla anche Maria Chiara Carrozza, la presidente del Cnr: "Il Consiglio è pronto per il Piano Mattei; vuole offrire le sue specializzazioni, si tratti di ricerca statistica, ingegneria applicata o scienze agrarie".
Roma, 1 apr. - Provare a immaginare il futuro. Cominciando dai giovani e dal mondo che sarà, prevedendo l'evoluzione del mercato del lavoro. È l'impegno di un progetto di cooperazione internazionale che vede l'Italia al fianco del Senegal, con un ruolo chiave affidato al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). L'iniziativa si delinea con la firma di una convenzione, nella sede dell'ente pubblico, in piazzale Aldo Moro, a Roma. Al tavolo, accanto all'ambasciatore senegalese Ngor Ndiaye, ci sono Marco Riccardo Rusconi, direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), e Salvatore Capasso, direttore del Dipartimento di scienze umane, sociali, patrimonio culturale del Cnr (Cnr-Dsu). Sul piano politico il contesto è segnato dal Piano Mattei, l'iniziativa del governo di Giorgia Meloni che promette un approccio "non predatorio" e una cooperazione tra "pari". "Il nostro è uno dei Paesi prioritari per l'Italia", sottolinea Ndiaye, in un'intervista con l'agenzia Dire a margine della cerimonia: "Abbiamo diversi progetti all'attivo, ad esempio con l'università Sapienza di Roma o in ambito agricolo, con Bonifiche ferraresi, per un valore di oltre cento milioni di euro; adesso vogliamo fare un passo ulteriore, in un settore cruciale come quello del lavoro, a supporto delle capacità di analisi e valutazione dell'Agenzia nazionale di statistica del Senegal: un'istituzione nata nel 2005, ancora giovane". La convenzione riguarda un'iniziativa per l'analisi e la valutazione di impatto delle politiche per l'impiego, indicata con l'acronimo "Pro-Impact". E di risultati da ottenere parla Rusconi, evidenziando l'impegno dell'Italia ad agire con una pluralità di attori, dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale ad Aics a "eccellenze" come il Cnr. "Ci affidiamo all'expertise del Consiglio per realizzare un pezzo della grande collaborazione dell'Italia con il Senegal" sottolinea il direttore. "Il progetto nasce dalle priorità fissate dal ministero del Lavoro a Dakar, che vuole formare i giovani e garantire loro un impiego dignitoso". E' allora essenziale conoscere il mercato, secondo Rusconi: "Non solo e non tanto quello di oggi ma quello che sarà tra 20 o 30 anni; dobbiamo dunque pensare a un orizzonte che vada al di là dell'oggi e del domani immediato". L'approccio richiama quello del Piano triennale per la cooperazione Italia-Senegal siglato nel 2024, l'anno della Conferenza Italia-Africa e della presentazione al Senato del Piano Mattei. Il metodo è "fare sistema", cioè il tentativo di riunire le competenze, da mettere a disposizione non occasionalmente ma sulla base di un progetto e un percorso. Con la Dire ne parla anche Maria Chiara Carrozza, la presidente del Cnr: "Il Consiglio è pronto per il Piano Mattei; vuole offrire le sue specializzazioni, si tratti di ricerca statistica, ingegneria applicata o scienze agrarie".
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NovitàTrascrizione
00:00I collegamenti riguardano le politiche occupazionali del Senegal e la nostra potenzialità nella
00:05fare valutazioni di impatto di queste politiche e anche metodologicamente costruire un database
00:10di dati che possano consentire poi un'analisi delle qualità, delle politiche e delle misure
00:17che vengono adottate dal Senegal, quindi è una collaborazione in campo economico, sociale
00:23e statistico.
00:24Il CNR si è molto coinvolto su un piano mattei a vari livelli, sia strutturali anche per
00:31esempio con progetti che riguardano l'acqua, l'acqua potabile, lo sviluppo di tutte le
00:36infrastrutture relative alle acque, oppure l'agricoltura, la biodiversità e quindi dalla
00:45diciamo scienze agrarie, scienze ambientali fino in questo caso all'economia e alla statistica
00:53noi siamo impegnati su più fronti anche in collaborazione con il Ministero degli Esteri
00:57e con la Commissione Europea con cui abbiamo diversi progetti.