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Trascrizione
00:00Punto di rottura, l'informazione che spacca con Rush.
00:07Bentrovati a tutti, siamo pronti per cominciare questa nuova settimana insieme su Radio Roma News e questo è Punto di Rottura,
00:15il programma che tutti i giorni alle ore 12 in diretta e poi in replica nello stesso giorno alle ore 19 racconta chiacchiera, chiacchiera e chiacchiera.
00:26E oggi sottolino questa cosa perché ogni qualvolta cerco sempre di trovare degli argomenti che comunque possano un po' rispecchiare quello che poi affrontiamo durante le nostre giornate.
00:38E in particolare oggi, tra poco vi svelerò l'argomento, voglio proprio trattare di qualcosa che secondo me è molto importante e purtroppo un po' stiamo perdendo.
00:50Saluto subito la regia di Matteo Lupini dietro del telecamere, tra poco andremo anche dal nostro ospite ma prima voglio cercare di farvi capire un po' dove oggi svilupperò le mie chiacchiere.
01:05Per chi mi conosce sa che io conduco anche un programma radiofonico sul nostro network, su Radio Roma, la mattina dalle 7 alle 10 che si chiama Breaking Bad.
01:16Ebbè non da nello stesso momento, da lunedì al venerdì e ovviamente sono abituato alla comunicazione, sono abituato a parlare e mi voglio soffermare proprio su questo oggi, sulla comunicazione.
01:27Ma tutto perché? Perché ho trovato un articolo che dimostra che le donne parlano più degli uomini.
01:34Ovvio potete solo pensare che in radio dire una cosa del genere fa subito no a scalpore, ci si ride, si scherza, poi io conduco un programma che è nella fascia morning e quindi cerca di svegliare le persone anche con il sorriso.
01:47Però questo argomento e questo studio che ho trovato mi ha abbastanza incuriosito da poter cercare di capire il vero motivo.
01:56E allora ho deciso di trattare questo argomento a punto di rottura, che sapete tutti quanti che per me è un po' una valvola di sfogo, ok?
02:05In radio posso chiacchierare di queste cose ma fino ad un certo punto, ma è qui che posso analizzare, è qui che posso incontrare i miei ospiti, scegliere gli ospiti perfetti che ci possono dare una mano ad interpretare argomenti come questi.
02:22E allora sì, le donne parlano più degli uomini ma c'è un motivo in particolare.
02:26E il motivo è che nei 40 anni di vita, quelli più importanti, diciamo nella crescita di una figura femminile, mettiamola così, che sono dai 25 ai 65 anni, quindi questi 40 anni di vita, in realtà lo studio che ho trovato dice che le donne parlano di più.
02:45E c'è un motivo, perché spesso e volentieri sono mamme, spesso e volentieri sono donne, donne e basta, che comunque hanno sempre una parola in più per i compagni, per le compagni, hanno sempre una parola in più per i figli.
03:01E proprio in quei 40 anni di vita, fateci caso, 25, 65, super giù quando cominciano ad avere figli, se ce li hanno ovviamente, ricordiamo che è uno studio che va nella percentuale, quindi prende una parte di popolazione italiana, in quella fascia d'età probabilmente c'è lo sviluppo di un bambino.
03:21E quindi, sono stato bambino anch'io, ovviamente i genitori, i papà fanno il loro grandissimo lavoro, ma cerchiamo le mamme, cioè nella stragrande maggioranza delle volte il bimbo cerca la mamma, che è lì nella fase evolutiva del bambino a cercare di spiegare, raccontare, c'è sempre una parolina in più.
03:41E' qua il focus, ma quello che mi interessa a me è un altro dato, un recente studio ha tirato fuori che noi chiacchieriamo un casino, che noi esseri umani parliamo tanto e durante il giorno usiamo circa 16.000 parole.
04:05Ma il dato di fatto ad oggi è che le cose stanno cambiando, perché questo studio che ho trovato, recentissimo, segna un 13.000 parole al giorno, cosa vuol dire? Vuol dire che stiamo piano piano smettendo di parlare, o meglio la comunicazione verbale e non verbale piano piano sparisce.
04:24E allora ho deciso di ospitare Mario Pedrazzini, sociologo, già stato un ospite la scorsa settimana, perché con lui voglio cercare di aprire un pochino di più questa chiacchiera, tornando a parlare delle donne che parlano di più rispetto agli uomini, nella fascia evolutiva dei bambini.
04:443.000 parole in più al giorno pronunciano rispetto al sesso maschile, quindi abbiamo tanto da chiacchierare, approfitto subito per salutare il nostro ospite, apritemi il collegamento con il sociologo Mario Pedrazzini, bentornato, è veramente un piacere riaverla nei nostri studi.
05:02Grazie, è un piacere mio, grazie a lei e agli ascoltatori e ai telespettatori.
05:06Allora, Pedrazzini oggi ho scelto un argomento abbastanza complicato, si parla di comunicazione, però ho veramente tanto piacere a riaverla qui perché mi piace come spiega le cose e la televisione deve essere semplice, la televisione e il mio programma, così lo voglio, deve arrivare davvero a tutti, quindi questa è una cosa che apprezzo molto nel modo in cui lei poi ci spiega le cose.
05:32E soprattutto perché l'argomento di oggi tratta proprio di comunicazione, quindi il fatto che, ho tirato fuori questo studio che all'inizio, le dico la verità, il radio ha fatto anche divertire molte persone, c'è questa cosa, le donne parlano di più, però poi la realtà dei fatti, appunto addirittura in questo programma televisivo, ci permetterà di capire realmente perché, partiamo dal fatto che comunque spesso e volentieri le donne sono anche mamme dottore.
06:02Certo, infatti uno dei punti fondamentali è questo, la donna essendo mamma, nel ruolo di mamma c'è il fatto del dialogare con i propri figli o comunque con la famiglia, perché la donna è poi comunque sempre un po' il collante del gruppo e quindi è chiaro che la donna parla di più.
06:26Poi è vero anche che la femmina, quindi dividiamo femmina e maschio, ha anche un'attitudine maggiore, lasciamo perdere l'ilarità, ma di tagliare e annullare gli schemi mentali, ha molto più facilità nel fare questo e quindi ecco che il dialogo, la comunicazione per la femmina,
06:56per il figlio viene più facile che non per il maschio, quindi anche questo è un altro dato di fatto e poi c'è anche un altro aspetto che per le donne affermarsi è più difficile che per gli uomini e quindi la comunicazione e quindi il parlare è forse fondamentale per dimostrare oltre che con i fatti ma anche con gli argomenti l'essere all'altezza o essere magari migliore,
07:24però tutto visto nell'ottica positiva del discorso, non cominciamo a pensare che la femmina è minore e il maschio è maggiore, è un dato di fatto.
07:39Però è importante questa cosa perché più di una volta ho parlato del gap, del divario che c'è spesso e volentieri tra il gentil sesso e magari gli uomini sul punto di vista lavorativo, ci sono ancora tanti lavori che spesso vengono proprio divisi, questo è il lavoro da uomo oppure questo è il lavoro da donne o da femmine, da maschi meglio utilizzare magari questa terminologia,
08:03stiamo un po' combattendo questo, lo stiamo facendo, ne ho parlato più di una volta, però effettivamente adesso che mi ci fa pensare magari spesso le donne devono tirare fuori qualche parola in più, quindi sono abituato e questa cosa poi rimane perché quando devi presentarti ad un colloquio o devi combattere magari con altri competitor che subito si pensa che per quel lavoro l'uomo potrebbe essere più adatto,
08:27la donna magari deve tirare fuori i denti per dimostrare che in realtà magari è anche superiore, però devi parlare di più, magari succede a volte.
08:35Infatti deve annullare quello schema, quando si diceva lo schema mentale sono più propense, sono più rivoluzionari proprio perché sono legati a questi schemi e quindi devono annullare quello schema.
08:50Sì, sono d'accordo su questo, poi nel parlare abbiamo aperto anche un'altra bella parentesi. Tornando invece al discorso di comunicazione sul numero di parole, adesso quello è uno studio, è uno studio anche ben preciso e le dico la verità, è recente, quando noi diciamo recente a livello televisivo radiofonico vuol dire di qualche anno, non è di ieri.
09:13Secondo me il dato è ancora peggiorato, siamo partiti a 16.000 parole al giorno per quanto riguarda entrambe, parliamo di uomini e donne, non facciamo gender, quindi parliamo praticamente di tutti.
09:23A 13.000, l'ultimo dato risale a 3 anni fa Super Joe, a 13.000 parole e io sono convinto che più andiamo avanti e più stiamo perdendo proprio la voglia di comunicare, di comunicazione che è verbale e non verbale.
09:40Ovviamente questo perché ci arriviamo subito tutti quanti perché siamo sempre appiccicati ad un telefono cellulare, ad uno smartphone, preferiamo il messaggio piuttosto che l'email, piuttosto che andare al bar, fermarsi, parlare con una persona davanti a un caffè o farlo in altre situazioni.
09:56Ormai i matrimoni, i divorzi e i rapporti lavorativi la maggior parte vengono sviluppati dietro uno schermo.
10:05Certo, questo è il punto di partenza ed è forse la motivazione principale, però bisogna anche qui utilizzare con cura tutto questo aspetto.
10:20Stiamo parlando di un aspetto sociale e come tale è composto da una serie di altri componenti che nell'insieme fanno il blocco in sé.
10:33Il dato di fatto è che la digitalizzazione ha modificato i rapporti sociali.
10:40Ora, non va demonizzato tutto, va soltanto capito.
10:44Allora, è chiaro che quando ci sono novità, quando ci sono discorsi o azioni o situazioni, come in questo caso, così radicali, succede che inizialmente c'è squilibrio.
10:59Perché si tende a restare come si era prima, non si può, bisogna diventare qualcosa di diverso, questo qualcosa di diverso non è ancora conosciuto al 100% e quindi c'è squilibrio.
11:12Tutti i processi sociali hanno con sé un momento di squilibrio, cioè la rottura, capire la problematica, la costruzione del nuovo.
11:24Questo va comunque detto e fatto.
11:27Il dato di fatto è che la digitalizzazione ha ridotto o ha modificato il modo di comunicare, il modo di interagire, il modo di aggregarsi.
11:39Ora, non è vero che i giovani di oggi si aggregano meno dei giovani di un tempo o che dialogano meno di prima, ma si aggregano e dialogano in un modo differente, nel modo digitale.
11:59Quindi questo è il discorso.
12:02Prego.
12:03La interrompo qui per andare in pubblicità e per riprendere il discorso proprio da questo punto di vista o sotto questo punto di vista.
12:09Quindi invito un po' tutti gli amici a casa a rimanere con noi, tra pochissimo cercheremo di capire qualcosina di più e cercheremo di capire se fondamentalmente poi è tutto così sbagliato parlare un po' di meno.
12:21A tra poco.
12:23Punto di rottura. L'informazione che spacca con Russia.
12:29Bentrovati e bentornati in studio per questa seconda parte di Punto di Rottura insieme a me tutti i giorni ovviamente alle 12 e poi in replica alle 19.
12:39Sempre bene ricordare gli orari di questo programma.
12:43Ora stiamo parlando di comunicazione.
12:46È giusto demonizzare la comunicazione digitale perché non si parla adesso di quella verbale non verbale o meglio lo stiamo facendo per capire quanto si stia perdendo un po' questa comunicazione.
13:00Però non vogliamo demonizzare e torniamo tra pochissimo da Mario Pedrazzini nostro sociologo ospite oggi di Punto di Rottura proprio per cercare di capire questa cosa qua.
13:10I tempi cambiano le cose cambiano bisognerebbe cercare un attimino di capire come comportarsi perché non sempre bisogna puntare il dito ai social ai messaggi alle mail e no perché troppe mail.
13:26C'è tempo per tutto ma ci deve essere anche tempo per vivere la vita.
13:32Siamo esseri umani abbiamo bisogno di respirare parole.
13:37Detto questo apritemi il collegamento torniamo dal nostro ospite dal dottor Mario Pedrazzini sociologo oggi ospite di Punto di Rottura ormai amico di questo programma.
13:47Allora Pedrazzini ho aperto facendo questa piccola un mega parentesi come vogliamo magari scriverla nel miglior modo possibile perché spesso no demonizziamo il fatto di comunicazione digitale.
14:01Dire no vabbè però troppi social troppi messaggi ci stanno anche quelli.
14:06L'importanza ad oggi è probabilmente cercare di bilanciare queste cose.
14:13Esatto il concetto deve essere questo come sempre avviene cioè bisogna sempre trovare l'equilibrio specialmente quando si parla nell'ambito sociale e quando ci sono questi cambiamenti che ormai per noi sono più rapidi rispetto al passato.
14:33Quindi tornando al discorso della tecnologia allora non è vero che i giovani d'oggi si aggregano di meno o comunicano di meno ma comunicano in modo differente.
14:43Allora questo modo differente se non governato ma governato attenzione nel senso del trovare l'equilibrio non governato nel senso che ci vuole qualcuno che controlla e che fa.
14:56Attenzione questo è il concetto. Crea degli squilibri. Certo crea degli squilibri sociali. Crea diciamo ansia sociale. Crea solitudine.
15:08Quindi anche questo è un discorso da verificare. Sicuramente limita tutto quello che è l'aspetto del linguaggio quindi linguaggio verbale, il linguaggio non verbale, il concetto dell'ascolto attivo.
15:28Perché? Perché con i sistemi tecnologici, con la tecnologia di oggi si tende a non dico a razionalizzare ma a ridurre i tempi perché si manda il messaggino, il disegnino, la fotografia.
15:47Quindi viene a mancare quello che è l'aspetto invece più fondamentale cioè il modo, l'abitudine di argomentare le cose, di fare dei discorsi anche complessi o partecipare a discorsi complessi, complessi inteso come complicati, completi e ampi.
16:09Mentre invece il messaggino, due parole, un disegnino e vado per ecco.
16:17Un secondo mi voglio agganciare a questa cosa qua che sta dicendo sul discorso complesso che poi ci aiuta ovviamente ad avere anche una padronanza del linguaggio non da poco perché comunque quando hai il tempo per poter rispondere ad un messaggio, quindi puoi rispondere quando vuoi, ok?
16:37Il tempo magari scegli le parole giuste, ti prendi anche qualche consiglio da altri messaggi che sono stati mandati oppure chiedi anche aiuto.
16:47In questo caso quando tu sei face to face davanti a una persona è lì che tiri fuori la padronanza del linguaggio, è lì che ti formi perché poi questa cosa ti serve sia nelle relazioni quindi in famiglia ed altro ma soprattutto nelle relazioni lavorative.
17:02Quando ti trovi davanti a delle persone che non sai come rispondere perché magari sei sempre stato abituato al distacco.
17:09E aggiungo anche che spesso e volentieri, quante volte diciamo, meno male che sono uscito, proprio perché magari siete usciti oltre che ad incrociare quella persona che ci avete parlato,
17:20quella persona che magari dovevate scambiare anche una chiacchiera in amicizia o anche solo per lavoro, magari si è unita un'altra persona che in quel momento era lì, si è scattato una conoscenza, una presentazione, quel che sia,
17:34e si allarga anche il bacino utenze che puoi rientrare a far parte della famiglia, del lavoro, le conoscenze, si sviluppano altre idee.
17:44A volte noi sottovalutiamo anche che se mettiamo la testa fuori casa probabilmente per una cosa riusciamo a fare dieci cose fatte bene perché incrociamo persone, ci sono connessioni.
17:54E questo si chiama sviluppo mentale.
17:59Tutte queste attività sono ginnastica, se così vogliamo dire, per l'aspetto mentale, quindi la cura mentale, perché attenzione, quello che abbiamo detto prima della tecnologia limita questo aspetto e danneggia l'aspetto mentale dell'individuo.
18:17E questo per quanto riguarda il discorso del linguaggio. Poi c'è anche il linguaggio verbale, poi c'è anche il linguaggio non verbale, cioè diventa la disabitudine a interpretare i movimenti, i modi, gli atteggiamenti di colui che ho di fronte,
18:39perché interpretando quello io mi vado a parametrare, l'alzare la voce, abbassare la voce, lo spostarmi, questo dà modo di capire a chi mi sta di fronte come io sono, cosa voglio dire, cosa voglio fare, oppure se ho recepito, come ho recepito o non ho recepito.
18:58Siamo umani, l'umano si muove così, questo è il modo che l'umano ha di comunicare, quindi la tecnologia è uno strumento, ben venga, ma deve essere utilizzato e utilizzato da chi? Dall'uomo, dall'umano, quindi bisogna sapere come utilizzarlo, perché è come l'automobile.
19:18Certo, a volte l'automobile serve prenderla ma serve anche non prenderla a volte, mi viene da fare questo esempio, magari ci posso arrivare a piedi, sono 500 metri che la prendo a fare, stessa cosa.
19:30E poi la prendo.
19:31E poi la prendi, ci sono altre situazioni.
19:35Ma devo saperla usare però, la prendo ma devo saperla usare, non devo solo salire in macchina, schiacciare l'acceleratore e partire, devo conoscere, devo sapere cosa ho in mano, cosa sto facendo con quello che sto facendo, devo conoscere anche le regole, perché mi sto muovendo assieme ad altri o con altri.
19:55Però mi viene, mi scusi, anche in mente il fatto di dire come l'automobile, questa semilitudine, io potrei pensare, questa persona, ok, che mi sta a 500 metri da casa, tra virgolette, o comunque che mi sta anche a 10 minuti e un quarto d'ora, mezz'ora, questo incontro che devo fare, lo posso fare sia attraverso i social, la tecnologia, lo posso fare, faccio una videochiamata, l'abbiamo scoperto, lo possiamo fare, però io ce l'ho 10 minuti in più,
20:23magari me ne vado anche al mare a prendere un caffè con questa persona e a spendere due parole, magari intanto secondo me noi dovremmo cercare di capire, sì, è giusto farlo con la tecnologia perché mi fa risparmiare tempo, ma a livello mentale e poi ritorna al fatto di, oh, finalmente sono uscito, oh, ci voleva proprio una boccata d'aria, e poi sviluppi ancora di più, perché a me spesso succede,
20:45a me spesso succede, quando io esco ed esclamo questa cosa qui, finalmente, oh, ci voleva una boccata d'aria, tutte le volte, glielo giuro, Pedrazzini, tutte le volte ho uno sviluppo positivo, a livello anche lavorativo e di relazioni, succede sempre qualcosa, conosco sempre persone in più, mi offrono sempre lavoro, altri tipi di lavoro.
21:07Si chiamano competenze sociali, facendo quello sviluppa le competenze sociali, lo stare dietro allo smartphone o a un computer o a un video riduce se non annulla quelle che sono le competenze sociali e le competenze sociali fanno parte dell'essere dell'umano, poi c'è anche tutto l'aspetto dell'empatia, usando lo strumento e non essendo vis a vis,
21:36manca anche questo aspetto e l'aspetto empatico, come la comunicazione verbale e non verbale e l'ascolto attivo, perché non dimentichiamoci anche questo, queste quattro sono le componenti essenziali del come l'umano si muove e quindi conosce anche gli altri,
21:58e quindi ecco che entra nel concetto del contesto sociale, ecco perché questa tecnologia così spinta e usata magari in modo non esatto, non dico improprio, ma non esatto, limita o riduce gli aspetti sociali, cosa bisogna fare in pratica?
22:18Bisogna creare l'equilibrio, l'equilibrio tra utilizzare la tecnologia quando si utilizza la tecnologia e quando non si utilizza, da dove si comincia? Normalmente come sempre succede si deve cominciare dal gruppo, dalla famiglia, bisogna che anche in casa si abituino i ragazzi ad avere dei momenti che non sono tecnologici, i momenti dove il telefono non esiste,
22:45non serve, dove non serve non esiste, ma deve esserci invece laddove è necessario, quindi cominciare a distinguere questi aspetti, lo deve fare il genitore, sì ma il problema è che anche il genitore ha subito e sta subendo queste modifiche,
23:04quindi anche il genitore deve capire quando è superficiale, quando è superficie e quando c'è la necessità di utilizzare una cosa, quindi noi dovremmo stamparci in testa questa cosa, è necessario che io faccia questa cosa, questa azione attraverso uno smartphone, attraverso la tecnologia oppure questa azione la posso fare tranquillamente chiacchierando e prendendomi in caffè con l'amico o col collega,
23:29questo è quello che dovremmo iniziare a fare, ovviamente poi viene spiegato, perché i bambini vedono, i bambini guardano, sono spugne, assorbono, quindi è quello il concetto, perché a volte c'è il genitore che pur di far stare buono il bambino, il figlio o il giocattolo o gli dà il telefono,
23:52questo è l'errore, bisogna dialogare, l'umano vive di ossigeno, di cibo e di relazioni sociali, dialogo, parlando, annusando, toccando, vedendo, questo purtroppo o per fortuna se vogliamo dire, ma è l'essere umano che ha bisogno di queste cose, la tecnologia ti può limitare questo, bisogna che l'essere umano
24:23abbia il valore e la forza della tecnologia per sfruttarla a proprio vantaggio, ecco dove è il concetto, questo vale per la comunicazione, ma vale per qualsiasi concetto tecnologico, perché uno come può dire, facciamo un esempio, io ho a mano la pistola e sparo, ma ci sono anche altri mezzi per far del male anche se non hai la pistola,
24:49se usi degli strumenti in modo improprio chiaramente fai male tanto quanto un'arma, questo è il concetto, questo è il limite, bisogna ragionare e cominciare a pensare che ci sono gli strumenti e gli strumenti vanno usati, ma vanno conosciuti.
25:06Bisogna bilanciare. Deve essere bilanciato, assolutamente. Il sulto di oggi, il messaggio che abbiamo cercato di mandare insieme è l'equilibrio, quindi non demonizziamo ma impariamo ad usare, però una bella boccata d'aria e un caffettino non costa mai con una passeggiata nella nostra città meravigliosa.
25:26città meravigliosa. Pedrazzini, grazie come sempre, come al solito, bellissima
25:31chiacchierata insieme, grazie per essere tornato a trovarci.
25:35Grazie a voi, arrivederci alla prossima. Torniamo in studio, ci salutiamo, grazie
25:39ancora alla regia e alle mani di Matteo Lupini dietro alle telecamere. Io vi do
25:44l'appuntamento domani, stesso orario ovviamente alle 12 su Radio Roma News
25:49con Punto di Rottura.
25:52Punto di Rottura, l'informazione che spacca con Rush.

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