(LaPresse) «L’indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione, organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi, che clandestinamente hanno preso il Dna di Andrea». Lo ha detto Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, all’uscita dalla caserma dei Carabinieri dove in mattinata il 37enne si è sottoposto al test salivare del dna.
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NovitàTrascrizione
00:00è innocente e non c'è nessun problema, è sereno
00:04ma questo come è andato oggi?
00:07i carabinieri hanno effettuato il prelievo
00:11ha parlato del suo rapporto con Chiara?
00:14non c'è nessun rapporto con Chiara
00:17non fatevo le telefonate e arrivate nei giorni in cui non c'era il fratello in casa?
00:20lui c'era con l'amico Marzo
00:23ma non era in casa, sapeva che era petito?
00:25no
00:26non lo sapeva?
00:27se no non lo sapevo
00:29l'avvocato oggi gli hanno preso anche altri impronti?
00:32il tampone, testa livate?
00:34no, le impronte le hanno prese l'altra volta
00:36l'avvocato si è parlato tanto di quello scontrino
00:38del fatto che fosse stato tenuto per un anno e mezzo
00:40che cosa ci vuol dire?
00:41cose superate
00:43no, non ce la faccio
00:44perché è tenuto così tanto?
00:46uno scontrino è tenuto 14 mesi
00:48tutto arpigliato, ripeto
00:51è stato frutto di una macchinazione
00:54l'indagine del 2017
00:58è stata frutto di una macchinazione
01:01organizzata dagli investigatori
01:06dello studio degli avvocati difensori di Stasi
01:11che clandestinamente gli hanno prelevato il DNA