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  • 27/03/2025
Trascrizione
00:00Il caos e la quiete, la distruzione e la ricomposizione, l'inferno e il cielo, attraversare la mostra
00:17Icarus dell'artista giapponese Yukinori Yanagi, ospitata nelle navate di Pirelli a
00:21Garbicocca, Milano, è un'esperienza che genera di continuo sensazioni opposte, apparentemente
00:26inconciliabili eppure armonizzate dalla grande consapevolezza dei lavori. Ci sono esplosioni
00:32nucleari a Grandi Neon, c'è l'evocazione pop di Godzilla e ci sono spazi di pura poesia.
00:37Ci sono formiche che si muovono attraverso le bandiere di sabbia in un'opera famosa presentata
00:41alla Biennale di Venezia e ovviamente c'è il pensiero di Yanagi.
00:45L'essere umano, ce l'ha detto l'artista, ha un cervello più sviluppato rispetto alle
00:52formiche e questo fa sì che sia sempre in uno stato di cambiamento. Il problema è che
00:56a volte questo costante stato di cambiamento crea delle contraddizioni, ma da queste contraddizioni
01:02nasce la speranza che è ciò che ci porta ad andare avanti. La speranza, una parola
01:06decisiva se si vuole provare a essere realmente nella mostra, che è uno spazio di continua
01:11incertezza e quindi di possibilità, memoria del passato spesso tragico, ma aperta a una
01:16riconsiderazione delle idee di futuro. Il progetto è curato da Vicente Todoli insieme
01:21a Fiammetta Griccioli. È un artista che lavora con diversi media, dalla scultura all'installazione
01:26al disegno e che sa combinare opere su una scala maggiore, architettonica possiamo dire,
01:34con gesti più intimi come disegni che seguono le tracce delle formiche e ha questa capacità
01:41unica di relazionarsi allo spazio, allo spazio architettonico, a spazi post-industriali come
01:46quelli di Angarbicocca. Tra le tante opere che catturano attenzione ed emozioni spicca,
01:51a nostro avviso, quella che dà il titolo alla mostra. Icarus fa riferimento al mito
01:56greco di Icaro che diventa una metafora sull'arroganza umana, per l'artista di un'eccessiva confidenza
02:03nella tecnologia, nella modernizzazione, quindi è quasi un monito. Dentro il container, simbolo
02:08tangibile di una globalizzazione selvaggia, il visitatore vive una vera e propria sospensione
02:13del tempo. Come Icaro ci si può avvicinare al sole, ma i corridoi bui ed incerti, con i loro
02:18specchi e versi di Mishima, sono anche una strada verso l'altro e, pur nella totale orizzontalità del
02:24lavoro, anche verso l'alto, verso il cielo, quello stesso che Icaro attraversò cercando la sua forma
02:31di felicità. È un lavoro importante che ricorda come intensità le cose migliori viste in Angara
02:36negli anni e possiamo citare Juan Muñoz, Mike Kelly o Carsten Ullr per intenderci.
02:41Io desidero che l'arte, ha concluso Yukinori Yanagi, sia una forma di salvezza, perché alla
02:52fine ci permette di entrare in contatto con l'altro, con le altre persone e l'immaginazione
02:57ci permette di creare delle storie che possono consentirci di raggiungere sia chi non c'è più,
03:01sia chi verrà in futuro. E proprio il futuro diventa possibile qui dentro, anche sotto una
03:06bomba nucleare mai esplosa, che ci fa da monito certo, ma nel contempo offre uno spazio di possibilità
03:12reale.

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