https://www.pupia.tv - GDF NAPOLI: EMISSIONE E UTILIZZO DI FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI. ESEGUITO SEQUESTRO PREVENTIVO DI OLTRE 6 MILIONI DI EURO.
Nell'ambito di attivita di indagine in materia di somministrazione illecita di manodopera - dirette dalla
Procura della Repubblica di Napoli Nord e delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli - il
G.l.P. del Tribunale in sede ha disposto un sequestro preventivo di beni per un ammontare complessivo di
€. 16.717 .173,00 nei confronti di cinque persone fisiche e giuridiche, indagate per i reati di emissione e utilizzo
in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti.
Le attività investigative, condotte in collaborazione con il Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle
Entrate, avrebbero disvelato una complessa frode fiscale perpetrata attraverso la stipula di fittizi contratti di
appalto di manodoper4 in violazione della normativa di settore.
In particolare, è stato rilevato che centinaia di dipendenti assunti formalmente da società prive di reale
operatività erano impiegati presso le sedi operative di una società committente, che ne organizzava e dirigeva
direttamente il lavoro, anche con l'ausilio di un srrlware.
Sei società "serbatoio" (sub-appaltatrici) ed una società "intermediaria" (appaltatrice) fornivano il
predetto personale a costi illecitamente competitivi grazie all'omesso versamento dell'lVA e delle ritenute
IRpEF. mentre la società committente detraeva l'lVA ed evitava il sostenimento dei costi fissi afferenti ai
rapporti di lavoro subordinato.
Le società "serbatoio" che avevano formalmente il personale alle dipendenze:
- sono state costituite lo stesso giomo, con I'assistenza del medesimo professionista;
- hanno assunto tutte, contestualmente, personale precedentemente posto alle dipendenze di altre società (c'd'
"transumanza" del personale);
- hanno omesso di presentare il bilancio d'esercizio e la dichiarazione annuale;
- hanno omesso iversamenti delle imposte e dei contributi:
- erano assistite dai medesimi soggetti per gli adempimenti tributari, societari e in materia di lavoro;
- avevano tutte rappresentanti legali con le caratteristiche tipiche delle c.d. 'leste di legno", in quanto
nullatenenti e senza pregresse esperienze professionali o imprenditoriali'
Aversa. 20 marzo 2025.
IL PROCURATORf, DELLA REPUBBLICA
Dott.ssa Maria Antonietta Troncone
,l'vp,u* fr ^ft ...r,Ct 11.c 'c"
2
L'evasione perpetrata ha determinato i seguenti vantaggi lungo l'intera filiera:
- sostenere costi più bassi per i servizi ricevuti e conseguentemente praticare prezzi pitr bassi alla
committenza;
- abbattere il debito erariale attraverso l'indebita detrazione di IVA che non veniva versata dalle società
appaltatrici e sub-appaltatrici:
- non assumere alcuna responsabilità in ordine alle inegolarità fiscali e previdenziali commesse dalle società
"caÉiere".
Ne[ corso delle indagini, la società committente ha sanato le irregolarità riscontrate per gli anni
d'imposta dal 2018 al2
Nell'ambito di attivita di indagine in materia di somministrazione illecita di manodopera - dirette dalla
Procura della Repubblica di Napoli Nord e delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli - il
G.l.P. del Tribunale in sede ha disposto un sequestro preventivo di beni per un ammontare complessivo di
€. 16.717 .173,00 nei confronti di cinque persone fisiche e giuridiche, indagate per i reati di emissione e utilizzo
in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti.
Le attività investigative, condotte in collaborazione con il Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle
Entrate, avrebbero disvelato una complessa frode fiscale perpetrata attraverso la stipula di fittizi contratti di
appalto di manodoper4 in violazione della normativa di settore.
In particolare, è stato rilevato che centinaia di dipendenti assunti formalmente da società prive di reale
operatività erano impiegati presso le sedi operative di una società committente, che ne organizzava e dirigeva
direttamente il lavoro, anche con l'ausilio di un srrlware.
Sei società "serbatoio" (sub-appaltatrici) ed una società "intermediaria" (appaltatrice) fornivano il
predetto personale a costi illecitamente competitivi grazie all'omesso versamento dell'lVA e delle ritenute
IRpEF. mentre la società committente detraeva l'lVA ed evitava il sostenimento dei costi fissi afferenti ai
rapporti di lavoro subordinato.
Le società "serbatoio" che avevano formalmente il personale alle dipendenze:
- sono state costituite lo stesso giomo, con I'assistenza del medesimo professionista;
- hanno assunto tutte, contestualmente, personale precedentemente posto alle dipendenze di altre società (c'd'
"transumanza" del personale);
- hanno omesso di presentare il bilancio d'esercizio e la dichiarazione annuale;
- hanno omesso iversamenti delle imposte e dei contributi:
- erano assistite dai medesimi soggetti per gli adempimenti tributari, societari e in materia di lavoro;
- avevano tutte rappresentanti legali con le caratteristiche tipiche delle c.d. 'leste di legno", in quanto
nullatenenti e senza pregresse esperienze professionali o imprenditoriali'
Aversa. 20 marzo 2025.
IL PROCURATORf, DELLA REPUBBLICA
Dott.ssa Maria Antonietta Troncone
,l'vp,u* fr ^ft ...r,Ct 11.c 'c"
2
L'evasione perpetrata ha determinato i seguenti vantaggi lungo l'intera filiera:
- sostenere costi più bassi per i servizi ricevuti e conseguentemente praticare prezzi pitr bassi alla
committenza;
- abbattere il debito erariale attraverso l'indebita detrazione di IVA che non veniva versata dalle società
appaltatrici e sub-appaltatrici:
- non assumere alcuna responsabilità in ordine alle inegolarità fiscali e previdenziali commesse dalle società
"caÉiere".
Ne[ corso delle indagini, la società committente ha sanato le irregolarità riscontrate per gli anni
d'imposta dal 2018 al2
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