• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Sono in viaggio per la campagna della Sabina, vado a Cantalupo per riordinare l'archivio
00:20fotografico di mio padre, Mario Verdone, era un instancabile lanciatore, faceva il periplo
00:28del mondo, ha visto quasi tutti i continenti e in molti di questi ci ha portato, a me e
00:34a Carlo, ci portava con sé in tutti i viaggi che faceva, viaggi memorabili, in Iran, in
00:39Russia, in Spagna, in Francia, era sempre un arricchimento continuo, una scoperta continua,
00:48per noi ragazzi è stato fondamentale crescere in questo modo.
00:53Il documentario che ha fatto Luca è molto esaustivo, ha raccontato un po' la storia
00:58di quest'uomo che nasce poverissimo in una famiglia veramente disastrata, il papà morì
01:05subito durante la prima guerra mondiale, lui era appena nato e la mamma lo portò a Siena,
01:14la mamma era la rigamatrice delle sue ore, quindi è chiaro che era una famiglia molto
01:19povera, però il padre prima di ritornare al fronte dove sarebbe morto, scrisse una
01:27lettera alla sua madre, la nonna, in cui la pregava di farlo studiare, costi quel che
01:37costi, e l'ha fatto studiare, poverino, e lui si è sempre di più appassionato a quello
01:44che studiava, si è appassionato all'arte, frequentava i cine club, quello che si poteva
01:51vedere, però si cominciava a farsi una cultura molto ampia, vasta, è diventato assistente
01:58di Norberto Bobbio e ha frequentato tutta un'intelligenza culturale toscana, Siena,
02:05Firenze, pittori, via Reggio eccetera, parte da lì, ha collaborato con la nazione, poi
02:11piano piano questa passione verso il cinema è aumentata grazie anche all'amicizia con
02:19Luigi Chiarini, che l'ha voluto al centro sperimentale di cinematografia, poi è andato
02:24avanti ed è stato alla fine il primo professore di storia e critica del film in Italia, prima
02:30a Parma e poi a Roma, quindi se c'è storia e critica del film lo dobbiamo appavare.
02:35Quanto sia stato importante nel suo cammino e per la rivista anche, la relazione con Mario
02:40e il cinematografo lui ha collaborato per tanti tanti anni, è stato uno dei punti più
02:48qualificanti della rivista dagli anni 50 in poi, ricordo molto spesso il rapporto che
02:55aveva anche con i vari direttori, persone con le quali aveva uno scambio continuo.
02:59Ci ha trasmesso innanzitutto come si legge un film, non era una cosa semplice, da bambini
03:06ci portava sempre al primo spettacolo, a vedere un film, eravamo piccoli, quindi un film d'azione,
03:12era un Maciste, un Ercole, un John Wayne, un Jerry Lewis, piano piano però il cinema
03:19diventava sempre più importante, noi si cresceva d'età, lui fece una grande cosa da educatore,
03:26mi regalò una tessera del film studio e mi disse questa vale un anno, vatti a vedere
03:31più film che puoi, io mi sono fatto la mia cultura cinematografica al Cineclub, andando
03:37al film studio, al Cineclub Tevere, al Politecnico, all'Azzurro Scipioni, io ho stato anni e
03:44anni e andavo 5 giorni alla settimana al cinema, alla fine ho visto tutto, tutto quello di
03:50importante che c'era da vedere e quindi grazie a lui, quindi la tessera è stata una spinta
04:01verso la cultura, la sensibilità, importantissima. Purtroppo nel film non si vede moltissimo
04:07ma nostra madre è stata anche un personaggio molto fondamentale per lui perché lo ha in
04:11silenzio nell'ombra, lo ha fiancheggiato, lo ha supportato, teneva poi tutti i rapporti
04:19con i grandi registi che venivano in casa nostra come Zeffirelli, Fellini, era lei il
04:27nucleo centrale della famiglia insieme a Mario naturalmente. Non c'è giorno che io non
04:32abbia un pensiero per lui, per mia madre, la nostra famiglia è stata molto importante,
04:37abbiamo avuto una famiglia molto importante, forse per questo siamo riusciti a fare qualcosa
04:43di importante anche nel nostro lavoro, abbiamo avuto degli esempi ottimi, ottimi esempi.
04:48Laurentina Guidotti che l'ha prodotto, che fa con lei? Mi ha suggerito questa parola, viaggiatore.
04:53Siamo qui in questa occasione, in questo evento direi eccezionale perché Mario Verdone,
05:00che è l'ispiratore di questo documentario, a lui è dedicato, era molto vicino alla Chiesa
05:09Cattolica, come mio padre Mario Guidotti erano entrambi amici senesi e cattolici, tanto
05:16che scrivevano entrambi su L'Osservatore, su L'Avvenire, quindi sono molto contenta di
05:22questa opportunità. Questo luogo ha di bello che è un luogo di condivisione di bellezza,
05:29di memoria, di cinema e chi più di un grande critico cinematografico che ha tanto insegnato
05:38e tanto lasciato in eredità come un padre, come viene anche descritto in questo film,
05:46per capire che cosa è bello, che cosa non lo è, che cosa è cristiano, che cosa non
05:50lo è e com'è bello ritrovarlo in un ritratto fatto dai figli a un padre, quanto bisogna
05:56c'è di padri e di maestri nel nostro tempo. Penso che questo momento oggi si significhi
06:02per chi è qui e per chi non essendo qui poi potrà vedere il film tutto questo.
06:07Facciamo un pezzo di viaggio particolare, il tempo, l'intelligenza, il cuore che Mario
06:11Verdona ha dedicato alla rivista del cinematografo nei suoi vent'anni spesi per la nostra rivista,
06:17nel dopoguerra, vent'anni in cui ha aiutato i nostri lettori, ha aiutato la Chiesa, ha
06:23aiutato chi considerava e considera la rivista del cinematografo come un riferimento importante
06:28a scoprire le grandi novità cinematografiche. Mario da critico viaggiatore ha girato nei
06:33grandi festival e è stato capace di mostrarci i fermenti della nuova cinematografia, ma
06:38scrivendo per noi Mario Verdone ha dedicato tanta attenzione anche a un genere che allora
06:44non era un genere, era un sottogenere, cioè il cinema per i ragazzi. Ne ha scritto una
06:49storia per la rivista del cinematografo, ha combattuto delle battaglie per cercare di
06:54introdurre il cinema a scuola, per farlo con criteri e non semplicemente come passatempo
06:59e l'ha elevato appunto a un genere preciso, ma Mario Verdone sulla nostra rivista è stato
07:05capace anche di offrire delle chiavi di lettura a proposito del cinema, del cinema cristiano,
07:09quando è cristiano un film? Quando parla esplicitamente di parabole, di Gesù, di temi
07:14cattolici oppure quando sa mostrare l'umano, quelle domande della storia, dell'umanità,
07:19quelle ferite che meritano una risposta? Mario Verdone in maniera chiara, 80 anni fa, è
07:25stato capace di tracciare questa strada che a livello critico rimane insuperata e a mio
07:30avviso insuperabile. Non era uno settoriale, sapeva sempre guardare al film e contemporaneamente
07:35guardare alla società che l'aveva prodotto. Preparandomi per questo breve scursus non
07:40ho potuto fare a meno di pensare come il luogo che avrebbe accolto queste mie parole, come
07:47qualsiasi luogo, non è un luogo neutro né neutrale. Qua vicino manca oggi l'inquilino
07:52più celebre di questo posto perché sta ricoverato altrove. Ecco, ho pensato a come Mario Verdone
07:57avrebbe potuto analizzare da finissimo critico e da filmologo l'immagine che è stata veicolata
08:02di Papa Francesco e credo che avrebbe saputo fare un po' di risposta.
08:07Non è migliore dei modi perché ha la capacità di osservare, univa e mi piace dire unisce
08:12perché è ancora presente, se lo rileggiamo, la capacità di intendere col cuore. Ecco,
08:17queste due facoltà che avrebbero distinto così bene quella foto di Papa Francesco come
08:24avrebbe potuto fare un po' di risposta.
08:37Anche perché hanno distinto tanti film, tanta storia del cinema, credo che ancora oggi per
08:42ciascuno di noi che faccia o provi a fare più modestamente questo lavoro siano qualità
08:50che non possano venire meno. Quindi Verdone non lo possiamo né dimenticare, per dire
08:56con la mente, né scordare, per dirlo col cuore.
08:59Vi prego di restare ancora un attimo perché abbiamo pensato a un piccolo omaggio. Abbiamo
09:04raccolto tutti gli articoli che Mario ha scritto per la rivista del cinematografo,
09:08li abbiamo rieditati e li abbiamo composti in questo volume che ora vi consegno.
09:17Segni verdi è fatto di tre righe e basta. Siamo tanti fili verdi, piccoli segni di
09:25un gioco. Il giocatore però non si vede.