PALERMO (ITALPRESS) - "Quest'appuntamento ci permette di allargare lo sguardo e collegare diverse sedi universitarie italiane nelle città in cui, in quegli anni terribili, sono avvenuti episodi gravissimi - sottolinea Enrico Napoli, prorettore vicario dell'Università degli Studi di Palermo - È stato un momento drammatico della storia del nostro paese e farne memoria è uno dei compiti che abbiamo tutti, istituzioni culturali in primis: la memoria è il punto in cui la storia diventa vita, chiunque abbia vissuto quel periodo deve tramandarlo e farlo diventare vita anche per i giovani".
xd8/pc/mca1
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NovitàTrascrizione
00:00Oggi abbiamo scelto, con l'Università di Palermo, di celebrare questa giornata del 21 marzo,
00:09che è la giornata della memoria e dell'impegno, attraverso un'iniziativa che ci permette di allargare lo sguardo,
00:16di collegare diverse sedi universitarie italiane, che sono le sedi delle città in cui in quegli anni terribili
00:23sono avvenuti episodi che, ovviamente, i più gravi, i più importanti, sono quelli che sono avvenuti a Palermo,
00:30le stragi che hanno comportato la notte di un balcone di Borsellino, della moglie Francesca Modrillo,
00:36dei piumi delle donne della scorta, ma con episodi che hanno riguardato tutta l'Italia,
00:41quindi è stato un momento drammatico della storia italiana, farne memoria,
00:45che è uno dei compiti che noi abbiamo tutti e che le istituzioni culturali hanno in primo luogo.
00:51La memoria è il punto in cui la storia diventa vita, diventa vita delle persone,
00:55e quindi il compito che abbiamo tutti quelli che abbiamo vissuto quel periodo,
01:00e quelli che lo studiano come storici, che lo devono tramandare,
01:04è quello di farlo diventare vita anche per i giovani, quindi per i nostri studenti in primo luogo,
01:10quindi queste cose continueranno a fare parte della vita di ciascuno di noi,
01:15se faranno parte della vita dei nostri studenti.
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