MILANO (ITALPRESS) - "Il ministro Schillaci ha fatto benissimo e sa bene che il decreto legge sulle liste d'attesa approvato a livello nazionale nasce dall'esperienza della Regione Lombardia. Siamo stati i primi e gli unici ad avviare il CUP unico per pubblico e privato, un modello per risolvere questo problema". Lo ha dichiarato oggi l'assessore lombardo al Welfare, Guido Bertolaso, a margine di un evento a Palazzo Lombardia. Bertolaso ha evidenziato che il sistema è ancora in fase di avvio, ma rappresenta un esempio per il resto d'Italia. "Siamo appena partiti, quindi non abbiamo ancora dati definitivi, ma siamo convinti che questa sia la strada giusta. Inoltre, siamo l'unica Regione che sta firmando un protocollo con i NAS per verificare le attività sulle liste d'attesa. Anche in questo caso, indichiamo la direzione a tutti gli altri", ha aggiunto. L'assessore ha infine chiarito che le recenti critiche del ministro della Salute non erano rivolte alla Lombardia. "Non credo che Schillaci intendesse riferirsi a noi, visto il lavoro che stiamo facendo per migliorare il sistema", ha concluso Bertolaso.
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00:00Il ministro Schillaci sa benissimo che il decreto legge sulle liste di attesa che è
00:08stato provato alcuni mesi fa a livello nazionale nasce dall'esperienza di Regione Lombardia.
00:14Siamo la prima e unica Regione che ha fatto partire il CUP unico per pubblico e privato
00:20per risolvere il problema della lista di attesa, siamo appena partiti e quindi non abbiamo
00:25ancora i risultati definitivi, però comunque siamo da esempio per tutto il resto dell'Italia.
00:31Siamo l'unica Regione che sta firmando un protocollo con i NAS che sono il nucleo dell'arma
00:38dei garabinieri che ha compito di andare a fare le verifiche nelle Regioni anche su quelle
00:43che sono le attività della lista di attesa.
00:45Credo quindi di poter dire che siamo una Regione che da questo punto di vista sta indicando
00:50la strada anche a tutti gli altri e quindi le critiche del ministro Schillaci non credo
00:56che fossero rivolte a Regione Lombardia.
00:58Io penso di oggi di essere un po' una spina nel fianco del Governo, ad essere sincero,
01:03perché non perdo ogni occasione per ricordare al Governo che se noi non paghiamo di più
01:10gli infermieri non riusciremo a risolvere il problema della sanità in Italia.
01:15Gli infermieri sono la colonna portante della sanità pubblica del nostro Paese e ricevono
01:20– l'ho sempre detto, non è una novità – degli stipendi da fame e quindi è chiaro
01:24che se noi non li mettiamo delle condizioni di guadagnare un po' meglio rispetto a quel
01:30poco che ricevono oggi, loro continueranno ad andarsene via e anche continueranno a evitare
01:39la professione di infermiere.
01:41Sono già stato in America Latina e qualche sudamericano sta arrivando, andrò anche in
01:45India per cercare di portare infermieri, ma queste sono delle soluzioni di seconda linea.
01:52È ovvio che noi dobbiamo investire sui nostri giovani e quindi vorremmo avere infermieri
01:57italiani, ma li potremo avere solo nel momento in cui li pagheremo meglio.
02:02Noi stiamo portando avanti una serie di incentivi, stiamo cercando di dare loro l'alloggio gratis,
02:08anche il vitto gratis, ma sono tutti palliativi che non riusciamo in qualche modo a sostituire
02:15il problema dello stipendio che continua ad essere uno stipendio poco attrattivo rispetto
02:22a quelle che sono poi le emanzioni, le fatiche, il sacrificio che noi chiediamo ai nostri
02:28infermieri.