• 15 ore fa
ROMA (ITALPRESS) - Partite, risultati, record: il giornalismo sportivo non è solo il racconto di gare e punteggi ma un vero e proprio strumento di connessione tra il pubblico e il mondo dello sport che ha il potere di avvicinare le persone alle discipline sportive, farle sognare attraverso le imprese dei campioni e promuovere valori quali passioni, costanza, rispetto delle regole e spirito di sacrificio. Flavio Vanetti, scrittore e giornalista sportivo del Corriere della Sera, nella sua carriera ha raccontato 16 Olimpiadi e ha scritto da poco "Tonfi e trionfi", edito da Minerva. Le prossime di Milano-Cortina saranno "piuttosto complicate per la logistica: mai come questa volta, saranno diffuse su più location, anche piuttosto distanti. Sicuramente saranno più Olimpiadi per le televisioni che per la stampa", ha spiegato.
fsc/gsl

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Partite, risultati, record. Il giornalismo sportivo non è solo un racconto di gare e
00:09punteggi ma un vero e proprio strumento di connessione tra il pubblico e il mondo dello
00:13sport. Ha il potere di avvicinare le persone alle discipline sportive, farle sognare attraverso
00:19le imprese dei campioni e promuovere valori quali passione, costanza, rispetto delle regole
00:24e spirito di sacrificio. Marco Klinger ha intervistato per il format tv Medicina Top
00:30prodotto da Little Press Flavio Vanetti, scrittore e giornalista sportivo. Nel corso di questa
00:36tua esperienza, a lunga Flavio perché si può dire assolutamente lunga, cosa hai visto
00:41cambiare per quanto riguarda i rapporti tra la medicina e i successi nello sport? Il passato
00:47non si cura mica tanto. Prendiamo anche il nostro basket tanto amato che abbiamo un po'
00:55in comune come passione. Io ho visto Medellin giocare con una placca di metallo o anche
01:03giocare in situazioni in cui oggi verrebbe fermato. Lì c'era la disponibilità del giocatore
01:09a mettersi in gioco, a metterci la faccia, a soffrire, a lottare. Dino avrebbe giocato
01:15anche senza una gamba. Oggi c'è forse un'attenzione, non dico esagerata, però sicuramente molto
01:25mirata e quindi appena entra in gioco un meccanismo per cui c'è di mezzo il giocatore, il medico,
01:32la società che comunque è responsabile e anche magari il procuratore che vuole che
01:36il suo giocatore venga tutelato. Diciamo che è un passo in avanti tutto sommato perché
01:41comunque la tutela del giocatore è fondamentale. Magari potrebbe essere più discutibile l'impegno
01:50della medicina e dei medici in particolare, non solamente nel trattare gli infortuni e
01:56le difficoltà degli atleti, ma c'è tutta quella discorsa fase preparatoria che da una
02:03parte è corretta perché vuol dire portare un atleta al massimo della sua resa possibile.
02:07D'altra parte in alcuni tipi di sport si arriva quasi su una linea limite che è la
02:12linea che magari qualche volta non piace neanche ai nostri amici. Però ci sono delle
02:16eccezioni. Io ho nel telefonino, in Whatsapp il filmato che mi ha mandato Sofia Goggia
02:22che si è rotta la metà carpa, la mano e praticamente quello credo sia un'impresa
02:29che va al di là. Però tu citi un altro atleta come Sofia Goggia che è un po' comedino,
02:34che ha una testa pazzesca. Adesso mi ha mandato anche la foto della siringata che ha fatto
02:41prima della discesa libera. Mentre invece Flavio esistono anche atleti noti, alcuni
02:45conosciamo ma non facciamo i nomi, che sono quelli che basta che invece il cappello sia
02:49fuori posto, che già si sentono in difficoltà. C'è sempre stato questo tipo di atleta.
02:53Questo è sempre stato qualunque lavoro. E' il carattere.

Consigliato