• 3 ore fa
Lite Trump-Zelensky: gli scenari futuri della guerra in Ucraina

Quella tra Volodymir Zelensky e Donald Trump è stata una lite destinata a rimanere nella storia. Quali sono gli scenari futuri della guerra in Ucraina?
La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha annunciato un piano di riarmo per un totale di 800 miliardi di euro. I più bellicisti si dimostrano i governanti europei e inglesi. Il premier britannico Keir Starmer ha offerto 2,6 miliardi di sterline in prestito a Kiev per continuare la guerra. Intanto gli Stati Uniti hanno comunicato di aver sospeso gli aiuti militari all'Ucraina e anche le informazioni di intelligence, ma non i satelliti Starlink di Elon Musk.

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Trascrizione
00:00:00Camelot, una tavola rotonda per la verità, con Francesco Capo.
00:00:06Buonasera, ben ritrovati a Camelot, una tavola rotonda per la verità.
00:00:11Siete sul canale 14 del Digitale Terrestre in Lazio e 222 nel resto d'Italia.
00:00:17Questa è Camelot, cerchiamo di ricostruire la verità di quanto accade nel mondo,
00:00:22cerchiamo di arrivare alla verità e quest'oggi affrontiamo un tema legato alla geopolitica,
00:00:28allo scontro che si è tenuto alla Casa Bianca tra Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino,
00:00:34e il presidente statunitense Donald Trump.
00:00:36Quali sono gli scenari futuri della guerra in Ucraina?
00:00:40Facciamo con diversi ospiti, abbiamo poi in esclusiva anche raccolto un'intervista
00:00:46al candidato rumeno Kalin Giorgescu, lo ha fatto il nostro Davide Gianluca Porro
00:00:52in collaborazione con One Life Foundation, andando proprio in Romania,
00:00:57raccogliendo un'intervista esclusiva che vi mostreremo nel corso di questa puntata.
00:01:02Ma iniziamo proprio dall'argomento principale, quindi lo scontro Zelensky-Trump
00:01:08e gli scenari possibili legati chiaramente a questa vicenda della guerra in Ucraina,
00:01:12un vero e proprio pantano.
00:01:14Prima di presentarvi i nostri ospiti, voglio farvi ascoltare un servizio di copertina
00:01:19con il quale abbiamo un po' in maniera anche satirica affrontato l'argomento
00:01:24e chiaramente sentiamolo poi lo commentiamo con i nostri ospiti.
00:01:34Nelle anni Ottanta la cinematografia americana ci ha regalato una pellicola memorabile, Rocky.
00:01:40Nel quarto capitolo della saga fu messo in scena, in una sorta di metafora della guerra fredda,
00:01:46l'incontro di box tra lo stallone italiano, il soprannome dell'americano Rocky Balboa,
00:01:52e il terribile robotico Ivan Drago.
00:01:55Indimenticabile la battuta del sovietico, io ti spiezzo in due.
00:01:59Negli anni venti del 2000 lo scontro, in mondovisione,
00:02:02è andato in scena nell'ufficio più importante del mondo, lo studio ovale della Casa Bianca.
00:02:16Nessun attore a interpretare pugili, ma due presidenti, per quanto con grandi doti attoriali.
00:02:22Donald Trump e Volodymyr Zelenskyy, che, non dimentichiamocelo, nasce come attore comico.
00:02:28Co-protagonista, il vice-presidente statunitense, J.D. Vance.
00:02:33Stai giocando con la terza guerra mondiale, a ricordarci,
00:02:36la guerra è iniziata e non è finita.
00:02:39Mentre nel film Rocky, dopo un incontro massacrante,
00:02:42riesce ad avere la meglio sul sovietico e ad auspicare, al termine dell'incontro,
00:02:47la riconciliazione tra i due popoli, in una sorta di preludio della fine della guerra fredda,
00:02:53la guerra è iniziata e non è finita.
00:02:56La guerra è iniziata e non è finita.
00:02:59La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:02La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:05La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:08La guerra è iniziata e non è finita.
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00:03:14La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:17La guerra è iniziata e non è finita.
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00:03:32La guerra è iniziata e non è finita.
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00:03:41La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:44La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:47La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:50La guerra è iniziata e non è finita.
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00:03:56La guerra è iniziata e non è finita.
00:03:59La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:02La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:05La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:08La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:11La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:14La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:17La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:20La guerra è iniziata e non è finita.
00:04:23La guerra è iniziata e non è finita.
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00:05:00La guerra è iniziata e non è finita.
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00:05:27La guerra è iniziata e non è finita.
00:05:30La guerra è iniziata e non è finita.
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00:05:39La guerra è iniziata e non è finita.
00:05:42La guerra è iniziata e non è finita.
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00:05:54La guerra è iniziata e non è finita.
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00:06:00La guerra è iniziata e non è finita.
00:06:03La guerra è iniziata e non è finita.
00:06:06La guerra è iniziata e non è finita.
00:06:09La guerra è iniziata e non è finita.
00:06:12La guerra è iniziata e non è finita.
00:06:16Poi, rispetto anche a quanto vi abbiamo dato conto nel servizio,
00:06:19c'è quest'altra notizia che riguarda alcune dichiarazioni di Zelensky.
00:06:22Trump annuncerà l'intesa sulle terre rare con Kiev.
00:06:25Zelensky pronto a collaborare con il presidente statunitense per la pace.
00:06:28Zelensky pronto a collaborare con il presidente statunitense per la pace.
00:06:31Abbiamo visto, abbiamo raccontato nel servizio,
00:06:34come Zelensky non abbia firmato questo accordo sulle terre rare
00:06:37come Zelensky non abbia firmato questo accordo sulle terre rare
00:06:40che gli Stati Uniti d'America di Trump avevano già pronto nel cassetto.
00:06:43che gli Stati Uniti d'America di Trump avevano già pronto nel cassetto.
00:06:46Pochi giorni dopo Zelensky ha dichiarato che si dichiara disponibile
00:06:49a lavorare con il presidente statunitense per la pace
00:06:52e probabilmente anche a firmare questo accordo sulle terre rare
00:06:55e probabilmente anche a firmare questo accordo sulle terre rare
00:06:58che vengono indicate come una sorta di risarcimento
00:07:01che gli Stati Uniti d'America chiedono per aver inviato ingenti aiuti militari a Kiev.
00:07:04che gli Stati Uniti d'America chiedono per aver inviato ingenti aiuti militari a Kiev.
00:07:07Discutiamo di questi temi.
00:07:10Per presentare gli ospiti di questa sera sono Paolo Borgognone,
00:07:13storico e saggista, che saluto e ringrazio.
00:07:16Buonasera, grazie Francesco per l'invito, grazie a tutti coloro che ci seguono.
00:07:19Buonasera, grazie Francesco per l'invito, grazie a tutti coloro che ci seguono.
00:07:22Con noi anche Roberto Siconolfi, sociologo.
00:07:25Buonasera e un saluto a tutti.
00:07:28Nilo Vlas, storico.
00:07:31Buonasera Francesco e buonasera a tutti i telespettatori.
00:07:34È un piacere questa sera avere anche ospiti giovani.
00:07:37Come vedete, siamo anche innovativi in questo senso.
00:07:40Se andate poi sugli altri canali
00:07:43avete sempre solite persone
00:07:46che noi invece ci piace cambiare.
00:07:49Anche rivolti nuovi.
00:07:52Anche persone più giovani.
00:07:55Ne siamo particolarmente contenti e anche fieri di questo.
00:07:58Vorrei subito coinvolgere Paolo Borgognone
00:08:01e anche poi tutti gli altri nostri ospiti
00:08:04rispetto a questo scontro avvenuto alla Casa Bianca e sui possibili poi sviluppi
00:08:10a che cosa porterà, qual è un po' la situazione. Direi un cinque minuti a
00:08:13testa rispetto a questa, proprio per capire una vostra prima posizione. Paolo
00:08:18Borgognone iniziamo da te. Grazie, io sono un ex giovane comunque. Ormai alle tue
00:08:27età in Italia si è considerati giovani Paolo, ormai è questo. Beati a noi, comunque
00:08:35detto questo. Ci ridiamo su, è giusto anche riderci su. Fatta questa
00:08:40doverosa precisazione, per quanto riguarda l'incontro, scontro
00:08:45nello studio ovale adibito per l'occasione a Ring per un incontro di
00:08:52box verbale, che poteva anche degenerare in qualcosa di più, tra il
00:08:57Presidente degli Stati Uniti e il Vice Presidente, e dall'altra parte,
00:09:03sull'altro fronte, il Presidente non eletto dell'Ucraina, perché ricordiamo
00:09:07che il mandato di Zelensky è terminato, è scaduto nel maggio 2024, ma lui è
00:09:13ancora lì e dopo spiegheremo magari perché, o meglio lo spieghiamo subito, lui
00:09:18è lì perché le elezioni in Ucraina sono state rimandate sine die, ovvero
00:09:23vietate, fino a che nel Paese rimane in vigore la legge marziale, che è stata
00:09:29introdotta nel marzo, anzi fine febbraio 2022, e il Presidente
00:09:35ucraino, a costituzione ucraina vigente, nel momento in cui decade il suo mandato,
00:09:41non può essere sostituito come interim da se stesso, dunque Zelensky non può
00:09:46subentrare se stesso, ma deve subentrare il Presidente del Parlamento, che
00:09:50attualmente è Ruslan Stefanciuk, infatti Ruslan Stefanciuk attualmente dovrebbe
00:09:55avere e esercitare il ruolo di Presidente ad interim, mentre invece non
00:10:01è così e Zelensky si è auto-intestato la prosecuzione di un
00:10:07mandato che è abbondantemente scaduto. Non a caso Zelensky se ne va in giro
00:10:12sempre accompagnato del Presidente del Parlamento, perché sa che comunque
00:10:16la sua posizione è alquanto pericolante e critica dal punto di vista non solo
00:10:21politico, ma anche giuridico. Detto questo, Trump e Zelensky hanno litigato,
00:10:27diciamo così, per il fatto che le loro posizioni politiche, le loro posizioni
00:10:34strategiche sono antitetiche, ma soprattutto Zelensky è un uomo
00:10:40dell'amministrazione Biden, sostanzialmente. Zelensky è stato eletto
00:10:45Presidente ucraino nel 2019, su una piattaforma che comprendeva la
00:10:52trattativa con i russi. Immediatamente dopo la sua elezione e dall'altra parte
00:10:59c'era un candidato più transista che era il Presidente uscente Poroshenko, anch'esso
00:11:04appoggiato dagli Stati Uniti. Subito dopo la sua elezione Zelensky ricevette da
00:11:09un'agenzia statunitense che opera in Ucraina per conto del Dipartimento di
00:11:13Stato, l'Ukraine Crisis Group, un memorandum che consisteva in quattro
00:11:20punti, in quattro direttive che il Presidente ucraino avrebbe dovuto attuare,
00:11:24questo per il fatto che l'Ucraina del 2014 è di fatto un protettorato americano.
00:11:30Questo memorandum aveva quattro punti. Il primo, divieto di qualsiasi trattativa
00:11:36con la Russia. Il secondo, divieto di abrogare le leggi discriminatorie in
00:11:43materia linguistica nei confronti delle minoranze russofone adottate dalla
00:11:48precedente Presidenza Poroshenko. Il terzo, promozione, incentivo a promuovere
00:11:57sul territorio ucraino il nazionalismo integralista, radicale, perché gli Stati
00:12:03Uniti scorgevano e scorgono tuttora, perlomeno in una certa parte del loro
00:12:10spettro politico, nel nazionalismo radicale ucraino un alleato prezioso sul
00:12:14campo per condurre la guerra per procura contro la Russia.
00:12:18Quattro, impegnarsi a non perseguire in alcun modo, non attuare alcune indagini
00:12:26nei confronti del predecessore Poroshenko, accusato di corruzione,
00:12:31sospettato di corruzione, ma sostenuto dagli Stati Uniti, per cui intoccabile,
00:12:35inviolabile a questo punto di vista. Zelensky attuò tutti e quattro i,
00:12:42chiamiamoli, suggerimenti indirizzati dagli Stati Uniti e negli Stati
00:12:48Uniti, in quel preciso momento, come Presidente c'era Trump. Però la prima
00:12:54Presidenza Trump non è la seconda Presidenza Trump, dobbiamo fare tutti
00:12:57distingue del caso. Trump è sempre lo stesso, ma la sua piattaforma politica, la
00:13:05sua squadra di collaboratori e le sue intenzioni sono cambiate. Ok, Trump c'era
00:13:12nel 2019 e ha finanziato l'Ucraina e nel 2016, 17, mi sembra 17, lui era già
00:13:20Presidente, furono date dagli Stati Uniti le prime armi letali all'Ucraina, per cui
00:13:25sicuramente, insomma, i due si conoscono e hanno avuto anche a che fare sotto
00:13:32questo punto di vista. Però, nel frattempo, per dirlo un po' alla Jack
00:13:35Nicholson, qualcosa è cambiato. C'è stato in mezzo la Presidenza Biden, che ha
00:13:42molto accelerato i piani e anche la prassi dell'escalation contro la Russia
00:13:49e, soprattutto, diciamo che Trump ha maturato nel frattempo una più incisiva
00:14:00azione di contrasto al Deep State, che invece nella prima sua Presidenza era
00:14:05stata un po' più sfumata, perché lui stesso, a parte l'inesperienza, ma
00:14:12sicuramente era stato costretto a una linea più compromissoria, perché il Deep
00:14:16State, in quel preciso momento storico, almeno a mio modo di vedere, aveva più
00:14:22carte da giocare e più chance, anche più forza, mentre in questo momento
00:14:27l'amministrazione Trump è molto più forte e determinata e ha tutti i mezzi
00:14:34necessari per attuare veramente quelle che sono le sue ambizioni politiche.
00:14:40Ricordiamo che il Deep State è quello che viene indicato come stato profondo, quel potere
00:14:45profondo di apparati di potere di diverso tipo, potere politico ma anche
00:14:50finanziario, amministrativo, burocratico, che è a Washington e anche poi un po' in
00:14:55tutto il mondo e che in qualche modo poi guida le fila al di là spesso del
00:15:02colore politico delle presidenze negli Stati Uniti d'America, così come anche in
00:15:06altri stati. Vorrei chiedere a Roberto Siconolfi,
00:15:11prima chiaramente anche di sapere la sua opinione su questo scontro e sui
00:15:15possibili scenari che si aprono, è un po' comunque il rituale che venga in
00:15:21qualche modo chiesto di fatto ad un alleato perché Ucraina e Stati Uniti
00:15:27d'America sotto chiaramente Biden sono stati in qualche modo alleati, gli Stati
00:15:32Uniti hanno foraggiato militarmente l'Ucraina di Zelensky con
00:15:36miliardi e miliardi di aiuti bellici fomentando questa guerra, adesso però
00:15:41gli Stati Uniti di Trump chiedono il risarcimento con il trasferimento delle
00:15:47terre rare e quindi stiamo parlando di minerali di cui l'Ucraina è molto ricca
00:15:51da Kiev, dall'Ucraina quindi agli Stati Uniti d'America. Che cosa si può dire
00:15:57rispetto a questo aspetto anche un po' singolare che stiamo vedendo per la
00:16:01prima volta anche in una guerra? La lotta politica, come del resto tutti i
00:16:08fatti della vita umana è un insieme di vari aspetti, c'è la componente ideale,
00:16:15c'è la componente del potere politico, c'è la componente degli interessi, poi ci
00:16:21sono addirittura le componenti personali del tipo in questo caso e Donald Trump è
00:16:26davvero un tipo da questo punto di vista. La differenza come diceva anche Paolo
00:16:32tra amministrazione Biden e amministrazione Trump è che fondamentalmente
00:16:37l'Ucraina come l'Unione Europea sono una filiale, un'estensione del potere dei
00:16:43dem. Donald Trump è tutt'altra cosa, ovviamente pur nella comprensione che
00:16:50viene fuori dallo stesso Stato nazionale e che quindi diciamo c'è anche questo
00:16:55aspetto che può appunto sembrare strano, però se invalutiamo sostanzialmente
00:17:00l'opposizione come un'opposizione di visioni del mondo, di blocchi di potere
00:17:04economico politico, il capitalismo produttivo identitario dei primi
00:17:09pionieri americani dell'America profonda, paleoconservatrice, paleolibertaria che è
00:17:15incarnata da Trump e dall'altro lato la sinistra woke, i dem, il socialismo
00:17:22liberale, i green passari, i vaccinisti, i tiranni che abbiamo conosciuto in
00:17:29questi anni che sono rappresentati da Biden, allora riusciamo a rimettere un
00:17:33po' le cose in sesso. E' come se Trump dicesse a Zelensky tu ti sei preso i
00:17:37soldi del mio popolo per conto di Biden, di Clinton, di Obama e di quelli là,
00:17:42adesso ce le devi tornare indietro. C'è anche un interesse di Trump a
00:17:48prendere quanto più possibile, sicuramente, così come la Russia avanzerà il più
00:17:54possibile fino a che questo fuorilegge mandato da altri fuorilegge non si
00:18:00fermerà, sicuramente, ma sarebbe strano il contrario.
00:18:04Il problema, casomai, è che cosa vogliamo fare noi, perché io temo che ora Macron e
00:18:11Zelensky che impauriti da Trump, giustamente impauriti, andranno lì a
00:18:17trattare contro noi europei, perché quelli che non rappresentano il popolo
00:18:23che dicono di rappresentare stanno seduti proprio a Bruxelles. Siamo rimasti
00:18:27solo noi a tenere in piedi la bandiera dei dem americani, della sinistra UOC e
00:18:33di tutte quelle porcherie che abbiamo vissuto in questi anni.
00:18:36Allora il problema è noi italiani che vogliamo fare, i tedeschi cosa vogliono
00:18:40fare, gli austriaci cosa vogliono fare e cito coloro, i rumeni già stanno
00:18:46scendendo in piazza, ma cito quelle tre nazioni. E parleremo noi dopo nel prossimo blocco di
00:18:51Camelot, perché abbiamo proprio intervistato un'esclusiva Galin Giorgescu,
00:18:54quindi invito i nostri ascoltatori a seguire interamente la puntata di
00:18:58Camelot, perché insomma sono immagini esclusive che abbiamo raccolto,
00:19:02quindi scusami Roberto era importante ricordarlo ai nostri spettatori.
00:19:06Benissimo, quindi fondamentalmente quello che abbiamo visto e quello che stiamo
00:19:10vedendo è uno scontro tra blocchi di potere, tra soggetti che rappresentano
00:19:16idee del mondo completamente agli antipodi e anche tra interessi economici
00:19:22nazionali che si intersecano all'interno di questo quadro più
00:19:27complessivo e quindi è chiaro che Trump va a dire ora mi devi ridare quello che
00:19:32ti sei fregato, magari lo dirai in un modo anche più esplicito,
00:19:37altrimenti qui non si fa nulla. Il problema è cosa poi andranno a dire
00:19:42Macron e Zelensky lì, perché potranno anche dire va bene Trump guarda tu non
00:19:47vuoi questa guerra, tu ferma i sovvenzionamenti, ferma gli armamenti, ma
00:19:53ci pensiamo noi, continuiamo noi a pungolare i russi con i soldi degli
00:19:58europei. Ovviamente poi bisognerà capire anche
00:20:00se Putin sarebbe d'accordo a uno scenario del genere, perché se Trump e Putin
00:20:06stipulano un contratto poi c'è appunto c'è anche quest'altra parte, potrebbe dire
00:20:10anche Putin no guarda non se ne fa nulla e quindi è un gioco complesso che va
00:20:16inquadrato sulla base dei vari fattori. È un gioco complesso, abbiamo
00:20:21definito nel servizio anche un pantano, perché in qualche modo poi il tema
00:20:25centrale, come diceva Roberto Siconolfi, è che cosa farà l'Unione Europea
00:20:29all'Europa e quindi all'Italia e svilupperemo questo tema centrale
00:20:34poc'anzi. Insomma Trump quando in campagna elettorale ha detto che avrebbe
00:20:40risolto in poco tempo, in un mese, la questione ucraina però è particolarmente
00:20:45intricata la soluzione. Allora vorrei chiedere a Nilo Vlas, quali sono un po'
00:20:51le posizioni in campo, cioè perché è così complicata la risoluzione in
00:20:56Ucraina? Quando Trump ha detto che avrebbe risolto il conflitto
00:21:05il giorno dopo la vittoria alle elezioni, nemmeno dopo l'insediamento, il giorno
00:21:11dopo la vittoria, chiaramente stava un po' bleffando e lo sapeva anche lui.
00:21:17Infatti poi dopo l'insediamento a gennaio e le prime trattative dietro le
00:21:24quinte con i russi è già diventato chiaro che comunque così in fretta la
00:21:29pace non si sarebbe fatta e quindi è nato l'obiettivo della
00:21:34pace in cento giorni, che dovrebbe cadere verso Pasqua, più o meno, o
00:21:40poco più in là, che tuttavia io ritengo che anche questo obiettivo della pace in
00:21:45cento giorni sia del tutto velleitario, perché appunto Trump vuole trovare un
00:21:54terreno mediano, insomma un compromesso che vada bene entrambi tra le due
00:21:58parti, tra l'Ucraina e la Russia, ma ciò che vogliono i due contendenti sono
00:22:05dei concetti totalmente agli antipodi. L'Ucraina ha continuato per tre anni a
00:22:11ripetere il mantra dei confini del 1991, è chiaro che questo obiettivo è
00:22:19assolutamente realizzabile, non esiste una forza militare né Ucraina né
00:22:26altrove in realtà in grado di riconquistare la Crimea, per esempio,
00:22:30alla Russia in questo momento. Tuttavia l'Ucraina ha sempre spinto con
00:22:37questa retorica che, siccome è stata l'Europa a darci, l'Europa all'America a darci
00:22:43le garanzie, e in questo senso hanno anche ragione, nel senso che nel momento
00:22:49in cui l'Ucraina si è trasformata in uno strumento, in un'arma della geopolitica
00:22:53occidentale, in funzione principalmente antirussa, e giustamente gli ucraini
00:22:58dicono, vabbè, voi ci avete usati come arma e allora voi ci aiutate a combattere e a
00:23:03vincere. Però chiaramente non esiste nessuna
00:23:07quantità di armi che aiuterà adesso l'Ucraina a tornare sui suoi confini del
00:23:121991. Il massimo che gli aiuti militari occidentali possono fare è permettere
00:23:17agli ucraini di, bene o male, mantenere le posizioni che controllano adesso.
00:23:24Tuttavia, appunto, l'Ucraina o meglio Zelensky a priori si sono abbarbicati su
00:23:31delle posizioni, diciamo, irrealistiche, cosa che appunto Trump continua a
00:23:35rinfacciarli. Ma perché? Il difendere queste posizioni irrealistiche, cioè la
00:23:41pace soltanto quando raggiungeremo i confini del 1991, significa che questa
00:23:48pace non arriverà mai, perché è una pace per l'appunto impossibile. E ciò conviene
00:23:52a Zelensky. A Zelensky conviene che la pace non arrivi mai perché nel momento
00:23:57stesso in cui arriva la pace lui deve vendire nuove elezioni che rischia di
00:24:01perdere. E quando lui perderà le elezioni, perderà il potere,
00:24:06ecco che diventerà il capo espiatorio, senza più protezione dal suo apparato
00:24:12poliziesco e giudiziario, diventerà il capo espiatorio e tutti i suoi nemici
00:24:16politici, che sono tanti sia fuori che dentro l'Ucraina, gli faranno pagare
00:24:22qualsiasi cosa lui abbia fatto. Zelensky diventerà il capo espiatorio per tutte
00:24:27le decisioni sbagliate che l'establishment ucraino ha preso negli
00:24:33ultimi anni, sia quelle di cui lui è direttamente responsabile, ma anche
00:24:38tutte le altre. Ecco quindi per questo che Zelensky,
00:24:41quindi l'Ucraina che lui rappresenta, adesso la loro visione di pace è una
00:24:47visione irrealizzabile e per loro va bene così, perché Zelensky in realtà non
00:24:52vuole che la guerra finisca. E invece Trump e Putin, secondo te Nilo che cosa
00:24:57vogliono, cosa vogliono ottenere? Ma allora anche Trump e Putin vogliono
00:25:02ottenere cose diverse. Diciamo che per Trump è sufficiente che la guerra
00:25:07si concluda con un qualche genere di concordato e io ho il sospetto che a
00:25:13Trump non interessi neanche troppo che questa pace sia particolarmente solida,
00:25:17ma a Trump interessa che la guerra finisca adesso perché lui essenzialmente
00:25:23vuole concentrarsi negli affari interni degli Stati Uniti.
00:25:28Quello che il suo establishment, parliamo anche della cosiddetta mafia
00:25:33paypal, insomma dei tecnoligarchi che stanno dietro anche alla sua vittoria
00:25:39queste elezioni, come Elon Musk è il più famoso, ma poi abbiamo anche Peter Thiel e
00:25:43molti altri personaggi, ecco, le riforme che hanno in mente questi
00:25:48personaggi qui per gli Stati Uniti sono paragonabili a una rivoluzione e
00:25:53chiaramente si scontreranno con una grande opposizione da parte dei
00:25:57democratici, per esempio, che hanno perso le elezioni ma non hanno perso le
00:26:01proprie posizioni all'interno delle istituzioni americane.
00:26:05Ecco, e per far fronte quindi a questa guerra interna che ci sarà, sarà
00:26:13dietro le quinte, ma sarà molto accesa e molto forte,
00:26:18ecco, Trump ha bisogno di concentrarsi sugli affari interni degli Stati Uniti,
00:26:22non ha voglia di perdere energie dietro ai conflitti internazionali che
00:26:27tra l'altro nemmeno lui ha causato, sono stati causati dall'amministrazione
00:26:32democratica, quindi in realtà Trump interessa, è chiaro su Trump che vuole
00:26:38concentrarsi più sull'aspetto interno, un po' sul suo motto, no, make America great
00:26:44again, cioè rifacciamo di nuovo grande l'America, invece Putin ha interesse al
00:26:48riconoscimento ufficiale da parte della cosiddetta comunità internazionale
00:26:51della Donbass russo, della Crimea russo, russa possiamo dire che è sicuramente
00:26:56questo? Prego, allora diciamo velocemente cosa vuole la Russia di Putin?
00:27:02Non soltanto questo, hai notato bene che la Russia vuole un riconoscimento
00:27:06ufficiale dei territori che ha annesso, ma ciò non riguarda soltanto la Crimea
00:27:10annessa già nel 2014 e non riguarda soltanto il Donbass, riguarda anche la
00:27:16regione di Kherson e la regione di Zaporozhye, che tra l'altro sono per almeno
00:27:22il 30 per cento del loro territorio ancora sotto controllo ucraino. In
00:27:27totali sono cinque regioni, la Crimea, la regione di Zaporozhye, la regione di
00:27:33Kherson, la Repubblica Popolare di Donetsk e quella la Repubblica Popolare di
00:27:37Lugansk, cinque regioni. Ecco, tutte queste cinque regioni nell'ottobre
00:27:45del 2022 sono state ufficialmente annesse alla federazione russa e quindi
00:27:51adesso nella costituzione della federazione russa sono parte integrante
00:27:54della federazione russa. Ecco, sono territori dunque che sicuramente la
00:28:01Russia non può cedere in nessun caso, perché non può cedere dei territori che
00:28:08controlla in base alla propria costituzione, ma in un secondo luogo per
00:28:13la Russia sarebbe anche auspicabile che questi territori siano giuridicamente
00:28:18riconosciuti come legalmente parte della federazione russa da parte della
00:28:24comunità internazionale. Per quale motivo? Se la comunità internazionale non
00:28:27riconosce il controllo russo su questi territori vuol dire che la Russia
00:28:31li sta illegalmente occupando e quindi la Russia continua ad essere un
00:28:36aggressore. Se la Russia continua ad essere un aggressore, se in un futuro non
00:28:42troppo lontano l'Ucraina dovesse tentare di riconquistare questi territori,
00:28:46magari sfruttando un momento di debolezza della Russia,
00:28:50ecco che l'Ucraina non sarebbe l'aggressore, l'Ucraina sarebbe
00:28:53perfettamente nel proprio diritto di riconquistare ciò che la comunità
00:28:56internazionale considera territorio ucraino.
00:28:59Certo, e che chiaramente dovrebbe avvenire sempre con
00:29:03l'appoggio di qualche paese occidentale, perché sappiamo che l'Ucraina insomma da
00:29:08sola non è che può spaventare la Russia, che è comunque un gigante rispetto
00:29:13all'Ucraina. Adesso facciamo una brevissima pausa, torniamo tra pochissimi
00:29:17minuti a Camelot, una tavola rotonda per la verità. A presto.
00:29:20Camelot, una tavola rotonda per la verità, con Francesco Capo.
00:29:27Ben ritrovati a Camelot, canale 14 del Digitale Terrestre nel Lazio e 222 nel
00:29:32resto d'Italia. Questa sera stiamo parlando di geopolitica, la lite tra Trump
00:29:37e Zelensky, gli scenari futuri della guerra in Ucraina e tema centrale
00:29:42capire che cosa farà l'Unione Europea. Vi leggo le novità, le abbiamo già
00:29:46annunciate nel servizio. Ursula von der Leyen, la Presidente della
00:29:50Commissione Europea, ha annunciato un piano per riarmare l'Europa, il titolo
00:29:54emblematico è Rearm Europe, da circa 800 miliardi di euro. Insomma Paolo
00:30:00Borgognone, storico che è con noi, la posizione più bellicista sembra in
00:30:05qualche modo essere stata presa proprio dai paesi membri dell'Unione
00:30:10Europea. C'è poi anche l'Inghilterra che ha
00:30:13concesso dei prestiti multimiliardari all'Ucraina di Volodymyr Zelensky.
00:30:19Come diceva Nilo Vlas, è particolarmente anche complesso uscire
00:30:25da questa guerra in Ucraina perché determinate posizioni sembrano anche un
00:30:29po' distanti. Che cosa si può dire rispetto a questo piano dell'Unione
00:30:33Europea che va in qualche modo a fomentare la guerra e non a prevedere
00:30:38certi scenari di pace. Adesso chiaramente, come abbiamo annunciato
00:30:42prima, il Presidente Macron insieme al Primo Ministro britannico Starman
00:30:46vogliono andare con Zelensky da Trump per cercare una pace. C'è da capire qual è
00:30:51il progetto che vogliono proporre. Lo accompagnano così se dovesse di nuovo
00:30:58degenerare in rissa, non sarebbe da solo e avrebbe chi gli dà manforti come se
00:31:04fossero due tutori. Ma quello è di fatto, l'Ucraina è sotto tutela, è stata sotto
00:31:08tutela dell'amministrazione Biden, oggi è sotto tutela della Gran Bretagna,
00:31:12dell'Unione Europea. La Gran Bretagna è uscita dall'Unione Europea ma sta di
00:31:18fatto guidando la coalizione dei bellicisti e degli imperialisti.
00:31:23Siamo comunque in una fase, e questa mi sembra abbastanza chiara, di conflitto
00:31:29tra globalisti e antiglobalisti, con tutte le sfumature del caso, tutte le
00:31:36eccezioni, non bisogna ragionare in termini esclusivamente dicotomici, va
00:31:43bene. Però dal punto di vista ideologico, o meglio culturale, questa
00:31:50è una guerra tra globalisti e antiglobalisti.
00:31:53Purtroppo questo tema non è molto tenuto in considerazione, si privilegia
00:32:00le analisi, le interpretazioni meramente strategiche legate all'acquisizione o
00:32:05meno di territori o di risorse. Però io sottolineerei l'impatto culturale di
00:32:11questo scontro che oggi con l'irruzione dell'amministrazione Trump
00:32:17vede gli Stati Uniti di fatto schierarsi sul versante propriamente
00:32:24antiglobalista, con tutte le contraddizioni e anche i nodi risolti
00:32:31del caso. Ma gli Stati Uniti hanno cambiato, da questo punto di vista, il
00:32:35loro posizionamento. Per quanto riguarda la questione dei territori, la Russia
00:32:41se rinuncia a Odessa avrà sicuramente avuto una vittoria che potremmo
00:32:48definire mutilata. Fermo restando che l'obiettivo principale
00:32:52della Russia era quello di evitare l'ingresso dell'Ucraina nella NATO,
00:32:57il che dovrebbe oggi comportare uno scenario ulteriore, ovvero la fuoriuscita
00:33:03della NATO dall'Ucraina. Perché non è che l'Ucraina deve entrare nella NATO o
00:33:07meglio non deve entrare nella NATO. La NATO è già entrata prepotentemente in
00:33:11Ucraina e se ne deve andare, per cui sarà difficile per i russi ottenere questo
00:33:16risultato, a meno che non ci sia un ulteriore sforzo bellico o la rinuncia
00:33:23della NATO sotto pressione americana in questo senso. Perché l'Unione Europea e
00:33:29la Gran Bretagna, i paesi principali dell'Unione Europea fanno parte della
00:33:33NATO e la Gran Bretagna è un paese leader della NATO, stanno spingendo,
00:33:38hanno investito 800 miliardi di euro per di fatto proseguire nello sforzo
00:33:46bellico e il segretario generale della NATO è schieratissimo su questo fronte,
00:33:49la NATO non sembra avere alcuna intenzione momentaneamente di andarsene
00:33:53dall'Ucraina. Per cui le carte si stanno rimescolando come era prevedibile con il
00:33:59successo politico di Trump negli Stati Uniti e gli scenari sono ancora
00:34:04prevalentemente incerti, la loro stessa interpretazione è in qualche modo poco
00:34:12probabile, non siamo costretti a interpretare scenari futuri laddove non
00:34:16siano così ben delineati perché gli stessi protagonisti di questa
00:34:22grande battaglia, questa grande guerra tra globalisti e antiglobalisti non
00:34:27sanno, non sono certi essi stessi di dove andranno a parare perché la situazione è
00:34:32profondamente variabile e sicuramente quello che noi abbiamo visto è ciò che
00:34:41è lampante sotto gli occhi di tutti, Zelensky ha cercato di trattare con Trump
00:34:45come se stesse rivolgendosi al suo predecessore Biden, ma non è così e
00:34:51questo è stato il grave errore di Zelensky, il suo errore di presunzione, di
00:34:55arroganza, il vassallo è andato a trattare con il nuovo sovrano ponendosi
00:35:04in una prospettiva non aggiornata ovvero comportandosi come se avesse dovuto
00:35:10trattare con il sovrano precedente che era più accondiscendente per molti
00:35:14aspetti nei suoi confronti o meglio lo sfruttava in un certo modo.
00:35:17Chiudo con questo passaggio, è la prima volta sì che un alleato chiede i danni
00:35:24di guerra a un suo vassallo o comunque a un paese che in qualche modo ha
00:35:31sfruttato per la guerra medesima, però la stessa amministrazione Biden
00:35:37l'avrebbe fatto o meglio l'amministrazione Biden avrebbe chiesto
00:35:41i danni a Zelensky e all'Ucraina in vite umane, non in terre cosiddette rare che
00:35:47poi non sono neanche terre rare, queste sono più che altro zone metallifere,
00:35:51terre agricole, dunque terre nere, zone ricche di metalli,
00:35:59di industria siserurgica eccetera, però Biden avrebbe continuato con il
00:36:05sostegno militare e con i finanziamenti, per cui i risarcimenti sarebbero arrivati,
00:36:11i capitali che gli Stati Uniti hanno investito sarebbero tornati indietro con
00:36:16gli interessi in termini di vite umane, perché l'Ucraina avrebbe dovuto
00:36:19continuare a reclutare un personale militare e soldati sempre più difficili
00:36:25da rastrellare sul campo e avrebbe perso molte vite in più.
00:36:31Biden avrebbe fatto questo tipo di politiche, Trump invece si concentra
00:36:36quanto pare sul risarcimento economico, in ogni caso gli Stati Uniti
00:36:43avrebbero comunque evitato di rinunciare ai lucrosi
00:36:51investimenti che hanno fatto in Ucraina, i dividendi di questi investimenti di 30
00:36:56anni di investimenti americani in Ucraina in qualche modo devono tornare
00:37:01indietro e naturalmente l'Ucraina è chiamata, a suo malgrado, a pagarli, questo
00:37:05succede quando si rinuncia alla propria sovranità e si mette la
00:37:12propria sovranità, ovvero si delega tutto a mani straniere,
00:37:17queste mani possono essere ferro e possono essere piuma, come dicevano
00:37:21Mario Brega nel film con Verdone, ogni tanto sono state piume, a queste
00:37:26volte stanno diventando piuttosto pesantucce.
00:37:29E quest'oggi tante citazioni cinematografiche in qualche modo, si ha
00:37:33fatto bene a ricordarlo Paro Borgognone, l'Ucraina è un territorio ricchissimo sia
00:37:36da un punto di vista agricolo ma anche da un punto di vista minerario, insomma è
00:37:41una terra particolarmente ricca, veniva chiamata anche l'Hertland, il
00:37:47cuore della terra in qualche modo. Vorrei chiedere a Roberto Siconolfi un
00:37:53po' la situazione dell'Italia perché il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è
00:37:57andata all'incontro a Downing Street con il primo ministro britannico Starmer, a
00:38:03cui hanno partecipato tutti i leader dei paesi dell'Unione Europea, tranne
00:38:07l'ungherese Orban che viene definito come un trampiano, dall'altro lato poi ha
00:38:13dichiarato pochi giorni dopo, lo leggiamo anche qui con l'aiuto della regia, non
00:38:18manderemo soldati italiani in Ucraina, è sicuramente in una posizione dove deve un
00:38:25po' tra due sponde capire la Meloni perché da un lato sembra essere un
00:38:32referente politico di Trump in Italia, dall'altro lato però ha legami con
00:38:39chiaramente la Commissione Europea e poi comunque anche lei, anche l'Italia ha in
00:38:46qualche modo finanziato la guerra in Ucraina sotto la presidenza americana
00:38:52Biden. Che cosa dovrebbe fare l'Italia? La Meloni rappresenta molto bene quella
00:39:01caratteristica italiana del saper mercanteggiare, del sapersi districare a
00:39:09livello anche gattopardesco, questa caratteristica si ha una parte negativa
00:39:15che è una parte anche positiva di chi in qualche modo se ne riesce ad uscire da
00:39:19situazioni complesse. Tutti gli attori in campo rappresentano
00:39:23bene le identità, le caratteristiche medie dei loro popoli, Trump è il
00:39:29classico americano businessman spaccone che la spara grossa, che fa la voce
00:39:35grossa per ottenere qualcosa in cambio. Putin è freddo, è razionale ma ha anche
00:39:41quella mentalità orientaleggiante di colui che fa sempre la mossa al ribasso,
00:39:47di colui che invece di ferirti ti colpisce solamente, invece di ucciderti
00:39:54ti ferisce solamente, cioè è uno che si muove in una maniera molto felpata. La
00:39:59Meloni si muove mercanteggiando, cercando di tenere botta, tenendo due
00:40:05pieti in una scarpa e non sappiamo questa cosa per quanto potrà e dovrà
00:40:11durare fino a quando almeno si spera per l'Italia in generale la Meloni riesca a
00:40:18scaricare definitivamente la burocrazia europea.
00:40:22Le alternative sono due, o il governo Conte-Schlein, qui immaginiamo quello che
00:40:28possa accadere con un governo di tale fatta dall'estremismo green, di chi si
00:40:36cambia lo slip una volta alla settimana, ripresa tutto spiano di campagne
00:40:43medico-scientiste e altre follie ancora. Dall'altro lato si
00:40:49potrebbe costruire, si dovrebbe e in qualche modo si sta anche già facendo
00:40:53un'alternativa al globalismo italiana, ancor più radicale di quel tentativo che
00:41:00porta avanti la Meloni, che in qualche modo è l'unico governo che ha tenuto
00:41:04botta. Ha tenuto botta anche perché diversamente da FD, diversamente anche
00:41:10dalla Rassemblement National, non si pone in una maniera molto... diversamente anche
00:41:15da un Salvini di ieri, ma anche da un Salvini di oggi riguardo a certe
00:41:20sospese uscite, non si pone in una maniera molto ostile in confronto
00:41:23all'establishment, fa accordi, accordi che noi italiani siamo chiamati a pagare,
00:41:28pensiamo a quanti finanziamenti abbiamo dovuto dare all'Ucraina, però in qualche
00:41:33modo sta lì. Allora, su questo tipo di presupposto dal mio punto di vista
00:41:40c'è bisogno di costruire un'alternativa ancor più radicale che sia proprio il
00:41:44lavoro che sta facendo Trump negli Stati Uniti d'America, cioè smontare pezzo per
00:41:50pezzo l'egemonia globalista, della sinistra globalista in Italia, nei suoi
00:41:57centri fondamentali, la magistratura, i media, i baroni delle università... questi
00:42:04centri vanno smontati pezzo dopo pezzo e a quel punto anche un governo più
00:42:10radicale ha maggiore capacità di restare in piedi perché non si trova in
00:42:14chieste dell'Ovoi di turno contro, non si trova contro le televisioni pubbliche
00:42:19che sempre noi paghiamo tra l'altro e quindi io penso sul presupposto del
00:42:24governo della Meloni di costruire un'alternativa ancora più radicale,
00:42:29ancora più sovrana, ancora più sostanziale.
00:42:34Sì, poi sullo scenario di questa situazione in Ucraina c'è anche la Cina.
00:42:41No, ne parliamo sempre forse poco, perché se ne parla troppo poco, si parla
00:42:45tanto degli Stati Uniti, Russia, Ucraina chiaramente, l'Unione Europea, ne abbiamo
00:42:49parlato anche noi tanto, però non si parla tantissimo della Cina,
00:42:54cioè la posizione della Cina sarebbe da analizzare invece attentamente, cioè
00:42:59quali sono gli interessi in campo della Cina. Vi leggo una notizia, la voglio
00:43:03commentare un po' con tutti voi, partendo da Nilo Vlas, che in qualche modo
00:43:08coinvolge la Cina. La leggo qui da insideover.com, è una notizia
00:43:14tra l'altro proprio delle ultime ore. Sul canale di Panama Trump ha annunciato
00:43:19il completamento di un accordo tra 22,8 miliardi di dollari con un consorzio
00:43:23guidato da BlackRock, che è una grande potenza finanziaria, il più grande fondo
00:43:28di investimento al mondo, per acquistare due porti chiave, attualmente di proprietà
00:43:32di una compagnia di Hong Kong. Oggi una grande azienda americana ha annunciato
00:43:37che sta comprando entrambi i porti intorno al canale di Panama e molte
00:43:41altre cose relative al canale. Il canale di Panama è stato costruito dagli
00:43:45americani per gli americani, non per altri, anche se altri possono usarli, ha
00:43:49dichiarato, sottolineando la necessità di contrastare l'influenza cinese nella
00:43:54regione. Queste sono le dichiarazioni che Insideover ci riporta, le dichiarazioni di
00:43:58Donald Trump. Insomma, c'è da capire come prenderà questa notizia,
00:44:03cioè questo acquisto chiaramente di questi due porti da parte di BlackRock
00:44:08per, in chiave chiaramente statunitense, la Cina. E' interessante questa notizia
00:44:16perché poi coinvolge anche la Cina, ci sarebbe da capire poi la Cina che cosa
00:44:20vuole rispetto all'Ucraina, perché poi molti avanzano come scenario possibile
00:44:25che, in qualche modo, Trump voglia riavvicinarsi alla Russia, però in chiave
00:44:31anti-cinese. Sono molto curioso di sentire le vostre posizioni su questo
00:44:37aspetto, magari partendo da Nilo Vlas, poi ascoltando anche Paolo Borgognone e
00:44:42Roberto Siconolfi. Prego, Nilo.
00:44:45Beh sì, la Cina è stata cacciata da Panama, ma questa non è l'unica cosa
00:44:51spiacevole che è successa a Pechino da quando Trump si è insediato. Pechino non
00:44:57vede certamente bene questo nuovo protagonismo dell'inquinino della Casa
00:45:02Bianca sul piano diplomatico, perché, se ricordiamo, se torniamo anche solo pochi
00:45:08mesi indietro con la memoria, era la Cina che cercava di fare, diciamo, la
00:45:13protagonista della diplomazia per la conclusione del conflitto russo-ucraino.
00:45:17Se vi ricordate, all'Assemblea Generale dell'ONU del settembre
00:45:232024, la Cina aveva fondato questa piattaforma chiamata gli Amici della
00:45:28Pace, in cui voleva unire i paesi del sud globale e magari anche gli altri
00:45:33attorno a, diciamo, a un progetto di pace che portasse appunto alla fine della
00:45:39guerra in Ucraina. Chiaramente, viste le sue relazioni con la
00:45:44Russia, diciamo che aveva buone chance anche di riuscirci.
00:45:47Adesso Trump è diventato lui invece il protagonista del processo diplomatico
00:45:52per concludere questa guerra e quindi la Cina chiaramente non è contenta di
00:45:57questo fatto e non è nemmeno contenta della prospettiva di un
00:46:03possibile riavvicinamento tra Russia e Stati Uniti. Un riavvicinamento che però
00:46:08la Cina stessa ha reso possibile. Per quale motivo? Ma per il motivo che la
00:46:14Cina è stata sì non ostile alla Russia dall'inizio di questa guerra, ma anche
00:46:19non amica. Per quale motivo? Perché tutte le aziende cinesi, le banche cinesi
00:46:25hanno pedisequamente rispettato le sanzioni occidentali nei confronti del
00:46:30business russo. Quindi la Cina ha aiutato la Russia durante questo conflitto
00:46:34soltanto finché non rischiava di perdere qualcosa lei. Quindi in realtà
00:46:43la neutralità della Cina è stata molto importante per la Russia, ma è stata
00:46:47per l'appunto una neutralità, non una vera e propria amicizia. E se la Cina
00:46:53magari con più lungimiranza avesse aiutato più massicciamente la Russia
00:46:58durante questi ultimi tre anni di guerra, ecco, magari adesso non ci sarebbe il
00:47:02rischio che la Russia si riavvicini a Washington.
00:47:06Quindi secondo me appunto non è così irrealistico ciò che prospetta
00:47:11qualcuno di una sorta di nuovo asse innaturale tra Stati Uniti e Russia da
00:47:17una parte e Cina e Unione Europea dall'altra. Io l'anno scorso sono stato
00:47:24in Cina, ho anche avuto modo di parlare con molti accademici di alto livello, vi
00:47:28posso assicurare che i cinesi stravedono per l'Unione Europea, cioè al contrario
00:47:33degli Stati Uniti. I cinesi considerano gli Stati Uniti un
00:47:36rivale strategico e l'Unione Europea invece viene considerata come un partner
00:47:42commerciale molto affidabile. Lo vedono chiaramente come un mercato
00:47:49importante immagino, prego Nilo. Sì esatto, non solo importante ma anche
00:47:53unito come blocco. E se mi prometti proprio una piccolissima e brevissima
00:47:59parentesi, voi avete iniziato il servizio con il duello tra Rocky e Ivan Drago.
00:48:05Ecco, magari non sapete che adesso è in corso una serie tv che si chiama Kriv
00:48:09che è il seguito dei film di Rocky. In questa serie tv che è in corso adesso
00:48:15bene o male, non so con quante stagioni, il vecchio Sylvester Stallone che
00:48:20interpreta ancora Rocky sta allenando il nipote di Apollo Kriv che è il suo
00:48:26amico afroamericano che è stato ucciso sul ring proprio da Ivan Drago.
00:48:29Ecco, in questa serie ricompare Ivan Drago, ma cosa viene rivelato? Viene
00:48:36rivelato che Ivan Drago non era in realtà russo, era sì sovietico ma
00:48:43sovietico-ucraino. Quindi ecco, giusto per rimanere come dire in tema delle
00:48:48citazioni cinematografiche, scopriamo adesso che persino l'antico
00:48:52conflitto America-Russia sul ring della box,
00:48:56ecco, non era in realtà America-Russia ma era America-Ucraina paradossalmente.
00:49:01Ecco, questa è l'ultima manipolazione di un prodotto culturale storico che è avvenuto.
00:49:08Particolarmente interessante, grazie anche per questa ulteriore citazione
00:49:12cinematografica. Vorrei sentire Paolo Borgognone sul ruolo della Cina e poi
00:49:16anche si conosce. Abbiamo cinque minuti, vi chiedo di essere veramente telegrafici,
00:49:20quindi diretti al punto. Potevano rivelare che Ivan Drago era cinese,
00:49:26sarebbe anche credibile dal punto di vista scenografico somatico.
00:49:33E ne metti Rick, se ci hai anche abituato a interpretazioni di personaggi
00:49:40notorialmente bianchi interpretati da attori di colore.
00:49:46Ma io avevo già auspicato che l'attore, che adesso non so quali siano le sue
00:49:51condizioni fisiche, ma l'attore che ha interpretato Ivan Drago nel film Rocky
00:49:55IV potesse essere protagonista di una serie televisiva sull'Apartheid e in
00:50:02Sudafrica nel ruolo di Mandela. Visto che Anna Bolena è stata fatta
00:50:06interpretare da un'attrice nera, ecco perché Ivan Drago non può, o meglio,
00:50:13Dolph Lundgren non può interpretare Mandela in un film sull'Apartheid.
00:50:18Fatta questa chiosa, per quanto riguarda il ruolo della Cina,
00:50:26certamente il tentativo degli Stati Uniti è quello di separare la Russia dalla
00:50:30Cina, perché il gigante eurasiatico russo-cinese rappresenterebbe per gli
00:50:37Stati Uniti la fine della loro egemonia globalista e della loro
00:50:44egemonia anche globale, militare. La guerra fredda tra USA e URSS fu
00:50:50combattuta tra due antagonisti che sul piano economico erano imparagonabili,
00:50:56ovvero l'Unione Sovietica aveva le armi nucleari e questo la rendeva una
00:51:03potenza, una superpotenza temibile da questo punto di vista, ma dal punto di
00:51:07vista economico non era minimamente paragonabile agli Stati Uniti.
00:51:12Oggi la Cina è invece non solo paragonabile agli Stati Uniti, ma
00:51:17addirittura è in fase di sorpasso, se il sorpasso non è già avvenuto dal punto
00:51:21di vista del potenziale economico del PIL rispetto agli Stati Uniti.
00:51:27Certo è meno armata rispetto a quello che era l'Unione Sovietica negli anni
00:51:3160, 70 e anche 80, però dal punto di vista nucleare, con un'alleanza
00:51:37con la Russia, con un'amicizia senza limiti perlomeno con la Russia, come la
00:51:42definiscono loro, potrebbero avere anche un grande vantaggio strategico nei
00:51:49confronti degli Stati Uniti e questo blocco sarebbe invincibile, ma il
00:51:52problema è che il mondo è troppo piccolo per Stati Uniti e Cina attualmente, tra i
00:51:59due contendenti come Rocky e il suo rivale Ivan Drago deve rimanere uno
00:52:04solo in piedi, perché il mondo è troppo piccolo per entrambi, mentre invece il
00:52:09mondo negli anni 80 era abbastanza grande per Stati Uniti e Unione Sovietica,
00:52:16non era una guerra propriamente economica tra di loro, non era una guerra
00:52:21commerciale, era una guerra ideologica senza dubbio, liberalismo versus
00:52:27comunismo e una guerra anche di strategia militare su un risico condotta per
00:52:33procura sui vari scenari e condotta anche dall'intelligence, ma anche
00:52:38soprattutto dagli eserciti, perché poi si sono sfidati questi paesi per procura in
00:52:44territori non sovietici e non statunitensi, penso ad esempio al Vietnam
00:52:49e ad altri scenari internazionali, però attualmente la situazione è
00:52:55diversa, la Cina è un gigante economico, per questo la guerra fredda Stati Uniti-
00:53:02Cina sarà molto diversa e sarà combattuta con armi anche diverse da
00:53:08quella che è stata la guerra fredda USA-URSS, in questo senso l'intelligenza
00:53:11artificiale sarà una dei protagonisti della guerra fredda Stati Uniti-Cina,
00:53:16anche per questo Musk è entrato nell'amministrazione americana e stanno
00:53:20investendo tantissimo nell'intelligenza artificiale.
00:53:22Allora questa parafrasi di Rocky IV era quella che volevo fare io prima e si
00:53:33vede che evidentemente Stallone è uno che ci sta dentro, perché effettivamente
00:53:38oggi lo scontro contro Ivan Drago non è più nei confronti di un Ivan Drago
00:53:44sovietico, ma il mostro burocratico, tirannico che rappresentava Ivan Drago,
00:53:49poi in particolare l'unione sovietica agli anni 80 era qualcosa in totale
00:53:53dissoluzione, oggi è rappresentato proprio dagli ucraini, dall'europeismo
00:53:59e dall'establishment globalista europeista morente. Per quanto riguarda
00:54:04Black Rock, così come l'industria cinematografica si sta
00:54:10riconvertendo al nuovo messaggio trampiano, anche Black Rock, una banca
00:54:16d'affari, ma questo era un progetto che Trump e Vance avevano già da
00:54:19tempo proprio per ricordare anche tutto un know-how che si era distribuito nel
00:54:25mondo intero, in particolare proprio in Cina, per rifare forte l'industria
00:54:29interna, ecco che una banca d'affari così tanto ostile a Donald Trump, si pensa
00:54:33che addirittura il suo tentato omicida sia uno addestrato da Black Rock, è stata
00:54:39riconvertita agli interessi dell'America e del trampismo. Una lezione, se ci
00:54:44pensiamo, anche molto cinese, molto marxista, nel senso proprio di Mao, di
00:54:50convertire il nemico e questo è il lavoro che sta facendo Trump e io penso
00:54:57che con la Cina questi vorranno fondamentalmente fare affari, ovviamente
00:55:02pur buttando fuori bordate di carattere commerciali, magari Taiwan, così come
00:55:09alcuni analisti pensavano gliela daranno i cinesi, i cinesi li aiuteranno a
00:55:14ricortare a casa un po' di loro capitale sociale ed economico distribuito per il
00:55:20mondo, appunto in Cina, è chiaro che poi i cinesi, loro vedono l'Unione Europea
00:55:26di buon occhio, data l'invasione, io ritengo che il soft power cinese
00:55:33sia in effetti una vera e propria forma neoimperialista, fatta in altri modi,
00:55:38fatta anziché con le bombe o con l'esportazione della democrazia,
00:55:43poi comprare letteralmente tutte le infrastrutture di una data zona affinché
00:55:49poi per forza di cose quel governo di quella data zona diventa cinese.
00:55:54E sappiamo poi quanti porti anche italiani siano sotto il controllo cinese,
00:55:58prima Roberto Siconolfi menzionava Taiwan che è il maggiore produttore al
00:56:01mondo di microchip. Io vi ringrazio tanto per essere stati qui a Camelot a
00:56:06partire da Paolo Borgognone, grazie Paolo.
00:56:10Grazie a voi.
00:56:11Grazie a Roberto Siconolfi.
00:56:14Grazie e un saluto a tutti.
00:56:16Anche grazie a Nilo Vlas.
00:56:20Grazie Francesco e grazie a tutti i telespettatori.
00:56:23Restate su Camelot, su Radio Romagnoso perché adesso vi mostriamo in esclusiva
00:56:28l'intervista a Karin Giorgescu. Tra pochissimo arriviamo.
00:56:32Camelot, una tavola rotonda per la verità, con Francesco Capo.
00:56:39Ben ritrovati a Camelot, una tavola rotonda per la verità.
00:56:42Siete sul canale 14 del Digitale Terrestre nel Lazio e 222 nel resto d'Italia.
00:56:47Adesso parliamo della caso Romania, il caso Giorgescu, tanto atteso.
00:56:52L'abbiamo annunciato prima, poc'anzi, nella nostra trasmissione.
00:56:55Abbiamo un'intervista esclusiva a Karin Giorgescu.
00:56:59Il nostro Davide Giallucaporro è andato in Romania proprio per seguire le proteste di piazza
00:57:05e per raccogliere le parole anche di Karin Giorgescu.
00:57:09Prima però di spiegare un po' tutto il caso, vi presento gli ospiti di questo nostro blocco di Camelot.
00:57:15Abbiamo collegato con noi un ricercatore indipendente, direttore della rivista Il Cervo Bianco.
00:57:20È un piacere avere per la prima volta a Camelot Daniele Laganat.
00:57:23Ciao Daniele.
00:57:24Ciao Francesco, buonasera a tutti.
00:57:27E con noi, collegato anche da Milano, Davide Giallucaporro.
00:57:30Ciao Davide.
00:57:31Ciao Francesco, grazie per l'ospitalità della tua bella trasmissione.
00:57:37Allora Davide, vorrei iniziare proprio da te perché sei stato nei giorni scorsi in Romania.
00:57:42Riassumiamo chiaramente un po' il caso Giorgescu, il candidato che al primo turno delle elezioni presidenziali a Romania era il risultato vincente.
00:57:51Poi la Corte Costituzionale rumena ha annullato l'esito di questo primo turno elettorale.
00:57:57Il caso è particolarmente oscuro, si sono paventati possibilità di finanziamenti un po' illeciti.
00:58:05Però è chiaro che sembra proprio un attentato un po' alla democrazia e anche all'esito di quanto accaduto nelle urne elettorali.
00:58:15E c'è stato poi nei giorni scorsi anche l'arresto del candidato rumeno Giorgescu, la stampa ne ha parlato, anche se è un caso poco attenzionato dalla stampa in generale.
00:58:29Vi leggo un po' qualche titolo di Rai News, però ripeto, le televisioni non hanno parlato, stanno molto oscurando questo caso.
00:58:36Noi invece ce ne stiamo occupando attentamente. Davide Porro è andato anche in Romania in collaborazione con Radio Roma e chiaramente in collaborazione anche con la fondazione One Life.
00:58:47Adesso ci racconterà lui direttamente che cosa ha visto e che cosa ha testimoniato.
00:58:52Vi leggo però ad esempio come tratta la notizia Rai News.
00:58:56Arrestato Giorgescu ha fondato organizzazioni neofasciste, xenofobe e antisemite.
00:59:02Aveva vinto il primo turno nelle elezioni annullate lo scorso anno tra le accuse della Procura, anche abusi nel finanziamento della campagna elettorale.
00:59:08Masch, hanno arrestato il vincitore delle presidenziali. Assurdo.
00:59:13Allora Davide, vorrei che ci raccontassi un po' tu la piazza, che cosa hai visto in Romania e che opinione ti sei fatto.
00:59:20Sì, grazie Francesco. Allora, un particolare che nel tuo dettagliato riassunto ci siamo persi è che le elezioni di novembre erano state convalidate in un primo momento
00:59:36e poi sono state annullate sulla scorta di un dossier dei servizi segreti rumeni.
00:59:48E questo che incolpavano il candidato indipendente Giorgescu che si era affermato in maniera sorprendente rispetto a tutti gli altri candidati, anche dei partiti di governo,
01:00:04quindi sostanzialmente più affermati, in maniera sorprendente.
01:00:12Secondo questo dossier ci sarebbero state delle manipolazioni fatte e svolte attraverso i social media, in particolare TikTok.
01:00:20Allora, la piazza cosa chiedeva? Visto che poi tutte queste accuse si sono dissolte sostanzialmente, non sono mai state provate, non è mai stata trovata una pistola fumante,
01:00:35ma piuttosto, paradossalmente, è stata trovata una campagna fatta sui social e commissionata dagli avversari di Giorgescu che, per una serie di ragioni che sono ancora all'attenzione di chi magari volesse guardarci un po',
01:00:55è stata disguidata, qui il punto è se in maniera naturale, quindi virale, oppure in maniera consapevole, sul candidato Giorgescu.
01:01:05Quindi sostanzialmente è bastato, secondo gli inquirenti e secondo poi l'analisi dei fatti, un hashtag Calin Giorgescu per far sì che questa campagna, che era indirizzata invece per il partito liberale rumeno, andasse a favore del candidato indipendente.
01:01:28Questo è un po' l'antefatto. Una volta che non è stato provato questo coinvolgimento, questa interferenza naturalmente imputata al nemico pubblico numero uno, indovinate chi, ovvero la federazione russa, perché questo è stato adombrato in questo dossier,
01:01:51la piazza chiedeva di ricominciare le elezioni dal secondo turno, perché è vero che Giorgescu si è affermato, ha vinto il primo turno, ma non in maniera sufficiente per essere proclamato immediatamente presidente, quindi si doveva andare al ballottaggio.
01:02:09La piazza ha chiesto sostanzialmente di ricominciare dal secondo turno e ci sono state tante manifestazioni, tanti presidi e proteste in questo senso da dicembre fino ad oggi.
01:02:22L'ultima è stata quella del weekend scorso, dove un partito che aveva un suo candidato, che è Aur, che aveva un suo candidato presidente nella persona del suo leader, Giorgio Simeon, ha deciso invece di sostenere Calin Giorgescu.
01:02:47A questo punto è successo che sono state fatte delle indagini su quello che era il capo della sicurezza di Calin Giorgescu e sembrerebbe che siano stati trovati dei soldi, delle armi e per questo motivo Calin Giorgescu è stato fermato, arrestato e interrogato per cinque ore,
01:03:13credo più di una settimana fa.
01:03:17Sì, un po' al centro dell'attenzione c'è questo Orazio Potra, che i media occidentali, anche quelli italiani, definiscono come un legionario, un mercenario.
01:03:27Vi faccio vedere giusto qualche titolo, ma per inquadrare un po' la vicenda, questo lo abbiamo preso da Formiche.net, il legionario che si preparava a creare il caos a Bucharest.
01:03:38Anche un collaboratore di Giorgescu, pare sia una guardia del corpo in qualche modo di Giorgescu, poi Davide mi dai conferma.
01:03:47Insomma, sono state trovate una serie di armi senza regolare porto, trovate appunto nelle abitazioni, nei domicili di questo Orazio Potra, anche un po' in una macchina durante la quale Orazio Potra stava andando lo scorso dicembre verso Bucharest per protestare,
01:04:07per partecipare alle proteste di piazza contro quell'annullamento del primo turno elettorale che ci stava da raccontando Davide.
01:04:14Che idea ti sei fatto tu su questa figura di Orazio Potra?
01:04:19Sicuramente, Orazio Potra non è, voglio dire, un buttafuori della discoteca sotto casa, non è neanche un frate francescano.
01:04:34Non mi sorprende che un mercenario che ha combattuto in scenario di guerra e che soprattutto viene chiamato a proteggere la sicurezza di un candidato così a rischio, ovviamente,
01:04:51possa detenere oltre un milione di, adesso credo fossero dollari, in una cassaforte nella sua abitazione.
01:05:06Insomma, queste sono persone che sono abituate ad avere sempre un piano B, ad avere disponibilità economiche per poter magari far fronte a particolari emergenze,
01:05:19oppure anche semplicemente si fanno pagare magari anche in anticipo, visto che i compiti sono piuttosto complicati e se qualcosa dovesse andare male
01:05:31e dovessero sacrificare magari la loro vita per difendere quella del loro cliente, in questo caso, probabilmente sarebbero già stati pagati in anticipo.
01:05:42Il fatto che avesse delle armi, anche questo non mi sorprende, però quello che gli inquirenti rumeni gli contestano è che fossero in maniera eccessiva, forse, rispetto alle esigenze.
01:05:57Un piccolo arsenale, ora, ripeto, che fosse armato e tra l'altro era anche autorizzato a portare le armi, quindi non è che non lo fosse, quindi aveva tutte le autorizzazioni del caso,
01:06:11quello che viene contestato è sostanzialmente questo fatto, cioè che ne avesse in numero eccessivo e anche, forse, qualcuno dice, armi pesanti.
01:06:23Poi la connessione con il cattivone Putin viene tracciata perché Orazio Potra a settembre si trovava a Mosca e si è scattato delle fotografie nella Piazza Rossa.
01:06:40A quanto pare sembra che questo sia sufficiente per innescare delle connessioni e la sua fidanzata si è fatta fotografare con dei mercenari, credo ceceni.
01:06:54Ecco, questo ovviamente è un ambiente, quello delle guardie del corpo, di un certo livello, dei mercenari, piuttosto chiuso.
01:07:04Però tanto è bastato, ovviamente, per far ricadere tutti i sospetti su Kalin Giorgescu.
01:07:12Sì, alcuni quotidiani tedeschi hanno parlato anche di rapporti di questo persona, Orazio Potra, con i cosiddetti mercenari del gruppo Wagner, il gruppo russo,
01:07:22che era stato guidato da Prigogine e che pare sia attivo anche in Africa.
01:07:29Chiaramente siamo un po' tutto nell'alia del dubbio, dobbiamo usare inevitabilmente il condizionale rispetto a queste vicende, anche perché poi ci sono delle indagini in corso.
01:07:39Allora, io farei ascoltare l'intervista che Davide Porro ha raccolto in esclusiva per Radio Roma con la collaborazione di Wildlife Foundation a Kalin Giorgescu,
01:07:48proprio durante la manifestazione di piazza, e poi voglio coinvolgere Daniele Laganà su questa notizia, su questa vicenda Giorgescu.
01:07:57Quello che vuole la Romania è la democrazia, e ora siamo ad un punto di svolta.
01:08:04E quello che sta succedendo ci dice che abbiamo bisogno della libertà, ma quella vera.
01:08:10I cittadini rumeni hanno ritrovato la loro anima, hanno trovato il cuore e sentono che possiamo preservare la nostra autonomia e integrità con le nostre forze.
01:08:20Che cosa ci può dire riguardo a quello che sta succedendo negli Stati Uniti con la nuova amministrazione? Qualcosa sta cambiando, ma qualcosa potrebbe influenzare anche la Romania.
01:08:31Vedi, gli Stati Uniti sono apprezzati nel mondo per il loro rispetto per la bandiera della libertà e democrazia.
01:08:40Se questa bandiera viene ammainata in Romania, lo potrà essere anche negli Stati Uniti.
01:08:49Loro devono essere consapevoli che devono proteggere questa bandiera.
01:08:55Che sia in Romania o in un'altra nazione non è importante.
01:08:59Devono proteggerla al fine di proteggere se stessi e il valore di democrazia e libertà.
01:09:05Penso che quello che sta succedendo negli Stati Uniti sia un segnale molto importante per tutto il mondo.
01:09:13Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare a combattere.
01:09:18Se le cose sono migliorate in un paese non è che possiamo fermarci.
01:09:22Dobbiamo continuare a proteggere la libertà e la democrazia.
01:09:27A Bruxelles?
01:09:30Bruxelles deve capire che quello che sta succedendo qui oggi in Romania è la prova che noi non stiamo giocando, senza alcuna minaccia.
01:09:42Vogliamo sentirci una nazione che è parte dell'Europa.
01:09:45Siamo parte dell'Unione Europea, ma con dignità e libertà.
01:09:50Grazie molte.
01:09:52Era l'intervista che abbiamo raccolto, che Davide Gianluca Porro ha raccolto per Radio Roma a Cale in Giorgesco con la collaborazione di One Life Foundation.
01:10:00Vorrei chiedere a Daniele Lacanà un'analisi complessiva rispetto a questa intera vicenda.
01:10:06C'è un candidato che ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali.
01:10:11Si sarebbe dovuto andare al ballottaggio.
01:10:13Queste elezioni presidenziali in uno stato vengono annullate.
01:10:18La Corte Costituzionale rumena decide per l'annullamento sulla base di presunte accuse che sono chiaramente ancora del tutto da verificare.
01:10:28Si indicano poi nuove elezioni.
01:10:31Il candidato Giorgesco viene anche arrestato, poi è stato rilasciato dopo pochi giorni.
01:10:37Le accuse, anche in questo caso, sono di diverso tipo.
01:10:41Abbiamo letto prima il titolo di Rai News.
01:10:43Avrebbe fondato organizzazioni neofasciste, xenofobe, antisemite.
01:10:47Si fa riferimento alla possibile minaccia dell'ordine costituzionale, come abbiamo raccontato prima con Davide Porro.
01:10:54Ci sono questi legami con questa figura, Lazio Potra, che poi è stato arrestato a dicembre 2024, anche per questo possesso di armi non regolari.
01:11:06In tutto questo, la stampa occidentale descrive Kalin Giorgescu come filo russo,
01:11:12cioè critica questo candidato rumeno per essere filo russo e quindi vicino alle posizioni di Vladimir Putin.
01:11:22Che analisi complessiva può fare lei, Daniele?
01:11:25Allora, a me quello che preoccupa è il modello Romania.
01:11:31È lo stesso modello che si è applicato ai tempi in Ucraina ed è lo stesso modello che si è tentato, si sta tentando di applicare in Georgia.
01:11:43Sostanzialmente, ce l'hanno detto in maniera anche molto chiara.
01:11:47Noi dobbiamo difendere la democrazia e quindi armati dei sé e dei ma, con lo solito spauracchio del pericolo fascista,
01:11:58che però non è presente nell'Ucraina dei cantiani del battaglione Azov.
01:12:04Misteriosamente questo pericolo fascista sparisce in questo contesto.
01:12:11Allora, il modello europeo è questo.
01:12:14Chiunque non appoggia un determinato tipo di visione politica,
01:12:18chiunque non segue la logica globalista di cui l'UE oggi è rimasta come faro di questo tipo di visione guidata dall'alta finanza,
01:12:30di cui l'Unione Europea è una espressione diretta,
01:12:33chiunque non segue questo tipo di modello, allora deve essere fermato, zittito e deve essere sostanzialmente annullata.
01:12:42Le elezioni sulla base dei sé e dei ma, quindi delle elezioni fondamentali per un paese che riguardano la vita e la costituzione di un governo,
01:12:51possono essere annullate sulla base dei sé e dei ma se questo candidato non è pienamente schierato dalla parte delle forze occidentaliste.
01:13:00Il modello proprio tipico è quello della Georgia, lo si vede ancora più chiaramente perché il movimento di sogno georgiano
01:13:07è un movimento che non ha niente a che vedere con il filoputinismo,
01:13:11è un movimento che vuole essere legato all'Occidente e alla stessa Unione Europea,
01:13:17tuttavia in qualche modo sceglie giustamente di non voler fare la fine dell'Ucraina,
01:13:23di non voler essere sacrificato sull'altare di interessi altrui.
01:13:27E allora attenzione, perché in un momento come questo, in cui l'Unione Europea è attaccata da est e da ovest,
01:13:34e poi da qua ci sarebbe da fare tutto un discorso che tra l'altro faceva anche Giorgesco in questa intervista,
01:13:39a proposito di che cosa rappresenta Trump e l'azione che stanno portando avanti congiuntamente con Putin,
01:13:45oggi l'Unione Europea assediata, il potere globalista assediato a Bruxelles, assediato da est e da ovest, si stringe.
01:13:53E allora cosa dice Mario Draghi al Parlamento Europeo recentemente?
01:13:57Dice attenzione, siccome siamo stati sgamati sostanzialmente, perché Vence viene in Europa e dice che qui si fa censura,
01:14:05io ricordo che l'Unione Europea è l'unico paese dove esiste una legge di controllo sull'informazione libera,
01:14:14sull'informazione del web, dove devono essere silenziate le voci che non sono conformi a quella che è la narrazione ufficiale
01:14:24e nessuno dice niente, noi l'abbiamo accettato come se fosse una condizione normale,
01:14:29stiamo entrando in un regime sovietico dove ci sono dei veri e propri commissari politici che ci dicono cosa fare e cosa pensare,
01:14:37noi lo accettiamo passivamente e Mario Draghi dice giustamente, siccome oramai il gioco è sgamato
01:14:43e non possiamo giocare ad annullare troppe elezioni in giro a destra e a sinistra, allora cosa bisogna fare?
01:14:49Esautorare completamente quel poco di autonomia che resta agli stati nazionali e accentrare tutto il potere,
01:14:55lo ha dichiarato recentemente, accentrare tutto il potere nelle mani di Bruxelles,
01:14:59in maniera tale che così eliminiamo il problema alla radice, non si vota direttamente più e se si vota resta un proforma,
01:15:06quindi comunque comandano loro, punto e basta.
01:15:09Ora con la scusa di questo rinascere di un orgoglio europeo in cui si dice l'Unione europea deve essere finalmente libera
01:15:18da influenze da est e da ovest, il problema vero è che l'Unione europea stessa è un'influenza illegittima sui popoli europei,
01:15:26perché è un potere avulso, calato dall'alto, è l'espressione di un qualcosa di estraneo all'anima ai popoli europei
01:15:34e nessuna tutta altra cosa, quindi una cosa è l'UE e una cosa è l'Europa dei popoli
01:15:40e nel momento in cui noi non ci rendiamo conto che in questo momento l'Unione europea traballa da tutte le parti,
01:15:46ecco questo è il momento in cui bisogna dare una spallata definitiva a questo sistema,
01:15:50bisogna radunare le forze di tutti quelli che si definiscono in qualche modo antisistema, sovranisti o come vogliamo chiamarli noi
01:15:58e cercare sostanzialmente di dare un colpo a questa Unione morente, approfittando del fatto che ci sono ora le condizioni per poterlo fare.
01:16:08Attenzione, se noi non prendiamo ora la palla al balzo, se noi non interveniamo ora, questi personaggi stringeranno il collo a noi,
01:16:20metteranno un cappio intorno al collo e useranno la scusa di riarmo, proprio per andare a colpire i popoli europei e il dissenso alla voce dell'Unione europea,
01:16:37non tanto la useranno per l'esterno, il problema è che questo tipo di riarmo servirà a rafforzare il potere autocratico di queste forze
01:16:46che in qualche modo, ripeto, andranno a parlare completamente della libertà dei popoli, è questo che vogliamo?
01:16:52Chiaro, noi qualche giorno prima, rispetto all'arresto proprio di Calin Giorgescu, ricordiamo che poi è stato rilasciato, abbiamo raccolto nella trasmissione NEXT
01:17:02condotta da Davide Porro, in collaborazione con Assodigit, One Life e NEXUS edizioni, abbiamo raccolto anche una lunga intervista a Calin Giorgescu.
01:17:11Vi invito sempre ad andare sul nostro sito, radioroma.it, in questo caso, per recuperare nella sezione interviste il nostro lavoro, tutti i nostri lavori
01:17:23e in particolar modo abbiamo ascoltato Calin Giorgescu, io adesso vi faccio ascoltare un brevissimo estratto di questa intervista, poi voglio chiedere un po' a Davide
01:17:33che idea si è fatta anche sul pensiero di questo uomo Calin Giorgescu, ma sentiamo un breve strato di questa trasmissione NEXT andata in onda il 23 febbraio scorso.
01:17:43Le elezioni del 6 dicembre, certo è stato qualcosa di terribile, però ha tirato fuori il patriotismo e la forza che la Romania, che il popolo romeno ha.
01:17:55Qualunque male è un bene non finito.
01:18:07Sì Davide, allora chiaramente si faceva riferimento all'annullamento del primo turno elettorale avvenuto proprio il 6 dicembre, la Corte Costituzionale annullò proprio in quella data il risultato del primo turno elettorale.
01:18:21Vorrei chiederti, visto che tu hai avuto modo di parlare e anche di conversare a lungo proprio durante questa trasmissione NEXT che ho ascoltato con attenzione,
01:18:31spesso c'è il riferimento al concetto di sovranità, l'indipendenza del popolo rumeno, si fa anche riferimento a Dio, la patria, la famiglia.
01:18:41Che cosa possiamo dire sul pensiero di quest'uomo che viene indicato dai media occidentali come filo russo?
01:18:48Allora guarda, subito dopo quella lunga intervista, la trasmissione, tra l'altro io gli chiesi se si aspettava anche qualche altra mossa per delegittimarlo come candidato e meno di 72 ore dopo è stato arrestato.
01:19:07Sono d'accordissimo con l'analisi fatta da Daniele Laganà che trovo assolutamente precisa e anche sui rischi che lui disegna rispetto a un'urgenza di dare un certo tipo di risposte.
01:19:33Io credo che se può essere dipinto come filo russo, Giorgescu potrebbe essere dipinto allo stesso modo come filo trampiano.
01:19:46La colpa di Giorgescu è fondamentalmente di non essere inviso né a Putin né a Trump.
01:19:53Ricordiamo anche la tirata ad orecchie che ha fatto il vicepresidente americano J.D. Vance nella conferenza internazionale per la sicurezza di Monaco dove ha tirato proprio le orecchie all'Europa dicendo che non è ammissibile,
01:20:08se avete paura delle idee contrarie, delle opposizioni o della democrazia, non ci può essere democrazia in questo senso, facendo proprio riferimento alla Romania.
01:20:20Giorgescu anche in alcuni interventi televisivi in questi giorni ha fatto dei neanche tanto velati appelli al presidente Trump.
01:20:34Quello che posso dire rispirando la piazza, parlando anche con altri deputati del Parlamento rumeno, con alcuni eurodeputati anche di altre formazioni che sono venute in supporto a Kalin Giorgescu nella piazza,
01:20:51è che la Romania ha un pessimo ricordo dell'Unione Sovietica, ha un pessimo ricordo del regime di Ceausescu, quindi dire proprio vedano Putin come il messia o che siano filoputiniani mi pare veramente eccessivo.
01:21:13Kalin Giorgescu è una persona che dialoga con l'Oriente, con l'Occidente, è un conservatore ovviamente, quindi siamo nell'ambito di quelle idee,
01:21:30quindi siamo nell'ambito delle idee sulla patria, sulla famiglia, su questo genere di valori e di conseguenza completamente in antitesi con quella che è la vulgata di questa Commissione europea.
01:21:48Quindi questo è il motivo del contendere. Borrella l'ha detto chiaro subito dopo, prendendo tra l'altro, facendo implicitamente un'ammissione di colpa, visto che l'Unione Europea, lo ricordava la Ghana, ha una legge che è il DSA, il Digital Service Act, per censurare l'informazione, i media sul web.
01:22:17Dicevo, l'Unione Europea ha attivato una procedura di inchiesta proprio per la questione Romania, per la questione elezioni Giorgescu e questa è stata una mossa che è stata anche di supporto poi alla decisione della Corte Costituzionale di annullare definitivamente la tornata elettorale e riindire nuove elezioni.
01:22:45Questo è il problema Borrella, dicevo implicitamente, ha ammesso l'interferenza dell'Unione Europea in Romania dicendo noi siamo pronti a far annullare le elezioni in qualsiasi stato dell'Unione se succederà ancora quello che è successo in Romania.
01:23:04Quindi come l'abbiamo fatto in Romania lo potremo fare addirittura anche in Germania e questa dichiarazione era alla vigilia delle elezioni in Germania. Quindi siamo di fronte effettivamente a un regime, non c'è altra...
01:23:20Seguiamo con attenzione quanto sta accadendo in Romania, le prossime elezioni sono previste, indette per il 4 maggio prossimo, eventuale ballottaggio il 18 maggio. Davide ricordaci il prossimo appuntamento di NEX su Radio Roma, su cosa si terrà e quando?
01:23:37Allora il prossimo appuntamento è il 16 marzo con una diretta, diciamo una trasmissione lunghissima che si occuperà della nostra salute, di riprenderci un po' i nostri diritti, di guardare al futuro, di effettivamente cercare di non cadere più nei tranelli che ci vengono tesi da organismi e organizzazioni sovranazionali.
01:24:02Parleremo di OMS, parleremo anche di Fauci, del dottor Fauci, parleremo di vaccini e di responsabilità, ma soprattutto guarderemo anche al futuro, viene lanciato un referendum proprio riguardo alla legge Lorenzina e cercheremo quindi di analizzare le verità e le bugie di questo periodo dando uno sguardo al futuro come di solito fa NEXT.
01:24:3216 marzo prossimo, l'orario Davide?
01:24:3521.30, sempre su Radio Roma News.
01:24:40Chiaramente canale 14 del Digitale Terrestre Lazio e 222 del resto d'Italia. Grazie a Davide Gianluca Porro, grazie Davide per essere stato con noi.
01:24:50Grazie a te Francesco.
01:24:52E grazie anche a Daniele Laganà, grazie Daniele.
01:24:55Ciao, grazie a voi.
01:24:57E grazie per aver seguito questa puntata di Camelot, una tavola rotonda per la verità che mi piace come al solito concludere con il nostro motto, chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.
01:25:09Buon proseguimento di serata su Radio Roma News, noi ci vediamo mercoledì prossimo alle ore 21.30.

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