Bonito (AV) - Ritrovamenti di interesse archeologico grazie al contributo dei Carabinieri
Nei giorni scorsi, coordinati dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Stazione Carabinieri di Bonito hanno supervisionato le operazioni di scavo che la Sovrintendenza ha eseguito in un appezzamento di terreno dove - qualche mese fa - erano stati rinvenuti alcuni resti ossei. Durante i normali lavori di dissodamento del terreno, il manutentore ha trovato una grossa lastra di pietra, rimossa la quale è subito emerso un osso sicuramente di natura umana che, naturalmente, ha suscitato curiosità ma anche sgomento. Dopo l’arrivo dei Carabinieri, la porzione di terreno e le ossa emergenti dal fango sono stati posti in sequestro e, svolti i dovuti e preliminari accertamenti anche con il prezioso ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, si è giunti alla autorizzazione delle operazioni di scavo condotte – come detto – dalla competente Sovrintendenza. Ne è emersa una sepoltura intera, nella quale sono stati rinvenuti ulteriori resti ossei appartenenti ad un individuo adulto e di sesso maschile. In attesa di approfondimenti, la sepoltura è stata dunque dichiarata di “interesse archeologico” e attualmente databile tra il I sec. a.C. ed il X sec. d.C. L’area che circondo l’agglomerato urbano del comune di Bonito è particolarmente fertile da un punto di vista storico/culturale. Solo pochi mesi fa furono rinvenuti, sempre con il determinante contributo dei militari dell’Arma, ben 26 manufatti risalenti ad un periodo compreso tra il VI-III sec. a.C., e quindi alla civiltà “Daunia” che - in epoca pre-romana - occupava buona parte delle attuali province di Foggia e di Barletta-Andria-Trani, spingendosi fino all’estrema propaggine settentrionale della provincia di Potenza.(19.03.25)
Nei giorni scorsi, coordinati dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Stazione Carabinieri di Bonito hanno supervisionato le operazioni di scavo che la Sovrintendenza ha eseguito in un appezzamento di terreno dove - qualche mese fa - erano stati rinvenuti alcuni resti ossei. Durante i normali lavori di dissodamento del terreno, il manutentore ha trovato una grossa lastra di pietra, rimossa la quale è subito emerso un osso sicuramente di natura umana che, naturalmente, ha suscitato curiosità ma anche sgomento. Dopo l’arrivo dei Carabinieri, la porzione di terreno e le ossa emergenti dal fango sono stati posti in sequestro e, svolti i dovuti e preliminari accertamenti anche con il prezioso ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, si è giunti alla autorizzazione delle operazioni di scavo condotte – come detto – dalla competente Sovrintendenza. Ne è emersa una sepoltura intera, nella quale sono stati rinvenuti ulteriori resti ossei appartenenti ad un individuo adulto e di sesso maschile. In attesa di approfondimenti, la sepoltura è stata dunque dichiarata di “interesse archeologico” e attualmente databile tra il I sec. a.C. ed il X sec. d.C. L’area che circondo l’agglomerato urbano del comune di Bonito è particolarmente fertile da un punto di vista storico/culturale. Solo pochi mesi fa furono rinvenuti, sempre con il determinante contributo dei militari dell’Arma, ben 26 manufatti risalenti ad un periodo compreso tra il VI-III sec. a.C., e quindi alla civiltà “Daunia” che - in epoca pre-romana - occupava buona parte delle attuali province di Foggia e di Barletta-Andria-Trani, spingendosi fino all’estrema propaggine settentrionale della provincia di Potenza.(19.03.25)
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