Non dovrebbe succedere, ma se succede... Meglio non farsi trovare impreparati. Incontrare il Re Carlo d’Inghilterra, che si trova in Italia in visita ufficiale proprio in questi giorni, comporta il rispetto di molte regole di etichetta, alcune più formali, altre ormai mitigate dal tempo e dalla personalità del sovrano stesso. Innanzitutto, il modo corretto di rivolgersi a lui prevede che ci si presenti dicendo “Sua Maestà” e che in seguito, nel corso della conversazione, si usino i termini “Sir” per il re e “Ma’am” per la regina. Questo è uno degli aspetti ancora più osservati del protocollo.
Il saluto può avvenire anche con una stretta di mano, purché sia il sovrano a tenderla per primo. In contesti ufficiali o particolarmente solenni, resta diffusa la tradizione dell’inchino: un leggero cenno del capo per gli uomini, e un inchino più ampio per le donne, talvolta accompagnato da un piccolo passo indietro.
[idgallery id="2015899" title="Re Carlo III e l'anello da cui non si separa mai"]
Cosa è meglio evitare davanti a re Carlo III
Ci sono poi dei comportamenti da evitare per non risultare irrispettosi. È considerato inappropriato toccare il re, per esempio – eccezion fatta per la stretta di mano, come già detto – o voltargli le spalle. Durante i pasti ufficiali, il galateo impone che nessuno si sieda o si alzi da tavola prima dei sovrani, e quando questi terminano di mangiare, il pasto si considera finito anche per gli altri. Se si partecipa a un tè con la famiglia reale, è buona norma posare la tazza sul piattino dopo ogni sorso.
Un’altra accortezza importante riguarda l’inno nazionale britannico: mentre viene suonato, è necessario restare in silenzio. Interrompere questo momento, anche in buona fede, può essere percepito come una mancanza di rispetto piuttosto grave.
[idarticle id="2540753,2539778,2275737" title="Re Carlo III da Mattarella al Quirinale. E sarà il primo monarca britannico a parlare in Parlamento,Re Carlo III e la regina Camilla da oggi in Italia: incontro con Mattarella e Meloni,Elisabetta II voleva che Lady D sposasse Andrea e non Carlo. Lo rivela un nuovo libro sulla regina"]
Un re più informale, ma attento alla tradizione
Detto questo, Carlo III ha dimostrato nel tempo di avere un approccio più rilassato rispetto a sua madre, la regina Elisabetta II. Non sono mancati episodi pubblici in cui ha accettato, senza mostrare disagio, abbracci o baci da parte dei cittadini, comportamenti un tempo davvero impensabili.
Tuttavia, secondo gli esperti della comunicazione reale, Carlo continua ad apprezzare le tradizioni. Le norme di comportamento legate alla monarchia non sono regole scritte, ma consuetudini che riflettono il rispetto verso una figura che, pur con poteri simbolici, rappresenta un’istituzione secolare. Mostrare attenzione a questi dettagli è un segno di considerazione, più che una semplice formalità.
Il saluto può avvenire anche con una stretta di mano, purché sia il sovrano a tenderla per primo. In contesti ufficiali o particolarmente solenni, resta diffusa la tradizione dell’inchino: un leggero cenno del capo per gli uomini, e un inchino più ampio per le donne, talvolta accompagnato da un piccolo passo indietro.
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Cosa è meglio evitare davanti a re Carlo III
Ci sono poi dei comportamenti da evitare per non risultare irrispettosi. È considerato inappropriato toccare il re, per esempio – eccezion fatta per la stretta di mano, come già detto – o voltargli le spalle. Durante i pasti ufficiali, il galateo impone che nessuno si sieda o si alzi da tavola prima dei sovrani, e quando questi terminano di mangiare, il pasto si considera finito anche per gli altri. Se si partecipa a un tè con la famiglia reale, è buona norma posare la tazza sul piattino dopo ogni sorso.
Un’altra accortezza importante riguarda l’inno nazionale britannico: mentre viene suonato, è necessario restare in silenzio. Interrompere questo momento, anche in buona fede, può essere percepito come una mancanza di rispetto piuttosto grave.
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Un re più informale, ma attento alla tradizione
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Tuttavia, secondo gli esperti della comunicazione reale, Carlo continua ad apprezzare le tradizioni. Le norme di comportamento legate alla monarchia non sono regole scritte, ma consuetudini che riflettono il rispetto verso una figura che, pur con poteri simbolici, rappresenta un’istituzione secolare. Mostrare attenzione a questi dettagli è un segno di considerazione, più che una semplice formalità.
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