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Ospite della puntata la Dottoressa Simona Ursino, Direttrice sanitaria Asl Rm4.
Conduce Stefano Pettinari.
Ospite della puntata la Dottoressa Simona Ursino, Direttrice sanitaria Asl Rm4.
Conduce Stefano Pettinari.
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NovitàTrascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Buonasera, buonasera e benvenuti alla cronaca si fa storia, il nostro appuntamento con i
00:49venticinque anni di civonline.it, il qualità neotelematico che appunto è nato venticinque
00:55anni fa e quindi come sapete ripercorriamo un po' questi venticinque anni con fatti e
01:02personaggi che insomma sono stati diciamo in qualche maniera protagonisti di questo quarto
01:07di secolo. Oggi affronteremo un tema importante sicuramente perché affronteremo il tema della
01:15sanità perché insomma sono stati anni effettivamente molto importanti anche per la
01:21sanità. Lo faremo come sempre con un ospite, è venuta a trovarci la direttrice sanitaria
01:26dell'ASL Roma 4, la dottoressa Simona Orsino che saluto e ringrazio per essere il nostro ospite,
01:31buonasera dottoressa. Buonasera, grazie a voi. Allora dicevo sono stati anni importanti per la
01:36sanità, a cominciare naturalmente dagli ultimi insomma, ricordiamo tutti dal 2019 al 2021 tutta
01:44la questione relativa alla pandemia e insomma sono stati anni complicati immagino per voi.
01:50Complicatissimi, complicatissimi, però li abbiamo affrontati con tanta dedizione al
01:57lavoro, con tanto senso del dovere e affrontando mille difficoltà perché quello è stato un periodo
02:05in cui nessuno dava soluzioni, c'erano soltanto i problemi da affrontare e quindi ogni giorno ci
02:10svegliavamo con un problema nuovo e la soluzione la dovevamo cercare in casa perché purtroppo
02:16nessuno aveva la ricetta di come uscire da certe situazioni e la sera tornavamo a casa dicendo
02:23abbiamo superato questo, ormai non può succedere nient'altro, invece c'era sempre una situazione
02:28nuova che andava affrontata e altre soluzioni da trovare, però sono state settimane, mesi intensi
02:38che ci hanno permesso di sviluppare una resilienza inaspettata, sia a livello territoriale che
02:46all'interno delle nostre strutture ospedaliere, è stato un periodo in cui gli operatori sanitari
02:53si sono molto stretti, sono stati molto uniti, mi ricordo la collaborazione del personale
03:00infermeristico, dei medici, erano sempre pronti a… nessuno guardava più il cartellino,
03:07nessuno aveva il limite del tempo, qualunque cosa si dovesse fare si faceva, perché in quel momento
03:13bisognava essere operativi, bisognava essere attivi e quindi al di là dell'enorme stanchezza di quel
03:20periodo, al di là della fatica, dei sacrifici, della lontananza da casa, perché mi ricordo che
03:27nel 2020 dal 28 febbraio sono tornata a pranzo con i miei il giorno di Pasqua con la mia famiglia e
03:38Pasqua quell'anno deve essere stata il 15-16 aprile e fino a quel momento non avevo più
03:45trascorso un pranzo a casa, ininterrottamente, questo l'ho fatto io, ma l'hanno fatto tante
03:50altre persone, tanti altri medici, tanti altri infermieri, tanti altri tecnici, eravamo tutti
03:57nella stessa condizione, per cui al di là dell'enorme fatica, quello che ricordo però è la
04:03coesione che si era stabilita all'interno del personale, quella è stata un'esperienza bellissima
04:09e veramente arricchente. Avete sentito anche, perché io ricordo che in quegli anni c'era
04:15questa grossa stima nei confronti del personale medico, tutti venivate diciamo abbastanza adorati
04:25tra virgolette e la sentivate anche questa. Sentivamo tanto la vicinanza delle persone,
04:31anche perché eravamo l'unico punto di contatto con le persone e quando chi era a casa aveva
04:38difficoltà e si rivolgeva alla ASL, tra mille difficoltà perché tutti quanti abbiamo commesso
04:46degli errori, sicuramente non era facilissimo raggiungerci, però la disponibilità c'è sempre
04:52stata e la riconoscenza di quei mesi è qualcosa che è rimasta, ci ha arricchito tantissimo ed è
05:04stata sicuramente una spinta a migliorare tutti i nostri servizi, al di là della tragicità del
05:13momento, perché ricordiamo che sono state decine e decine morti anche sulla cività vecchia,
05:19quindi non voglio banalizzare quella situazione, quindi al di là delle tragicità di tutto quello
05:25che è successo, delle persone che sono state in terapia intensiva, di chi all'inizio non
05:31sapevamo come curare perché di fatto all'inizio era una patologia della quale non sapevamo niente,
05:36quindi è stato anche difficile offrire conforto ai pazienti malati, però al di là di questo
05:44eravamo tutti consapevoli di quello che stesse succedendo e quindi trovavamo anche tanta pazienza
05:50da parte di chi era dall'altra parte. Oltre a questo c'erano problemi anche da un punto di
05:56vista organizzativo, perché la carenza di personale ormai è risaputa nel mondo della sanità,
06:03quindi anche quelle erano difficoltà nel cercare di organizzare un po' tutto, i turni,
06:09l'immagine, anche perché ci diceva che erano completamente saltati, però insomma c'era
06:15bisogno anche di una certa organizzazione naturalmente. C'era bisogno di una certa
06:19organizzazione, in quel momento paradossalmente ci siamo trovati a poter assumere chiunque,
06:26è stato un periodo in cui avevamo la libertà di poter veramente assoldare chiunque fosse
06:35disponibile e dopo aver affrontato le prime settimane in cui dovevamo seguire la pandemia,
06:42in realtà ci siamo dovuti riattivare tutti per continuare ad offrire anche gli altri servizi,
06:48perché le urgenze non venivano meno, le altre malattie non erano scomparse, erano soltanto
06:54passate in secondo piano, quindi non è stato semplice coprire tutti i turni, non è stato
06:59semplice riaprire le sale operatorie, non è stato semplice dividere i pazienti acuti che
07:07avevano bisogno di attenzione in quel momento dai pazienti che invece venivano in ospedale perché
07:14avevano comunque contratto il virus, quindi è stato un periodo complicato, nel quale però
07:23abbiamo trovato tante risorse anche dentro di noi, è un periodo che ci ha stupito per la forza
07:36che siamo riusciti a tirare fuori. Questa adorazione che c'era in quegli anni però
07:40sembra scomparsa perché adesso vengono i pronto soccorso e vi picchiano, anche questo invece
07:46adesso è un grosso problema, se ne sente quasi di aggressione a personale medico.
07:54Questa è una cosa veramente triste perché soprattutto il personale che lavora in pronto
07:59soccorso è quello che svolge uno dei lavori più complicati all'interno del nostro ospedale,
08:07perché si trova anche lì ogni volta ad affrontare qualcosa di sconosciuto, perché il paziente si
08:13presenta, sono pazienti che vedi lì per la prima volta, sono pazienti che spesso hanno delle
08:21condizioni di emergenza sulle quali bisogna intervenire e quindi chi si rega in pronto
08:27soccorso non capisce che il personale si deve concentrare su quello che è più urgente in quel
08:33momento. Ci sono delle scale di priorità che sono codificate e che i nostri operatori devono
08:41seguire perché in pronto soccorso si salvano vite e quindi non bisogna perdere tempo dietro
08:48a situazioni che possono aspettare, banalmente perché ci sono persone che stanno peggio
08:55in quel momento e quindi i nostri operatori devono essere concentrati sulle emergenze,
09:01è logico che chi si rega in una struttura pubblica invece purtroppo, anzi non è logico,
09:08chi si rega in queste situazioni purtroppo al pronto soccorso pretende di avere subito
09:14l'attenzione del personale sanitario, non capendo che sicuramente di là c'è qualcuno
09:19che sta peggio se in quel momento non viene eseguito.
09:22Leggevo sulle agenzie qualche giorno fa, non so se è capitato di vederla poi sui giornali,
09:29di questa situazione che mi ha veramente colpito di un medico del 118 mi sembra a Torino che
09:35l'ha intervenuto perché c'era una signora che stava male e a un certo punto si è visto
09:39puntare una pistola alla testa dal figlio di questa signora che gli ha detto o salvi
09:44mia madre o muori con lei, come si fa poi a lavorare in quelle condizioni?
09:50Non è facile, è complicatissimo anche perché chi sta lì ha già uno stress che sicuramente
10:03è superiore a quello di un altro medico, perché appunto si trova ad affrontare delle
10:10situazioni in cui bisogna salvare la vita dei pazienti e chi rianima una persona è
10:17sottoposto ad uno stress che non riusciamo neanche a immaginare noi che facciamo i medici
10:23dietro una scrivania, per cui per quanto siamo stanchi, per quanto arriviamo a fine sera
10:33stravolti dalla stanchezza non possiamo neanche immaginare quello che prova un infermiere
10:38o un medico che invece deve rianimare una persona, giovane, anziana, uomo, donna che
10:44sia in quel momento e quindi pensare che stai lì a salvare vite e vieni minacciato è ancora
10:51più frustrante. Quello che possiamo fare noi come direzione è stare vicino a questo
10:58personale e dimostrargli ogni giorno la nostra stima, perché comunque sono persone che si
11:02sacrificano, perché anche lì non stimbrano il cartellino alle 8 di sera, perché se c'è
11:09un'emergenza loro continuano a salvare quella vita, quindi non sono impiegati che possono
11:15staccare ed allontanarsi, sono persone che se per un qualunque motivo, perché il collega
11:21che deve arrivare al turno successivo buca una ruota, si rompe la macchina, non passa
11:27il treno, ha un qualunque tipo di impedimento, loro proseguono ad oltranza il turno, perché
11:31il pronto soccorso è un'area dove non si può interrompere il servizio, quindi sono
11:38persone che lavorano perché hanno una vera passione e un fortissimo senso di responsabilità.
11:44A livello di personale invece come siamo messi adesso nell'asile Roma 4?
11:51A livello di personale noi siamo un'asile di provincia purtroppo e quindi quello che
11:58succede è che spesso facciamo dei concorsi, ma poi quando qualcun altro più appetibile
12:07di noi fa gli stessi concorsi il rischio di perdere il personale c'è, quindi quello
12:14che stiamo provando a fare è di fidelizzare queste persone, tentiamo di costruire dei
12:22progetti insieme a loro, assecondiamo anche le loro capacità, se hanno degli interessi
12:32particolari, delle professionalità particolari le promuoviamo, cerchiamo di valorizzarle
12:40proprio per cercare di rimanere noi più forti rispetto a altre aziende sanitarie o
12:48altre asile che sicuramente sono più importanti di noi nella regione Lazio. Il nuovo direttore
12:54generale è appena arrivato e sicuramente ha delle bellissime idee che poi sarà la
13:00stessa a presentarvele e quindi speriamo anche con il suo contributo di riuscire a diventare
13:06un'azienda sempre più competitiva. Mi diceva che sono 25 anni esattamente come
13:13Cimon Line, appunto che lei è a Civitavecchia, come è cambiata l'asile Roma 4 in questi
13:2125 anni? E' migliorata, è peggiorata? Noi siamo un'asile difficile perché siamo
13:27un'asile che va da Civitavecchia a Fiano Romano, Campagnano, Brassano, Ladispoli,
13:33Cerveteri, Allumiera, Tolfa, Santa Marinella, siamo tante realtà diverse. Quello di cui
13:41siamo particolarmente soddisfatti è che in questi anni abbiamo tentato di rendere omogenea
13:49l'offerta su tutto il territorio. Prima c'erano alcuni esami del sangue che si facevano a
13:55Civitavecchia, non era lo stesso set che potevamo offrire in tutti gli altri distretti dell'asile.
14:05Invece quello che stiamo tentando, che abbiamo tentato di fare in questi anni è offrire
14:11un'equità di accesso alle cure, il cittadino che abita a Ponzano Romano deve avere le stesse
14:17opportunità di accedere al servizio sanitario nazionale che ha quello di Civitavecchia o
14:22Brassano. Quindi state lavorando soprattutto su questo adesso?
14:26Assolutamente sì, quella di garantire l'equità di accesso alle cure è una priorità, è
14:30un mandato forte e poi è anche un dovere verso i cittadini, perché non c'è un cittadino
14:36di Serie A, c'è un cittadino di Serie B. A livello nazionale si parla molto delle
14:42famose liste d'attesa, a Civitavecchia, comunque nell'asile Roma 4 come siamo messi
14:49da questo punto di vista? Quanto bisogna attendere per fare una radiografia per esempio?
14:56Non è un problema, nessuno ha la soluzione a questo problema, quello che posso dire è
15:03che ci impegniamo per tentare di rispettare i tempi di garanzia, non sempre ci riusciamo,
15:13ma tentiamo di rispettare quella che è l'indicazione del medico che stabilisce una classe di priorità
15:20per accedere a queste prestazioni, quindi tentiamo di dare la precedenza a persone per
15:28le quali viene segnalata la necessità di effettuare questi esami entro un limite di
15:35tempo che viene stabilito dal medico. Ovviamente purtroppo non riusciamo a garantire
15:44tutte le prestazioni anche all'interno della nostra asile, perché sappiamo che abbiamo
15:48un'offerta sanitaria, poi per altre prestazioni purtroppo bisogna recarsi in ospami più grandi
15:56del nostro, in strutture con un livello magari superiore al nostro. Stiamo tentando di costruire
16:07delle agende aggiuntive, lo stiamo già facendo per gli esami diagnostici all'interno degli
16:14ospedali in modo da poter rispondere sempre più a quelle che sono le richieste dei nostri
16:22cittadini.
16:23Noi abbiamo una proposta di routine per tutti quelli che sono gli accessi al CUP, quando
16:34ci rendiamo conto, adesso esistono per fortuna dei cruscotti regionali alle quali noi come
16:39direzione strategica da qualche settimana abbiamo accesso e si accendono delle lampadine
16:47rosse quando aumentano troppo le richieste non soddisfatte ad esempio per un'ecografia,
16:55un ecoaddome. Quando ci colleghiamo a questo cruscotto e vediamo che l'offerta che possiamo
17:05proporre passa da verde a giallo, arancione o rosso, in quel momento proviamo a costruire
17:13un'agenda aggiuntiva dove il personale del CUP riesce ad inserire le richieste che arrivano,
17:22non abbiamo la bacchetta magica, però ci stiamo provando a monitorare costantemente
17:29le richieste della popolazione e tentare di dar seguito alle loro richieste. Certo non
17:36è semplicissimo perché alcuni specialisti mancano proprio, abbiamo una carenza di neurologi
17:44per la quale abbiamo chiesto, siamo stati autorizzati innanzitutto ad assumerli, stiamo
17:51tentando di reclutarli, abbiamo mandato via tante lettere perché sappiamo che ad esempio
17:57c'è una richiesta importante per effettuare le elettromiografie che non riusciamo a soddisfare,
18:02ciò che adesso la regione ci concede è di consentire di vedere anche le prestazioni
18:11che si possono prenotare sul privato accreditato che insiste nel nostro territorio, quindi
18:19nel momento in cui una persona si reca il CUP, il nostro CUP adesso non vede più soltanto
18:26le agende della ASL, riesce a vedere anche le agende messe a disposizione dal privato
18:34accreditato. E non costa di più, non c'è un costo aggiuntivo andando dal privato accreditato,
18:41quindi è la stessa cosa? La tariffa è la stessa, si paga il ticket, è normale e basta,
18:48quello che si paga all'interno della ASL si paga per andare a una tariffa accreditata.
18:53Il privato mette a disposizione della sanità pubblica. Sì, è contingentato, sono stabilite
19:03delle quote e la regione stabilisce per ogni privato accreditato una serie di prestazioni
19:08che può erogare in questi ambiti. È migliorata secondo lei in questi 25 anni, da quando è
19:15arrivata la situazione sanitaria nel nostro territorio?
19:20Io credo di sì, credo di sì perché sono tanti i dirigenti, i medici che si adoperano
19:29per offrire tante prestazioni professionali. Abbiamo delle punte di eccellenza, abbiamo
19:41servizi più o meno buoni per carità. Quali sono le punte di eccellenza?
19:46Non voglio dimenticare qualcuno, quindi non farò nomi, però ci sono tanti bravissimi
19:58colleghi, sempre assistiti da validissimi collaboratori infermieristici, sono tanti
20:12bravi professionisti che lavorano con noi. Le faccio due domande che faccio a tutti i
20:18nostri ospiti ogni volta che vengono qui per questa trasmissione della Corna che si fa
20:24storia e sono queste. Quando ha conosciuto simonline.it lei?
20:30Beh, io devo essere sincera, l'ho conosciuto proprio durante il periodo pandemico, l'ho
20:37conosciuto in quel periodo e quindi poi vi ho seguito dal momento in cui sono entrata
20:43in contatto con voi. Forse prima ero venuta con un vecchio direttore generale, mi ricordo
20:50che è stato nostro ospite e quindi negli ultimi forse 6-7 anni.
20:56C'è stato qualcosa che l'ha particolarmente colpita, un articolo, un qualcosa che…
21:03Mi fa molto piacere quando dedicate attenzione alle nostre attività e quindi mi fa molto
21:10piacere quando vedo i servizi che realizzate su quelle che sono le eccellenze del territorio.
21:17Ogni tanto però vi bacchettiamo, non siete molto contenti!
21:21Quello ce l'aspettiamo, a volte non è che siamo perfetti per carità, però lavoriamo
21:28tanto e mi piace anche ricordare che forse questo qui potrebbe essere un mezzo giusto
21:35per divulgare tutte le attività di prevenzione che facciamo sul territorio, perché poi la
21:42medicina non è soltanto la prestazione medica che pensiamo e ci richiamo all'ambulatorio
21:50di cardiologia piuttosto che a quello di oncologia o diabetologia, andiamo dal chirurgo, no,
21:56la sanità è importantissima anche per fare prevenzione e qui in questo territorio abbiamo
22:03tantissimi piani di prevenzione che sono dedicati a migliorare gli stili di vita.
22:09Tra l'altro ho visto che mettete anche delle postazioni all'esterno…
22:14Esattamente e poi organizziamo soprattutto qui nel territorio di Civitavecchia dei gruppi
22:18di cammino, gruppi di cammino che sono frequentatissimi perché toccano addirittura punte di 160
22:24persone, sono dei gruppi, gli orari li potete trovare sul sito aziendale, a Civitavecchia
22:34ci sono 2 volte a settimana, li abbiamo organizzati anche nel comune di Ladispoli e c'è un preparatore
22:40atletico, un laureato in scienze motorie che prepara questi walking leader e questi gruppi
22:47di persone si ritrovano per fare una camminata veloce di 4 km, proprio perché sappiamo che
22:55purtroppo c'è una piaga enorme che è quella della sedentarietà e la sedentarietà porta
23:00poi a sviluppare una serie di patologie cronico-degenerative che invece possono essere assolutamente prevenute
23:08con una corretta attività fisica.
23:09E naturalmente si può scrivere chiunque a queste camminate?
23:12Chiunque, è gratuita e poi abbiamo questi operatori fantastici che vi lavorano veramente
23:18con tanto entusiasmo.
23:20Ci farò un pensierino.
23:21Grazie davvero dottoressa per essere stata con noi.
23:24Grazie a voi.
23:25Grazie naturalmente anche da parte mia a voi per averci seguiti.
23:28Buonasera da tutti.
23:50Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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