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Demna Gvasalia è il nuovo direttore creativo di Gucci. Tra le tante sfilate firmate per Balenciaga in quasi dieci anni alle redini della maison, una in particolare rimarrà nella storia.

Attraverso le sue collezioni, Demna si è esposto più volte prendendo posizione anche su tematiche complesse come la politica. Con la sfilata A/I 2022-2023, andato in scena pochi giorni dopo dall'invasione russa dell'Ucraina, lo stilista ha espresso forte e chiaro il suo dissenso. Ambientata al Parc des Expositions du Bourget a Seine Saint Denis, fuori Parigi, durante una tormenta di neve artificiale, con lampi di luce che fanno da sfondo all'orizzonte, la sfilata ha visto modelle e modelli muoversi con fatica. Impossibile guardarli camminare nel freddo e non pensare ai profughi ucraini, costretti a fuggire dalla guerra con poche cose. Demna ha voluto smuovere le coscienze e generare turbamento affinché ciascuno degli ospiti potesse empaticamente provare a calarsi nei panni dei profughi, costretti a fuggire anche nella neve. Anche i capi e gli accessori richiamo il tema della guerra: la Trash Pouch evoca senza mezzi termini un sacco della spazzatura, spesso usato come valigia dai rifugiati. Lo stesso direttore creativo ha vissuto sulla sua pelle questa drammatica esperienza quando fuggì con la sua famiglia dalla guerra civile in Georgia, nel 1993.

[amica-gallery id="1434248" title="Demna Gvasalia: il meglio (finora) del designer georgiano"]

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