• 14 ore fa
Trascrizione
00:00Abbiamo chiesto esattamente questo a dicembre, quando si è pianificato in Europa quello
00:08che doveva accadere nell'ambito delle marinerie europee, ancora riduzioni senza tener conto
00:17del diverso approccio alla pesca di ogni nazione e senza tener conto del fatto che una nazione
00:24come l'Italia, che pesca esclusivamente nel Mediterraneo, deve tener conto di chi pesca
00:31nel Mediterraneo proveniente dai paesi terzi, dove le regole sulla carta devono essere rispettate
00:36ma nei fatti non vengono rispettate. È stata una delle ragioni con le quali abbiamo convinto
00:41il commissario Cadis, persona dalle grandi capacità politiche di mediazione, a superare
00:47le proposte insostenibili degli euroburocrati che avevano presentato qualche giorno prima
00:53del suo insediamento un piano che avrebbe distrutto il modello di pesca anche nazionale.
00:59Insieme a Francia e Spagna abbiamo ragionato con lui arrivando al nostro obiettivo, quello
01:05di avere davanti la sostenibilità ambientale che si raggiunge però con ricette che le
01:10singole nazioni possono modulare rispetto al proprio modello di pesca. Abbiamo iniziato
01:15questa visita andando a ringraziare e a mostrare al commissario Cadis le grandi capacità della
01:21nostra guardia costiera perché sono loro che possono dare una mano ancora più puntuale
01:27per controlli con però, a nostro avviso, meno regole, più serie, più cogenti e meno
01:37invece impatto negativo sul reddito degli imprenditori, in questo caso della pesca.

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