A distanza di quindici anni dal ferimento del pregiudicato Paolo Celani, in centro a Latina, episodio che diede il via alla cosiddetta guerra criminale tra rom e non rom, la Polizia ha arrestato un 60enne e una 52enne, accusati di essere l’esecutore e la mandante dell’omicidio. Una soluzione ad un giallo durato tropo tempo e che ha visto una svolta dopo le dichiarazioni rese ai pm antimafia Luigia Spinelli e Giuseppe Gualtieri dai collaboratori di giustizia. Le successive indagini hanno portato a un’ordinanza di custodia cautelare per Marco Ranieri, pregiudicato in passato considerato legato anche alla Banda della Magliana, e Giulia De Rosa, detta Cipolla, esponente dell’omonima famiglia di origine nomade presente nel capoluogo pontino.
La Polizia, quando intervenne dopo quell’episodio, trovò un arsenale a casa di Ranieri, che venne da subito indagato per quel ferimento, ma poi, mancando riscontri, ottenne l’archiviazione. A distanza di due settimane da quei tre colpi in viale Petrarca a Latina, a Pantanaccio venne ferito gravemente il boss Carmine Ciarelli e subito dopo vennero uccisi Massimiliano Moro e Fabio Buonamano. Era iniziata una guerra tra i rom, in particolare i Ciarelli e i Di Silvio, e i gruppi non rom, per il controllo degli affari illeciti nella seconda città del Lazio. A distanza di 15 anni le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno fatto emergere le verità.
La Polizia, quando intervenne dopo quell’episodio, trovò un arsenale a casa di Ranieri, che venne da subito indagato per quel ferimento, ma poi, mancando riscontri, ottenne l’archiviazione. A distanza di due settimane da quei tre colpi in viale Petrarca a Latina, a Pantanaccio venne ferito gravemente il boss Carmine Ciarelli e subito dopo vennero uccisi Massimiliano Moro e Fabio Buonamano. Era iniziata una guerra tra i rom, in particolare i Ciarelli e i Di Silvio, e i gruppi non rom, per il controllo degli affari illeciti nella seconda città del Lazio. A distanza di 15 anni le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno fatto emergere le verità.
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00:00A distanza di 15 anni dal ferimento del pregiudicato Paolo Celani, in centro a Latina, episodio
00:06che diede il via alla cosiddetta guerra criminale tra Roma e non-Roma, la polizia ha arrestato
00:11un sessantenne e una cinquantaduenne, accusati d'essere l'esecutore e la mandante dell'omicidio.
00:16Una soluzione a un giallo durato troppo tempo e che ha visto una svolta dopo le dichiarazioni
00:21rese ai pubblici ministeri antimafia, Luigia Spinelli e Giuseppe Gualtieri, dai collaboratori
00:26di giustizia.
00:27Le successive indagini hanno portato un'ordinanza di custodia cautelare per Marco Ragneri, pregiudicato
00:33in passato considerato legato anche alla banda della Magliana, e Giulia De Rosa, detta Cipolla,
00:39esponente dell'omonima famiglia d'origine nomade, presente nel capoluogo Pontino.
00:43La polizia, quando intervenne dopo quell'episodio, trovò un arsenale a casa di Ragneri, che
00:48venne da subito indagato per quel ferimento, ma poi, mancando i riscontri, ottenne l'archiviazione.
00:53A distanza di due settimane da quei tre colpi, in Viale Petrarca Latina, a Pantanaccio venne
00:58ferito gravemente il boss Carmine Ciarelli, e subito dopo vennero uccisi Massimiliano Moro
01:04e Fabio Buonamano.
01:05Era iniziata una guerra tra i Rome, in particolare i Ciarelli di Silvio, e i gruppi non-Rome,
01:10per il controllo degli affari leciti nella seconda città del Lazio.
01:14A distanza di 15 anni, le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno fatto emergere
01:19le verità.