Padova, la vista dalla torre della Specola: il video della città dall'alto

Hanno scelto un giorno «iconico» quale l’equinozio di primavera per presentare una novità in grado di far compiere un ulteriore salto di qualità a uno dei principali simboli della città del Santo: la Specola diventa «multilingue», per intercettare ancor più turisti e rendere più accessibile e coinvolgente il racconto delle sue sale e delle sue meraviglie. Una realtà che, forte dei suoi 258 anni di vita, fa parte del circuito dell Istituto nazionale di astrofisica e che, attualmente diretta da Bianca Maria Poggianti, punta a superare i seimila accessi (tra scolaresche e semplici visitatori) fatti registrare lo scorso anno. Da qui nasce l’iniziativa finanziata dall’Inaf — grazie a un apposito progetto — e che consentirà di esplorare le bellezze dell’osservatorio attraverso un sistema interattivo all’avanguardia in sei lingue straniere: si va dall’inglese al francese passando per il tedesco e lo spagnolo fino ad arrivare alle più «esotiche» sloveno e cinese, rispondendo così alle esigenze di un turismo sempre più diversificato e internazionale. Per i gruppi omogenei è stato approntato un sistema di filodiffusione stereo con casse posizionate nelle varie sale, mentre i visitatori singoli potranno approfittare di una Web app che, sviluppata ad hoc, permetterà a chi inquadrerà un apposito Qr Code di accedere ai contenuti direttamente dal proprio smartphone, garantendo così un’esperienza personalizzata e interattiva. Una nuova e necessaria opportunità, dunque, come evidenzia Valeria Zanini, responsabile scientifico del Museo La Specola: «L’Inaf di Padova è impegnato da oltre trent’anni nel recupero e nella valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Il nostro progetto di visita multilingua, quindi, risponde a un’esigenza reale, e a questo presto aggiungeremo anche alcune esperienze di realtà aumentata, con approfondimenti tecnico-scientifici che arricchiranno l’offerta per le scuole». (Gabriele Fusar Poli)