https://www.pupia.tv - Roma - Commemorazione a due anni dalla scomparsa di Vincenzo Spera - Conferenza stampa di Federico Mollicone (24.03.25)
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00:00Buongiorno a tutti e benvenuti alla sala stampa della Camera dei Deputati, è per me
00:08un onore ospitare questo ricordo di Vincenzo Spera, inizio subito dando lettura del messaggio
00:17del Ministro della Cultura. Gentili tutti, un saluto caloroso alla famiglia
00:23del compianto Vincenzo Spera. Impegni istituzionali pregressi non mi permettono di essere presente,
00:29quanto emerso dalla sentita e commossa iniziativa che l'amico Federico Mollicona ha voluto organizzare
00:34questo pomeriggio si deduce chiaramente quanto l'impegno culturale e imprenditoriale di Vincenzo
00:40Spera sia stato meritorio. Un uomo, un professionista che con slancio ha animato il contesto della
00:46musica popolare italiana attraverso grandi artisti. Nato in Campania, ha cresciuto professionalmente
00:52a Genova, è entrato in contatto con la grande scuola genovese che spera ha aiutato a crescere.
00:57È stato infatti uno dei primi promotori a credere nel vincitore di Sanremo, Olli, un manager che ha
01:02saputo attraversare tanti stili restando ancorato alla sua città d'adozione Genova. E' stato anche
01:08ambasciatore dei nostri cantanti all'estero organizzando grandi tournee. Mi compiaccio che
01:13abbiate deciso di onorarne la memoria e mi accordo con affetto al vostro ricordo. Ministro della
01:18cultura Alessandro Giuli. Dicevo è un onore ospitare qui nella sala stampa della Camera
01:29dei Deputati insieme a molti di coloro che hanno lavorato con lui e che gli hanno voluto bene per
01:39onorare il ricordo di Vincenzo Spera. Ringrazio la famiglia per essere qui con noi, Presidente
01:46Parodi per aver promosso questo momento e saluto davvero tutti i presenti. Vedete abbiamo voluto
01:53omaggiare la sua grande carriera qui in Parlamento sede istituzionale perché in pochi hanno svolto
02:00un ruolo così determinante per gli eventi dal vivo e lo spettacolo in generale come Vincenzo
02:06Spera. Il lavoro di organizzatore lo ha reso certo celebre in tutto il mondo della musica e
02:12dello spettacolo come testimoniano i contributi ricevuti per questo ricordo. Autore di moltissimi
02:17eventi anche di livello internazionale, ha dato fiducia a molti talenti di ogni genere e
02:24generazione. Con il suo stile unico è stato un punto di riferimento inimitabile per moltissimi
02:30produttori di eventi live. Come disse Paolo Conte uno dei rari dandy che abbia conosciuto. Come
02:38capogruppo di Fratelli d'Italia, la scorsa legislatura in Commissione Cultura e come
02:42presidente della Commissione Cultura in questa, tuttavia ho avuto modo di lavorare insieme a lui
02:47e di conoscerlo e di incontrarlo più volte anche nei giorni complessi del covid quando magari
02:57facevamo soltanto delle video call perché non era possibile accedere al palazzo. E ho avuto
03:02modo di lavorare insieme a lui anche proprio nelle veste di rappresentante di categoria come
03:07presidente di Asso Musica, compito che rivestiva con altrettanta passione, attenzione e dedizione.
03:13Come diceva la motivazione della sua nomina ad ambasciatore di Genova nel mondo del comune negli
03:19anni della sua presidenza si è impegnato affinché il settore avesse il giusto rilevo nella vita
03:23sociale, culturale ed imprenditoriale del paese. Vincenzo Spera fu un uomo di grande professionalità ,
03:30grande capacità di mediazione, da cui abbiamo ricevuto massima collaborazione in difesa di
03:37tutto il settore musicale degli artisti. Insieme a lui, come raccontavo durante i mesi di lockdown
03:42e in quelli successivi, abbiamo condiviso numerose battaglie per garantire i giusti ristori al
03:48comparto, insieme anche al direttore parente che vedo qui e saluto, in modo sicuro e consapevole
03:57e le attività di eventi dal vivo nuovamente operative. Il nostro lavoro riguarda tutti,
04:03diceva, facciamo un lavoro che ha a che fare con le emozioni. Insieme avevamo fatto istituire un
04:09tavolo dedicato al Ministero della Cultura proprio per i lavoratori dello spettacolo e tutta la
04:14filiera dei lavoratori dello spettacolo, dai cantanti fino all'indotto, il famoso popolo
04:21dei service. Grazie anche al suo lavoro e alla sua collaborazione lavoriamo, grazie a questo
04:41tavolo, a una serie di norme per la semplificazione degli eventi dal vivo, indirizzo che stiamo tuttora
04:47portando avanti con Asso Musica, il Ministro Giuli e il Sottosegretario Mazzi. Per queste
04:52numerose ragioni oggi abbiamo deciso di riconoscere a Vincenzo Spera un tributo in memoriam, con la
04:58consegna alla famiglia della medaglia della Camera dei Deputati, che consegneremo alla fine di questa
05:03celebrazione, perché crediamo che un riconoscimento istituzionale sia giusto per celebrare il suo
05:10grande contributo al comparto musicale e culturale, sia come produttore, sia come
05:16rappresentante di tutta la categoria. Nel salutare e omaggiare nuovamente la famiglia, nel lasciare
05:21spazio alle testimonianze, ai ricordi di chi è oggi presente e di chi lo ha conosciuto, voglio
05:27citare un passaggio di uno degli ultimi convegni a cui avevamo partecipato insieme, un vero e
05:32proprio monito a tutto il settore degli eventi dal vivo. Facciamo il mestiere più bello del mondo,
05:38ma abbiamo un grandissimo problema, siamo tutte prime donne, non andiamo d'accordo tra noi.
05:44Poi concludeva, se riuscissimo a trovare sempre la sintesi, il nostro settore sarebbe molto più
05:50forte, farebbe arrivare ancora più lontano la propria voce, una voce che con Vincenzo Spera
05:56ha iniziato a risuonare in tutte le istituzioni e che oggi in suo nome, anche grazie da sua musica,
06:03continua ad essere forte e presente. Grazie. Buongiorno a tutti, prima di passare la parola
06:26al presidente Carlo Parodi, voglio aggiungere qualcosa leggendo le parole di Vincenzo Spera,
06:33perché la musica è diventata anche un grande business, ma c'è chi fa musica per business e
06:39bassa e chi è riuscito a fare business perché ama profondamente la musica. Vincenzo era uno di
06:45quelli che la musica ha amata fino in fondo. Nella mia attività di promoter, di organizzatore di
06:51concerti live, la cosa che mi ha sempre affascinato e per cui ho continuato a battermi nonostante le
06:57difficoltà , sono stati questi milioni di volti. Sono stato sempre curioso e ho sempre fatto le
07:04cose con tempi e modalità non usuali. Questa è la mia vocazione e passo subito la parola
07:11al presidente Carlo Parodi. Re Carlo tornava dalla guerra, lo coglie la sua terra cingendolo
07:25dall'or, al sol della calda primavera lampeggia l'armatura del sire vincitore. Re Carlo Martello
07:35torna dalla guerra di Poitiers, brano incredibile di Fabrizio de Andrè, contesto di Paolo Villaggio,
07:42era il modo con cui Vincenzo mi telefonava sempre. Iniziava con questa canzone e tendenzialmente in
07:48funzione di quanto era grossa la grana, la canzone continuava. Più era lunga e più la grana era
07:53grossa e questo era il mio modo di omaggiare. Molti di voi hanno ricevuto una telefonata di
07:59Vincenzo con una canzone, solitamente per me era per una grana e poi lui amava anche fare
08:05degli arrangiamenti particolari sulla canzone anche in funzione dell'arrangiamento che dava
08:09si capiva dove voleva andare a parare. Due anni fa il mondo della cultura italiana ha perso una
08:15figura autorevole, un protagonista straordinario della scena musicale italiana.
08:23Un leader visionario, da presidente di Assomusico ha saputo guidare con passione e attenzione per
08:3012 anni la filiera dell'industria musicale del live. Vincenzo Spera ha dedicato gran parte
08:37della sua attività professionale a valorizzare la musica popolare contemporanea. La sua leadership
08:44è contraddistinta da una dedizione, un rigore, una lungimiranza che ha permesso la filiera di
08:52raggiungere traguardi isperati, impossibile senza il suo intervento. Manager dello spettacolo,
08:59fondatore della duemila grandeventi, è stato nominato due volte membro del consiglio superiore
09:08dello spettacolo, organizzatori di decine e decine di concerti. Il suo mantra era coltiviamo le
09:14emozioni. Voglio ricordare alcuni dei suoi obiettivi, dei suoi lavori su cui ha dedicato
09:23moltissimo tempo. Il primo è quello di essere riuscito ad armotizzare per tutta la filiera
09:28dello spettacolo dal vivo l'iva al 10%. Il lavoro che ha fatto sull'internazionalizzazione della
09:34musica, riuscire a portare artisti italiani all'estero e nell'Unione Europea, farli esibire,
09:39ma soprattutto il suo sogno, quello di dotare l'ordinamento italiano di una legge su una
09:45musica. Una legge che secondo lui deve essere in grado di tutelare, valorizzare, aiutare le
09:51figure professionali, i manager, i promotori, i produttori della musica popolare, i luoghi
09:57dello spettacolo. E mai come in questo momento mi sento di dire che questa legge è quasi al suo
10:03arrivo, lo speriamo vivamente. Oggi la musica è stata sempre la sua grande passione, ma non
10:15solamente personale, è stato veramente il cuore pulsante della sua attività lavorativa. Chi lo
10:20conosce bene sa come amava le canzoni di De Gregori, di Fabrizio De Andrè, l'amicizia che
10:27lo legava ad alcuni artisti importanti del nostro panorama. È stato citato prima Conte,
10:32Guccini, Edoardo Bennato, Peppe Barra, Francesco Baccini, Toni Esposito, amici di Vincenzo dei
10:42quali lui apprezzava la profondità poetica delle proprie canzoni perché sapevano raccontare
10:48sempre storie autentiche. Allo stesso modo ha sempre prestato una grande attenzione ai nuovi
10:54talenti. Molti di loro devono le loro prime esibizioni proprio al lavoro che Vincenzo ha
11:00fatto. Ricordiamo Brescia, Alfa, Olli, ormai artisti che fanno Rocco Anta, artisti che in
11:09questo momento si esibiscono nei più importanti festival italiani. Come ha sempre avuto un'attenzione
11:14particolare per i nuovi manager dello spettacolo dal vivo, nella sua attività di presidente di
11:20Assomusica, quanti master ha organizzato, quante convenzioni ha fatto con le università , quante
11:27borse di studio è riuscito a patrocinare per portare avanti la figliera professionale. E poi
11:35Vincenzo era legato alla sua Genova, la città che portava nel cuore, la città dove sono nati i suoi
11:42figli, Marco Stefano, Maria Antonietta, la città dove aveva sede la sua attività lavorativa, la
11:50città che l'ha nominato appunto ambasciatore di Genova nel mondo, con che orgoglio ci raccontava
11:56l'allestimento che ha fatto per la visita del Papa a Genova. Oppure l'inaugurazione del Ponte
12:04Morandi, allestito da Vincenzo, era veramente orgoglioso. Così, come aveva sempre nel cuore,
12:11aveva un legame, un affetto particolare per Salvitelle, ringrazio oggi la sindaca di essere
12:16qui con noi, città natia, luogo dei suoi ricordi, il riposo della sua anima. Vincenzo era un
12:29galantuomo, era un galantuomo del sud Italia, era un campano, amava le sue radici ed era innamorato
12:36del suo territorio. Però da salermitano aveva solamente ogni tanto questo intercalare nelle
12:44sue affermazioni con Belin. Oggi, mentre riflettiamo tutti quanti sulla sua eredità ,
12:52riconosciamo quanto sia stato importante il suo contributo attraverso i suoi progetti,
12:57le sue attività , i valori che ha incarnato. Il suo esempio resta un faro per tutti quanti noi,
13:06e soprattutto noi operatori dello spettacolo e soprattutto per le nuove generazioni. In questo
13:11momento di commemorazione rinnoviamo il nostro impegno a portare avanti la sua visione,
13:16a onorare la sua memoria col lavoro quotidiano. La sua assenza si fa sentire, ma il suo spirito
13:24continua a guidarci, continueremo a coltivare emozioni. Vorrei ringraziare in modo particolare
13:32l'onorevole Mollicone per aver avuto la sensibilità di organizzare questo evento
13:37oggi. Ne sono veramente grato. Grazie al Presidente Carlo Parodi. Prima di passare
13:45la parola a Renato Tortarolo, c'è da fare un passo un po' indietro nel tempo. Lui non si
13:51sente di leggere quello che ha scritto insieme a Vincenzo Spero, è questo bellissimo libro che
13:55un giorno Vincenzo mi chiese di presentarlo un po' in giro. Quindi partimmo per queste avventure,
14:02litigavamo in pubblico, ti ricordo di Marco Stefano, facevamo un po' chi Beatles, chi
14:07Rolling Stone e lui era un Rolling Stone, io ero per i Beatles. E allora lui dice, Vincenzo,
14:15siamo cresciuti insieme musicalmente e professionalmente, anche se su due
14:21barricate diverse. Spesso ci siamo anche scontrati, mai però ci siamo persi e il
14:27comune amore per la musica, oltre che reciproco rispetto e affetto, ci vedono ancora qui insieme,
14:32come a Cleveland nel 1981 per vedere i Rolling Stones o a Monaco per seguire Davy Bowie nella
14:39primavera dell'83. Insomma, ho chiesto a Renato Tortarolo di darmi il tempo, di lasciarmi andare
14:46a ruota libera, ma non di farmi perdere nel magico labirinto del rock and roll. E così siamo partiti,
14:53come in quel freddo novembre dell'81, in cui sapevamo solo di andare a New York per vedere
14:59gli Stones, senza avere il biglietto d'ingresso. Alla fine siamo approdati in Ohio e il sogno si è
15:05realizzato. E da quel sogno poi Vincenzo di strada ne ha fatta tanta. E io passo la parola a Renato
15:12Tortarolo, giornalista, critico musicale e membro del Consiglio Superiore dello Spettacolo, appunto
15:17cautore del libro, a un metro dal palco di Vincenzo Spera.
15:21Buongiorno. Io adesso vi porto con me in una notte fredda di un inverno di più di 40 anni fa,
15:35quasi 45 anni fa. C'è una rockteca, una discoteca diventata rock, stiamo per aprire io e Vincenzo.
15:44È una notte fattata, scintillante, c'è un sacco di gente, ma nessuno ha mai visto Vincenzo perché
15:53non è ancora famoso come sarebbe diventato. Nel momento più importante della notte si ferma un
16:00grande van, un grande furgone da trasporto, anche un po' ammaccato, e le guardie del corpo del
16:09servizio d'ordine mi vengono a chiamare, abbiamo un problema. Si apre la porta e appare un
16:16meraviglioso pastore tedesco con il nome di un famoso attivista sudafricano ammazzato da chi
16:24sosteneva l'apartheid, il cane si chiamava Bicco, l'attivista si chiamava Stephen Bicco, e poi appare
16:31un'apparizione, un signore con un barbone nero, un cappottone lungo dalla testa ai piedi e un
16:39capello nero a tesa larga come usavano i nativi americani, più o meno gli apaci. Quello era
16:46Vincenzo Spera, quello era il Vincenzo Spera che pochissimi in questa sala hanno conosciuto,
16:53perché sto parlando appunto di più di 40 anni fa, ed era il sognatore, era l'uomo che voleva
17:00andare oltre il possibile e l'immaginabile. Quando abbiamo scritto il libro insieme di cui
17:06parlava Sgese, abbiamo ripercorso non solo i concerti visti insieme o visti da lui,
17:14quelli fatti da lui, ma per esempio tutte le magliette, le t-shirt che lui comprava. Una
17:19volta gli chiesi, ma perché diavolo compri tutte le magliette che trovi a tutti i concerti in cui
17:24vai, che siano tue o che non siano tue, per ricordarmi di quello che ho fatto e ricordarmi
17:31di quello che potrò ancora fare. Quando abbiamo finito il libro, per me la cosa da giornalista
17:37era conclusa, e disse e adesso che cosa farai? Cos'è che vuoi fare? Perché quello che hai fatto
17:44fino adesso, migliaia e migliaia di concerti, regole e tutto, non potrai più replicarlo. Lui
17:51mi guardò e mi disse, amico mio, è vero che posso anche ritirarmi in teoria, però voglio
17:58andare avanti. Perché? Perché il sogno lo devo portare avanti per i miei figli. In quel caso
18:04erano già nati tutti e due. Vincenzo Spera per me non è il signore elegante del gentiluomo del sud,
18:13azimato, che avete incontrato tutti sicuramente in questa sala. Vincenzo Spera per me è il giovane
18:20post-Ippi che arriva da Salerno, dalla provincia di Salerno, e passo dopo passo si insinua e si
18:28afferma in una città molto spesso spietata come Genova. A lui tutti i miei complimenti.
18:34Grazie Renato Tortarolo. Adesso mi tocca leggere alcuni messaggi di chi in qualche modo vuole
18:49lasciare un pensiero a Vincenzo. Questo è quello di Salvo Nastasi, presidente della SIAE. A due
18:57anni dalla sua tragica scomparsa è ancora fulgido il ricordo di Vincenzo Spera. Tale è il vuoto
19:04lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto e ci hanno lavorato. Come presidente di Asso
19:09Musica Vincenzo ha sempre lavorato con passione e determinazione per la tutela degli artisti,
19:14dei professionisti del settore e per la crescita della musica dal vivo in Italia. La sua visione,
19:20il suo impegno instancabile e la sua capacità di unire le persone continueranno a essere un esempio
19:25per me e per tutta la SIAE. Salvo Nastasi. Continuo con il presidente dell'Agis Francesco
19:37Giambrone. In occasione del secondo anniversario della scomparsa di Vincenzo Spera, presidente di
19:44Asso Musica, ci ritroviamo oggi a ricordare con affetto e con mozione un uomo straordinario che
19:49ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della musica dal vivo e della cultura. Vincenzo è stato
19:57un uomo caparbio e lucidissimo, capace di portare avanti con entusiasmo, passione e un'energia
20:03travolgente le istanze e le ragioni del comparto che rappresentava. La sua determinazione e la
20:11sua visione chiara hanno fatto sì che diventasse un protagonista per tanti anni, un punto di
20:16riferimento fondamentale per tutti noi. Non solo un leader, ma anche un uomo che con il suo spirito
20:23instancabile ha sempre creduto nel valore della musica e nell'importanza di un settore capace
20:29di superare sfide e difficoltà . Le sue dote professionali, unite all'umanità sincera e
20:35profonda, ne hanno fatto una figura amata e rispettata, non solo per ciò che faceva, ma anche
20:41per il modo in cui lo faceva. Oggi, nel ricordarlo, siamo grati per tutto ciò che ha fatto nel nostro
20:49settore, per l'impegno che ha profuso nel far crescere e difendere il nostro mondo. Il suo
20:55esempio continuerà a ispirarci nei progetti futuri e nelle sfide che ci aspettano. Con affetto e stima,
21:01oggi, come sempre, la famiglia Agis è vicina ai suoi cari e a tutti coloro che hanno avuto
21:06l'onore di lavorare con lui, onorando la sua memoria il suo straordinario contributo.
21:12E adesso c'è il contributo di Carlo Fontana, presidente dell'impresa Cultura Italia Comf
21:21Commercio, già presidente Agis. Sono già trascorsi due anni da quel giorno in cui Vincenzo Spera ci
21:28ha tragicamente lasciato. Eppure, il suo ricordo resta vivo in tutti coloro che hanno avuto il
21:33privilegio di conoscerlo, di collaborare con lui o semplicemente ammirare l'instancabile
21:38dedizione alla musica e alla cultura. Vincenzo non è stato solo un importante imprenditore
21:44dello spettacolo, ma un autentico visionario, capace di trasformare il progetto in realtà e di
21:50portare in Italia alcuni tra i più grandi artisti internazionali, come Miles Davis, Bob Dylan.
21:56Grazie alla sua passione e lungimiranza ha lasciato un segno indelebile nella storia della
22:01musica popolare, ampliando nella diffusione quella volontà di renderla accessibile a un
22:06pubblico sempre più vasto. La sua presidenza in assomusica è stata segnata da una determinazione
22:12straordinaria e da un profondo impegno nella tutela e nella promozione del settore. Vincenzo
22:19ha sempre creduto nella musica come ponte fra persone, un'esperienza condivisa e capace di
22:25emozionare. Ancora oggi, nel solo parlare di lui, risuonano la sua energia, la sua voglia di
22:32innovare e quell'entusiasmo contagioso che coinvolgeva tutti coloro che lavoravano al
22:38suo fianco. Io dico lavorano, perché in qualche modo continuiamo a lavorare con lui. Desidero
22:45pertanto esprimere un sincero ringraziamento al Presidente della Commissione della Camera
22:50dei Deputati onorevole Federico Mollicone e al Presidente di assomusica Carlo Parodi per
22:55aver promosso questo ricordo, testimonianza concreta di quanto l'eredità di Vincenzo Spera
23:01resti fondamentale per il nostro Paese. Non possiamo che rendergli omaggio con affetto e
23:07riconoscenza, certi che il suo esempio continuerà a ispirare le future generazioni di operatori
23:14culturali e musicali. Il mondo della musica gli deve molto e noi ancora di più. Ci sono anche
23:24dei contributi di alcuni artisti che video, dei contributi video. Magari iniziamo con uno
23:31alla volta. Cominciamo con un suo carissimo amico, un grande artista che parte da Napoli,
23:39eccolo lì, lui è Peppe Barra che continua con la sua forte tradizione raccontando le
23:45radici e un grande rappresentante della cultura del nostro Paese. Ascoltiamo le sue parole.
23:49Salve, salve a tutti. Mi dispiace di non essere con voi oggi a ricordare Vincenzo Spera. Vincenzo
24:00Spera era una bella persona. Io lo ricordo sempre con molto affetto perché trattava
24:08tutti gli artisti con riguardo, con cordialità e con gioia. Lui amava gli artisti. Io ho un
24:20ricordo bello di Vincenzo e quando al porto di Genova feci un concerto in onore di Fabrizio
24:31De Andrè perché si inaugurò la strada dedicata a Fabrizio. La cosa più bella che ricordo di
24:39Vincenzo è che lui, quando si scoprì la targa dedicata a lui, vivi negli occhi di Vincenzo
24:50una commozione. Una commozione che mi colpì moltissimo e io gli volevo bene. Era una bella
25:02persona, ero molto affezionato a lui e mi dispiace tanto che non c'è più. Festeggiatelo però,
25:10festeggiatelo, non compiangetelo perché le persone buone che vanno via e che vanno in un'altra
25:17dimensione soffrono quando sentono il dolore degli amici che lo ricordano. Perciò ricordatelo
25:27allegro, felice, sorridente come sempre. Salve a tutti. Adesso c'è il contributo di un altro
25:39artista. Vi ricordo l'ultima volta che era durante il covid 2020, facevamo questa rubrica
25:45radio televisiva e Vincenzo, proprio per sostenere, ti ricordi Alfonso, appunto tutta il
25:51comparto in difficoltà e ci fu questo incontro. Dopo tanti anni si rincontrò con Tony Esposito
25:57e si parlò del concerto del 1980 perché all'epoca la band di Pino Daniele apriva il
26:03famoso concerto di Bob Marley e qui Tony ha una testimonianza, un ricordo di lui. Naturalmente un
26:10grande ricordo affettuoso, un grande, Vincenzo spera, fatto tantissimo per gli artisti, per noi,
26:15con una scelta sulla qualità , sulla musica, per cui non posso fare a meno che con dolore ricordarlo.
26:23E adesso è il momento di un artista genovese, Francesco Baccini, ci dice qualcosa del suo
26:40amico. La musica arrivava attraverso Vincenzo, ma fin da quando io non suonavo ancora, era già lui
26:48che faceva i concerti, era un'istituzione, era la musica a Genova e Vincenzo ha portato artisti da
26:58tutto il mondo, dai primi concerti a Genova lo siamo fatti con lui. Vincenzo era un amico, quindi ci si
27:02vedeva anche al di fuori del lavoro e quando ho saputo quello che è successo sono rimasto,
27:10non ci credo ancora adesso, per essere sincero per me non è successo, era Genova, Vincenzo, uguale Genova.
27:20C'è un ultimo contributo di un giovane artista, delle grandi collaborazioni con Roberto Vecchioni,
27:34lui è Alfa. Ho un bellissimo ricordo di Vincenzo Sfera, di un uomo molto intelligente, molto
27:43simpatico e un uomo soprattutto attento a tutto quello che succede, anche a livello emergente,
27:49nella musica. Lui mi ha notato a 17 anni, è stato proprio uno dei primi a credere in me o comunque
27:57a voler capire che cosa io fossi, chi io fossi. Mi ricordo che mi aveva contattato per dei primi
28:05concerti a Genova e io ho sempre appunto apprezzato l'attenzione verso le realtà che fiorivano in una
28:10città come Genova, che è una città che è vero ha lanciato tanti cantanti, tanti artisti, ma fa
28:17fatica a trovare insomma dei mezzi per farli esprimere. Invece lui si batteva per darci dei
28:22mezzi per esprimerci e quindi lo ricordo per sempre come un grande uomo.
28:34Ed è arrivato il momento presidente, il momento diciamo solenne, in cui ringraziamo ancora il
28:42presidente Federico Mollicone che ha aperto questo luogo alla famiglia e quindi c'è la
28:49consegna della targa. Vorrei che Danauri Spera venisse qui. Sua moglie, vieni.
28:55Anche i ragazzi, venite ragazzi, venite.
29:12Sottotitoli a cura di QTSS
29:42Sottotitoli a cura di QTSS
30:13Sottotitoli a cura di QTSS
30:17E c'è un'altra, sì sì sì sì, c'è un'altra, un'altra targa, un'altra medaglia. C'è la sindaca di
30:29Salvitelle, un borgo, c'è? Ah ok, eccoti, ricordavo lì, eccoti. Un borgo che Vincenzo ha amato
30:40profondamente, dove ha trascorso tanti stati, a parte la provenienza e dove ancora i suoi ragazzi
30:47ogni agosto trascorrono del tempo lì. Allora chiamo la sindaca Maria Antonietta Scelsa per
30:55consegnare la targa alla famiglia Danauri. Tocca di nuovo al Zare, ragazzi.
31:10No, non ho mai denunciato i miei cari amici, ragazzi, non ho mai denunciato i miei cari amici,
31:19ragazzi, non ho mai denunciato i miei cari amici, ragazzi, non ho mai denunciato i miei cari amici, ragazzi,
31:22però amico o non amico, a tutti i miei cari amici, a tutti i miei cari amici, ragazzi,
31:27in ricordo di Vincenzo Sfera, un uomo visionario, un grande innovatore, una persona sensibile,
31:56che ha portato passione ed umanità nel mondo della musica, ha saputo costruire un sogno ed essere
32:03un esempio per tutti noi, portando ovunque con orgoglio le radici della sua amata Salvitelle.
32:09Un grande esempio di innovamento culturale nel mondo della musica, il sindaco, l'amministrazione
32:16comunale e la comunità di Salvitelle.
32:46Allora, adesso c'è un momento dopo i saluti, diciamo, le medaglie, questo sarà il momento
33:06di impaccio totale, va bene. C'è una lettera scritta, visto che vi ho parlato del grande manager,
33:12anche in parte dell'uomo, dell'amico, ma adesso c'è una lettera di sua moglie, dei suoi ragazzi,
33:19mi ha chiesto di leggerla perché è un momento forte e quindi qui si parla di Vincenzo marito e papà .
33:28Ci provo. Oggi abbiamo ricordato Vincenzo Sfera il grande manager, noi vorremmo ricordarlo come padre
33:37e marito speciale. La vita della nostra famiglia dopo quel tragico evento è cambiata in un secondo.
33:44Ci consolano i bei ricordi dei momenti vissuti quando tu eri con noi ed è anche grazie a questo
33:51che riusciamo ad andare avanti. I tuoi figli ti ricordano per l'uomo speciale che sei stato e resterai,
33:58ti ringraziano per la vita bellissima che hanno vissuto insieme a te, per gli insegnamenti e i valori
34:04che gli hai preziosamente trasmesso come testimonianza del tuo infinito amore.
34:09Anche loro ti amano smisuratamente e sanno dentro di loro che questo speciale sentimento per te
34:15non si spegnerà mai. Porteranno sempre un pezzo di te in tutte le loro esperienze di vita di qui in avanti.
34:24Certo, sanno che non è facile rinunciare alla tua mano sempre tesa, alle tue dolci carezze,
34:29ai tuoi bonari rimproveri, ma sono consapevoli che tu riuscirai a comunicare con loro per altre vie,
34:35in altri modi. Gli manchi tantissimo, la tua assenza fa rumore ogni giorno.
34:41La nostra famiglia continuerà a sentirsi protetta da te, che sei la nostra roccia,
34:48la spalla su cui piangere, il nostro portafortuna, il nostro tesoro più grande.
34:54Se dovessero chiedergli qual è la prima cosa che ricordano di te, sicuramente risponderebbero
35:00il tuo sorriso sempre dipinto sul volto e la tua allegria contagiosa.
35:05Quando le persone gli dicono che somigliano a te, sono inorgogliti di questo perché non c'è cosa migliore
35:11che sentirselo dire. Quando rivolgono il pensiero a te, un po' di nostalgia e dolore ancora si fa sentire.
35:18E torna alla memoria quando dicevi sempre che non avresti mai voluto vederli piangere.
35:26Sei stato per loro un padre esemplare, il migliore che avrebbero potuto desiderare.
35:32Loro continueranno a condividere con te le loro passioni, i loro desideri, i loro passi, i loro successi,
35:39sicuri che tu da lassù gli sorriderai e sarai complice di ciò che la vita offrirà a loro.
35:45Sei e sempre sarai la loro forza.
35:50Amore mio, mi manchi tantissimo, sono persa senza di te, mi mancano i tuoi abbracci,
35:56sentirmi al sicuro fra le tue braccia.
36:01Vorrei che tu fossi ancora qui con me anche solo un giorno.
36:05Con te sono cresciuta, con te ho condiviso tutte le esperienze che la vita avrebbe potuto offrirmi.
36:10Mi hai fatto d'amico, da padre, marito, senza mai farmi mancare amore e cura per me, per noi
36:16e per il frutto del nostro amore, i nostri ragazzi.
36:20Solo adesso mi rendo conto che la morte ci unirà per sempre e con un filo invisibile,
36:25nonostante la vita vada inosorabilmente avanti non curante delle tragedie e dolori.
36:31Ringraziamo di vero cuore la nostra famiglia e i nostri amici,
36:34le persone che sono state vicino a noi in questi due anni difficili.
36:38Per questo non vogliamo dare per scontato tutto l'amore che abbiamo ricevuto
36:42e che ci ha aiutato in un momento in cui le forze per andare avanti hanno vacillato.
36:47In ultimo un grazie lo rivolgiamo a chi ha deciso dedicare questo spazio istituzionale a Vincenzo Spera,
36:54per noi un marito e un padre presente e amorevole
36:58e per il mondo un grande promoter di spettacoli di musica dal vivo
37:02che ha messo il cuore in tutto ciò che ha realizzato Danauri, Maria Antonietta e Marco Stefano.
37:32Bene, grazie. Questo luogo è sempre il luogo dove si presentano cose belle,
37:44iniziative culturali, politiche, istituzionali,
37:48ma penso che oggi gli abbiamo dato anche un'altra funzione,
37:52quindi anche quello di ricordare le persone