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https://www.pupia.tv - Bologna - BIAGI. FIGLIO: MANCATA SCORTA IMPERDONABILE, LO RICORDO ALLO STATO
Bologna, 19 mar. - "Desiderio di vendetta assolutamente no, è proprio una parola che non esiste nel mio vocabolario, sinceramente". Questo vale "nei confronti degli assassini di mio babbo", ma allo stesso tempo non c'è "neanche odio per coloro che non hanno voluto dargli la scorta". Lo afferma uno dei due figli di Marco Biagi, Lorenzo, che oggi a Bologna ha partecipato alla cerimonia che si tiene ogni anno nel punto in cui il giuslavorista fu ucciso dalle Nuove Brigate Rosse il 19 marzo del 2002. In piazzetta Biagi, ai tempi dell'attentato via Valdonica, Lorenzo ha accompagnato la vicesindaca Emily Clancy nella deposizione di una corona di fiori da parte del Comune, affiancata da quelle dell'Università e di Cgil, Cisl e Uil. Presenti anche la vedova Marina Orlandi e la sorella di Biagi, Francesca, insieme al figlio Giulio Venturi. "Ricordo ovviamente tutti gli anni, soprattutto ai vertici dello Stato- afferma Lorenzo- che quando mio padre chiedeva in continuazione la scorta gli fu detto che non esisteva il pericolo delle Brigate rosse e questo è imperdonabile, davvero imperdonabile, perchè mio padre non me lo potrà più ridare nessuno e come ho detto tante volte in questi anni sarebbe bastata una semplice scorta e mio padre sarebbe ancora qui tra noi". Quello che è importante però "è il ricordo, mantenere viva la memoria, perchè parlare ai giovani come faccio spesso nelle scuole- continua il figlio del giuslavorista- è fondamentale, da parte loro c'è anche tanta partecipazione e questo mi rende molto felice". Quello di oggi è "un momento doloroso però anche un momento, come dico tutti gli anni- afferma sempre Lorenzo- in cui si ricorda un servitore dello Stato, mio babbo che ha perso la vita come tanti altri servitori dello Stato prima di lui". Per questo si tratta di "un momento doloroso ma allo stesso tempo, sono sincero- aggiunge il figlio di Biagi- anche di felicità, perchè comunque c'è tanta partecipazione per ricordarlo. Tutti gli anni sempre di più, nonostante ne siano passati tanti. Io di questo sono molto contento". L'eredità di Biagi intanto "è ancora viva, più che mai. In tutti questi 23 anni- sottolinea Lorenzo- si sono succedute tante leggi sul mercato del lavoro che in parte hanno ripreso poi la legge Biagi, soprattutto il Libro bianco che aveva finito di scrivere nel 2001. E anche questo ovviamente mi fa molto piacere perchè molti degli aspetti cruciali di queste leggi sul lavoro hanno preso spunto dalla legge Biagi del 2003". Infine, un ricordo di Biagi legato alla passione per il calcio: "Mio padre fu colui che appassionò me e mio fratello Francesco al Bologna, ci portò allo stadio fin da quando eravamo piccoli entrambi". E oggi "continuiamo tuttora ad andare allo stadio, a volte viene anche mia mamma- racconta Lorenzo- e mio padre sarebbe ovviamente felicissimo di questo Bologna che va forte, che quest'anno ha fatto la Champions Le

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