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«La polmonite bilaterale non c'è più». Il professor Alfieri, a capo dell'equipe medica del Gemelli che ha gestito il ricovero di Papa Francesco, chiarisce l'attuale quadro clinico del Santo Padre: ««Le infezioni più gravi si sono risolte. Ci sono alcuni batteri che sono stati sconfitti, alcuni virus la cui carica virale si è ridotta. Alcuni miceti che si sono ridotti nella loro presenza e che però richiederanno tanto tempo, tanti mesi per venire sconfitti». Da qui la convalescenza di due mesi che il Pontefice trascorrerà in Vaticano a Santa Marta, dove è presente «un servizio h24 in caso di emergenze», rassicura il medico del Santo Padre Luigi Carbone

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Trascrizione
00:00Evidentemente se il Santo Padre, la parte nostra, può essere dimesso con le prescrizioni
00:07che le dicevo prima, è perché le infezioni più gravi si sono risolte.
00:11Ci sono alcuni batteri che sono stati sconfitti, alcuni virus la cui carica virale si è ridotta,
00:19magari sono virus che certamente abbiamo anche noi e quindi sono ridotti,
00:24alcuni miceti che si sono ridotti nella loro presenza, che però richiederanno tanto tempo,
00:30tanti mesi per venire sconfitti.
00:32Quindi se la sua domanda è se c'è ancora la polmonite bilaterale,
00:35e no, è completamente guarito da tutte le specie polimicrobiche, ci vorrà del tempo.
00:41Questo è il motivo per la convalescenza, evidentemente.
00:44Comunque, professore, prego, dottore.
00:46Per quanto riguarda la preparazione a Santa Marta, il Santo Padre non ha bisogno di grosse cose.
00:51Ha bisogno di un ossigeno, come tutti i pazienti che vengono dimessi con una polmonite,
00:55che speriamo che in breve tempo possa anche togliere nell'uso quotidiano.
01:01La direzione di sanità e igiene all'interno della città del Vaticano ha un servizio H24
01:07per le emergenze all'interno della città del Vaticano, quindi in caso di emergenze
01:11ci sarà a disposizione la direzione di sanità e igiene, come normalmente avviene.

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