• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Grazie Presidente, onorevoli colleghi, ci troviamo alla vigilia di un Consiglio europeo
00:08che cade in un momento estremamente complesso per le dinamiche globali e allo stesso tempo
00:15decisivo per il destino dell'Italia, dell'Europa e dell'Occidente. Vengo in quest'aula con
00:23la speranza che il dibattito odierno ci trovi tutti consapevoli del tempo grave che stiamo
00:31attraversando e che si possa, pur nel rispetto delle posizioni di ciascuno, provare a ragionare
00:39insieme di quali siano le scelte migliori per la nostra nazione, con il senso di realtà
00:45e di responsabilità che si deve a momenti come questi. Il Consiglio europeo di marzo
00:50tradizionalmente dedicato ai temi economici e della competitività si arricchisce inevitabilmente
00:57come tutti gli ultimi dei grandi temi geopolitici e geostrategici che sono ormai da tempo una
01:04priorità inevitabile. Tema centrale del Consiglio europeo sarà certamente il rilancio e il
01:10rafforzamento della competitività. Competitività potrebbe sembrare un fumoso concetto astratto
01:18ma non lo è. Riguarda i nostri sistemi produttivi, certo, ma determina anche la possibilità
01:25per i nostri figli di trovare lavori qualificati e ben remunerati senza dover lasciare la propria
01:32nazione. Competitività vuol dire per gli Stati nazionali poter offrire servizi sociali
01:37adeguati e sempre migliori ai cittadini. Competitività significa, allargando la prospettiva, disporre
01:45dei mezzi e delle risorse necessari non solo a non dipendere da altri ma anche a poter
01:51difendere i nostri valori e la nostra visione a livello internazionale.
01:56In sostanza, quello che tutti dobbiamo chiederci è che un'Europa desertificata da un punto
02:03di vista industriale e in ritardo nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie è destinata
02:11a essere più o meno ascoltata. Ecco la sintesi delle ragioni per le quali
02:16è importante che questo Consiglio europeo segni dei passi avanti concreti su alcuni
02:22ambiti necessari per affrontare e vincere la sfida della competizione internazionale
02:27e non condannarci invece al ruolo di gregario.

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