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CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Lo Stato anche se in un periodo lungo vince sempre. E quindi dobbiamo andare avanti in questa direzione, cercando che la società di domani sia migliore di quella di oggi. Certo, in questi trent'anni che ci separano dalla strage di Capaci, ci sono stati vari momenti, varie illusioni e varie delusioni. Una delle ultime delusioni è vedere che, nonostante tutto, la mafia continua a esserci, con gli arresti che sono stati fatti ultimamente: 180 mafiosi in carcere. Però li abbiamo messi in carcere". Così Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune del trapanese di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti dalla Fondazione Federico II. L'opera è stata collocata in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. "Io credo che chi guarderà questo murale - sottolinea - si ricorderà che cosa ha significato per l'Italia tutta il 23 maggio e il 19 luglio del '92. Però quelle date rappresentano uno spartiacque tra quello che era prima e quello che è dopo. Adesso, anche attraverso il loro lavoro che si è perpetuato negli anni, abbiamo tutti quei mezzi per combattere la mafia che prima non c'erano. Giovanni e Paolo hanno lavorato in un clima completamente diverso perché mancavano appunto i mezzi. Adesso i magistrati, le forze dell'ordine ce li hanno. Hanno una legislazione che ci invidia il mondo. Una legislazione antimafia che ci invidia il mondo. Quindi dobbiamo continuare in questa direzione. Soprattutto educando i giovani". xa3/vbo/gtr

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00:00Stato, anche se in un periodo lungo, piccia sempre e quindi dobbiamo andare avanti in questa direzione cercando che la società di domani sia migliore di quella che non sia anche oggi.
00:17Certo in questi trent'anni che ci separano dall'esercito pazio sono stati vari momenti, varie illusioni e varie delusioni e una delle ultime delusioni è vedere che nonostante tutto la mafia continua a essersi.
00:36Gli arresti che sono stati fatti ultimamente, 180 mafiosi in carcere, però li abbiamo messi in carcere.
00:47Una domanda che poco fa non sentivo, cosa avrebbe detto un suo fratello oggi?
00:52Questa è la direzione giusta, educare la società.
00:58Io credo che chi guarderà questo murale ricorderà che cosa ha significato per l'Italia tutta il 23 maggio e il 19 luglio del 92, però quelle date rappresentano uno spartiacqua tra quello che era prima e quello che è dopo.
01:19Adesso anche attraverso il loro lavoro che si è perpetuato negli anni abbiamo tutti quei mezzi per combattere la mafia che prima non c'erano.
01:29Giovanni e Paolo hanno lavorato in un clima completamente diverso perché mancavano appunto i mezzi.
01:36Adesso i magistrati, le forze dell'ordine ce li hanno, hanno una legislazione che ci invidia il mondo, una legislazione antimafia che ci invidia il mondo, quindi dobbiamo continuare in questa direzione, soprattutto di campo giovane.

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