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Trascrizione
00:00Prendiamoci cura all'università per il nostro tempo, comunità, relazioni e ricerca.
00:09È il titolo del programma elettorale del professor Massimiliano Marianelli,
00:13ordinario di storia della filosofia, candidato a rettore dell'università di Perugia.
00:18Si vota a giugno, delegato del rettore per la didattica, poi presidente del presidio della qualità d'Ateneo,
00:23quindi direttore di dipartimento e membro del senato accademico.
00:27Marianelli punta sulla partecipazione e la presenza nel quotidiano dei dipartimenti
00:31e su una visione del rettorato che risponde al principio di sussidiarietà,
00:35con una grande attenzione alla riduzione delle desiguaglianze.
00:39Ascanius lo ha intervistato.
00:41Professore, l'università italiana gode di buona salute?
00:43Siamo in un momento molto particolare delle università italiane in generale
00:51e in modo particolare per le università pubbliche,
00:55che per gambante del tempo hanno rappresentato le istituzioni più importanti
00:59dal punto di vista dell'alta formazione.
01:01Un momento particolare perché dopo la, ormai più che decennale,
01:05legge 240 che ha cambiato profondamente anche il modo di intendere l'università,
01:12diciamo avviando anche un percorso verso la sua aziendalizzazione,
01:16come si dice in qualche caso anche in maniera un po' negativa,
01:19definendo criteri di valutazione della stessa,
01:23che premiano la ricerca con criteri ancora quantitativi
01:26e anche la didattica con criteri altrettanto quantitativi
01:29che mettono al centro il peso dato ai CFU lucrati per anno,
01:34cioè ai crediti e infine agli esami superati dai ragazzi,
01:38questo sistema di quantificazione e di misurazione delle università
01:42mette in crisi profondamente il valore dell'università pubblica
01:46che prima ancora di pensare al profitto
01:49era chiamata a pensare alla formazione delle giovani generazioni
01:52e quindi alla formazione delle persone che nel nostro tempo,
01:56mi piace dire nel nostro tempo e non per il futuro,
02:00dovranno in qualche modo guidare i cambiamenti sociali.
02:06Come valorizzare allora il grande patrimonio dell'università di Perugia?
02:09I grandi temi che ho esposto sono centrali per comprendere
02:14anche lo specifico della mia università,
02:16una grande università, l'Università degli Studi di Perugia,
02:19una delle più antiche del mondo, nata nel 1308,
02:22che nel prossimo sessennio compierà 720 anni,
02:26quindi un riferimento, un valore assoluto,
02:29penso che si possa dire senza nessun timore,
02:32a livello internazionale, è un riferimento.
02:35Ora, questa università è chiamata uno a corrispondere a questa visione,
02:38ma come mi insegnava un economista che incontravi
02:40quando appena avevo finito il dottorato di ricerca,
02:43bisogna avere una grande visione
02:44e al tempo stesso bisogna restare nel quotidiano.
02:47È nel quotidiano che si gioca questa grande visione che noi abbiamo.
02:51È il quotidiano di ogni università,
02:52ma vengo nel dettaglio della nostra università,
02:55implica rimettere al centro le relazioni,
02:59rimettere al centro, diciamo,
03:02quei rapporti che dicevo fondamentalmente
03:04qualificavano alle origini dell'università
03:06come uno spazio di relazioni
03:08tra personale docente, tecnico e studenti.
03:12Guardando al mondo che cambia agli studi accademici,
03:15che relazioni oggi raccontano?
03:17Abbiamo perso la direzione,
03:19abbiamo perso la guida dei processi e dei cambiamenti,
03:22e quindi ci siamo affidati
03:24a un progresso che non è verso il meglio per l'essere umano,
03:29ma è un progresso verso il meglio,
03:32inteso come progresso verso l'utile, immediato,
03:35che alla fine può portare, in questo contesto,
03:37soprattutto alla distruzione, forse, dell'essere umano.
03:40Non voglio essere tragico, ma il punto è questo.
03:42Se perdiamo di vista qual è il centro della formazione
03:46e quindi il valore dell'università,
03:49che è l'ente di alta formazione per ormai più di mille anni, evidentemente,
03:53significa che abbiamo perso la capacità di interrogarci sul senso
03:58e che quindi abbiamo perso la possibilità di interferire
04:02sui cambiamenti di paradigmi.

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