Si intitola Allacciate le cinture ed è il modo perfetto per arrivare preparati alla prima visione tv di Io Capitano, ultimo film di Matteo Garrone. Diretto da Tommaso Merighi, segue il ritorno a casa di Garrone e del suo Capitano, nei luoghi dove il film è stato girato e dopo i premi e la Notte degli Oscar...
Con Io Capitano, Garrone ha vinto il Leone d'Argento per la regia al Festival di Venezia 2023, dove il suo protagonista Seydou Sarr ha meritato il Premio Marcello Mastroianni di rivelazione dell'anno: candidato all'Oscar come Miglior film internazionale 2024, è stato battuto da La zona d'interesse. Il 26 marzo arriva i prima visione tv, in prima serata su Rai Uno. Per "prepararci", il suggerimento è vedere Allacciate le cinture, in streaming su RaiPlay, dal 19 marzo. Realizzato dalla Fondazione Cinemovel, in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione LAM per le arti contemporanee, segue la proiezione itinerante di Io Capitano nei villaggi e nelle scuole del Senegal, patria fittizia e reale del capitano e di Seydou Sarr. Vediamo l’incontro tra il film e il pubblico locale. Accompagnati dagli attori Seydou Sarr e Moustapha Fall, nonché dal mediatore culturale Mamadou Kouassi la cui presenza è stata fondamentale per Garrone, partecipiamo anche noi a questa splendida avventura. Un'esperienza non solo cinematografica unica, in cui il cinema diventa strumento di dialogo e confronto.
Interessantissima anche la storia della Fondazione Cinemovel, nata nel 2001 come progetto pilota in Mozambico, ispirata da un’esperienza vissuta nel 1997 in Madagascar da Elisabetta Antognoni e Nello Ferrieri, fondatori. Il nome deriva dal portoghese Cinema Móvel, e identifica la missione della fondazione: portare il cinema nelle comunità più isolate, trasformandolo in un mezzo di incontro, educazione e consapevolezza sociale. Dalla sua prima esperienza in Africa, Cinemovel ha proseguito il suo viaggio attraverso numerosi paesi, utilizzando la magia del cinema come strumento di sensibilizzazione su tematiche cruciali come la lotta contro l’AIDS. Favorendo momenti di aggregazione nei mercati, nelle scuole e negli ospedali.
Nell’aprile del 2024 Cinemovel è tornata in Senegal, lì dove Io Capitano ha le sue radici. La sua missione, raccontare non solo l’esperienza del cinema itinerante nei villaggi, ma anche l’impatto che il cinema può avere sulle comunità. Così Io Capitano si è ritrovato nei luoghi in cui la sua storia ha avuto origine, per documentare la reazione del pubblico locale e approfondire il suo impatto culturale e sociale. Il documentario non è solo un dietro le quinte delle proiezioni, ma un vero e proprio racconto del potere del cinema come veicolo di trasformazione e consapevolezza.
Afferma Tommaso Merighi, il regista: «Poter girare questo film è stato un meraviglioso tuffo in acque inesplorate. La nostra regola è stata quella di non aspettarci nulla, di essere pronti e accogliere qualsiasi istanza perché potesse essere elaborata, ma non maneggiata. Perché venisse ascoltata nella sua originalità. Questo è stato il nostro approccio, spogliarci di ogni nostro preconcetto, nel bene o nel male, per poter essere al servizio dell’autenticità delle persone e delle loro voci. Per raccogliere parte di questa esperienza dolorosa, una partenza verso l’ignoto».
Il progetto si sviluppa in collaborazione con la Fondazione LAM per le arti contemporanee fondata da Loretta Amadori e impegnata nella produzione e promozione delle arti e della cultura contemporanea. Nata a novembre 2024 a Cesena, la Fondazione LAM, promuove iniziative che mettono le arti e la cultura al centro di processi di sviluppo e inclusione sociale nei territori. La partnership con Cinemovel conferma l’impegno della Fondazione nel promuovere progetti che favoriscono il dialogo tra cinema, comunità e istanze sociali.
Con Io Capitano, Garrone ha vinto il Leone d'Argento per la regia al Festival di Venezia 2023, dove il suo protagonista Seydou Sarr ha meritato il Premio Marcello Mastroianni di rivelazione dell'anno: candidato all'Oscar come Miglior film internazionale 2024, è stato battuto da La zona d'interesse. Il 26 marzo arriva i prima visione tv, in prima serata su Rai Uno. Per "prepararci", il suggerimento è vedere Allacciate le cinture, in streaming su RaiPlay, dal 19 marzo. Realizzato dalla Fondazione Cinemovel, in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione LAM per le arti contemporanee, segue la proiezione itinerante di Io Capitano nei villaggi e nelle scuole del Senegal, patria fittizia e reale del capitano e di Seydou Sarr. Vediamo l’incontro tra il film e il pubblico locale. Accompagnati dagli attori Seydou Sarr e Moustapha Fall, nonché dal mediatore culturale Mamadou Kouassi la cui presenza è stata fondamentale per Garrone, partecipiamo anche noi a questa splendida avventura. Un'esperienza non solo cinematografica unica, in cui il cinema diventa strumento di dialogo e confronto.
Interessantissima anche la storia della Fondazione Cinemovel, nata nel 2001 come progetto pilota in Mozambico, ispirata da un’esperienza vissuta nel 1997 in Madagascar da Elisabetta Antognoni e Nello Ferrieri, fondatori. Il nome deriva dal portoghese Cinema Móvel, e identifica la missione della fondazione: portare il cinema nelle comunità più isolate, trasformandolo in un mezzo di incontro, educazione e consapevolezza sociale. Dalla sua prima esperienza in Africa, Cinemovel ha proseguito il suo viaggio attraverso numerosi paesi, utilizzando la magia del cinema come strumento di sensibilizzazione su tematiche cruciali come la lotta contro l’AIDS. Favorendo momenti di aggregazione nei mercati, nelle scuole e negli ospedali.
Nell’aprile del 2024 Cinemovel è tornata in Senegal, lì dove Io Capitano ha le sue radici. La sua missione, raccontare non solo l’esperienza del cinema itinerante nei villaggi, ma anche l’impatto che il cinema può avere sulle comunità. Così Io Capitano si è ritrovato nei luoghi in cui la sua storia ha avuto origine, per documentare la reazione del pubblico locale e approfondire il suo impatto culturale e sociale. Il documentario non è solo un dietro le quinte delle proiezioni, ma un vero e proprio racconto del potere del cinema come veicolo di trasformazione e consapevolezza.
Afferma Tommaso Merighi, il regista: «Poter girare questo film è stato un meraviglioso tuffo in acque inesplorate. La nostra regola è stata quella di non aspettarci nulla, di essere pronti e accogliere qualsiasi istanza perché potesse essere elaborata, ma non maneggiata. Perché venisse ascoltata nella sua originalità. Questo è stato il nostro approccio, spogliarci di ogni nostro preconcetto, nel bene o nel male, per poter essere al servizio dell’autenticità delle persone e delle loro voci. Per raccogliere parte di questa esperienza dolorosa, una partenza verso l’ignoto».
Il progetto si sviluppa in collaborazione con la Fondazione LAM per le arti contemporanee fondata da Loretta Amadori e impegnata nella produzione e promozione delle arti e della cultura contemporanea. Nata a novembre 2024 a Cesena, la Fondazione LAM, promuove iniziative che mettono le arti e la cultura al centro di processi di sviluppo e inclusione sociale nei territori. La partnership con Cinemovel conferma l’impegno della Fondazione nel promuovere progetti che favoriscono il dialogo tra cinema, comunità e istanze sociali.
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NovitàTrascrizione
00:00Si parla, si parla, ma nessuno conosce davvero cosa sta succedendo.
00:04Quindi, guardando questi film, penso che ci faranno le lezioni.
00:08Assolutamente.
00:09Per dire ai giovani di rimanere nel paese.
00:11Sì, sì.
00:12Perché sono i giovani che parlano con i giovani.
00:15All'age di 18 anni, qui nel Senegal, si vede che andare in Europa non è facile.
00:22E soprattutto andare in Europa, in buone condizioni.
00:27Il mio slogan qui è, dico sempre agli giovani, restate qui.
00:32Quando andrete in Europa, dovete sentire attaccare le vostre spalle.
00:38Questo è il messaggio che dico.
00:40Quando dovete andare in Europa, ascoltate, attaccare le vostre spalle.
00:48Questa è la base, davvero.