MasterChef Italia ha incoronato, per la 14esima volta, il suo miglior talento in cucina. Su Sky (disponibile on demand) è andata in scena la puntata finale del talent show culinario più seguito al mondo. E, come vedete nel video qui sopra, quest'anno i pronostici sono stati rispettati.
Chi ha vinto, i premi e gli altri classificati
Incoronata all’unanimità dai giudici Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo è stata Anna. La 32enne milanese di origini cinesi che ora vive a Venezia. «Mi sono vista più volte con i coriandoli che cadono su di me nello studio», diceva prima di entrare in Masterclass.
Per lei 100mila euro in gettoni d’oro, un corso di alta formazione presso Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e il suo primo libro di ricette: Pentole e zodiaco, in uscita l’11 marzo per l'editore Baldini+Castoldi.
Con Anna sul podio Jack, content creator di 26 anni di Cesano Boscone (Milano), e Simone, imprenditore edile di 35 anni di La Morra (Cuneo), autori di tre menù personali e complessi. Quarta classificata Mary, manager risorse umane di 30 anni di Milazzo (Messina) e residente oggi a Villongo (Bergamo), eliminata dopo la Mystery Box e l’Invention Test con Mauro Colagreco, lo chef globale del nuovo secolo con 3 stelle Michelin al Mirazur di Mentone (Francia).
Chi è Anna, la vincitrice di "MasterChef" 2025
Parlando di sé, dice: «Anna prima mi piaceva di più anche per un discorso di facilità di integrazione, adesso ho fatto inserire anche il nome cinese perché la mia cultura mi ha arricchita». Il suo nome in origine è Anna Yi Lan, i suoi genitori sono emigrati dalla Cina per avere un’altra figlia perché lì c’era la "legge del figlio unico". Quando Anna è piccolissima la famiglia si trasferisce in Veneto, ma dopo le superiori lei torna a Milano per iniziare un percorso nella comunicazione della moda.
Qui inizia a lavorare come sales manager in boutique di lusso, ma si rende conto di non essere del tutto appagata perché, racconta, «il mondo della moda non parlava la mia stessa lingua dell’amore». Così, durante il lockdown, legge libri di autori cinesi che la ricollegano con le sue radici, quindi prende coraggio e si licenzia. Oggi lavora saltuariamente come modella, ma ha in testa l’immagine di «una grande tavolata costituita da persone provenienti da culture diverse che mangiano lo stesso cibo in armonia: io vorrei essere l’artefice di questo banchetto».
Alla vigilia del suo ingresso in Masterclass diceva che in caso di vittoria avrebbe voluto continuare a studiare cucina e aprire un suo ristorante nel rispetto degli sprechi, ponendosi come obiettivo la stella verde Michelin.
Il menu vincente
Il suo menu della finalissima si chiama L’Eden di YilAnna. E vede come antipasto l'Albero della vita e il suo elisir (chips di riso verdi con capasanta marinata, mela verde e daikon, aioli alla menta, zenzero e finger lime, servito con un elisir di kombucha e agrumi). Il primo è Il sorriso di mia madre (raviolo ripieno di garusoli, fungo ostrica e guanciale, tobiko e dashi di zafferano). Il secondo è Il potere del tempo (pancia di maiale stufata e laccata con spezie orientali, insalata croccante di cetrioli, susine gialle e peperoncino, ricci di mare). Infine, il dessert è Uguale babà no? (babà al rum e osmanto, mousse di mozzarella e cocco, olio al tagetes).
Lo ha descritto così: «Un menù che è inevitabilmente legato al mio progetto di vita: un’oasi in cui ritrovare il benessere attraverso il cibo. Piatto dopo piatto se ne scoprono le fondamenta, ovvero gli elementi che hanno plasmato l’Anna che c’è oggi. Ho trovato nella cucina il mio modo di comunicare ciò che realmente sono perché per tutti sono sempre stata troppo cinese per essere italiana e troppo italiana per essere cinese. Oggi voglio esprimere l’unione e l’integrazione dei miei sapori, figli di un incontro necessario tra culture diverse e che insieme ambiscono a ricreare un equilibrio perfetto. Una sorta di paradiso terrestre: L’Eden di YilAnna».
Il riassunto della puntata finale di "MasterChef 14"
Il menù di Jack
È stata una finale equilibratissima. Infatti, anche i menù degli altri due finalisti hanno ricevuto grandi complimenti da parte dei giudici. Jack ha proposto Ci vediamo dall’altra parte!, che lui ha presentato così: «Detto così può sembrare strano, quasi tetro, ma ha un significato profondo. La prima volta che sentii questa frase me la disse un mio caro amico prima di partire per il giro del mondo, ricordando che comunque andrà noi ci rivedremo. È l’augurio di rivedersi, di tornare uniti al termine di un percorso che ci ha segnati, che esorcizza il timore, sfidando a testa alta la paura stessa, anche di noi stessi. Così, col mio menù voglio far fare un viaggio, attraverso ingredienti, sapor...
Chi ha vinto, i premi e gli altri classificati
Incoronata all’unanimità dai giudici Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo è stata Anna. La 32enne milanese di origini cinesi che ora vive a Venezia. «Mi sono vista più volte con i coriandoli che cadono su di me nello studio», diceva prima di entrare in Masterclass.
Per lei 100mila euro in gettoni d’oro, un corso di alta formazione presso Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e il suo primo libro di ricette: Pentole e zodiaco, in uscita l’11 marzo per l'editore Baldini+Castoldi.
Con Anna sul podio Jack, content creator di 26 anni di Cesano Boscone (Milano), e Simone, imprenditore edile di 35 anni di La Morra (Cuneo), autori di tre menù personali e complessi. Quarta classificata Mary, manager risorse umane di 30 anni di Milazzo (Messina) e residente oggi a Villongo (Bergamo), eliminata dopo la Mystery Box e l’Invention Test con Mauro Colagreco, lo chef globale del nuovo secolo con 3 stelle Michelin al Mirazur di Mentone (Francia).
Chi è Anna, la vincitrice di "MasterChef" 2025
Parlando di sé, dice: «Anna prima mi piaceva di più anche per un discorso di facilità di integrazione, adesso ho fatto inserire anche il nome cinese perché la mia cultura mi ha arricchita». Il suo nome in origine è Anna Yi Lan, i suoi genitori sono emigrati dalla Cina per avere un’altra figlia perché lì c’era la "legge del figlio unico". Quando Anna è piccolissima la famiglia si trasferisce in Veneto, ma dopo le superiori lei torna a Milano per iniziare un percorso nella comunicazione della moda.
Qui inizia a lavorare come sales manager in boutique di lusso, ma si rende conto di non essere del tutto appagata perché, racconta, «il mondo della moda non parlava la mia stessa lingua dell’amore». Così, durante il lockdown, legge libri di autori cinesi che la ricollegano con le sue radici, quindi prende coraggio e si licenzia. Oggi lavora saltuariamente come modella, ma ha in testa l’immagine di «una grande tavolata costituita da persone provenienti da culture diverse che mangiano lo stesso cibo in armonia: io vorrei essere l’artefice di questo banchetto».
Alla vigilia del suo ingresso in Masterclass diceva che in caso di vittoria avrebbe voluto continuare a studiare cucina e aprire un suo ristorante nel rispetto degli sprechi, ponendosi come obiettivo la stella verde Michelin.
Il menu vincente
Il suo menu della finalissima si chiama L’Eden di YilAnna. E vede come antipasto l'Albero della vita e il suo elisir (chips di riso verdi con capasanta marinata, mela verde e daikon, aioli alla menta, zenzero e finger lime, servito con un elisir di kombucha e agrumi). Il primo è Il sorriso di mia madre (raviolo ripieno di garusoli, fungo ostrica e guanciale, tobiko e dashi di zafferano). Il secondo è Il potere del tempo (pancia di maiale stufata e laccata con spezie orientali, insalata croccante di cetrioli, susine gialle e peperoncino, ricci di mare). Infine, il dessert è Uguale babà no? (babà al rum e osmanto, mousse di mozzarella e cocco, olio al tagetes).
Lo ha descritto così: «Un menù che è inevitabilmente legato al mio progetto di vita: un’oasi in cui ritrovare il benessere attraverso il cibo. Piatto dopo piatto se ne scoprono le fondamenta, ovvero gli elementi che hanno plasmato l’Anna che c’è oggi. Ho trovato nella cucina il mio modo di comunicare ciò che realmente sono perché per tutti sono sempre stata troppo cinese per essere italiana e troppo italiana per essere cinese. Oggi voglio esprimere l’unione e l’integrazione dei miei sapori, figli di un incontro necessario tra culture diverse e che insieme ambiscono a ricreare un equilibrio perfetto. Una sorta di paradiso terrestre: L’Eden di YilAnna».
Il riassunto della puntata finale di "MasterChef 14"
Il menù di Jack
È stata una finale equilibratissima. Infatti, anche i menù degli altri due finalisti hanno ricevuto grandi complimenti da parte dei giudici. Jack ha proposto Ci vediamo dall’altra parte!, che lui ha presentato così: «Detto così può sembrare strano, quasi tetro, ma ha un significato profondo. La prima volta che sentii questa frase me la disse un mio caro amico prima di partire per il giro del mondo, ricordando che comunque andrà noi ci rivedremo. È l’augurio di rivedersi, di tornare uniti al termine di un percorso che ci ha segnati, che esorcizza il timore, sfidando a testa alta la paura stessa, anche di noi stessi. Così, col mio menù voglio far fare un viaggio, attraverso ingredienti, sapor...
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