https://www.pupia.tv - Bologna - STELLANTIS. URSO: AUDIZIONE ELKANN PUNTO DI SVOLTA, ITALIA CENTRALE
Bologna, 20 mar. - "Un punto di svolta". Così il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, definisce l'audizione di ieri a Montecitorio di John Elkann sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia. "Credo che l'audizione abbia rappresentato un punto di svolta netto rispetto a quando invece aveva espresso l'allora amministratore delegato Tavares nella sua udienza. Un punto di svolta in un'azienda che finalmente torna a porre gli stabilimenti di italiani centrali nel loro piano di sviluppo internazionale", sottolinea il ministro a margine dell'inaugurazione a Bologna di Cosmoprof 2025. L'impegno di Stellantis in Italia si concretizzerà, dunque, "con un progetto di investimento che è stato concordato in dicembre nel tavolo Stellantis e che si sta già realizzando negli stabilimenti italiani in cui quest'anno l'azienda investirà oltre due miliardi di euro garantendo nel contempo oltre sei miliardi di euro di contratti alla filiera dell'automotive", ricorda il ministro. Ci sono poi gli "impegni a mantenere in attività tutti gli stabilimenti e gli attuali livelli occupazionali, mentre ovunque in Europa accade esattamente il contrario, con la chiusura di interi stabilimenti e licenziamento di decine di migliaia di occupati in Germania come in altri paesi europei", aggiunge il ministro. "Nel contempo noi sappiamo che dobbiamo agire: l'Italia è all'avanguardia e guida il fronte delle riforme in Europa, a cominciare da quello che serve a rilanciare l'auto europea. Alcune delle nostre proposte fondamentali sono state già accolte dalla Commissione Europea", rivendica Urso. "Mi riferisco alla rimozione dell'ostacolo delle multe, che avrebbe collassato l'industria europea, e mi riferisco anche all'anticipo della revisione del regolamento CO2, che era prevista per la fine del prossimo anno e che su nostra richiesta incalzante è stata anticipata a questi mesi", prosegue. "Ora vi sono le condizioni per realizzare una radicale riforma delle regole, delle modalità e delle tempistiche del processo di piena decarbonizzazione del settore dei trasporti. E l'Italia che guida il fronte delle riforme perché l'Italia che crede più di tutti nel mantenimento dell'industria nel nostro Paese e nel nostro continente", conclude.(09.03.25)
Bologna, 20 mar. - "Un punto di svolta". Così il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, definisce l'audizione di ieri a Montecitorio di John Elkann sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia. "Credo che l'audizione abbia rappresentato un punto di svolta netto rispetto a quando invece aveva espresso l'allora amministratore delegato Tavares nella sua udienza. Un punto di svolta in un'azienda che finalmente torna a porre gli stabilimenti di italiani centrali nel loro piano di sviluppo internazionale", sottolinea il ministro a margine dell'inaugurazione a Bologna di Cosmoprof 2025. L'impegno di Stellantis in Italia si concretizzerà, dunque, "con un progetto di investimento che è stato concordato in dicembre nel tavolo Stellantis e che si sta già realizzando negli stabilimenti italiani in cui quest'anno l'azienda investirà oltre due miliardi di euro garantendo nel contempo oltre sei miliardi di euro di contratti alla filiera dell'automotive", ricorda il ministro. Ci sono poi gli "impegni a mantenere in attività tutti gli stabilimenti e gli attuali livelli occupazionali, mentre ovunque in Europa accade esattamente il contrario, con la chiusura di interi stabilimenti e licenziamento di decine di migliaia di occupati in Germania come in altri paesi europei", aggiunge il ministro. "Nel contempo noi sappiamo che dobbiamo agire: l'Italia è all'avanguardia e guida il fronte delle riforme in Europa, a cominciare da quello che serve a rilanciare l'auto europea. Alcune delle nostre proposte fondamentali sono state già accolte dalla Commissione Europea", rivendica Urso. "Mi riferisco alla rimozione dell'ostacolo delle multe, che avrebbe collassato l'industria europea, e mi riferisco anche all'anticipo della revisione del regolamento CO2, che era prevista per la fine del prossimo anno e che su nostra richiesta incalzante è stata anticipata a questi mesi", prosegue. "Ora vi sono le condizioni per realizzare una radicale riforma delle regole, delle modalità e delle tempistiche del processo di piena decarbonizzazione del settore dei trasporti. E l'Italia che guida il fronte delle riforme perché l'Italia che crede più di tutti nel mantenimento dell'industria nel nostro Paese e nel nostro continente", conclude.(09.03.25)
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