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Sette giovani appartenenti al movimento ambientalista «Extinction Rebellion» nel pomeriggio di domenica 9 marzo hanno manifestato ai piedi di Palazzo della Ragione, in Piazza delle Erbe a Padova: cinque di loro si sono legati l'uno all'altro, due invece si sono ammanettati alla balaustra, calando uno striscione con la scritta «S.o.s. alla nazione, allarme repressione». È il Ddl Sicurezza a essere al centro della protesta: il disegno di legge, presentato dal governo Meloni nel 2024, introdurrebbe nuove disposizioni in fatto di ordine pubblico, manifestazioni e sicurezza urbana. «La politica repressiva del governo sulla gestione del dissenso è ormai evidente, da ultimo con il Ddl 1660» ha spiegato Simone, uno degli attivisti. «Ci siamo ammanettati e attendiamo che le forze dell’ordine vengano a sgomberarci, come hanno sempre fatto. Extinction Rebellion non agiva a Padova dal 2021, ma questo tema è caldo e riguarda tutta la popolazione. I padovani hanno visto sotto i loro occhi il significato di un sistema repressivo quando sono state emesse delle salatissime multe ai senza tetto, a seguito dell’introduzione della “Zona rossa"», ha spiegato, facendo riferimento all’area attorno alla stazione ferroviaria, sottoposta ai controlli straordinari dal 4 febbraio scorso, con un totale di più di cinquemila persone controllate in un mese. «Molti di noi hanno già ricevuto denunce e fogli di via per manifestazioni non autorizzate: se serve però li violeremo pur di dimostrare quanto deve contare la libertà di parola in questo Paese». (Testo Matilde Bicciato)

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