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NovitàTrascrizione
00:00La settimana scorsa, sul sito del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d'America,
00:06è comparsa una formula matematica che consentiva di capire come l'amministrazione Trump
00:13avesse calcolato i dazzi da imporre ai paesi nel resto del mondo.
00:17La formula è particolarmente semplice, è coerente con le ipotesi iniziali di un modello
00:25economico ed è molto molto semplificata, o meglio semplifica estremamente la realtà.
00:31Si basa sull'ipotesi che all'aumentare dei dazzi i prezzi esteri aumentino, quindi
00:38che ci sia una sorta di ritorsione da parte del mondo esterno agli Stati Uniti e che l'aumento
00:44dei prezzi faccia ridurre le importazioni statunitensi.
00:47I dazzi sono quindi calcolati in modo che questa catena di eventi porti a un annullamento
00:54del deficit della bilancia commerciale, quindi l'idea è che se aumentano i dazzi, aumentano
01:00i prezzi che dall'estero vengono fatti pagare agli Stati Uniti, diminuiscono le importazioni
01:06e quindi la bilancia commerciale rimane in pareggio.
01:11Sfortunatamente, questo modello è troppo semplice, si basa sull'ipotesi che tutto
01:17ciò che è successo fino a poco tempo fa continui a valere nello stesso modo e nella
01:23stessa misura.
01:24Faccio un paragone medico, è come affermare che se una pillola medica consente di ridurre
01:33la temperatura di un paziente di un grado, due pillole la abbasseranno di due gradi.
01:37Non funziona così, non funziona così la medicina e non funziona così il mondo dell'economia.
01:42Tutto ciò che è successo fino ad oggi e che ha portato ad una certa stima di parametri
01:47economici non è detto che valga quando ci sono dei rapporti commerciali che si inclinano
01:53così come succederà con i dazzi di Trump.
01:56Quindi la formula è coerente ma è basata su ipotesi completamente irrealistiche.