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CortometraggiTrascrizione
00:00Per tutta la guerra i capelli me li ha tagliati mia madre, ma oggi i miei defunti hanno voluto
00:09che fossi qui per un appuntamento che finalmente mi avrebbe cambiato la vita.
00:12Dopo aver chiuso l'ultima mostra del cinema di Venezia, dal 6 marzo arriva nelle sale
00:17l'Orto Americano di Pupia Vati, tratto dal suo romanzo omonimo.
00:20Un film gotico ambientato ai tempi della liberazione tra l'Emilia Romagna tanto cara regista e
00:26il Midwest americano, con un giovane problematico aspirante scrittore che si innamora solo con
00:32uno sguardo di un'ausiliare americana, per poi imbattersi, anni dopo, negli Stati Uniti,
00:37in una donna che cerca disperatamente sua figlia scomparsa in Italia.
00:41Di notte, da un orto a Tigua alla casa dell'anziana, provengono strane urla e il ragazzo fa una
00:46macabra scoperta.
00:48Si convince che quella scomparsa sia la sua amata e inizia una ricerca disperata che al
00:52ritorno in Italia gli farà scoprire una realtà inquietante.
00:56Atmosfere scocchiane, bianco e nero, Pupia Vati lo ha definito un film pieno di cinema.
01:01Il bianco e nero non è stato considerato nella mia filmografia, praticamente ho scoperto
01:08quanto sia cinema il bianco e nero e quanto non lo sia il colore, cioè io vedevo la scena
01:14nella sua realtà, poi giravo lo sguardo sul monitor e il monitor era in bianco e nero
01:21e quello era il cinema, una affascinazione enorme perché c'era quella distanza fra
01:26la realtà e lì realtà, è qualcosa che è prossimo alla realtà ma non è realtà, il cinema.
01:36Un horror gotico sui generis, l'orto americano, che racconta da un lato l'Italia distrutta
01:41del neorealismo di Rossellini e dall'altra il relativo benessere dell'America negli
01:46anni 40.
01:47Il protagonista, interpretato da Filippo Scotti, parte per l'America per scrivere il suo
01:51romanzo accompagnato dalle foto dei parenti morti con cui dialoga e da cui trae ispirazione.
01:57È la mia autobiografia più intima, non l'avevo mai raccontata a nessuno, che io la notte
02:04prima di addormentarmi leggo sul mio computer questo elenco interminabile ormai che è destinato
02:12solo a crescere, perché nessuno è stato cancellato da quell'elenco, nessuno è tornato
02:18di quei miei amici, parenti, conoscenti che mi hanno aiutato a vivere, perché sono
02:26le persone che mi hanno aiutato a vivere, 86 anni, essere riconoscenti nei riguardi
02:32delle persone che ti hanno aiutato a vivere è una cosa doverosa, la devi fare, non aver
02:38letto un centinaio di loro nomi, che è come dire dell'Ave Maria o dei Padre Nostro,
02:44io modernamente sono assolutamente accompagnato da loro, ho questa sensazione, forse è un
02:49effetto placebo, non lo so, però mi sento non più solo.